“Caro Ross, qui stiamo tutti bene. L'inverno quest'anno è rigido ma ci hai lasciato molte scorte di legna e il camino è sempre acceso e stiamo al caldo.

Prudie si lamenta spesso che ha mal di schiena e Garrick, il mio anzianetto Garrick, pare andare a braccetto con lei e soffrire di reumatismi. E' tanto anziano ormai ed è stato il mio compagno di vita per così tanto tempo che tremo al pensiero del giorno che mi lascerà...

Io sto bene e anche il nostro piccolo ed inaspettato amico. Scalcia talmente spesso che la notte non mi fa dormire e credo sarà il più vivace dei nostri figli. Non poteva che essere così, concepito in una notte dove in casa nostra sono arrivati i francesi, ti sei battuto a duello, hai salvato la nazione dall'invasione e sei quasi diventato amico di George Warleggan (e questa è la cosa più sensazionale di tutte), questo bambino non potrà che essere una forza della natura. Credo che saprà stupirci...

Jeremy sta bene, mi aiuta molto in casa ed è il mio secondo uomo dopo di te. Lui e Clowance vogliono sempre dormire con me quando non ci sei e lui, quando mi vede stanca o agitata, mi canta le canzoni che io cantavo a lui da piccolo e riesce a calmarmi. Sempre... Tu in un modo, lui nell'altro, quando la notte vi ho vicino mi sento al sicuro e fortunata.

Clowance si sta dimostrando testarda, ha l'animo cocciuto dei Poldark e spesso quando è con Jeremy, diventa talmente autoritaria e tendente al comando, che sembra lei la figlia maggiore. E' decisa, a volte disobbediente, vivace, curiosa e adora stare all'aria aperta e accompagnarmi alla miniera, quando devo andare a prendere i resoconti di Zachy. Ha detto che quando tornerai, vuole scendere ad esplorarla con te. Ti prego, dille di no quando succederà o morirò dall'ansia!

La miniera va bene e qui attorno tutto è tranquillo. Dopo la tua partenza Tess è scomparsa e anche Jacka non si è più visto in giro. Trenwith è ormai vuota, George e i bambini sono partiti definitivamente e tutto è silenzio... Ricordo la vita e il calore che una volta emanava quella casa e spero che Geoffrey Charles sappia riportarla al suo antico splendore e a renderla ancora un nido ' di famiglia'.

Ti raccomando, sta attento e non correre rischi inutili e se proprio ne hai voglia, prima di rischiare il collo pensa che a casa hai tante persone che non vedono l'ora di riabbracciarti. Soprattutto io, mi manchi eppure so che è giusto così, che è la tua natura e che sei la persona più adatta a ricoprire quel ruolo che il governo ti ha assegnato. Sono orgogliosa e fiera di te, come tutti. E come tutti aspetto il tuo ritorno (prima di mietere il grano, ricorda la promessa). E io ricorderò la mia di promessa, di stare ferma, di riposare, di non essere precipitosa e di stare tranquilla. Lo faccio, giuro. Ho cucito il corredino del bambino, ho verniciato la sua culla, sistemato le sue lenzuola e i bambini mi hanno aiutata, non vedono l'ora che nasca e che tu sia a casa.

Ti abbracciamo Ross e anche se sei lontano, spero che tu possa sentire il calore del nostro amore su di te.

Fa sogni d'oro amore mio, tua Demelza”.

“Mia cara Demelza, ti scrivo da una stamberga alla periferia di Parigi dove io e Dwight, nella veste di studiosi e uomini d'affari, stiamo soggiornando. Quì si mangia da schifo e mi manca la tua cucina, credo mi troverai parecchio dimagrito al mio ritorno.

Sono felice di sapere che stai bene e che anche per i bambini sia così e spero che tu stia davvero riposando come mi hai promesso prima che partissi. Mi sento già abbastanza in colpa per averti lasciata sola proprio adesso e non voglio che ti succeda qualcosa in mia assenza. A nessuno di voi...

Riposa e prenditi cura del nostro bambino pestifero. Hai ragione, è stato concepito in una notte grandiosa, avventurosa ed unica nel suo genere, non sarà un tipo tranquillo e d'altronde noi Poldark siamo così, ne hai sposato uno dopo tutto e lo sai...

Da una carezza a Garrick per me, ha accompagnato non solo la tua di vita ma anche la mia ed è stato l'artefice del mio incontro con te. Gli devo tutto, a ben pensarci. E' anziano, tienilo al caldo e digli di non fare scherzi, noi e i bambini abbiamo bisogno di lui.

Sono fiero di Jeremy e sono certo che è un uomo di casa migliore di me, sarà fortunata la donna che sposerà. Sapere che c'è lui, anche se è solo un bambino, mi fa comunque stare tranquillo. La sua nascita è stata una benedizione, ora lo so e mi vergogno per averci messo tanto a capirlo e ad ammetterlo. Per quanto riguarda Clowance, non posso prometterti niente. E' una Poldark e se vuole vedere la miniera, è facile che tenterà di farlo di nascosto e quindi tanto meglio se la conduco io in quei cunicoli. Adoro la sua cocciutaggine, mi ricorda me stesso alla sua età. Solo che lei è molto più graziosa. Spero che non sia troppo vivace e che abbia imparato a mettere a posto i suoi giochi, soprattutto quella sua bambola coi capelli rossi che lascia ovunque.

Non vedo l'ora di essere a casa, mi mancate tutti e soprattutto mi manchi tu. Non desidero che di vedere il corredo che hai preparato per il bambino in arrivo e abbracciarti. Dio solo sa quanto lo desidero, amore mio... E' vero, il mio animo è inquieto e spesso sento il bisogno di muovermi ed esplorare (vedi da chi ha preso nostra figlia?), ma tu sei il mio porto sicuro a cui vorrò sempre tornare... La ricompensa ad ogni mia missione.

Ti bacio, amore mio. E anche io spero che anche se lontani, tu senta il calore del mio amore su di te. Tornerò presto, spero ben prima della mietitura... E quando tornerò, mi auguro di non trovarti in barca a pescare ma a casa, a sorseggiare il tè servita da Prudie (ti metto nella busta una polvere curativa per il suo mal di schiena che mi ha preparato Dwight, in modo che non abbia scusanti per non lavorare).

Un bacio, dormi serena e sta tranquilla, non correrò più rischi del necessario e Dwight è un ottimo guardiano, bravo quasi quanto te. So tenermi lontano dai guai, con lui nei paraggi, puoi starne certa.

Buona notte, tuo Ross”.