Il risveglio è crudele.

Arriva lieve, e inizialmente è caldo, caldo come la notte. Il sonno se ne va lentamente, e tu sei ancora avvolta in questo calore, che le sue braccia, avvolte a te in una presa così dolce, continuano a trasmetterti.

E quando apri gli occhi, per un attimo va tutto bene.

Sei stanca, ma felice. Più felice di quanto sia mai stata.

Sei felice, perché hai trovato il modo di abbattere, finalmente, i muri che avevi costruito attorno a te molti anni fa, e hai lasciato che la dolcezza dell'amore ti facesse rinascere.

Ma all'improvviso senti freddo quando ricordi.

Questa notte è stata come un sogno. Ma la sensazione di sentire il tuo desiderio avverarsi è stata tanto bella da averti fatto dimenticare chi sei.

Ma ora ricordi.

E capisci di aver commesso il più grave errore della tua vita.

Non può essere successo davvero. Non puoi esserti lasciata accecare a tal punto da quello che provi per lui.

Non puoi aver compiuto lo stesso peccato di tua madre.

Lei ha ceduto all'amore, e ha perso tutto. È diventata una reietta, impossibilitata a continuare la vita che desiderava. Tua madre era sempre triste, e tu sapevi di essere la causa del tuo dolore.

E tu hai fatto lo stesso.

Potresti diventare come lei.

In preda al panico, cerchi di evocare la tua spada, in un ultimo, estremo tentativo di dimostrare alla tua mente che ti sbagli.

Dalla tua mano non esce nulla.

Per un istante, sei incapace di respirare. Poi, prendi la tua decisione.

Se non sei più nulla, non ha più senso restare qui.

Per un istante, lo guardi. Lui sembra così felice... così sereno. Sai che il tuo addio gli causerà dolore.

Ma poi, ricordi le sue parole. Lui morirà per te... e non puoi permetterlo.

Forse, se ti allontanerai, non accadrà nulla. Non hai nemmeno più nulla da fare, qui, non senza i tuoi poteri.

I Sigilli non ti riguardano.

Nemmeno lui.

Perciò, cominci ad allontanarti. In silenzio, perché lui non scopra che te ne sei andata.

Sa che, se si svegliasse, la sola vista del suo sguardo basterebbe a farti restare.

Non posso.

Eppure, prima di andartene, ti trovi a osservare ancora una volta il suo volto. Vorresti vederlo sorriderti ancora, e baciarlo un'ultima volta.

Non posso.

Vorresti tornare accanto a lui, guardarlo mentre si sveglia, stringerlo di nuovo a te, e quando sarà guarito tornare a casa con lui, e vivere una vita serena finché non dovrete combattere insieme per l'ultima volta. E in seguito forse potrete vivere normalmente, o forse morirete entrambi, insieme.

Non posso!

Ma tutto questo era destinato a essere un sogno sin dall'inizio, e te ne sei resa conto troppo tardi. Ora, l'unico modo di rimediare al tuo errore è sparire.

Perdonami, amore mio. Non posso restare.