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Autore: Athilik    30/08/2020    0 recensioni
Julie è una ragazza londinese di vent'anni uguale a tutte le altre ragazze londinesi di vent'anni, se non fosse per una piccola grande differenza: viaggia con un individuo che si fa chiamare "il Dottore" da pochi mesi... O magari sono già passati tanti mesi? Difficile dirlo quando ti muovi continuamente attraverso il tempo e lo spazio in una buffa e spettacolare cabina blu. Ma quello che veramente non sa, è che incontri inaspettati ed emozionanti si celano dietro l'angolo, molteplici facce della stessa persona che le faranno conoscere un po' di più questo suo amico dal passato misterioso e che li porteranno ad affrontare un nemico antico e molto potente, che aspetta solo il momento giusto, nascosto tra le ombre.
Quanti volti può avere la stessa persona? Quali e quanti segreti siamo disposti a portarci nella tomba? C'è qualcuno che potrà mai dare una risposta alla prima domanda posta nell'intero universo?
Allons-y!!!
Esce incrociata su wattpad, potete seguire la storia da dove volete ;D
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dalek, Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - Altro, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Lo sai, non è che io ci tenga molto a morire in questo modo."

"Oh, nemmeno io, se è per questo."

"E allora perché non fai qualcosa? Di solito questo è il momento in cui usi il cacciavite sonico."

"Il cacciavite sonico? Non uso cacciaviti sonici, io."

"Fantastico. Morirò qui, allora. In questa città dimenticata dalla storia e in un epoca insulsissima." poi si rivolse al Dottore "E se tu muori qui con me io non ti incontrerò mai, nel mio futuro!"

"Esattamente." annuì l'altro con tranquillità "Il tempo può essere riscritto."

Julie alzò gli occhi al cielo. Questa rigenerazione del Dottore era decisamente diversa da quella che lei conosceva.

"Che cosa sta leggendo?" chiese la ragazza all'amico indicando con la testa un uomo con in mano una lunga pergamena.

I due si trovavano nel grande spazio ghiaioso davanti al castello, con le mani bloccate dietro la schiena da delle corde e circondati dai soldati reali.

Dall'alto del castello, un uomo di mezz'età con i capelli e la barba grigio scuro, che il Dottore ipotizzò essere il governatore della città, osservava tutto quanto seduto su una maestosa sedia.

"Le nostre accuse." rispose lui "Con molta probabilità pensano che tu sia la strega e che io, sotto qualche incantesimo, obbedisca ai tuoi ordini. Il che non è assolutamente vero perché non sei tu a dare gli ordini tra noi due, chiaro?"

"Perché devo essere io la strega scusa? Sei tu che guidi il Tardis, tu lo hai fatto apparire dal nulla!"

"Non sono io la ragazza tra me e te."

"Stramaledetta società maschilista."

"... Ed è per questo motivo che i due stranieri, dichiarati colpevoli, verranno giustiziati ed offerti in pasto allo Sterminatore." concluse l'uomo.

"Oh, ecco la parte interessante." commentò il Dottore come se fosse lì solo in veste di spettatore anziché come condannato.

"Non sembri per nulla spaventato dal fatto che... Fammi pensare... Ah sì! Stiamo per morire!"

"Lo so!" ribatté il signore del tempo, sembrando offeso "L'ho capito, sai?"

Subito dopo, il capitano apparve davanti a loro, con un ghigno malvagio stampato in faccia.

"Qualche ultima parola?" chiese.

"Sì, a dire il vero." rispose il Dottore con tranquillità "Chi o cos'è esattamente questo Sterminatore? Possiamo saperne di più?"

"Certo che potete, anzi, lo scoprirete di persona tra pochi secondi."

"Okay, cambio domanda allora, da quanto tempo convivete con questo essere?"

Ma il capitano non stava più prestando attenzione.

"Aprite le porte." ordinò.

Quattro guardie, due per lato, si avvicinarono a delle grandi porte metalliche posizionate sul terreno e le sollevarono. Appena le due ante si aprirono, dall'interno fuoriuscì una potente folata di calore e del fumo nero cominciò a spuntare dall'interno dell'enorme botola. 
I soldati spinsero i loro prigionieri verso il luogo della loro esecuzione, quando una freccia volò nell'aria e si conficcò nel terreno, ai piedi del signore del tempo e facendo fermare tutti.

"Ma cosa..." iniziò a dire il capitano, ma non finì mai la frase. Urla e grida di ribellione iniziarono a sollevarsi da dove erano situate le prigioni. Poco dopo, tutte le persone rinchiuse iniziarono a scappare dalle proprie celle. In qualche modo, erano tutti armati e si stavano scagliano su tutte le guardie che trovavano sulla loro strada. Nel giro di pochi secondi iniziò una battaglia.

"Dottore! Julie!" chiamò una voce familiare. Era Billy. "Da questa parte, seguitemi!"

"Forza, è la nostra occasione!" esclamò il signore del tempo mentre slegava la ragazza dalle corde "Andiamocene da qui!"

"Ma quando ti sei liberato?"

"Dopo pochi secondi che mi avevano legato, ora basta domande però, andiamo!"

I due, senza avere alternative migliori, corsero dal ragazzo che li stava aspettando e lo seguirono. 

"Cosa sta succedendo?" chiese Julie mentre correvano.

"I miei amici. Hanno approfittato della distrazione dovuta alla vostra esecuzione e hanno aperto tutte le celle. Una missione di salvataggio per me."

"E ora dove stiamo andando?" continuò il signore del tempo mentre uscivano dalle mura del castello.

"In un posto sicuro." rispose Billy "La nostra base. Adesso siamo tutti ricercati."

Quando la lotta al castello si placò, i tre erano ormai lontani.

"Molto bene." ringhiò il capitano delle guardie mentre si rialzava da terra "Se volete le maniere forti, così sia." si guardò attorno cercando di capire quanti soldati erano riusciti a sopravvivere. Si avvicinò ai primi due che trovò e ordinò: "Liberate lo Sterminatore. Che dia loro la caccia. Voglio le teste di tutti i ribelli."

Nel mentre, dall'altra parte della città, Billy, Julie ed il Dottore avevano finalmente raggiunto una piccola casetta.

"Entriamo, qui non ci troveranno." disse il ragazzo. I tre entrarono e Billy non perse tempo nel spostare una grande credenza, la quale rivelò una pesante porta in legno. Ci fece girare una chiave nella toppa e dopo aver acceso una candela, invitò gli altri due ad entrare. 
Il gruppo scese per un freddo e buio corridoio per un paio di minuti, fino a che non arrivarono davanti ad un'altra porta di legno.
Billy la spinse e i tre si trovarono dentro una grande stanza. Era illuminata da varie fiaccole, decorata alle pareti ed al centro si trovava un grande tavolo di legno con sotto un pesante tappeto rosso e nero. Da un lato, si trovavano anche un divano e due poltrone. 
Sedute al tavolo, c'erano quattro persone, una ragazza e tre ragazzi, che si alzorono non appena videro i gruppetto entrare.

"Billy!" urlò lei correndo incontro al ragazzo per abbracciarlo "Sei vivo!"

"Billy, meno male, temevo il peggio." aggiunse uno dei ragazzi raggiungendolo ed abbracciando a sua volta. Sembrava essere il più grande di tutti, aveva capelli corti biondi e gli occhi azzurri. 
Julie li analizzò. Tutti loro non dovevano avere più di venticinque anni, dedusse.

"Rick, Lily, che bello vedervi!" rispose Billy quasi soffocato dagli abbracci.

"E questi due chi sono?" chiese un altro ragazzo, dai capelli neri, puntando la sua balestra su i due nuovi ospiti "Billy, perché li hai portati qui?"

"Stavano per essere giustiziati."

"Con quale accusa?"

"Stregoneria."

Nella stanza, tutti trattenero il respiro.

"Oh andiamo!" ribatté il Dottore seccato "Non ci crederete davvero! La magia non esiste!"

"Chi siete voi?" chiese con cautela il ragazzo di nome Rick.

"Io sono il Dottore." si presentò con voce calma il signore del tempo "E questa qui accanto a me è Julie."

"Grazie per averci salvato." aggiunse lei.

"Il piano non era quello." sbottò Rick con freddezza "Stavamo solo salvando Billy."

"Beh, grazie comunque."

"Che motivo abbiamo per fidarci di voi?" continuò il ragazzo con la balestra senza mai abbassare la guardia "Chi ci dice che non siete spie?"

"Non abbiamo prove, effettivamente." riflettè il Dottore "Ma vi posso assicurare che non stiamo dalla parte di quelli che volevano giustiziaci."

"Questo lo deciderò io." disse freddamente Rick.

"Vi presento la mia squadra." continuò Billy "Questo è Richard, ma noi lo chiamiamo tutti Rick, mio fratello più grande e quella vicino a lui è Lily, sua moglie. Quello con la balestra è Markus, mentre quello là in fondo è Matt. Lui non parla mai."

"Ci staranno cercando ovunque." spiegò Rick "Qui siamo al sicuro, ma dobbiamo stare attenti. E di voi due io non mi fido."

"Vogliamo aiutarvi." disse il Dottore "E siamo pronti ad aiutarvi in ogni modo possibile, ma prima voi dovete aiutare me. Puoi parlarmi dello Sterminatore?"

Nella stanza calò un silenzio tombale, poi Rick sospirò.

"Non sappiamo molto, tranne che è una creatura spaventosa. Nessuno lo ha mai visto veramente." cominciò a dire "E chi lo ha visto non è più qui per testimoniarlo. I colpevoli di magia nera vengono dati in pasto a lui per mantenere calma la sua ira."

"E da quanto tempo questa cosa va avanti?" chiese curioso il Dottore.

"Da anni. Da quando l'attuale governatore ha spodestato la famiglia legittima di questa città."

"Davvero? E chi sarebbe la famiglia legittima?"

Lo sguardo di Rick si fece ancora più freddo, mentre fissava il signore del tempo dritto negli occhi.

"Si tratta della mia famiglia. Io sono il leggittimo successore."

"Tu?!" esclamò Julie sorpresa "Ma allora questo significa che anche Billy fa parte della discendenza!"

"Esatto" annuì il ragazzo "Nostro padre era governatore, si viveva sereni ed in pace, ma poi l'attuale governatore lo ha ucciso, salendo al potere e nessuno ha fatto niente! Il re di Scozia non ci ha aiutati neanche un po'."

"Ci dovrei essere io in quel castello." ringhiò Rick con rabbia mentre Lily lo confortava delicatamente "ma oggi rovesceremo l'attuale governatore."

"E come pensate di fare?" chiese Julie.

"Beh... Su quello ci stanno ancora lavorando." ridacchiò Billy.

"Oh, quindi non avete un piano!" li prese in giro il Dottore.

"Non è vero!" si difese Markus "Ce lo abbiamo il piano, guardate qui."

Il ragazzo indicò una mappa stesa sul tavolo.

"Lì vedete questi cinque punti?" spiegò "sono pietre, pietre particolari. Sono posizionate in luoghi precisi della città e per la nostra gente hanno una profonda valenza simbolica."

"E cosa c'entrano con il governatore?"

"Lo Sterminatore in qualche modo obbedisce solo al governatore, ma si dice anche che quell'essere sia legato a quelle pietre. Noi vogliamo scoprire come, magari sono il modo che ha per controllarlo."

"C'è una rete di tunnel sotterranei qui sotto. Vogliamo usarla per arrivare alle pietre." continuó a dire Lily.

"E come avete intenzione di distruggerle?" chiese Julie.

"Non vogliamo farlo." rispose Rick "Sono comunque un simbolo importante per la nostra gente. No, noi siamo convinti che scoprendo cosa siano veramente quelle pietre saremo in grado di controllare lo Sterminatore. Da lì poi, riprenderemo ciò che è nostro di diritto.

Il Dottore alzò le sopracciglia, per nulla impressionato.

"Se non altro" disse "Nel caso voi riusciate ad ottenere il controllo su questo Sterminatore allora io potrei finalmente parlarci e capire cosa o chi è."

"Vi aiuteremo." concluse Julie "Se voi lo volete, ovviamente. Ma penso che per una rivolta più persone ci sono meglio è no?"

"Non mi fido di voi." ribatté Rick "Ma hai ragione. E il popolo ci aiuterà, il loro malcontento si fa sentire ultimamente. Appena scopriranno cosa vogliamo fare, ci appoggeranno, vedrete."

"Fuori ormai si sarà fatto buio." disse il Dottore "E noi siamo ricercati, ma l'oscurità potrebbe venire in nostro aiuto."

"Vuoi uscire là fuori?" chiese Julie "Credevo avremmo usato le gallerie."

"Tu sì, con molta probabilità sono più sicure della superficie." rispose il signore del tempo "io voglio controllare con i miei occhi un paio di cose in questa città."

"Come posso sapere che non andrai ad avvisare le guardie, che non sei una spia?" chiese Rick, con sguardo accusatorio.

"Ti devi fidare e basta. Davvero ti sembro una spia?"

"Non sai mai che faccia hanno le spie."

"Ti posso assicurare che non abbiamo niente a che fare con le guardie reali o il governatore." s'intromise Julie "Ti ricordo che stavamo per essere giustiziati."

"Rick, ci serve tutto l'aiuto possibile." lo persuase Billy "Perché negarlo a chi ce lo offre?"

"Va bene." si arrese il fratello più grande "Ma Markus porterà la sua balestra con lui, e la userà, se necessario. Chiaro?"

"Cristallino." sbuffò la ragazza.

"Dottore, io verrò con te." continuò a dire il ragazzo "Voglio tenerti d'occhio." poi si rivolse alla moglie "Lily, amore mio, tu invece vai con loro."

La donna annuì.

"Stai attento, Richard."

"Sempre."

Dieci minuti dopo, Julie, Billy, Markus, Lily e Matt stavano camminando silenziosamente per delle gallerie sottoterra.
Matt, che a detta di tutti era il migliore della città quando si trattava di orientarsi, apriva la strada, con in mano la mappa ed una fiaccola. 
Dietro di lui si trovava Lily, seguita da Billy, Julie, ed infine Markus, che chiudeva la fila tenendo i suoi occhi su ogni movimento della ragazza davanti a lui.

"Perché Matt non può parlare?" chiese timidamente Julie a Billy.

"È nato così." la liquidò Markus.

"Sì, è un problema che ha sempre portato con sé, fin dalla nascita." annuì piano Billy.

"Dove stiamo andando?" chiese ancora la ragazza "Alle pietre?"

"No, prima abbiamo un altra tappa." rispose Billy arrossendo.

"E sarebbe?"

"Il castello." ridacchiò Lily "Billy deve andare a prendere qualcuno, non è vero?"

"Oh, sta zitta!"

"E chi?"

"La sua ragazza, ovviamente?"

"Sophie non è la mia ragazza!"

"Non ancora, amico." lo prese in giro Markus "Ma ci siamo vicini. Ora ha diciotto anni, presto la sposerà!"

"Chiudete la bocca, tutti quanti."

Poco dopo, Matt si fermò ed indicò il soffitto.

"Okay, saliamo." ordinò Lily.

Il gruppo obbedì ed usando una scala di legno lì vicina e spostando una grande pietra dal terreno, si trovarono esattamente dentro il cortile del grande castello reale, nella parte posteriore.

"Vai rubacuori." Markus fece l'occhiolino a Billy "Questo è il tuo momento."

A quelle parole, il ragazzo estrasse dalla giacca un piccolo fischietto di legno intagliato a forma di pettirosso e ci soffiò dentro. L'oggetto emise un, delicato fischio, particolarmente acuto. 
Pochi secondi dopo, da una delle finestre si affacciò una figura. A causa dell'oscurità, Julie non riuscì a vederla chiaramente, ma gli altri ragazzi lì con lei sembravano conoscerla bene. 
Pochi minuti dopo, di nascosto e con passo silenzioso come quello di un gatto, una ragazza della stessa età di Billy, con le trecce bionde ed un delicato vestito bianco spuntò nel cortile. 
Il ragazzo corse ad abbracciarla.

"Sophie! Ci sei riuscita!" esclamò.

"Sì, ora andiamocene prima che qualcuno ci veda."

E il gruppo rientrò nelle gallerie.

"Sapevo che saresti venuto a prendermi." sorrise lei quando furono di nuovo tutti al sicuro.

"Te lo avevo promesso, no?"

"Grazie, grazie a tutti voi." sorrise la ragazza, poi il suo sguardo si posò su Julie "Non ti ho mai vista... E tu chi sei? Che strani abiti porti!"

"Sì ehm... Ciao, io sono Julie, sono nuova, vengo da fuori città, un posto molto distante da qui."

"Oh. Capisco."

"E tu chi sei invece, se posso chiedere?"

"Sono Sophie, figlia dell'attuale governatore."

"Ecco perché ero in prigione, Julie." spiegò Billy abbassando lo sguardo "Le guardie reali ci avevano trovati insieme, di nuovo."

"Amore proibito." sospirò Lily "Il più pericoloso, ma anche il più adrenalinico. Ora andiamo, abbiamo molto altro di cui occuparci."

"Hai ragione." annuì Markus "Forza Matt, aprirci la strada... Matt?"

Il gruppo si guardò attorno. Ma il ragazzo non si vedeva da nessuna parte.

"Matt?"

"Matt, amico, dove sei?"

"È rimasto in superficie? E se lo avessero preso?"

"No, l'ho visto scendere con noi, ne sono sicuro."

"Ragazzi, guardate."

Tutti seguirono le parole di Billy e si votarono verso la direzione da lui indicata. Poco più avanti, stropicciata sul terreno, si trovava la mappa delle gallerie.

La mappa che teneva Matt.

In quel momento, un ringhio feroce tagliò il silenzio.

"Oddio..." Lily trattenne il fiato.

"È lui. È qui." la voce di Sophie tremava.

"Chi?" chiese Julie, congelata sul posto.

"Lo Sterminatore." sussurrò di rimando la figlia del governatore "e penso che Matt ormai sia morto..."

"Correte." ordinò Markus, ma nessuno si mosse "Correte ho detto! Adesso!"

E quello fu abbastanza. Il gruppo iniziò a scappare nella direzione opposta.

"Lo hanno liberato!" pianse Sophie "Lo hanno liberato per darci la caccia, non lo fanno mai!"

"Ora non c'è tempo, correte e basta!"

Il ringhio si faceva più potente e più vicino ogni secondo che passava.

"Ci prenderà!" urlò Billy.

"No, non lo permetterò!" rispose Markus e si fermò sul posto.

"Che stai facendo?" chiese Lily sbarrando gli occhi.

Markus alzò la balestra verso la direzione da cui proveniva lo Sterminatore.

"Sono l'unico armato tra di noi. Billy, tuo fratello è stato anche mio fratello." disse poi il ragazzo "Siamo migliori amici da quando eravamo bambini. Gli ho promesso che avrei fatto tutto il possibile per proteggervi e tenervi al sicuro, sempre. E manterrò la mia promessa. Tratterò questo mostro il più a lungo possibile. Voi correte e non voltatevi mai."

"Markus...."

"Markus, no! Non c'è bisogno di sacrificarsi!" esclamò Julie "Troviamo il Dottore, lui saprà come-"

"Non c'è tempo, andate!" poi si rivolse di nuovo a Billy "Vi voglio bene, a tutti voi. Fatelo sapere anche a Rick. Sono sicuro che un giorno sarà un grande governatore."

Billy annuì, con le lacrime agli occhi.

"Andiamo." la voce di Lily si ruppe "Andiamo, forza!"

L'ultima cosa che sentirono uscire dalla bocca di Markus fu un:

"Avanti, bestia del demonio, affrontami!"

E poi, urla di dolore tagliarono l'aria.

"Senza una mappa continueremo a girare alla cieca!" urlò Sophie.

"Non abbiamo altre alternative." rispose Lily "Ma appena troviamo un luogo per risalire usiamolo ed usciamo in superficie."

"Concordo, siamo come dei topi in trappola qui."

Poco dopo, i quattro arrivarono ad un bivio.

"Ed ora da che parte?" chiese Julie.

"Io..." mormorò Billy "Io... Io non lo so..."

"Voi tre andate a sinistra." ordinò Lily "Io andrò a destra."

Un altro forte ringhio fece venire loro i brividi.

"E porterò lo Sterminatore con me."

"No!"

"Non osare Lily, non perderò anche te!"

"Non c'è altra soluzione."

"C'è sempre un altra soluzione!"

"Non questa volta, Billy!"

"Ma..."

"Andate. Io lo tratterò."

"Devi tornare da me, Lily." la pregò Billy "Da me e da Rick, hai capito?"

Lily sorrise.

"Andate ora, o non potrò darvi abbastanza vantaggio."

Billy abbracciò velocemente la donna, di nuovo con le lacrime agli occhi.

"Coraggio, dobbiamo proseguire." esortò Julie.

Mentre si allontanavano, sentirono la voce di Lily urlare:

"Andiamo, Sterminatore dei miei stivali, da questa parte!"

Dopo quella che sembrò un'eternità, i tre arrivarono ad un spiazzo e videro una scala di legno appoggiata in un angolo.

"Ci siamo riusciti! Saliamo, presto!" esclamò Sophie.

Julie annuì ed obbedì. Salì sulla scala di legno e spostò la pietra.
Sospirò soddisfatta appena percepì l'aria della notte sfiorarle il viso. 
Poi fu il turno di Billy, ed infine quello di Sophie.

Ma quando il ragazzo si girò per aiutarla ad uscire dalle gallerie, lei urlò.

"Mi ha presa." sussurrò terrorizzata, con lo sguardo pieno di paura.

Gli occhi di Billy si spalancarono.

"Non posso muovere le gambe." continuò lei con le lacrime agli occhi "Lui è qui, mi ha presa, lo sento. E se lui è qui allora significa che Lily..."

"Oddio..." mormorò Julie.

"No..." protestò Billy "No, no no no no no! Ti prego, no!"

"Mi dispiace, Billy."

"No! Ascolta Sophie, andrà tutto bene. Prendi la mia mano. Ti tireremo fuori da lì, lo prometto."

"È troppo tardi."

Julie assisteva alla scena completamente congelata.

"Non è troppo-"

"Si, invece." poi la ragazza sorrise "Billy, ascolta questa parole, perché sono molto, molto importanti: Io ti amo."

Nell'oscurità, per un solo secondo, Julie vide due occhi di un terrificante colore rosso, ed un istante dopo, Sophie venne tirata con forza di nuovo dentro le gallerie, un urlo di puro terrore che usciva dalla sua bocca.

"No!" urlò Billy con le lacrime che iniziavano a cadergli sul viso "Sophie, no!"

Julie si coprì la bocca con una mano, completamente scioccata.

"Billy..."

Ma il ragazzo non le prestava ascolto. Se ne stava inginocchiato a singhiozzare vicino all'uscita delle gallerie.

"Billy, dobbiamo andare." si fece forza Julie quando tutto si fece silenzioso "Qui è troppo pericoloso."

"Se n'è andata..." mormorò lui alzandosi lentamente "Farò sapere a quel maledetto di suo padre che il suo mostro si è portato via la sua unica figlia!"

La tristezza ora si era trasformata in rabbia.

"Gliela farò pagare cara!"

"Billy, guarda!" indicò Julie "È una delle cinque pietre!"

Il ragazzo si voltò a guardare nella direzione da lei indicata.

"Hai ragione." disse "Ma cosa facciamo adesso? Lo Sterminatore potrebbe tornare a momenti e..."

"Troviamo il Dottore, lui saprà cosa fare. Lo sa sempre."

Il ragazzo annuì, asciugandosi gli occhi con la mano.

"Julie! Julie eccoti, finalmente ti ho trovata!" s'intromise una voce familiare.

"Dottore!"

Il signore del tempo aveva il fiatone, quasi come se avesse appena corso una maratona intera, e la preoccupazione era dipinta su tutto il suo viso.

"Julie, ascoltami." disse lentamente l'uomo "Devi allontanarti da Billy."

"No no! Ascoltami tu, lo Sterminatore è qui e ha preso..."

"Lascia perdere lo Sterminatore!"

"Ma..."

"Dottore, dov'è mio fratello? Perché non è con te?" chiese Billy con preoccupazione.

"Tuo fratello è morto."

Julie rimase senza parole.

"Dottore, ma cosa..."

"Stai mentendo, lui non può essere-"

"È morto, e l'ho ucciso io."

"Come hai osato!"

"Dottore ma che stai dicendo? Tu non uccidi mai!"

"Ascoltami, Julie. Ti prego, ascoltami perché è molto importante. Ti devi allontanare da Billy. Vieni qui da me, avanti."

"Perché? Ma che stai dicendo?"

"Perché questa non è la Scozia, non siamo nel 1042. Ora ti prego, per l'ultima volta, allontanati da lui."

Julie continuava a far rimbalzare i suoi occhi tra il signore del tempo e il giovane ragazzo accanto a lei con sguardo confuso.

"Non ti capisco..."

"Billy è pericoloso Julie, più pericoloso di qualsiasi altra cosa qui in questa città. Uno tra gli esseri più pericolosi dell'universo."

"Dottore, ma che stai dicendo?" chiese il ragazzo, completamente scioccato dalle accuse.

"Basta fingere! So cosa sei veramente, chi sei veramente! Ti ho smascherato!" poi si rivolse alla ragazza "E se non mi credi Julie, sta a guardare, perché ora te lo dimostrerò."











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L'angolo dell'autore

 

Volevo solo dire a tutte le persone che si stanno chiedendo che fine abbia fatto il decimo dottore che non dovete preoccuparvi, tornerà presto, è parte integrante di questa storia!

Uhuhuhu che cosa succederà ora ai nostri eroi? Chi mai sarà Billy veramente?

Restate sintonizzati per scoprirlo!

See ya!

*Doctor who outro starts to play*


 
   
 
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