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Autore: Anna3    29/08/2020    1 recensioni
(Reiji x Nuovo personaggio) Un giorno per caso una ragazza troverà il diario del suo compagno di classe, il temibile Reiji Sakamaki, e da quel giorno inizieranno tutte le sue disavventure con l'allegra famigliola di vampiri. Ma quell'evento pare non sia accaduto del tutto per caso...
Di nuovo, un'altra fanfiction dedicata tutta a lui, il cui scopo è solo uno: farvi innamorare di Reiji, che siate sue fan o meno!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Reiji Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“La curiosità uccise il gatto, 
ma la soddisfazione lo riportò in vita”. 
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Dark 4
 
Quella sera però pareva che la fortuna non fosse proprio dalla sua parte, perché la sveglia non suonò e quando si svegliò aveva esattamente dieci minuti per vestirsi, uscire di casa ed entrare in classe. Inutile dire che non appena aprì gli occhi e vide l’ora, saltò fuori dal letto e si precipitò fuori di casa… dimenticando completamente il diario di Reiji sul comodino. Purtroppo però quando se ne accorse era troppo tardi: era appena entrata in classe, qualche attimo prima che entrasse in classe il professore, e vedendo Reiji si era ricordata di tutto. Quest’ultimo pareva di pessimo umore e appena entrò con la divisa sgualcita, i capelli disordinati e con il fiato, il suo viso si contrasse leggermente in una smorfia di disappunto, che però sparì con la stessa velocità con cui era apparsa quando Reiji rimise gli occhi sul libro che stava leggendo.
Si sedette al suo posto e Yukiyo la salutò:
“Ehy, vedo che oggi sei un po’ stanca, come stai?” chiese.
“Guarda non ne parliamo… Non mi ha nemmeno suonato la sveglia!” fece in tempo a dire, prima che il professore entrasse. 
Yukiyo fece in tempo a fare una risatina prima che iniziasse la lezione di storia, che trascorse molto velocemente, come d’altronde il resto della giornata. L’unico momento davvero significativo fu durante l’intervallo in cui la sua amica le mostrò un articolo in cui si spiegava che effettivamente, secondo le ultime scoperte scientifiche, era stato dimostrato che gli adolescenti sono molto più attenti il pomeriggio e la sera rispetto alla mattina.
“All’inizio anche io pensavo che il nostro preside fosse un po’ svitato nel farci venire a scuola così tardi, ma essendo una delle migliori scuole mi sono adattata… chi lo avrebbe mai detto che in realtà erano più avanzati negli studi!” disse Yukiyo.
“Sei sicura? Ho visto anche io alcuni di quegli pseudo studi, ma...”
“Sì, era sulla bacheca, ma i dati provengono da una università famosa inglese… non mi ricordo il nome… Se vuoi ti accompagno all’ingresso, così te la faccio vedere… Ci sono passata poco fa entrando, ma immagino tu non l’abbia vista perché eri di fretta”.
“Volentieri!” disse e così venne accompagnata fino a lì, potendo notare che in effetti ciò che le aveva detto Yukiyo era vero.
“Beh, allora mistero risolto a quanto pare” disse Michiyo, mentre tornava verso la loro aula con l’amica al seguito.
“Sì e non c’è nemmeno bisogno che ti avvicini ai Sakamaki… tra l’altro hai più letto l’articolo che ti ho dato ieri?”.
“Non ancora… diciamo che non ho avuto moltissimo tempo...” disse restando sul vago Michiyo, mentre i suoi occhi caddero sulla biblioteca e in particolare dalla bibliotecaria svogliata, dove guarda caso c’era Reiji che pareva le stesse chiedendo qualcosa.
Troppo tardi. Sicuramente era andato lì per prendere il diario e non avendolo trovato, aveva chiesto alla bibliotecaria se sapesse dove si trovasse. Michiyo si augurò che non l’avesse vista mettere in cartella il diario, ma d’altronde era impossibile che se lo ricordasse e avesse fatto questo collegamento… soprattutto una come lei. Si sentiva però ugualmente inquieta… Accidenti a lei e a quella dannatissima sveglia che proprio quel giorno aveva deciso di non funzionare!
Nel frattempo, Yukiyo le stava parlando di qualcosa riguardo la prossima verifica, ma vedendo che l’amica non la stava ascoltando, attirò la sua attenzione:
“Ehy! Terra chiama Michiyo! Mi stai ascoltando?”.
“Sì sì, scusami, mi ero solo distratta”.
“Ah e magari questa distrazione è legata a un certo Sakamaki?” le chiese sorridendo maliziosa.
“Ma lascia stare va’! Torniamo in classe che sta per suonare...” disse.
“Come vuoi, come vuoi!” disse l’amica precedendola. Michiyo si voltò nuovamente nella direzione di Reiji, ma questo pareva fosse già uscito perché non l’aveva più visto in biblioteca. Così, fece per muoversi nella direzione della sua amica, ma per sbagliò andò a sbattere contro qualcuno. Aspettandosi di cadere, chiuse gli occhi. L’impatto però tardava ad arrivare e così aprì piano gli occhi, trovandosi di fronte la divisa di un ragazzo che la portava in modo volutamente portata male.
“Oya!” disse il ragazzo tenedola per i fianchi e abbassando lo sguardo su di lei.
“Scusami!” si scusò Michiyo “Avevo la testa tra le...” disse alzando lo sguardo e i suoi occhi verdi si incrociarono con un paio di un verde ancora più squillante. Era sicura di averli già visti da qualche parte…
“Nfu, molto ardito da parte tua cadere nelle mie braccia, bitch-chan!” disse il ragazzo facendole l’occhiolino “Ma non c’è bisogno che tu ricorra a simili metodi per attirare la mia attenzione” disse il vampiro, non accennando a lasciarla andare. 
Michiyo arrossì un po’ imbarazzata: il ragazzo le si era avvicinato moltissimo, tanto che riusciva a sentire il suo fiato freddo sul collo, che la fece rabbrividire. Fu la sensazione di un istante, ma in quel momento ebbe l’impressione che la temperatura corporea del ragazzo fosse al di sotto della media, ma poi il pensiero venne scacciato dal fatto che le venne in mente il nome del ragazzo:
“Raito… Ehm ti ringrazio, ma non era mia intenzione, ora potresti… lasciarmi andare?” chiese gentilmente Michiyo. 
“Oh conosci persino il mio nome, sono onorato” disse il ragazzo, ma la tenne ferma in quella posizione e Michiyo ebbe anche l’impressione che la stesse annusando: sentiva il suo fiato sul collo.
In ogni caso, la situazione durò per qualche decimo di secondo, perché Raito la lasciò andare subito e velocemente come la aveva presa al volo, si allontanò:
“Ci vediamo, bitch-chan!” e se andò.
Ancora perplessa, Michiyo si diresse verso l’aula e attraversando il corridoio si trovò di fronte Reiji, che stava andando nella sua stessa direzione: sembrava che il suo umore fosse di molto peggiorato rispetto a prima.
“Per forza” pensò Michiyo “Come può aver trovato il diario se si trova ancora a casa mia? Dovrei dirglielo, ma con questo cipiglio ho paura che mi faccia fuori sul serio...”.
Nel frattempo, gli occhi di Reiji incontrarono quelli della ragazza e divennero se possibile, ancora più glaciali di prima:
“Buonasera” le disse con una cortesia che celava quasi del risentimento nei suoi confronti.
Che la bibliotecaria gli avesse detto tutto? Per un attimo la ragazza andò in panico, ma si costrinse a mantenere la calma: lei non aveva fatto nulla di male a parte dare una sbirciatina, ma non era necessario che lui lo sapesse, bastava che gli spiegasse che tutto era successo per sbaglio.
“...Buonasera...” disse, aspettando che il ragazzo continuasse, ma quello continuò a camminare stando zitto, finché, vedendo che Michiyo non si muoveva, si voltò e le disse, con lo stesso tono tagliente di prima:
“Per quanto vuoi stare lì impalata? La lezione comincerà a minuti… Sempre se non hai intenzione di saltare le lezioni come mio fratello...” disse con un malcelato astio nel pronunciare suo fratello e andò avanti, entrando in classe.
Michiyo lo guardò restando ferma lì come ghiacciata, non capendo a che cosa si riferisse, se a Shu o se l’avesse vista poco prima con Raito e in qualche modo lui… Ma soprattutto, questo voleva dire che non sapeva nulla del diario?
Non capendo cosa volesse insinuare il ragazzo con quelle parole enigmatiche, fece la cosa più naturale del mondo: archiviò la questione a data da destinarsi. Aveva ben altro a cui pensare, come ad esempio come potergli ridare il diario, ma proprio mentre lo pensava entrando nell’aula, le venne in mente anche la soluzione: bastava che arrivasse per prima in classe, stando attenta di essere sola, e gli mettesse il diario sul banco, così nessuno si sarebbe accorto di nulla e avrebbe ottenuto il risultato in modo più semplice e immediata. Felice di aver trovato la soluzione ad ogni problema, si sedette quindi al suo posto e subito iniziò la lezione, che la distrasse da questi pensieri, immergendola completamente nella lezione di letteratura che si stava svolgendo.


NOTE DELL'AUTRICE:
Anche quest'anno ho deciso di pubblicare il capitolo in questa data perchè, come avrete potuto capire oggi è il compleanno di Reiji
Dato che però ho pubblicato il primo capitolo della long su di lui il giorno del compleanno di Raito, per par condicio qui il nostro caro vampirello pervertito appare per la prima volta nel giorno di nascita di Reiji! E niente, amo troppo questi due personaggi!
Sperando che ancora qualcuno legga questa storia, vi auguro quindi una buona conclusione di agosto! 
Anna3
   
 
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