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Autore: _ A r i a    30/08/2020    1 recensioni
{ Pirate!AU }
Per lunghi anni la Royal aveva imposto la sua egemonia su ciascuno dei sette mari. La nave pirata più temuta, più ammirata e, inevitabilmente, anche la più ricca. Nel corso delle loro innumerevoli scorribande avevano accumulato un bottino così considerevole che avrebbero potuto fermarsi su un’isola qualsiasi e vivere per sempre un’esistenza nello sfarzo e nel lusso più sfrenato.
Il capitano, tuttavia, probabilmente non ci sarebbe mai riuscito.
Jude, questo il nome di quel giovane uomo che, appena ventenne, guidava il più noto equipaggio pirata della storia, non aveva mai preso in considerazione l’idea di abbandonare quella vita di scorribande e razzie. Toccare terra lo innervosiva, ed era solito farlo solo se costretto.
Voleva viaggiare. Voleva visitare ogni angolo esplorabile del mondo. Sentire il vento tra i capelli lo faceva sentire vivo, potente.
Ed era per lui l’unica cosa che contasse.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: David/Jiro, Joe/Koujirou, Jude/Yuuto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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pirates

Il cielo terso sembrava essersi fuso con il mare.
Non c’erano onde né vento a ostacolare la loro navigazione, e gli uomini a bordo si muovevano con solerzia, ma al tempo stesso con tranquillità.
Jude non ricordava di aver mai visto una mattina limpida come quella. In piedi a prua della nave, le braccia conserte, osservava l’oceano cristallino che si lasciavano alle spalle e quello che li attendeva ancora davanti.
Ce l’aveva fatta. A soli vent’anni, era diventato il capitano del vascello più potente del globo intero.
Il ritrovamento del tesoro fantasma, ora gelosamente custodito nella stiva della Royal, era il coronamento di un sogno, ma altresì la dimostrazione di essere riuscito in tutto ciò in cui i suoi predecessori avevano fallito.
Jude aveva chiuso gli occhi. Aveva inspirato una profonda boccata d’ossigeno, riempiendosi i polmoni del profumo del mare. Era così delizioso che un sorriso era genuinamente comparso sul suo volto.
«Ti godi il successo?»
Jude aveva avvertito i passi alle sue spalle, così come le braccia che, poco dopo, gli avevano cinto la vita, ma non aveva comunque sollevato le palpebre, continuando a godersi la brezza fresca del mare sulla pelle.
«Sai qual è la cosa più gratificante, in tutto questo?», aveva domandato il capitano della Royal, strofinando il capo contro il petto della persona alle sue spalle.
«Uhm, non saprei, che sei diventato il capitano di una nave pirata più temuto di tutti i tempi, superandomi?», aveva chiesto Ray. Le sue dita si erano intrecciate tra i capelli castano dorati del ragazzo, accarezzandone con premura le ciocche.
«No.» Jude aveva riaperto gli occhi, voltandosi verso l’uomo. «Che sei al mio fianco.»
Ray aveva sogghignato. La mano era scesa dai capelli al volto di Jude, cominciando a carezzargli una guancia.
«E sentiamo, quali sono adesso i tuoi piani, capitano?», gli aveva domandato ancora, incapace di distogliere lo sguardo dagli occhi di Jude, di quel rosso così magnetico e ipnotizzante.
Jude aveva sorriso, abbandonandosi alle sue carezze.
«Beh… per prima cosa faremo rotta su Black Dust», aveva spiegato il ragazzo. «Il tesoro fantasma sarà decisamente più al sicuro nelle inespugnabili casseforti nei sotterranei del tuo palazzo. Con la fortuna che abbiamo trovato sia la flotta che l’isola saranno in grado di sostentarsi per molto tempo. Dopodiché… non penso che mi fermerò per molto. Il tempo di riposare, sia io che la ciurma, e di sistemare la nave nei punti in cui è stata danneggiata, per poi riprendere il mare. Sarebbe bello riuscire finalmente a fermarsi, godersi la quiete della vita sulla terraferma… ma la verità è che comincio a pensare che per me sia impossibile. Non riesco a stare troppo a lungo lontano dall’acqua, è un richiamo troppo forte per me… e poi voglio viaggiare, scoprire, arrivare dove nessuno è ancora approdato…»
Gli occhi di Jude si erano persi nell’orizzonte davanti a loro. Una coppia di gabbiani era sfrecciata accanto alla Royal, per poi volare altrove, lontano. L’acqua limpida s’infrangeva contro lo scafo della nave, mentre una brezza leggera gli faceva ondeggiare i vestiti contro il corpo.
E Jude ne aveva avuto la certezza: era quella la vita che avrebbe voluto condurre per il resto dei suoi giorni, e non ne sarebbe mai potuta esistere un’altra diversa.
Ray gli aveva accarezzato il collo, godendosi il sussulto che era stato in grado di suscitare in lui.
«Mh… e io dove mi collocherei in questo splendido disegno?», aveva chiesto.
Jude s’era morso un labbro. «Questo devi dirmelo tu, in realtà», aveva commentato. «Non posso scegliere per te, Ray. Se il tuo desiderio sarà quello di fermarti nuovamente a Black Dust, io non potrò far altro che assecondarlo.»
Lo aveva messo in conto, ovviamente. Rinunciare a svegliarsi ogni mattina e trovare Ray al proprio fianco era per Jude un sacrificio, ma sarebbe stato disposto a sopportarlo, se solo questo avesse significato la serenità dell’uomo che amava. Anni addietro si era fermato su quell’isola, a cui aveva dato lo stesso nome del suo veliero, perché aveva scelto di mettere la parola fine alla propria attività di pirata. Jude era ripartito, incapace di sopportare la lontananza dall’avventura, ma quando era tornato Ray l’aveva seguito, perché entrambi avevano scoperto che separarsi era divenuta una tortura. Jude, però, aveva sempre pensato che Ray l’avrebbe seguito solo in quell’ultima avventura, il tempo di vendicarsi della Zeus per poi tornarsene alla vita tranquilla e pacifica dell’isola. Quello con la Orpheus, in realtà, era stato un incidente che aveva prolungato la loro navigazione, ma adesso che era tutto finito e che stavano tornando a Black Dust nel migliore dei modi, ovvero con il più ricco dei tesori a bordo, avrebbe avuto senso continuare a viaggiare? Ray sarebbe rimasto con lui?
Jude continuava a chiederselo da quando avevano ripreso a navigare. Più ci pensava, e più non riusciva a darsi pace.
Non voleva restare di nuovo lontano da Ray, ma non voleva neppure che si sentisse costretto ad assecondare i suoi sciocchi capricci.
Ray l’aveva fissato. Sembrava aver letto qualcosa, in quei suoi occhi rosso sangue – forse, dopo aver passato così tanto tempo insieme, riusciva ormai a leggergli nel pensiero, aveva ipotizzato Jude.
«E così», aveva commentato l’uomo, prendendogli il volto tra le mani «pensi davvero che, dopo tutte le avventure che abbiamo affrontato insieme, io possa continuare a restare lontano da te, eh, Jude?»
«Beh, ecco io‒»
Ray aveva posato un indice sulle sue labbra. «Ascolta. Se ti ho seguito è perché voglio stare con te. E non c’è motivo per cui io possa smettere di desiderarlo. Ti seguirò anche in capo al mondo, se solo così potrò assicurarmi di restarti accanto.»
Un calore rassicurante s’era divampato nel petto di Jude.
«Ray…»
«Shh.»
Ray s’era chinato sulle sue labbra. Era stato un bacio dolcissimo, e il cuore nel petto di Jude aveva preso a battere all’impazzata nel momento in cui si era reso conto che quella era la prima volta che lo baciava in presenza di altri elementi della ciurma.
A Jude non importava. Non voleva più nascondersi. Tutto ciò che desiderava era poter restare al fianco di Ray, per sempre.
Ray s’era allontanato appena da lui, solo per permettere ad entrambi di riprendere fiato.
«Mostrami la strada, capitano», l’aveva pregato.
Jude aveva chiuso gli occhi, sorridendo beato. Chissà se era mai stato tanto felice come in quel momento.
Davanti a loro, una distesa di mare limpido li attendeva, pronto per essere esplorato.





▬ notes

E anche quest'avventura, così come l'estate, giunge al termine, signori.
Sono felicissima di aver cercato di tenervi un po' di compagnia lungo questi mesi torridi, e adesso non riesco a fare a meno di essere un po' malinconica. Mi ricordo dei giorni caldi di luglio, passati a scrivere questa storia, col ventilatore usb rigorosamente collegato al pc e puntato addosso a me per non morire di caldo.
È stato faticoso in alcuni momenti, lo ammetto. Pubblicare sia Do I Wanna Know che Heart of the Ocean in contemporanea ha comportato un po' di stress, soprattutto quando mi sono ritrovata  aggiornameni ravvicinati e separati giusto da un paio di giorni, dove il tempo per editare era poco ma i capitoli... beh, mi conoscete, quelli ovviamente erano lunghi ^^
Ad ogni modo, le avventure dei nostri amati personaggi si concludono qui. Tuuto è bene quel che finisce bene, mentre davanti a loro si prospetta un futuro ricco di amore e avventure.
E le nostre di avventure, invece? Beh, non c'è molto da dire: mi mancano gli ultimi tre aggiornamenti di diwk, che mi terranno occupata per tutto settembre – sebbene per fortuna con un po' più di respiro, finalmente –, dopodiché... oh, in realtà non lo so. Forse mi prenderò una pausa chi lo sa. In ogni caso, il futuro è imprevedibile, mai farsi troppi piani.
Prima di salutarvi, volevo ringraziare chiunque abbia seguito questa storia. Spero che vi sia piaciuta, che non vi abbia delusi e soprattutto che sia riuscita ad intrattenervi, almeno un po'.
Bene, credo che adesso sia finalmente giunto il momento di andare. Ma ricordate, ciurma, siate sempre pronti a spiegare le vostre vele al sopraggiungere di un vento favorevole, e non smettete mai di cercare nuove avventure!
Ancora grazie
Aria
   
 
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