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Autore: jarmione    31/08/2020    1 recensioni
[Lazy Town]
Il tubo postale partì a tutta velocità verso l’alto e sparì fra le nuvole.
“Speriamo sia stata una buona idea” pensò Stephanie e si allontanò dalla cassetta, andando a sedersi sul muretto del campo da gioco.
“Perché Sportacus mi ha fatto questo?”
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sportacus scese dal suo dirigibile sfoggiando il suo miglior sorriso.

Dopo la chiacchierata con Stephanie il giorno prima, era più raggiante e più scattante; sentiva di poter fare tutto.

-Strano- pensò -Io e Stephanie eravamo amici anche prima, dovrei sentirmi così da sempre-

Si sentiva un leone sempre, ma adesso aveva una ragione in più per restare agile e sveglio.

Ammise di essersi girato e rigirato parecchio quella notte, cosa che non gli era mai capitata, eppure era pieno di energia e credeva di poter fare qualunque cosa.

Voleva subito trovare Stephanie, aveva bisogno di vederla; prima andò alla sua finestra, ma quando vide all'interno si accorse che era vuota e che mancavano tutti i libri ed i vestiti.

Si stupì e decise di cercarla per la città.

Non la trovò; in compenso sentì i sospiri sconsolati del sindaco Pensabene giungere poco distanti dal campo da gioco.

Tra balzi e capriole, raggiunse il luogo dove trovò tutti quanti...tranne la ragazza.

“Ciao, amici!” salutò con un gran sorriso “Che succede?” domandò riferito al sindaco.

“Hai un bel coraggio!” sbottò Trixy “Dopo quello che hai fatto!”

Sportacus cadde dalle nuvole, che stavano dicendo? Che aveva fatto?

“Non sei più mio amico!” aggiunse Solomé

“Vergognati!” concluse Pixel

“Ma di che state parlando?” domandò sempre più confuso; si erano svegliati tutti male?

Ziggy, che fino a quel momento stava piagnucolando in un angolo, si alzò e si avvicinò.

“Hai trattato male Stephanie e lei è andata via perché tu glielo hai ordinato!” ad ogni parola corrispondeva un pugno sulle gambe che, ovviamente, Sportacus non avvertì.

Sempre senza capire, si chinò e bloccò le mani di Ziggy, guardandolo dritto negli occhi “Ziggy, non so di cosa state parlando” disse con voce pacata, sapendo che Ziggy gli avrebbe creduto “Non ho mai trattato male Stephanie e non le ho ordinato nulla; voglio solo vederla”

Ziggy guardò Sportacus dritto negli occhi ed arrivò alla conclusione che l'uomo davanti a lui era il VERO Sportacus.

Chiunque abbia detto a Stephanie di andare via era un impostore.

“Ragazzi, dice la verità!”

Tutti sgranarono gli occhi, vedendo finalmente la verità.

“Ha ragione!” esclamò Pixel “Il vero Sportacus parla sempre gentilmente e tratta sempre bene Stephanie!”

“Un momento!” Trixy li bloccò tutti e si avvicinò a Sportacus con il dito puntato “Dove eri ieri sera alle nove?”

Sportacus si stupì di quella domanda; ormai credeva fosse ovvio che l'orario in cui andava a letto era uguale da sempre.

“Alle 08:08 come sempre, mi pare ovvio” rispose.

“Allora dobbiamo fermare Stephanie!” annunciò Solomé “Vado a riprendere la mia amica!”

“No, fermo!” lo bloccò Sportacus “Ci vado io, sono più veloce e poi devo rimediare ai danni del falso Sportacus che sta girando per Lazy Town”

“Mi raccomando” intervenne il sindaco Pensabene, che fino a quel momento era rimasto in silenzio “Riporta la mia nipotina sana e salva”

“Non si preoccupi, signor sindaco” e, dopo aver fatto la sue mosse da eroe, Sportacus scomparve dietro alle case di Lazy Town.

 

*****

 

Stephanie aveva raggiunto la fermata dell'autobus fuori dai confini della città.

Dopo aver posato le valige, tirò un lungo sospiro; Lazy Town le sarebbe mancata.

Ma non voleva far star male Sportacus; gli voleva troppo bene e non voleva che lui soffrisse in sua presenza.

Se davvero ami una persona, fai di tutto per rendere la sua vita il più lieta possibile.

L'autobus arrivò puntuale.

Stephanie recuperò le valige e salì, sedendosi al primo posto accanto al finestrino.

“Addio, Lazy Town” mormorò, asciugandosi una lacrima mentre l'autobus partiva.

 

*****

 

Sportacus corse più veloce che poté e raggiunse la strada dove passava l'autobus.

“Accidenti, è già partito” disse sospirando e correndo nella direzione in cui portavano le tracce delle ruote.

Riuscì a raggiungere il mezzo quando l'autista fu obbligato a fermarsi ad un incrocio con semaforo.

“Mi apra, per favore!” esclamò, mentre l'autista obbedì confuso “Stephanie!”

“S-Sportacus?” Stephanie sgranò gli occhi sbalordita “Ma che...?”

Non ebbe il tempo di finire la frase che Sportacus le fu vicino e posò le sue labbra su quelle di lei, chiudendole in un dolce bacio.

Quel gesto e quella dolcezza, fecero capire a Stephanie che la persona con cui aveva parlato la sera prima non poteva essere la stessa che era lì con lei in quel momento.

Quando si divisero era diventata dello stesso colore di un peperone e Sportacus, anche lui nuovo a questo tipo di esperienza, la copiò.

Il ragazzo, dapprima si grattò la testa imbarazzato ed infine fece un profondo respiro e mise le sue mani sul viso di lei.

“Torniamo a Lazy Town” disse “Torniamo a casa”

Stephanie sorrise e annuì, scendendo dall'autobus e seguendo Sportacus lungo la strada.

Entrambi vennero accolti con applausi e grida di gioia da parte dei loro amici ed il sindaco.

Qualunque cosa accadeva nella città di Lazy Town, Stephanie sapeva di non essere sola; non lo era prima e non lo era neanche in quel momento.

Sportacus sarebbe rimasto con lei...per sempre.

 

*****

 

“Aaaaaaaaah!” gridò Robbie battendo i piedi a terra come un bambino “Perchè quel manichino tutto muscoli deve sempre mettermi i bastoni fra le ruote!?”

si sedette sulla sua amatissima poltrona e sbatté i piedi ancora più forte, arrivando persino a dimenarsi e saltare su di essa.

Udì un sonoro CRACK ed un rumore metallico.

“Oh no...”

ancor prima che potesse alzarsi, la poltrona sembrò vendicarsi; scattò e lo fece volare sul soffitto, facendo sì che si ritrovasse appeso al lampadario pieno di ragnatele.

“Accidenti a te, Sportacus!”

 

 

FINE

  
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