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Autore: Emaluck    25/08/2020    0 recensioni
Un ragazzo adolescente all'improvviso si ritrova solo al mondo, mentre cerca di imparare a sopravvivere deve combattere la solitudine e la tristezza data dal ricordo dei suoi amici e parenti ormai ridotti a mere immagini mentali.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa cazzo di sveglia non è mai stata così assordante. Scendendo dal letto rischio quasi di cadere, mi lavo la faccia e scendo a fare colazione. Magari del Jazz può aiutare a svegliarmi, prendo un disco a caso dallo scaffale, penso fosse di Gil Evans ma in quel momento non capivo nulla: ieri sera sono andato a letto alle 3 cercando di capire come funziona il ricevitore… invano! So che devo costruire quella roba ma il mio problema è che non so nemmeno da dove iniziare. 

Sorseggiando il caffè mi metto a leggere qualche pagina:

 

Ricevitori base di onde radio, I° capitolo

 

“Un ricevitore opera sempre in maniera duale ovvero opposta o inversa a quanto fa il trasmettitore in modo da ripristinare l'informazione contenuta nella sorgente informativa iniziale depurando il segnale ricevuto dalle operazioni di elaborazione messe in atto dal trasmettitore e necessarie per la trasmissione efficiente sul canale come la modulazione e la codifica di sorgente e di canale”

 

Neanche a dirlo mi passa la voglia di studiare molto velocemente, non ci sto capendo nulla. Decido di prendere una pausa, l’orologio segna le 12: è quasi ora di mangiare. 

Se pranzo ancora una volta con pasta al tonno potrei svegliarmi a nuotare nel mare di Trapani. Purtroppo il cibo in scatola è l’unica cosa che posso mangiare, tutto ciò che scade sarà già marcito da un sacco di tempo nei supermercati, cosa darei per avere qualcosa di fresco… l’unica soluzione a questo problema è andare nei terreni fuori città a raccogliere qualcosa, mio padre ne ha uno ma io non me ne sono mai interessato, lui è l’unico col pollice verde in famiglia.

Vado in moto nella campagna di papà, arrivato lì raccolgo qualche verdura dall’orto e un po’ d’uva dal vigneto.

Sulla via del ritorno passo da un negozio della ditta Bose a prendere lo speaker per il ricevitore: rompo la porta vetri con nonchalance (ormai sono uno scassinatore esperto) ed entro nell’edificio; questo negozio per me è un mondo del tutto nuovo, fa un certo effetto vedere che i libroni con cui cerco di studiare gli elementi principali di cui sono costituiti questi aggeggi si traducano in componenti e dispositivi a volte non più grandi di un pollice; l’immenso spazio in cui mi muovo è diviso in vari reparti, all’inizio di ogni reparto pende dal soffitto un enorme cartello con su scritto il nome della sezione: è come se tutto il negozio fosse un gigantesco mobile composto da piccoli cassetti allineati uno accanto all’altro. Quando trovo il reparto audio mi metto a cercare gli speaker, purtroppo senza successo. A questo punto mi balena in mente l’idea di andare a controllare in magazzino, dopo aver trovato l’uscita che da sul retro oltrepassandola vedo una porta a vetri di un piccolo ufficio lasciata aperta: dall’esterno si può intravedere un bancone con sopra disposti in maniera ordinata dei componenti elettronici, entro nell’ufficio ed avvicinandomi al banco vedo che nella parte inferiore c’è una radio in manutenzione. Sembra che il commesso che ci stava lavorando avesse quasi finito di ripararla, resta da montare solo il pannello che copre i circuiti, una bazzecola rispetto ad assemblare una radio da zero. Dopo aver messo a posto il pannello la accendo non so per quale motivo e l’entusiasmo di un attimo fa svanisce nel rumore sordo del fruscio di fondo.

Torno a casa con la refurtiva nelle borse della moto. Decido di prepararmi qualcosa da mangiare con quello che ho raccolto e, in un gesto violento e quanto mai liberatorio, faccio cadere i libri dal tavolo.

Successivamente sparecchio e metto in ordine, il resto della giornata lo dedicherò a fare i bagagli e a preparare tutto per la partenza.

Domani sveglia all’alba. è il grande giorno!

 
   
 
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