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Autore: Sara Draven    25/08/2020    0 recensioni
La decisione di Gerard ha colpito Frank come un fulmine a ciel sereno.
Il giorno prima stava vivendo il suo sogno, con la sua band preferita, quella che anni prima ammirava e amava, la band che aveva incendiato la sua anima mentre faceva ancora parte dei Pencey Prep ed ora, nulla. I My Chem non esistevano più.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, vorrei innanzitutto ringraziare tutte le persone che leggeranno la storia, avevo semplicemente voglia di scrivere e l'ho fatto, così, senza troppe pretese. Sicuramente è un argomento che è già stato trattato più e più volte ma volevo dare il mio personale contributo. C'è un accenno di Frerard ma praticamente implicito.
Ringrazio anche le mie amiche che come sempre mi supportano (e sopportano)
Qualche considerazione prima della lettura. Le parti in corsivo corrispondono a pensieri e/o ricordi.
Non avendo altro da aggiungere non mi resta che dire: Killjoys, make some noise.
Sara Draven




I'm Okay Now (Trust Me)

 
2013
 
La decisione di Gerard ha colpito Frank come un fulmine a ciel sereno.
Il giorno prima stava vivendo il suo sogno, con la sua band preferita, quella che anni prima ammirava e amava, la band che aveva incendiato la sua anima mentre faceva ancora parte dei Pencey Prep ed ora, nulla. I My Chem non esistevano più.
 
Frank ricorda il primo incontro con i My Chem come se fosse passato solo qualche giorno anziché anni.
Certo, conosceva già Gerard, Mikey, Ray e Matt ma vederli suonare, vederli scatenarsi sul palco, vederli distruggere (letteralmente) tutto quello che li circondava con la loro energia ha avuto un impatto su Frank, di quelli che mai si sarebbe immaginato.
Diamine, si era perfino messo a incitarli in piedi sui tavoli!
Da quel momento, iniziò a seguirli, sempre e ovunque quando ne aveva la possibilità.
Sapeva che per quella band ci sarebbero state in serbo grandi cose, se lo sentiva.
Dopo lo scioglimento dei Pencey, sentirsi chiedere da Gerard se voleva essere parte dei My Chemical Romance come chitarrista ritmico fu come la realizzazione di un sogno.
 
"Perché, Gerard?" domandò flebilmente Frank
Gerard evitò il suo sguardo, prese un respiro prima di rispondere
"Perché tutto stava diventando soffocante, perché non sentivo più quella fiamma, quella scintilla accendersi prima di ogni concerto. Mi sentivo come un robot programmato per cantare senza provare emozioni. Come potevo andare avanti così, Frankie!?"
"Potevamo prendere una pausa! Rilassarci, ricaricarci e ricominciare. Ma sciogliere la band, Gerard..."
Frank aveva praticamente le lacrime agli occhi.
"Tutti abbiamo sacrificato qualcosa, Gee. Potevi parlarcene e avremmo cercato di risolvere anche questo problema, come abbiamo sempre fatto. Insieme."
 
Tanti danno per scontato che nel momento in cui una band raggiunge la fama, tutto è in discesa.
Niente di più sbagliato.

Frank ha dovuto assistere a crolli fisici ed emotivi da parte dei suoi amici, insicurezze e paure. Le aspettative sempre più alte da parte di tutti, specialmente da loro stessi.
La cosa più difficile per Frank fu vedere il precipitoso declino di Gerard. Gli rimase sempre vicino, non l'avrebbe mai abbandonato in un momento così delicato.
Vide con orgoglio gli sforzi dei fratelli Way per essere migliori, più forti.
Tutti uscirono più forti da quelle situazioni. Sembrava che nulla avrebbe potuto spezzarli.
 
Ray e Mikey erano spettatori silenziosi dello scambio di battute tra Gerard e Frank, semplicemente, speravano che quella di Gerard fosse una decisione momentanea dettata dall'impulsività.
 
2016
 
Dopo i My Chemical Romance, ognuno di loro era impegnato in qualche progetto.
Mikey con gli Electric Century, Ray pubblicando il suo album solista, stessa cosa per Gerard che in più decise di dedicarsi anche e soprattutto ai suoi fumetti.
Per Frank beh, è stato soprattutto immergersi in quanti più progetti possibili, tutto pur di tenere la mente occupata e suonare la sua amata chitarra continuando a vivere di musica.
Non è che si era volutamente perso di vista con gli altri, dopotutto anni e anni di convivenza forzata tra van, tour bus e alberghi hanno consolidato il legame tra di loro.
Semplicemente vederli significava ricordare e ricordare significava soffrire.
 
Ricorda ancora ridendo di tutte le volte in cui si dimenticavano del povero Ray in qualche stazione di servizio, di quando dopo i concerti si rilassavano chiacchierando, guardando un film o facendo qualche gioco. Ricorda di quando si addormentava accoccolato a Gerard, di come poi, magicamente una calda coperta era stata sistemata delicatamente sopra di loro (Ray e Mikey son dei veri angeli).
 
Frank pensava costantemente a che musica avrebbero potuto creare insieme, a che posti nuovi e meravigliosi avrebbero potuto visitare durante i tour, pensava a Gerard.
Gerard.
Oh, quanto gli mancava.
 
La prima volta che Gerard lo baciò sul quel palco, davanti a migliaia di persone si stupì di come fosse riuscito a continuare a suonare.
Nella sua mente, dopo il blackout totale non pensava ad altro.
Successe ancora qualche volta e Frank non poteva non chiedersi se Gerard lo faceva solo per la scena, solo per intrattenere il pubblico o se il ragazzo provava effettivamente qualcosa per lui.
Non ha mai avuto il coraggio di chiederlo, né tanto meno ha mai avuto il coraggio di dire a Gerard quello che provava per lui, perché si, provava qualcosa per lui. L'ha amato dal primo momento in cui l'ha visto scatenarsi sul palco.
Che cliché.

 
La telefonata di Gerard lo colse decisamente di sorpresa.
"Ciao, Frankie... Come stai?"
"Ciao Gee, io sto bene, grazie. Sempre indaffarato con la band. Tu?"
"Ah, si! Complimenti per l'album con i The Patience è davvero forte. Lo ascolto sempre quando sono al lavoro sui fumetti, sai?"
"Grazie Gee. Io invece non vedo l’ora di leggere Hotel Oblivion, sono sicurò che sarà fenomenale."
Un silenzio imbarazzato calò tra i due ragazzi.
"Mi manca" proseguì Gerard
Frank rimase in silenzio, certo che Gerard avesse ancora altro da dire e conoscendolo sapeva quanto fosse difficile per lui trovare le parole. Infatti poco dopo proseguì
"Mi manca scrivere canzoni con te, mi manca suonare con voi. Mi manca la band, e..." esitò "mi manchi, Frankie, non hai idea di quanto mi manchi"
Oh un'idea Frank ce l'aveva eccome.
"Anche a me manca la band. Mi manca parlare con Mikey di fumetti, sgridarlo quando ne combina una delle sue, mi manca stare seduto accanto a Ray e confrontare le nostre idee, mi manca condividere il palco con te"
Non solo... A Frank mancava l'espressione accigliata di Gerard quando metteva su carta un'idea che poco prima era solo nella sua testa, a Frank mancava la risata contagiosa di Gerard, gli mancava il calore che sentiva quando era vicino a lui.
"Pensavo che... potremmo trovarci tutti insieme qualche volta... Sono sicuro che anche Mikey e Ray ne sarebbero felici. Ovviamente appena tutti saremo liberi. Cosa ne dici Frankie?"
"Volentieri Gee, mi farebbe davvero piacere."
 
2019
 
L'arena era piena, non c'era da stupirsi dato il sold out dei biglietti nel giro di pochissimi minuti.
Frank si voltò verso i suoi compagni. Mikey e Ray erano visibilmente emozionati ma carichi, Gerard invece era accanto a lui.
Si guardarono, si sorrisero.
"Pronti a spaccare, ragazzi?" domandò Gerard.
I quattro si abbracciarono, un rito porta fortuna vista l'importanza dell'evento.
L'intro finì, ora toccava a loro.
Sulle note di I'm Not Okay, Frank si sentiva dove doveva essere, pronto a continuare il sogno chiamato My Chemical Romance.
Frank sorrise, e pensò che si, finalmente ora stava bene.
  
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