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Autore: Arvistloe    02/09/2020    0 recensioni
Constantine ha fatto una promessa a Trixi da mantenere, per aiutare un re dell'inferno, ma soprattutto il mondo intero.
Piccola precisazione: il Costantine della serie tv non il film.
Colonna sonora: in the end (linkin park)
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte. Appartamento di Chloe.

Come quasi ogni sera, Chloe, dopo aver aveva messo ha letto la figlia Trixi, si accomodava nel divano del suo appartamento, con un solo bicchiere di vino rosso in mano. A poco a poco il rimorso per aver tradito Lucifer la sommergeva. Calde lacrime le bagnavano le guance, finché il sonno la vinceva il più delle volte dormendo sul divano.

Quella però era una notte diversa, almeno per Trixi. La figlia del detective, una vivace bambina di nove anni, percepiva che il suo amico, quel magico Lucifer che avrebbe desiderato come secondo padre, era in pericolo. Si alzò dal letto, prendendo dallo zaino di scuola un biglietto da visita.
Quanto le mancava Lucifer. Ricordò con un po' di commozione, quando pochi giorni prima, aveva visto Lucifero nel giardino della sua scuola, che la salutava scomparendo, lasciandole dov'era un piccolo pacchetto, che aprendolo aveva scoperto dentro dei biscotti al cioccolato fatti da lui. La bambina si diresse alla finestra dicendo mentre spezzata a metà il biglietto che sfarfallio uno scintillio "Constantine ti chiedo aiuto. Tu conosci il problema"

Dall'altra parte della strada.

L'ex padre Kinley stava in piedi, dall'altra parte della strada dov'era il condomino con l'appartamento di Chloe. Neanche due ore prima era in prigione, ma fu liberato da qualcuno che, secondo il suo allucinato pensiero, avrebbe bloccato per sempre Lucifer all'inferno. Lui, come parte dell'accordo, avrebbe ucciso Chloe e sua figlia, filmando tutto con un cellulare datogli, così da spezzare il cuore del re dell'inferno. Stava per andarci quando una voce lo bloccò. Comparve alla sua sinistra Constantine, che gli disse accigliato
"Padre non avevamo fatto un patto? Non doveva uscire dai confini di Roma"
Kinley balbetto qualcosa, voltandosi per fuggire via, ma Constantine era davanti
"Padre mi dispiaceva, rotto il patto"
L'ex prete disse con voce tremante
" Se ti rivelò chi ...chi ha complottato tutto mi dai la possibilità di tornare a Roma? "
Constantine respiro profondamente
"Non ce bisogno, sento la sua puzza di cagna infernale mandata troppo presto in paradiso. Padre buona permanenza all'inferno"
Kinley scomparve in una fiammata.

Appartamento di Chloe.

Chloe un po' barcollando si diresse alla porta dell'appartamento, aveva sentito il campanello suonare. Era certa fosse Maze che aveva perso le chiavi durante un inseguimento. Invece trovò uno strano tipo che disse
" Chloe, sono qui per sanare un torto che potrebbe portare all' apocalisse"
Chloe si sentì venire meno, pensando prima di svenire che il vino doveva essere troppo forte.
Si svegliò distesa sul divano con un panno fresco sulla testa. Vide nuovamente quel tipo seduto a una sedia vicino al divano. Lei istintivamente si sedete, chiedendo allo sconosciuto
"Si rende conto che sono una poliziotta?"
Costantine le rispose con un mezzo sorriso
" Constantine, possiamo dire investigatore dell'occulto. Scusa, ti libero da una fattura"
soffio sulla testa di Chloe che si ritrovò tra le mani piccoli fiori neri. Constantine prese uno dei fiori neri, mettendolo in una piccola busta trasparente di plastica
"Prova contro la colpevole"
Chloe sentiva come se gli avessero tolto un peso dal cuore, tutta la gravità che aveva sentito, in ogni decisione dalla morte di Cain era sparita. Stava per chiedere a Constantine cosa gli avesse fatto, ma lui l'anticipo
"Chloe ascoltami bene. Un anno fa, sono rimasto gravemente ferito da una anima dannata che riuscì a rimandare all'inferno. Non potevo certo andare in ospedale, mi rifugiai in un sottoscala della scuola di tua figlia. Lei mi trovò, aiutandomi. Per ringraziarla le diedi la possibilità di chiamarmi, una volta sola se al bisogno di un aiuto magico, ed eccomi qui..."
Constantine voleva fumare, ma si trattene ricordando che in quell'appartamento viveva una bambina, continuando nella spiegazione a Chloe
" ...Chloe, devi comprendere che Cain mesi prima di morire aveva attivato una fattura su di te. Credo proprio che percepise la morte intorno a lui. Questa fattura, tolta poco fa da me, era costituita da fiori neri del purgatorio, posati sulla testa della vittima provocano tristezza, insicurezza ma soprattutto allontanano le anime gemelle, assicurazione che tu e Lusifer non foste mai felici assieme..."
Chloe pensò tremando, che Cain ci era riuscito
"... Questi elementi ti hanno portato a padre Kinley, veicolato verso te da eve…"
Chloe gli stava per dire che il prete era fuggito, qualche ora prima dalla prigione, ma Constantine nuovamente l'anticipo
" ...l'ex padre che ora si trova all'inferno. Tutto questo serviva a eve per entrare nelle grazie di Lucifer. Ora Chloe, dobbiamo subito andare all'attico di Lucifer, perché tra…"
guardò l'orologio
"...due ore, eve ucciderà Lucifer assieme ai suoi adepti, per bloccare Lucifer all'inferno, senza nessun potere che andranno al figlio Cain, di cui porta l'essenza dentro di sé"
Chloe si disse che doveva elaborare tutte quelle cose. Improvvisamente cambiò idea, dicendo
"Devo smetterla di perdere tempo. Devo salvare quel bellissimo diavolo che non lascerò più andare"
Costantin era contento di vederla così combattiva.

Lasciata Trixi con Maze, Costantine e Chloe si diressero al Lux.

Le cose non andarono bene, neanche per eva e il suo piano. Non immaginavano che uccidendo un re dell'inferno dal cuore spezzato per amore, si apriva una autentica apocalisse per tutti, paradiso, purgatorio e inferno. Dal cuore spezzato per amore del re dell'inferno, pugnalato da eva, si alzò fin in cielo e oltre un vortice di fuoco che stava dissolvendo tutto.
Costantin trascino Chloe in ascensore, dicendole mentre tutto si stava dissolvendo
" Esiste una sola possibilità, devi tornare al momento nel quale il cuore di Lucifer si spezzò. Chloe combatti quei fiori infernali"
disse alcune parole in lingua morta, scomparendo Chloe poco prima che nulla restare dell'universo.

Il momento nel quale il cuore di Lucifer si spezzò del tutto.

Chloe entrò nell'attico, sperando che la notizia di aver arrestato padre Kinley tranquillizzi Lucifer. Poco prima di fare un altro passo una se stessa fantasma uscì dalle porte ormai chiuse dell'ascensore, sparendo nelle sue spalle. Chloe si bloccò, toccandosi la testa. Scuote la testa raggiungendo il suo Lucifer, così triste e abbattuto. Chloe tentò di giustificare il suo comportamento, con argomenti del tipo che era confusa, doveva confidarsi ma le sembrava come stesse dicendo qualcosa di non vero.
La voce triste di Lucifer, una persona ferita da colei che credeva l'unica cui importasse di lui, colpì Chloe al cuore come una coltellata
"Ha detto che l’hai cercato tu"
con enfasi Chloe tentò di smentire quel Kinley
"Lui mentiva...Lucifer ammetto che per un momento io l’ho aiutato a cercare di rimandarti all’Inferno"
Chloe senti una voce gridare nella sua testa, di togliere i fiori neri dell'inferno dalla testa. Ma dimentico tutto alla frase detta con dolore e delusione da Lucifer
"Come hai potuto fare questo a me? A me?"
Chloe stava per dirgli che era terrorizzata da lui, ma si bloccò perché non era mai stata terrorizzata da lui. Tentò di parlare, lui pensò quel silenzio come un disgusto ulteriore verso di lui, il mostro che non merita nulla, solo il disprezzo, la solitudine. Lucifer non poteva sopportare oltre, le voltò le spalle, non voleva che vedesse le lacrime bagnargli il viso. Chloe si appoggiò una mano sul petto, dicendo con convinzione
"Lucifer sono qui, sono tornata vedendoti per come sei, perché sei una brava persona, non sei un mostro"
Lucifer non riusciva a credere
" A non sono un mostro?"
Chloe rispose sicura
"No non lo sei, guardati, sei cambiato in meglio"
ma Lucifer voleva una prova, una prova per tentare di sanare il suo cuore che sentiva oramai rotto
"E se invece fossi un mostro? Un mostro che non può cambiare?..."
Si voltò mostrandogli il suo volto demoniaco
"...potresti accettarmi in questo modo?"
Chloe voleva distogliere lo sguardo, odiava le lacrime che la rendevano così vulnerabile. Nella sua testa era già pronta la risposta
" non lo so" ma invece disse a Lucifer mettendo le mani sulle orecchie
"Lucifer ascolta...soffia sulla mia testa...soffia o morirò"
Lucifer fece appena in tempo ad afferrarla prima che svenisse. Tenendola tra le braccia fece come richiesto da lei, soffio sulla sua testa, vedendo dei fiori neri cadere a terra. Qualche ora dopo, sempre attico di Lucifero, notte. Chloe si svegliò nel letto di Lucifer con un gran mal di testa. L'ultima cosa che ricordava era lei che sveniva nelle braccia di Lucifer. Si accorse che qualcuno stava parlando nell'altra stanza. Riconoscete la voce di Lucifer, di Amenadiel, di Linda, un altra voce che credeva di conoscere, ma proprio non gli veniva il nome. Istintivamente, non sentendo più paure o timidezza disse
"Lucifer"
lo sentì dire
" Vado da lei"
ma Linda s' intromise
"Lucifer vado prima io, così le spiegherò ogni cosa"
ma Chloe voleva Lucifer, si alzò in piedi sul letto urlando
"Lucifer….ti prego...voglio vederti"
Appena comparve sulla porta fu accolta dal suo abbraccio. Nessuno dei due voleva lasciare l'altro, ma soprattutto il cuore di Lucifer era sanato.

FINE
   
 
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