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Autore: Allen Glassred    29/08/2020    3 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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" Non dire più niente, Christine Petrova. Non dire più niente, e sii mia ". Questa è l'ultima frase che Christine ricorda di aver udito, in seguito solo un forte turbine di emozioni, e la consapevolezza: non se ne può andare, non ora. E'perfettamente consapevole che se Boris la vedesse insieme a suo fratello non esiterebbe un momento a mettere in atto le sue minacce, ma in questo momento la ragione è soppressa dai sentimenti, dal bisogno di entrambi di avere l'altro, come fosse una cosa attesa da sempre, come se si fossero ritrovati dopo anni di lontananza. Lei è sempre stata una ragazza casta e di sani principi, non si concederebbe mai ad un uomo se non fosse certa di provare per lui amore. Da parte sua, Viktor non ha mai guardato alle donne con particolare interesse: sin da piccolo è stato un bimbo schivo e chiuso, abituato a sopportare i maltrattamenti del padre e la freddezza della madre. Eppure, in quella freddezza lui vi ha sempre letto amore, l'amore sconfinato che Katrina Meekhiva nutriva per i figli, ma che celava dietro a quella maschera di freddezza e da perfetta Contessa, l'ineccepibile signora del castello che tutti temevano e rispettavano. Un suo sguardo avrebbe gelato il più caldo dei luoghi, così si mormorava tra chi ebbe la fortuna di conoscerla. In realtà, quella era solo la maschera che si era costruita per non rimanere ferita dall'atteggiamento del marito, a volte sin troppo crudele e severo con i figli. Ora le cose sembrano diverse: ora che ha incontrato Christine, anche Viktor Meekhiv sta iniziando a provare quella strana sensazione che probabilmente porta il nome di " amore ". E... cos'è quell'altra sensazione, che va a pari passo con essa? Non sa spiegarselo, o almeno è così in un primo momento. Poi lo capisce: è desiderio. Desidera quella ragazza, ed ora che sa che sicuramente lo ricambia ha finalmente deciso di lasciare da parte ogni incertezza ed insicurezza. Prima di interrompere l'ennesimo bacio porta una mano tra i capelli della giovane, sciogliendo lo chignon che li teneva uniti. I lunghi boccoli bruni della ragazza le ricadono sulle spalle, terminando esattamente alla fine della schiena: pur essendo una popolana come tante, ha dei bellissimi e lunghi capelli, ben curati. E'arrossita vistosamente, intuendo che stavolta non si fermeranno ad un bacio. Pur avendo un pò paura, essendo ancora lei una ragazza pura, non può e non vuole scappare. Entrambi si guardano per un istante, poi finalmente è lui a prendere parola. Prende la mano di Christine tra le sue, e senza dirle altro la porta con lui, mentre lei lo segue, sempre così rossa in viso per la timidezza. Quasi senza accorgersene la ragazza si trova in una stanza che sin ora ha visto solo nei suoi sogni più gloriosi, e per un momento non può che ammirarla estasiata. In seguito torna con i piedi per terra, sentendosi nuovamente avvampare. " Qui non ci disturberà nessuno ". Fa solamente lui, mentre lei lo guarda un pò incerta.

" E vostro fratello? Cosa direbbe se... ". Ma viene interrotta da un nuovo bacio, seguito dal fruscio del suo scialle, che è finito a terra.

" Non mi importa, mio fratello può gridare quanto vuole, ma alla fine non otterrà nulla ". Le risponde solamente Viktor, mentre Christine abbassa lo sguardo: l'ultima cosa che vuole è farli litigare, non vuole essere la causa della rovina del suo signore. Non vuole che a causa sua vada in collera con suo fratello.

" Ma... ". Tenta di dire, ma lui la spiazza nuovamente, facendole alzare lo sguardo verso di lui dopo averle preso il mento con due dita, giusto per fare il modo che lo guardasse. Dio, quanto gli piacciono quegli occhi innocenti ed azzurri come il più profondo dei laghi.

" Basta così, Christine... lasciati andare ". La rassicura, avvertendo un pò d'ansia nella giovane. Le lascia libero il viso, per poi prenderle una mano mentre con quella libera riesce finalmente a slacciare il vestito di lei, che ad un movimento della ragazza finisce con il cadere a terra con un fruscio, lasciandola comunque in intimo. Per istinto porta le mani al petto per coprirsi, pudica. Ed il suo imbarazzo non può che aumentare, notando l'espressione di lui: è cambiata tutto un tratto, ora sembra che se la stia mangiando con gli occhi. Anche se dopo tutto,a lei non dispiace affatto.

" Cosa... perchè state sogghignando? ". Chiede dopo alcuni secondi, mentre lui non può fare a meno di ridere leggermente, per poi tornare vicino a lei e prenderle entrambe le lli corvini si ferma un momento, appoggiandosi al muro

" Perchè te lo avevo detto che sei una bellissima donna, e a quanto pare non mi ero sbagliato ". Le sussurra poi all'orecchio, scostando dietro esso una ciocca dei lunghi capelli di Christine. " E sai qual'è il bello di tutto ciò? ". Le chiede poi, baciandole leggermente il collo per rassicurarla, cosa in cui ha successo di li a poco. Finalmente Christine si lascia andare, inclinando la testa di lato per dargli più agio.

" Cosa... quale sarebbe il bello? ". Riesce a chiedere, con la voce leggermente spezzata, probabilmente a causa di ciò che ora stà provando: le sue sensazioni sembrano ampliarsi e rafforzarsi, rendendola più sicura e convinta della sua decisione. Da parte sua, Viktor smette solo un istante di baciare quella bellissima pelle, così delicata pur appartenendo ad una povera popolana. Migliore forse di molte altre nobili che ha conosciuto. Continuando a tenere le mani di lei nelle proprie, la porta con lui sino al letto, dove la fa sdraiare dolcemente: sa di doversi trattenere e di non dover affrettare le cose, o finirà per spaventarla. Lei lo guarda, aspettando che continui la sua frase.

" Il bello è che questa bellissima donna sarà mia, da oggi e per sempre. Non permetterò a nessuno di portarti via da me ". Le risponde, lasciandola un pò spiazzata ma felice. La ragazza sorride dolcemente, guardandolo.

" Allora... fatelo. Rendetemi vostra per sempre ". Acconsente nuovamente, felice come non lo è mai stata prima d'ora. Quella notte, Christine Petrova perde la sua purezza per donarla alla sua " anima gemella ", perchè ormai ne è certa: è Viktor il principe azzurro che ha sempre aspettato sin da bimba. Ma come in ogni favola che si rispetta, anche in quella di Viktor e Christine sta per presentarsi uno spietato ed inaspettato antagonista.

Lukas cammina solitario per i corridoi di palazzo, con aria abbastanza alterata: ha appena saputo una cosa che non gli va particolarmente a genio, questo è evidente. In oltre ha discusso con Boris, che non pare pensare ad altro che tenere lontana quella ragazza, quella Christine. Effettivamente, pure lui non vorrebbe che la giovane frequentasse Viktor: non che gli importino le convenzioni sociali o ciò che dice Boris, solo gli da fastidio che quella ragazza passi del tempo con suo " fratello ". A dire il vero, da prima a lui non interessava se a Viktor piaceva una popolana,in seguito ha però saputo chi fosse la donna in questione, e non ha potuto non infastidirsi. Sente nell'aria il profumo della giovane: è intenso, significa dunque che è ancora a palazzo? Certo, è stata li da poco, il profumo non può essere rimasto dalla sua ultima visita. Il giovane dai capelli corvini si ferma un istante, appoggiandosi al muro e ricordando una cosa che ormai credeva abbandonata nel passato, o meglio dire ad una persona. Si stringe la camicia qualche istante, come a volersi calmare, ma il motivo della sua agitazione è del tutto sconosciuto.

Passano alcune ore da quei momenti, e tutto a palazzo pare tranquillo, o almeno, così è al momento. Viktor è il primo a svegliarsi, e per un secondo teme che tutto ciò che è successo sia solo frutto della sua immaginazione. Ma subito dopo si deve ricredere: guarda Christine, ancora addormentata e stretta a lui, come fosse in cerca di protezione. E' ancora più bella con quell'espressione dolce e serena, i lunghi capelli che le ricadono sul cuscino ed un respiro regolare e tranquillo. Ora più che mai è sicuro della sua decisione: niente vale come restare al fianco della donna che ama, niente e nessuno. Rinuncerebbe a tutto pur di avere lei, il tesoro più prezioso della sua vita. Ci ha pensato a lungo, ma ora ne è certo: rischierebbe il tutto e per tutto per lei, al diavolo il suo titolo nobiliare, al diavolo tutto e tutti. In fondo, perchè dovrebbe farsi scrupoli? Per chi? Per un fratello che non lo ha mai compreso, anzi sta in tutti i modi boicottando quella bellissima storia che sta nascendo? E tutto ciò, dopo che ha accolto lui e la sua famiglia a palazzo. E'ingiusto, pensa: due fratelli dovrebbero essere uniti, invece mai come ora si è trovato distante dal minore. L'unico per cui un pò gli dispiacerebbe è Lukas: in fondo sono sempre andati d'accordo, non hanno mai avuto grossi scontri, se non i battibecchi tipici dei fratelli. Non ha ancora deciso se metterlo alcorrente del suo piano, ma è certo che se dovesse attuarlo, gli mancherà parecchio. Scuote il capo, per poi accarezzare dolcemente il braccio di Christine, che si lamenta un pò nel sonno. " No, ho ancora sonno madre... ". Borbotta, evidentemente ancora tra le braccia di Morfeo.

" Ma se non ti svegli ti dovrò dare una punizione, tesoro ". Sta al gioco lui, sicuro che sentendo la sua voce la ragazza si sveglierà. In effetti la bruna riapre gli occhi di scatto, sentendo che chi le ha parlato non è certo sua madre. Rendendosi conto della situazione, e soprattutto di quanto tempo sia passato, si agita subito.

" Ma cosa... oh Santo Cielo, ma quanto tempo ho dormito? Mia madre e mio padre saranno su tutte le furie ". Continua il suo discorso, mentre Viktor non fa altro che osservarla, ridendo sotto i baffi.

" Oh si, credo anche io che saranno furiosi ". Rincara la dose, mentre lei fa per alzarsi e cercare i suoi vestiti.

" Stavolta due schiaffi non me li toglie nessuno... ". In seguito si volta verso di lui, notando che sta ridendo di lei. Incrocia le braccia. " Non è divertente, signor conte. Ricordate che questo pasticcio è colpa vostra ". Precisa, tra il serio ed il perplesso mentre lui scuote le spalle con noncuranza.

" Vorrà dire che anche io mi farò dare due schiaffi dai vostri genitori, Milady ". E ride nuovamente, per poi attirare la ragazza a sè. " Ma se direte loro che avete fatto arrabbiare il vostro signore e che per punizione siete stata sua prigioniera, non credo obietteranno ". Scherza di nuovo, mentre lei continua a ridere immaginando la faccia di Danilo se lei gli dicesse una cosa simile.

" No, credo che mio padre mi rinchiuderebbe in casa per tutta la vita se gli dicessi una cosa del genere ". Smette di ridere, per poi mettere una mano su quella di lui, che ancora non la lascia andare. " Seriamente... non è che abbiamo fatto male a cedere a questi sentimenti? Insomma... ". Fa per continuare, ma lui la fa tacere mettendole un dito sul labbro e guardandola.

" Tu sei pentita? ". Chiede, e lei fa cenno di no: certo che non è pentita. L'ha voluto tanto quanto lui, e lo rifarebbe di nuovo se dovesse tornare indietro nel tempo. Lui le sorride un pò, accarezzandole il viso. " Allora non c'è niente da dire. Noi ci amiamo, è questo che importa ". Lei arrossisce un pò, riuscendo per la prima volta a sostenere il suo sguardo.

" Si, ma cosa diranno gli altri nobili? Non ne saranno felici ". Constata, mentre lui scuote il capo, sospirando.

" Ci ho pensato molto, ed hai ragione: loro non ci lasceranno mai in pace, e men che meno mio fratello Boris. Ci ostacoleranno in tutti i modi ". Ammette, mentre lei abbassa lo sguardo. Viktor si accorge del suo cambio d'umore, e le alza il viso con la mano libera. " Ma io ti amo, Christine Petrova. Ti amo, e non rinuncerò a te ". Continua, mentre lo sguardo di lei si illumina nuovamente di gioia nel sentirgli pronunciare quelle parole.

" Allora... come faremo? ". Chiede, mentre lui la stringe maggiormente a sè, dandole un bacio sul collo.

" Al diavolo il mio titolo, al diavolo tutto. Tu sei il tesoro più importante che abbia mai trovato, e non rinuncerò a te. E se per stare con te dovrò perdere tutto, così sia. Non mi spaventa la povertà, perchè sei tu la mia più grande ricchezza ". Quelle parole hanno il potere di commuovere Christine, che lo guarda.

" Cosa... cosa stai cercando di dirmi? ". Chiede, con la voce rotta dall'emozione.

" Scappa con me. Andiamocene via da Mosca. La Russia è grande, troveremo il nostro posto. Dei miei affari e di questo palazzo se ne può occupare Lukas, ho pensato a tutto. Tu sei la sola cosa che voglio ". Le ripete, mentre lei sente un'ondata di felicità investirla. Ma riflette: non sarà un atto egoistico costringerlo ad abbandonare tutto per seguire lei?Il dubbio la sta facendo un pò vacillare.

Ciao a tutti! Ed ecco il capitolo nove, che ve ne pare? Finalmente Viktor e Christine hanno ceduto ai loro sentimenti, e lui è disposto a fuggire con lei. Cosa risponderà la ragazza? Riusciranno i due innamorati a vivere il loro amore alla luce del sole? Viktor pare fidarsi di Lukas, ma farà davvero bene a farlo?  Spero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia, baci
 
 
   
 
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