Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: Andre4    28/08/2020    0 recensioni
Questa storia è ciò che è accaduto secondo me. Racconto quello che è accaduto dopo la seconda stagione e prima della terza. In più ho aggiunto dei retroscena che spiegano eventuali errori temporali che non sono stati spiegati nella fiction.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna Ristori, Elisa Scalzi, Fabrizio Ristori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Luglio 1776, Piemonte. “Ora non ho più paura” Queste furono le parole di Elisa di Rivombrosa mentre stava guardando il sua amatissimo palazzo che ormai non era più minacciata da nessun forestiero. Gli amici e i familiari accorsero gioiosi dopo aver visto che Elisa era stata salvata dalle grinfie dell’amore folle di Victor Benac. Era una giornata felice. Dopo tanto tempo il Sole pareva essere tornato su Rivombrosa. La marchesa Anna Ristori Radicati in Ceppi esclamò felice: “Dobbiamo assolutamente festeggiare per la tenuta che è tornata alla nostra famiglia ma soprattutto perché tu sei viva, Elisa” “Hai ragione, Anna, oggi dobbiamo proprio festeggiare. E’ passato diverso tempo da quando qui è stata organizzata una festa”. La festa era esclusiva della famiglia e della servitù sia perché non c’era il tempo necessario per invitare i nobili dei territori circostanti sia perché a Elisa non interessava di invitare persone con la puzza sotto al naso. Essa si ricordava molto bene l’appellativo che le avevano dato. Alcuni la chiamavano: “La contessa senza contea”. Ma la cosa che più l’aveva ferita era proprio quando Fabrizio Ristori morì ed essi si limitarono solo a mandare delle lettere di condoglianze. La cosa che ad Elisa importava era avere le persone che amava accanto a lei. La festa fu molto divertente. Ad un certo punto però Cristiano prese da una parte Elisa e le disse: “C’è una cosa che non ti ho detto oggi. Prima che partissi per venire qui, mi è stata fatta la proposta di diventare consigliere della regina a Caserta. Sarebbe una gran bell’occasione per me e per Napoli e dintorni. Potrei risolvere tanti altri problemi che ci sono e che nessuno vuole prendere in considerazione”. Cristiano era assai felice di tutto questo ma Elisa non aveva la sua stessa emozione e infatti gli fece notare una cosa: “Cristiano, tu mi avevi promesso che saresti venuto qui. Ora hai già intenzione di ripartire?” “No. Non subito. In effetti non so nemmeno se tale proposta sia ancora valida visto che me ne sono andato via subito. Inoltre ho detto ai Lazzaroni di amministrarsi da soli perciò non avranno più bisogno di alcun aiuto” “Quando vorresti ripartire?” “Fra due giorni. Il tempo di riposarmi ancora un po'. Non so se sua maestà avrà la pazienza di aspettare una settimana. Non sarebbe male vivere tutti assieme a Napoli. Però anche qui non è male. Potrei anche rimanere qui. Tu e Agnese siete il mio mare”. Elisa non disse niente. Cristiano non sapeva ancora cosa avrebbe fatto e in quel momento non aveva intenzione di pensarci. Lo avrebbe fatto il giorno dopo. Una volta terminata la festa tutti andarono a dormire. Elisa mise a letto la piccola Agnese dopo averle dato un bacio e lei si addormentò quasi subito perché era molto stanca. Cristiano girovagava un po' intorno per curiosità e per ambientarsi un po'. Ad un certo punto vidi una bella stanza e vi entrò. Elisa una volta uscita dalla camera di Agnese cercò Cristiano e lo trovò proprio nella camera di Fabrizio. Lei senza rendersene conto alzò la voce dicendo: “Che cosa ci fai qui?!” Cristiano fu colto di soprassalto e perplesso chiese: “Di chi è questa stanza?” “Scusa Cristiano, mi è venuto spontaneo. Questa è la stanza dove io e mio marito dormivamo. Dopo che è morto l’ho fatta sigillare. Poi quel verme di Armand Benac, il fratello di quello da cui mi hai salvata, l’ha aperta per dormirci” “Capisco. Beh scusami, Elisa” Detto questo uscì. Lei guardò la stanza e accennò ad un sorriso. Poco dopo quando era a letto non fece l’amore con Cristiano perché anche lei si sentiva molto stanca. Cominciò però a guardare la finestra. C’era un cielo stellato, terso da ogni nuvola. Fra tutte quelle stelle forse c’era anche la stella che Fabrizio le aveva regalato per il Natale che morì. Con quel pensiero lei si addormentò. Ad un certo punto essa si ritrovò in una piana, di notte, e alle sua spalle c’era il bosco. Vide una luce scintillante e decise di seguirla. Quella luce la portò in quel capanno. Elisa ebbe un tuffo al cuore. “Il capanno fuori dal Mondo”. Decise di entrare e vi trovò Fabrizio. Egli era illuminato da una luce sfolgorante coi vestiti che portava molto spesso. Appena le sorrise tale luce scomparve e rimase solo la sua sagoma. “Elisa. Mia cara e dolce Elisa” “Fabrizio...” Fabrizio non aggiunse altro. Si limitò solo ad abbracciarla. Improvvisamente si ritrovarono davanti alla tomba di Fabrizio. Lui la scrutava e sorrideva. Non faceva altro che questo. Poi la baciò. Elisa si svegliò. Era l’una di notte. Cristiano stava dormendo come un sasso. Lei riguardò il cielo e disse: “Fabrizio”. La mattina dopo Cristiano uscì a fare una cavalcata. La contessa Elisa, sfruttando l’occasione della sua assenza, decise di parlare di questo sogno con Anna, descrivendo ogni minimo dettaglio. “Mi è capitato più volte in questi anni di sognare Fabrizio. Mi è successo qualche volta anche mentre ero a Napoli. Però questa volta il sogno era diverso. Era astratto. Le altre volte ho sempre fatto dei sogni che si basavano su eventi avvenuti nella nostra vita”. Anna replicò: “Quindi che cosa pensi? Pensi che Fabrizio ti abbia parlato?” “No ma penso che forse lo abbia sognato perché prima di addormentarmi ho pensato a lui e al suo regalo…A Cristiano ho parlato poco di lui. Non sa tante cose, soprattutto perché con tutte le cose che sono successe non avevamo neanche il tempo” “Forse è per questo motivo allora. Ti ricordi quando hai detto che da quando avevi trovato giustizia per Fabrizio non ti sentivi più in colpa per i sentimenti che provavi per Cristiano? Forse è successo qualcos’altro che ti ha fatto preoccupare” “In effetti sì. C’è una cosa che non ti ho ancora detto” Elisa fece una pausa, poi riprese: “Mi ha chiesto di trasferirmi a Napoli” “Cosa?!” “Ma non ho detto sì...e neanche no. Non gli ho dato una risposta” La marchesa Anna era preoccupata. Ricordava benissimo che il rapporto iniziale con Elisa era tutt’altro che buono. Quando Fabrizio disse alla sorella che avrebbe voluto sposare una serva, ad Anna ritornò alla mente ciò che era accaduto 10 anni prima con Antonio Ceppi, nobile che per sposare Lucia, rinunciò ad Anna e al proprio titolo. Tuttavia quello era il passato. Ora Anna era sposata con Antonio e tante cose erano ormai cambiate. Elisa era diventata un tesoro per lei, una sorella acquisita. “Sappi Elisa che se te ne andrai mi mancherai molto. Però questa è la tua vita. Non la mia. Devi fare solo ciò che ti rende felice. Nient’altro”. Più tardi Elisa decise di andare a vedere la tomba di Fabrizio. Portò la spada del marito, la porse sulla lapide e poi facendo un passo indietro si mise a guardare il suo nome inciso. Questo lo faceva spesso. “Finalmente ho mantenuto quella promessa che ti ho fatto, tesoro. Rivombrosa è salva”. La contessa decise di stare un po' lì e cominciò a ricordare…
   
 
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