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Autore: LilaChan    25/08/2020    4 recensioni
AGGIUNTO VII CAPITOLO
Le cose erano presto tornate alla normale quotidianità, dopo il tentativo di matrimonio fallito.
Ranma e Akane non avevano mai trovato abbastanza coraggio per parlare e confrontarsi dopo il disastro di quella giornata, ma entrambi avevano accettato con filosofia l'ennesimo strambo epilogo.
In fondo erano dei ragazzini e il tempo per prendere le cose sul serio ce ne sarebbe stato.
Senza dirsi nulla, i due avevano tacitamente deciso di rimandare i chiarimenti, magari dopo la conclusione della scuola superiore.
Nel frattempo i giorni trascorrevano.
La collezione di biancheria intima di Happosai era sempre più ricca; Shan Pu non perdeva mai l'occasione di estorcere un appuntamento a Ranma con uno dei suoi trucchetti; Ryoga continuava ad essere convinto di aver raggiunto un nuovo capo del mondo, salvo accorgersi di ritrovarsi a pochi passi da Nerima ed Akane non era ancora riuscita a cucinare un pasto decente.
Ma assieme alle solite abitudini c'erano stati anche alcuni piccoli cambiamenti..
***Ho sempre letto con passione le storie di questo piccolo mondo.
***Da oggi provo anche io a mettermi in gioco.
***Vi prego di non risparmiare commenti e consigli.
***Buona lettura!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, ranma/akane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nodoka fece un tenero sorriso, congiungendo le mani
- Ci vediamo domani piccole pesti! Auguriamo una buona serata a tutti -

Raccogliendo i propri asciugamani, Soun si rivolse all'amico - Accidenti! Quel piccolo Akira diventa ogni giorno più abile. Hai notato anche tu Saotome? -

- Eh già, amico mio! Ci sa proprio fare. È per quello che Ranma ha un occhio di riguardo. Non vedi come si diverte a stuzzicarlo? -
Sorrise, ammiccando al figlio.

Ranma ascoltava lo scambio di battute in silenzio, con la sua aria strafottente.

La madre gli pose una mano sulla spalla, con affetto - Ti vedo proprio bene accanto a tutti quei bambini, Ranma. Quando tu ed Akane riempirete la casa dei vostri figli, sarà divertente scoprire come te la caverai! -

I due padri seguirono il percorso al bagno ridendo complici alla vista di un Ranma color rosso peperone che li precedeva, bofonchiando.

...

Kasumi entrò in cucina - Sono tornata! - annunciò.
Spostando la tenda, vi trovò le due sorelle.
Nabiki la accolse con il suo sorrisetto sbieco - Cara sorellona, vedo che ti sta piacendo uscire con il Dr.Tofu. Non vi siete già visti due volte questa settimana? -

Akane s'intromise subito - Oh Nabiki, su, smettila. Così la farai sentire in imbarazzo. Io sono talmente contenta per loro! - disse tenendo i pugni stretti vicino al viso, illuminato da occhi sognanti.

Kasumi non diede peso alla frecciatina di Nabiki e sorrise amorevolmente alla minore. Se si aspettavano di ricevere dei dettagli, quello era il massimo che avrebbero avuto. Canticchiando, tirò fuori dalla busta della spesa la cena da asporto che aveva appena ritirato.

...

<< BUON APPETITO! >>

Seduti intorno alla grande tavola, la famiglia allargata iniziò a cenare.
- Mmm Kasumi! Questi takoyaki sono uno spettacolo! - le disse Genma masticando rumorosamente.
- Eh sì, non ne mangiavo di così buoni da quando ero un semplice apprendista - approvò il vecchio Happosai.
- Ne volete lasciare qualcuno anche a noi o pensate di divorare tutto??- Ranma si fece subito spazio tra i due con le bacchette.

Kasumi sorrise sbadata - Oh! Quasi dimenticavo.. Non le ho comprate al solito chiosco. Ho fatto un'altra strada ed ho scoperto un simpatico vecchietto che li vende vicino casa..-

... INIZIO FLASHBACK

Il vecchino le fece segno con la mano di avvicinarsi - Oh bella signorina, venga qui che le faccio assaggiare un takoyaki. Provi questi, la sfido a trovarne di migliori! -

Kasumi ne assaggiò uno e, sgranando gli occhi, sentì le proprie papille fare le capriole - Mamma mia che buoni!! Ha proprio ragione. Ne prendo una ventina: stasera ci abbufferemo -

Il vecchino scoppiò a ridere, contento. Poi, con una scintilla negli occhi, aggiunse - Visto che ne prende così tanti, ho deciso che gliene donerò uno speciale -

... FINE FLASHBACK

- .. e così me ne ha regalato uno che fa dire sempre e soltanto la verità a chi lo mangia. Ho pensato sarebbe stato divertente, stasera, giocare tutti insieme a Obbligo o Verità - concluse, con il suo sorriso ingenuo, la breve storia.

Un enorme gocciolone scivolò sulla schiena di tutti i convitati.

Soun, colto da un'improvvisa epifania, scattò in piedi tutto eccitato, affondando una gamba in avanti - Saotome, è l'occasione che stavamo aspettando! -

- Finalmente potremo costringere Ranma a dichiararsi ad Akane! - lo sostenne subito Genma, avendo intuito i pensieri del primo, sollevando metà tavolata ed affiancandosi all'amico.

"Qui si mette male.." intuì il povero Ranma - NON POTRETE COSTRINGERMI A MANGIARE QUALCOSA CONTRO LA MIA VOLONTÀ! - urlò, sulla difensiva.

- Anche perchè avete già spazzolato tutto - osservò in modo piatto Nabiki.
Ranma lanciò uno sguardo terrorizzato sul tavolo: la ragazza aveva ragione!
Un brivido freddo gli percorse la schiena.

- Quindi.. -proseguì la brunetta- ..non resta che scoprire se la polpetta sia stata mangiata dal Signor Genma, dal vecchio Happosai o da Ran..-

Non fece in tempo a terminare la frase che si sentì il rumore di un getto d'acqua versarsi per terra ed il solito inconfondibile odore di pelo: Genma era corso ai ripari trasformandosi in panda.
- SEI IL SOLITO CODARDO! - ringhiò Ranma al genitore.

<< È davvero una bellissima notizia! >> gracchiò la voce del giornalista dal vecchio televisore.

In un attimo l'attenzione fu rivolta alle immagini che scorrevano sul video.

Akane, rimase con le bacchette ferme sulle labbra stupite.

<< Ci colleghiamo dalla foresta di Ryugenzawa. C'è un bellissimo clima di festa qui attorno: tutti i giganteschi animali che popolano la zona sembrano letteralmente su di giri. Pare che ci si prepari a celebrare un matrimonio.. >> spiegò la collega, mentre si avvicinava con il microfono ad una giovane coppia.

Akane riconobbe subito un imbarazzatissimo Shinnosuke con il braccio piegato dietro la testa mentre, con l'altra mano, teneva stretta per le spalle una ragazza dal viso dolce.
- HeHem.. Sì, in effetti saremo io e la mia tenera Rei a sposarci domani - disse contento il ragazzo. Alle sue spalle si vedeva il nonno emozionato, che piangeva come una fontana.

Akane si rabbuiò "Non ha nemmeno pensato di invitarmi alla cerimonia.." pensò con un pizzico di delusione, mentre abbassava lo sguardo.

Nabiki colse l'espressione del suo viso e non si lasciò scappare l'occasione: - Sbaglio o si tratta di quel tipo per cui Akane stava per lasciare Ranma? Davvero un gran bel ragazzo! -

Il codinato la guardò indispettito ed aprí la bocca per risponderle male ma, senza rendersene conto, le parole che ne uscirono furono diverse da quelle pensate - Quella volta ho temuto di perderla sul serio! -

Sentì quel che aveva ruggito e si tappó immediatamente le labbra con la mano, smarrito.

Vide il sorrisetto malizioso affiorare sul viso di Nabiki e capì di aver ingoiato lui la polpetta che faceva dire la verità.
Un secondo dopo era già sparito sui tetti della città.

...

- Maledizione! Maledizione! Maledetti tutti!! - Continuava a ripetersi mentre saltava veloce.

Sapeva che Nabiki non avrebbe perso tempo a trarre profitto da quella situazione, informando le sue solite strambe pretendenti del nuovo maleficio. E lui doveva subito trovare un buon nascondiglio per le prossime ore.

"Già!" si domandò "Per quanto tempo durerà l'effetto di quell'accidenti di takoyaki?!"

Senza il suo zaino né delle provviste non poteva permettersi di allontanarsi per giorni da casa.

Tutto concentrato a ragionare, non fece caso alla ruota della bicicletta che gli arrivò dritta dritta sul naso.

...

- Sto uscendooo -annunciò Nabiki - Non aspettatemi, ho degli affari da sistemare -

- Dove te ne vai così carina? - le si paró davanti Akane con aria da segugio.

- Ehi! Ma quel vestitino che indossi è mio! - accusò puntandole il dito, scandalizzata.

- Akane, sei sempre un passo avanti! Mi hai beccata anche stavolta. - la rabboní Nabiki.
- Per sdebitarmi con te, cara sorellina, ti rivelerò gratis un'importante informazione: Ukyo e Shan Pu stanno battendo la città per cercare Ranma. Ti conviene raggiungerlo, prima che approfittino di lui! -.

- E come mai tu sei al corrente di questa curiosità? - le rispose lei, digrignando i denti, con le mani scricchiolanti.

- Beh! Ho pensato di fare un grosso favore a te e Ranma per prendere in mano la situazione e mettere in chiaro, una volta per tutte, le cose con le sue spasimanti. No? - Nabiki le strizzò l'occhiolino ed uscì facendole ciao ciao con la mano.

...

- SHAN PU LEVA LE TUE MANACCE DI DOSSO AL MIO RANCHAN!! SONO IO LA SUA FIDANZATA! LASCIALO PARLARE -
Ukyo sferrò il suo attacco lanciando le palettine contro la rivale.

- STUPIDA LAGAZZA SPATOLONA: È GIUNTA LA LESA DEI CONTI! IL MIO LANMA DILÀ FINALMENTE A TUTTO IL MONDO CHE AMA SOLO E SOLTANTO ME! - le rispose la bella cinesina, eludendo i colpi e bilanciandosi con i suoi Chuí.

Ranma si dimenava imbavagliato e legato come un salame, mentre le due combattevano sui tetti.

- NON TEMERE RANMA SAOTOME! TI LIBERERÒ IO DAGLI ARTIGLI DI QUELLE DUE FANATICHEEE -
Si intromise Mousse, lanciando le sue catene nel vuoto.

- MOUSSE, SANTO CIELO! LIMETTITI SUBITO GLI OCCHIALI SUL NASO E TLOVA LA STLADA DI CASA. LASCIAMI LISOLVELE LE MIE FACCENDE IN PACE - gli ordinò la ragazza.
Quei due stupidi cocciuti le stavano solo facendo perdere del tempo utile. Sua nonna le aveva garantito che l'effetto sarebbe durato per poche ore.

- SHAN PU, MIO DOLCE AMORE, IO SAPRÒ RENDERTI UNA DONNA FELICE! NON CAPISCI CHE QUEL MEZZO UOMO NON PROVA NEMMENO LA METÀ DEL MIO AFFETTO PER TE?? -
Fu l'ennesimo inutile tentativo di Mousse di aprire gli occhi alla sua adorata.

- È COSÌ SHAN PU! DEVI METTERTI IN TESTA, UNA BUONA VOLTA, CHE RANMA NON TI AMA. LASCIA CHE APPROFITTI DEL MOMENTO PER SUPERARE LA PROPRIA TIMIDEZZA. SARÀ LUI STESSO A PARLARE E A SPIEGARTI FINALMENTE LA VERITÀ - incalzò Ukyo.

Mousse si girò verso di lei con aria compassionevole - POVERA, INGENUA UKYO.. SEI DAVVERO CONVINTA DI VALERE PIÙ DI AKANE, PER LUI? -

Quelle parole furono come uno schiaffo per la giovane cuoca.

- MOUSSE, SEI TU CHE NON CAPISCI! SE IL MIO LANMA FOSSE STATO VELAMENTE INNAMOLATO DI QUEL MASCHIACCIO, A QUEST'OLA L'AVLEBBE SPOSATA! - sorrise Shan Pu con perfidia.

In quel momento si accorsero di un'altra presenza su quel tetto.
Akane era ritta in piedi ed aveva ascoltato l'ultimo scambio di parole.
Sentì calde lacrime rigarle il viso.

Ranma cominciò a dimenarsi più forte di quanto non avesse provato prima. Ma non servì a raggiungere la sua fidanzata, scappata via.

...

"È così! Sono una stupida! Come ho potuto credere che mi amasse??"

..SE IL MIO LANMA FOSSE STATO VELAMENTE INNAMOLATO DI QUEL MASCHIACCIO, A QUEST'OLA L'AVLEBBE SPOSATA!
Quella frase continuava a perseguitarla, rimbombandole nella testa.

Basta! Adesso era veramente giunto il momento di non prendersi più in giro. Era risoluta: lo avrebbe liberato dall'impegno del fidanzamento. Non voleva tenere legata a sé una persona che non le volesse bene, come lei aveva quasi sperato.
Ci aveva creduto..

...

Quel miserabile di un papero era finalmente riuscito a liberarlo!
E lui non riusciva nemmeno ad essergli grato. Era semplicemente furioso!
Avrebbe voluto staccare il collo ad entrambe quelle pazze, a mani nude!
Polpetta o no, avrebbe sparato a zero su tutti.

Ukyo notò subito il suo sguardo incattivito e ne ebbe paura - Ranchan.. -

Si sollevò in piedi e parlò loro diretto: - Mi avete stancato con le vostre sciocche fantasie e stupide convinzioni. NON AVETE ANCORA CAPITO CHE DI VOI NON ME NE FREGA UN BEL NIENTE?? PERCHÉ NON SPARITE UNA VOLTA PER TUTTE E NON MI LASCIATE VIVERE LA MIA VITA?! -

Non permise nemmeno alle due ragazze di poter replicare. Saltò via per cercare di raggiungere Akane.

...

Iniziava ormai ad essere tardi ed il cielo si faceva sempre più scuro. Ranma saltava agilmente guardando in basso, tra le strade, cercando di intravedere quella testolina mora. La sua testolina.
Fu attirato dalle luci di un mercatino allestito per una festa di quartiere. Gli sembrò di intravedere tra la gente anche Nabiki e Kuno. Ma non poteva fermarsi a controllare. Avrebbe sicuramente trovato il tempo, in un secondo momento, per ringraziare la sua cognatina.

Quando ormai stava per rinunciare, si accorse di essere arrivato a scuola.
Non aveva voglia di tornare a casa e dover raccontare tutto, obbligato dal siero della verità a rispondere alle domande che i suoi genitori e il Signor Tendo gli avrebbero rivolto.

Così decise di infilarsi in palestra. E di approfittarne per raccogliere le idee.
Notò che alcune luci erano accese dentro gli spogliatoi. Non si sarebbe mai aspettato di ritrovare Akane, affacciandosi lì dentro.

Lei era seduta per terra, che singhiozzava.
Gli si strinse il cuore a vederla sofferente. Per causa sua. Sempre per colpa della sua poca risolutezza.
Fece rumore per non spaventarla.

Akane si voltò di scatto verso di lui, con un singhiozzo strozzato e un'aria smarrita.
- Ranma! Cosa.. cosa ci fai tu qui? -

La semplice visione di quella ragazza era riuscita a dissipare le nubi dal suo viso.
- Mi dispiace.. - le disse subito - Akane, io non sopporto di vedere le tue lacrime. Per favore, torniamo a casa e non pensiamo più a questa giornata -

L'iniziale sorpresa per le scuse lasciò subito posto ad una nuova delusione per la giovane, che si voltò nuovamente dalla parte opposta
- È così che pensi di cavartela? Facendo ancora una volta finta di niente? Per quanto tempo dovremo andare avanti con questa situazione indefinita? -

L'espressione sul volto di Ranma passò dalla costernazione all'esterrefatto
- Cosa vorresti definire? Un altro matrimonio? Non ti sembra di correre troppo? Io ho soltanto 17 anni. Non mi sento pronto per un passo del genere. E pensavo che anche a te andasse bene così - le rispose netto.

"Wow! Non si aspettava un tono così deciso. Quando mai Ranma arrivava al dunque così diretto?
Ah già! La polpetta! Aveva dimenticato per un attimo il lato positivo di quell'incantesimo. Poteva essere arrivata finalmente l'occasione per.. per capire.. per chiedere..."
Sollevò lo sguardo e prese coraggio - Ranma.. Tu.. cosa.. - deglutì - Cosa provi per me? -

Di colpo il ragazzo sembrò prendere fuoco.
Non si aspettava altrettanta prontezza.
- Ecco.. ecco io.. - cominciò a balbettare imbarazzato - io.. vedi.. -

- CHI È LÀ?! - si sentì urlare da lontano. Era il custode che doveva aver notato sicuramente le luci accese.

I due, colti sul fatto, sgattaiolarono via imbarazzati.
Una volta affacciato nello spogliatoio, l'uomo pensò che qualche studente avesse dimenticato le luci accese, andando via dopo l'ultima lezione.

  
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