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Autore: stardust94    03/09/2020    5 recensioni
( capitoli da 1 a 7 modificati)
Questa storia, parla di amicizia, di coraggio, amore, incredibili avventure per salvare un mondo, ormai su l'orlo della fine. Di tradimenti, ferite, lacrime ma anche di speranza, quella speranza che ci fa alzare dai nostri letti ogni giorno e ci fa credere che tutto sia possibile.
Quando il tuo mondo è in pericolo, cosa sei disposto a fare per salvarlo?
" Ci hanno detto che i sogni non sono reali, ma quanto c'è di vero in tutto questo? se davvero i sogni sono una bugia, lasciami vivere in un sogno infinito, come lo sono i mondi che ho visitato."
( storia facente parte della Infinite universes and eternal adventures Elidon Saga e Collision of World)
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo due
eroi emergenti

Seyra percorse il corridoio accertandosi ogni tanto di essere seguita da Hope, poco dietro di lei, assorta in chissà quale pensiero.

La donna si fermò davanti a una porta e con un colpo di tosse, attirò l'attenzione della biondina che alzando il capo, la raggiunse quasi immediatamente.

Le due entrarono in una stanza da letto molto lussuosa, Seyra si sedette subito sul letto e accavallò le gambe una su l'altra socchiudendo gli occhi.

- Non voglio sentire scuse inutili. Ora levati quella veste lurida, devi prepararti per la cerimonia e non abbiamo tempo - dal tono della donna trasparì tutto il suo fastidio e la sua fretta.

Hope sospirò e fece scivolare la veste a terra mentre sentiva entrare alcune accolite. Esse vestivano i colori del santuario e si presero cura della giovane iniziando a pettinarla e lavarla con l'acqua sacra.

Hope si sentiva sempre in soggezione quando doveva essere preparata per uno dei rituali. Avrebbe tranquillamente fatto a meno di tutte quelle attenzioni ma farlo, avrebbe significato far indispettire Seyra.

Quindi rimase in silenzio godendosi il fresco del acqua sulla sua pelle e il tocco delle dita delicate tra i suoi capelli.
" Chissà se mamma me li pettinava così quando ero piccola? "

Si ritrovò a chiedersi socchiudendo gli occhi e rilassandosi più che poteva.
Sentì il rumore dei passi di Seyra e del ticchettio dei suoi tacchi, mentre la donna raggiungeva l'armadio aprendolo e prendendo qualcosa da esso.

- Oggi è un grande giorno. Immagino che non ci sia bisogno di aggiungere quanto sia importante per il regno, no che dico per il mondo intero - disse la donna.

La ragazzina cominciava a sentire la pressione di tutte quelle aspettative su di lei, se non fosse stata in grado di eseguire il rituale? La sola idea di fallire di deludere tutti quanti, le fece venire un nodo alla bocca dello stomaco.

Annuì semplicemente abbassando la testa, restando ferma e in silenzio ma stringendo con forza i pugni.

Seyra vedendola in quello stato, si avvicinò e fece segno alle accolite di lasciarla sola con la giovane principessa. Quando furono sole nella stanza, Seyra aiutò Hope a cambiarsi poi la fece mettere davanti allo specchio. Le carezzò una ciocca che sfuggiva dalla sua elaborata acconciatura e guardò dritta davanti a se.

- Hope che cosa vedi? - le chiese

La ragazzina alzò il capo e guardò il riflesso nello specchio. Era lei, era sempre lei solo con un elegante abito bianco dai ricami dorati, bracciali dorati hai polsi e una cavigliera dorata sulla gamba destra, una corda pendeva lungo la vita a mo di cintura. La ragazzina sfiorò la stoffa del abito con le dita leggermente a disagio vestita in quel modo che la faceva sentire come qualcosa di così...divino.
Era decisamente molto lontano dal suo vero stato d'animo confuso e preoccupato in quel momento.

- Vedo me stessa vestita come una sacerdotessa - sospirò la ragazza

Hope sentì le mani di Seyra sulle spalle cingerla con più dolcezza del solito. In effetti era sorpresa dal tono calmo della donna che se avesse potuto, poco prima l'avrebbe chiusa a chiave in una stanza per evitare che si desse alla fuga come era solita fare.


- Vuoi sapere cosa vedo io? -

Domandò la rosa con tono gentile e delicato quasi in un sussurro. Hope si limitò ad annuire senza aggiungere altro. Seyra le sistemò i capelli con una forcina a forma di stella di cristallo che rifletteva i colori del arcobaleno e fece un lieve sorriso delicato.

- Vedo una forte, bella e intelligente giovane donna che ci renderà tutti orgogliosi -

- Hope non ne hai solo l'aspetto, tu sei a tutti gli effetti una degna sacerdotessa dell'Infinity che ci guiderà e proteggerà questo mondo - aggiunse poi Seyra.

Hope sgranò gli occhi evitandosi in tutti i modi di scoppiare a piangere. Si voltò e abbracciò Seyra con forza, cercando d'imprimersi le parole della donna nella mente. Seyra un po sorpresa le diede qualche lieve colpetto sulla schiena per farla staccare.

- Su ora non piangere...cerca di mantenere calma e compostezza - la rimproverò ma stavolta con un tono più dolce.

- Ricevuto! Però ecco...prima di andare alla Sala degli Elementi, non è che possiamo passare dal roseto? - chiese Hope

- Perché mai? - domandò la donna curiosa

- Voglio lasciare dei fiori alle tombe - rispose Hope un po impacciata.

Seyra annuì acconsentendo alla richiesta della ragazzina che con un sorriso si precipitò fuori dalla stanza, seguita subito dopo dalla dama.

Il roseto era situato dietro al santuario, un luogo tranquillo con diverse fontane e naturalmente cespugli di rose dai colori più disparati. Hope raccolse parecchie rose in un mazzo e iniziò a camminare sollevando un lembo della veste con una mano, perché non si sporcasse, tenendo il bouquet di rose con l'altra, mentre camminando sulla strada di ciottoli bianchi, la ragazzina raggiungeva un giardino splendido e un cerchio di pietre con al suo centro, due tombe in marmo.

Esse erano in marmo bianco e avevano due statue hai lati, a destra un uomo in ginocchio e con lo sguardo proteso verso la sua destra.

L'uomo raffigurato dalla statua aveva un volto serio ma anche nobile e indossava una armatura leggera. L'Incisione nella pietra era così precisa che sembrava quasi che la statua potesse sollevare da un momento al altro il corpo e impugnare la spada. Mentre a sinistra vi era la statua di una splendida donna alata. I capelli sembravano pronti ad animarsi da un momento al altro, il suo volto delicato e le mani che erano protese in una preghiera. La statua era rivolta in modo da guardare verso quella dell' uomo come se i due fossero legati in tutto e per tutto.

Hope si fermò quando vide la figura di fronte alle due statue.

Il vento gli mosse indietro il cappuccio e svelò il volto dalla carnagione chiara e la zazzera di capelli scuri tendenti al verde muschio. Il ragazzo sentiti i passi della bionda, si voltò lentamente e la guardò calmo con i suoi indecifrabili occhi dorati.

- Ciao - le disse semplicemente

Hope sgranò gli occhi sorpresa di rivederlo vivo, dal momento che la grotta era crollata intrappolando anche lui in quella tetra oscurità. Ma in qualche modo, sembrava che il ragazzo se la fosse cavata con qualche graffio sul viso. La ragazzina, si asciugò le lacrime che meditavano di uscire e rigarle le guance, dopo di che corse dal ragazzo e si buttò ad abbracciarlo facendolo barcollare e cadere sul sedere.

- Credevo che fossi morto! Stai bene sei ferito? - domandò la ragazzina preoccupata.

Il giovane la osservò scuotendo la testa, dopo di che osservò intorno a se il giardino dove si trovavano, quando improvvisamente, avvertì una forte aura negativa. Scostò delicatamente la biondina e si alzò guardandosi attorno nuovamente, cercando di capire da dove provenisse quell'aura oscura.

Seyra nel frattempo aveva raggiunto i due correndo e con uno scatto aveva strattonato Hope per un braccio.

- Tu chi sei?! Questo è un luogo sacro, cosa volevi fare?! -

Ringhiò la donna al ragazzo ignorando le proteste di Hope che cercava inutilmente di ribellarsi alla presa della tutrice.


- Seyra aspetta! Lui non è cattivo mi ha salvata nella grotta! - cercò di dire la ragazzina

La donna con lo sguardo gelido le strinse il polso con forza. La guardò seria quasi arrabbiata poi si rivolse allo sconosciuto, osservandolo.

Vestiva con una giacca senza maniche e cappuccio. Piuttosto leggera nonostante fossero quasi in inverno, era aperta e mostrava la canottiera bianca. Pantaloni lunghi marroni e stivali lunghi che calzava ai piedi. Le bende ricoprivano le braccia fino alle mani. Ne aveva anche al collo e si intravedevano sotto i vestiti

Improvvisamente dei passi pesanti e vicini, fecero drizzare la testa di Seyra verso l'entrata del roseto.

Un uomo dal fisico decisamente muscolo e slanciato, le stava fissando e puntò gli occhi argentei in quelli del ragazzo per poi fissare Hope, lasciandosi sfuggire un ringhio rendendo ben visibili la lunga fila di denti più affilati del normale, soprattutto i canini che sembravano quelli di una bestia famelica.

Il giovane fece per avanzare ma si ritrovò davanti Seyra che scosse il capo e prese un ventaglio aprendolo con uno scatto.

Una barriera magica dal aspetto di una aurora boreale bloccò i due ragazzi dal altra parte, lasciando la rosa da sola con lo sconosciuto.

- Seyra! Ti prego...stai attenta. -

Hope fece un passo avanti con le mani giunte in una disperata preghiera. La donna le rivolse un semplice sorriso poi fece qualche passo in avanti.

Osservando l'uomo la donna si accorse di quanto la sua carnagione fosse più scura quasi di un bel color cioccolato. Probabilmente a segnare che venisse dal Est, forse dalla città della Terra.

I simboli rossi simili a radici di un albero che ricoprivano tutto il suo corpo fino alla fronte si illuminarono improvvisamente, mentre l'uomo puntava la sua mannaia di ossa verso la donna.

Seyra aprì il secondo ventaglio pronta alla lotta.

A scattare per primo fu l'uomo che con un ruggito feroce si lanciò verso la donna cercando di colpirla con un fendente diretto allo stomaco, ma Seyra balzò indietro compiendo una mezza giravolta cercando di colpire a sua volta gli occhi del nemico con le lame fuoriuscite dai ventagli. Ma l'uomo ben coscio della mossa che la rosa stava provando a eseguire, portò la spada davanti a se. Le lame cozzarono su l'osso dell'arma e scintille divamparono mentre Seyra veniva sbattuta indietro dalla forza del impatto.

La donna alzò la testa con uno sguardo calmo e serio, tradiva in realtà il timore che provava nel vedere una tale forza. Seyra sollevò la mano lanciando il ventaglio verso l'uomo dai capelli rosso cremisi, questo si scansò facilmente evitando il ventaglio con un ghigno, quando sgranò gli occhi sentendo qualcosa di conficcato nella sua schiena.

- Non avresti dovuto farlo. Te ne pentirai credimi. -

Le ringhiò contro staccando il ventaglio per poi distruggerlo con la mano facendolo in briciole che caddero sul terreno. Seyra portò l'altro ventaglio davanti al volto, fece scattare le lame nascondendo la preoccupazione dietro uno sguardo glaciale.

- Quel ventaglio costava più di quanto tu possa anche solo permetterti. Rozza bestia -

Sputò la donna velenosa scattando verso di lui, con un movimento fluido e gli puntò il braccio ma la spada si conficcò nel ventaglio ferendola al viso. Seyra trattenne un gemito di dolore e indietreggiò senza più difese.

L'uomo al contrario, seccato dal cercare di liberare la spada dal ventaglio che la teneva prigioniera, decise di gettarla in un angolo e leccandosi gli artigli guardò Seyra come un predatore guarda la preda, pronto ad affondare gli artigli nelle sue delicate carni.

E così fece poco dopo. Con un balzò afferrò il collo di Seyra sbattendola a terra e con una artigliata le lacerò la spalla e il braccio facendo schizzare sangue sulla barriera. Le urla di Seyra che echeggiavano ormai nel giardino, fecero correre Hope verso la donna al di là della maledetta barriera, facendole cadere il mazzo di rose che teneva in grembo.

La ragazzina iniziò a battere con forza sulla barriera, quasi in lacrime, cercò in tutti i modi di spezzarla non riuscendovi. Seyra nel vedere quella scena, scansò l'ennesima unghiata e con un calcio basso fece inciampare l'uomo allontanandosi, cercando poi di sforzarsi per rialzarsi e continuare la battaglia, la donna indietreggiò. Dal braccio ferito colava sangue che picchiettò lentamente a terra.

- Dobbiamo fare qualcosa! Se continua cosi Seyra sarà... -

Hope strinse le mani in preghiera e strizzò gli occhi ormai arrossati e lucidi per le lacrime versate. Il ragazzo misterioso che stava assistendo alla battaglia, proprio come lei, le si avvicinò posò le proprie mani sulle spalle esili della fanciulla facendole alzare il capo. Quando Hope incontrò lo sguardo calmo e in un certo senso impassibile del giovane, il suo corpo si rilassò abbastanza da smettere di tremare come una foglia.

Senza nemmeno aggiungere molto, il ragazzo si avvicinò alla barriera, sollevò il braccio teso e dalle bende emerse una lama abbastanza lunga che colpì con forza la barriera, una, due, tre volte, ogni volta che l'artiglio di cristallo, cozzava contro la barriera, scintille venivano emanate intorno a loro. Quattro colpi, bastarono per incrinarne la superficie che si riempì di crepe per poi infrangersi come vetro al quarto colpo del ragazzo lasciando Seyra sbalordita.

La donna si tenne il braccio ferito sporcandosi la mano di sangue, si poggiò con la schiena contro la barriera e incredula quasi stupefatta, osservò il corvino entrare nel suo campo visivo. Seyra ebbe la prontezza di riflessi di arpionare Hope per un braccio e tirarla indietro. Ammonendola con lo sguardo, tentò di farle capire di non avvicinarsi, dal momento che la situazione, si era fatta pericolosa.

Nel frattempo l'uomo sconosciuto, si era posizionato davanti al ragazzo.

- Il mio nome è Xue! -

Ringhiò con sguardo felino mentre osservava il ragazzo che si stava sistemando le bende stringendole con forza. Notando che non lo stava considerando troppo, Xue scattò in avanti abbassandosi tentando un fendente verso le sue gambe. L'avversario fece un salto poggiando la mano sulla testa del uomo per poi passare alle sue spalle schivando il fendente.
Si voltò di scatto e trasformò le mani e le braccia, ricoprendoli con il cristallo, parando l'ennesimo colpo di spada bloccandola con gli artigli.

Xue fece un ringhio e si allontanò per poi scattare nuovamente verso il verde che con un balzo agile, saltò indietro per poi generale con il solo movimento della mano, delle fauci di cristallo simili a una trappola per orsi che afferrarono le gambe di Xue cercando di farlo cadere.
Xue ringhiò ferocemente irritato e staccò di netto la trappola spezzando il cristallo, dalle gambe lacerate uscì un fiotto di sangue che macchiò il terreno facendo sfuggire ad Hope un sussulto.


Seyra allungò il braccio sano e strinse forte la ragazza facendole voltare lo sguardo perché non assistesse al combattimento. Anche lei era inorridita da quello spargimento di sangue che si allungava lentamente sul terreno macchiando le vicine rose bianche.

- Ora basta! State disonorando questo luogo sacro, smettetela di combattere! -

Gridò la rosa con sguardo serio e freddo quasi minaccioso. Ma i due troppo occupati a combattere, non le davano minimamente ascolto.

Mentre Xue era passato dalla spada a pugni e calci, il ragazzo dai capelli verdi si destreggiava a modellare il cristallo per potersi difendere dai colpi e attaccare lacerando con una artigliata il petto di Xue che con un ringhio feroce indietreggiò.

Improvvisamente da un portale creatosi alle spalle del uomo, si materializzarono degli esseri dalle sembianze di grossi e feroci lupi. Il loro corpo sembrava fatto di tormalina nera ed era percorso da venature viola. Gli occhi rossi e spiritati osservavano con insistenza Seyra, Hope e il giovane che si mise davanti alle due quasi per proteggerle.

- Mi ricorderò di te! Te la farò pagare cara, la prossima volta sei carne da macello! -

Ringhiò Xue furente toccando il portale misterioso evocato probabilmente da una seconda persona alleata del uomo e quasi affondando in esso, scomparve dal altra parte.
Le bestie ringhiarono emettendo suoni spaventosi e partirono al attacco. Improvvisamente, una freccia prese una delle bestie nel occhio e 

Dall'entrata del roseto sbucarono due ragazzi uno dei quali, venne subito riconosciuto da Hope e dal ragazzo misterioso.

- Takeshi! Per fortuna stai bene - disse la ragazza staccandosi da Seyra e correndo ad abbracciare l'arciere.

- Si. Adesso sei al sicuro tranquilla. Dama Seyra, quì possiamo pensarci noi in attesa dei cavalieri -

Disse il ragazzino stringendo forte Hope annuendo deciso. Poi staccandosi, incoccò una freccia nel arco e la scoccò contro uno dei lupi.

- Niente male. Ehi signorina resta indietro, adesso ci pensano gli eroi! -

A rivolgersi ad Hope, era stato un ragazzino non troppo più grande di lei. Aveva i capelli rossi e gli occhi svegli e grintosi. Sguainò una spada da cavaliere, fece l'occhiolino alla bionda e si gettò subito in avanti. Con una zappata fece cadere uno dei lupi poi affondò la spada nella schiena della creatura che esplose.

Con un sorriso deciso, il ragazzino si voltò e sferrò un fendente verso un altro dei lupi, ma questo più veloce riuscì quasi a ferirlo al petto con una unghiata. Tristan schivò al ultimo secondo e barcollò indietro guardando Takeshi.

- Una mano? - domandò ironico.

Il ragazzino dai capelli azzurri fece un sospiro tirato, portò una freccia tra i denti e ne incoccò un altra scoccandola qualche secondo dopo. La freccia si diresse verso uno dei lupi che con un balzo la disintegrò tra le fauci. Takeshi deglutì schivando come pote un balzo di una delle belve, ma cadde sul sedere con il rischio di diventare un ottimo pasto per quei mostri.

Quando improvvisamente un guaito riempì l'aria e davanti a Takeshi, si stagliò la figura del giovane sconosciuto che aveva salvato lui e Hope nella Grotta Sacra. Il suo braccio era diventato un grosso artiglio fatto di una sostanza simile a cristallo. Proprio come quando aveva sconfitto lo scarabeo, il mostro colpito divenne polvere esplodendo a causa del colpo potente.

- G-grazie ehm...grazie per avermi salvato! - tentò di dire il ragazzino un po spaventato dalla crudeltà di quelle belve feroci.
- Dobbiamo collaborare per proteggere Hope. Il mio nome è... - aggiunse poi.

Il ragazzo misterioso scosse appena il capo e guardò Tristan combattere.Takeshi si rialzò lentamente e incoccò l'arco pronto al secondo round con quelle bestie.

- Se solo riuscissimo a sfruttare le nostre abilità e intrappolarli da qualche parte -

Hope si avvicinò al ragazzo seguita a ruota da Seyra. La ragazzina sembrò pensare poi afferrò il braccio dell' azzurro per attirare la sua attenzione.

- Il gazebo! C'è un gazebo da quella parte, possiamo usarlo in qualche modo? - domandò Hope indicando con il dito una direzione.

- Magari il nostro misterioso aiutante può creare una gabbia per rinchiudere quelle bestie immonde -

Aggiunse Seyra passandosi la mano tra i capelli ormai sciolti lungo le spalle.

- Può funzionare. Tristan li attirerà nel gazebo che verrà chiuso come gabbia dal tipo dei cristalli e alla fine io utilizzerò una tecnica per abbatterli tutti in un solo colpo -

Disse infine l'arciere sollevando con un gesto deciso il cappuccio della mantella per poi saltare con un balzo, su una colonna mezza distrutta, attirando l'attenzione dei due ragazzi che stavano ancora combattendo con le creature.

- Tristan attira quelle creature verso il gazebo...mentre tu... Quale è il tuo nome?-

Si rivolse al giovane sconosciuto che lo guardò per poi annuire senza aggiungere altro e corse verso il gazebo.

- Devi creare una sorta di gabbia per intrappolarli! -

Gli gridò l'azzurro nella speranza che capisse, speranza raccolta da un gesto affermativo che il ragazzo, fece con la testa. Senza pensarci su due volte, schivò alcuni attacchi senza risparmiare i mostri troppo vicini che esplosero grazie ai colpi dei suoi artigli. Una volta raggiunto il luogo, rimase in attesa.

Tristan nel frattempo corse a perdifiato, inseguito dal branco di lupi oscuri che ululando cercavano di azzannarlo.

- Maledette bestiacce! Cavolo signor "arciere delle meraviglie" spero che il tuo piano funzioni o siamo fregati! -

Disse il ragazzino notando il gazebo e la figura del altro giovane al centro di esso.

- Forza sassi senza cervello! Venite a prendermi! - li provocò prima di saltare nel gazebo rotolando fuori dal altro lato.

L'altro lo seguì subito dopo e poggiò la mano sulla struttura, generando del cristallo che espandendosi, ricoprì il gazebo quasi completamente creando una gabbia inespugnabile nella quale rimasero Imprigionati i mostri.

- Adesso Takeshi! Vedi di distruggerli tutti mi raccomando! - disse Tristan con un ghigno spavaldo. L'arciere al contrario tirò un sospiro esasperato e prese le frecce.


- Padre...dammi la forza per proteggere i miei amici...Vento secondo livello! -

In un attimo declamò un incantesimo e un turbine lo avvolse trasferendosi nel arco e le frecce che assunsero una colorazione verde.

- Vento diventa il ciclone punitivo che disintegra i miei nemici: Emerald Storm! -

Il giovane arciere incoccò e scoccò le frecce una dietro l'altra. Esse, generarono un turbine a mano a mano che si avvicinavano al bersaglio e quando colpirono il gazebo, la tempesta che generarono fece esplodere tutti i nemici. Lo sconosciuto e Tristan vennero sbalzati via, mentre un sorridente Takeshi, cadeva dalla colonna di pietra, stanco per lo sforzo di aver eseguito un incantesimo di livello superiore.

Accorsi finalmente per soccorrere il gruppo, arrivarono Ronan, Ariel e Alion. Proprio l'uomo detto il Fulmine di Rakun si avvicinò prendendo il figlio quasi del tutto incosciente.

- P...padre...sono riuscito a usare un incantesimo...intermedio...hai visto? - domandò Takeshi al genitore.

- Sei stato bravo hai protetto i tuoi amici. Sono fiero di te, ora riposa - lo raccomandò l'uomo con tenerezza, stringendolo forte.

Alion invitò tutti i presenti a rientrare visto che erano stanchi e affaticati. Ma il ragazzo misterioso era distante dal gruppo. Fu Hope a raggiungerlo.

- Grazie. È la seconda volta che mi salvi - disse la ragazzina.

- è stata la tua voce...la tua voce mi ha risvegliato -

A quelle parole la bionda sgranò gli occhi sorpresa rivolgendosi poi al ragazzo. Cercava di non pensare al combattimento ne alle ferite che tutti avevano riportato.

- Ti riferisci a quando ho cantato nella grotta? a ogni modo io sono Hope, tu come ti chiami? - domandò la ragazzina.


- Kylar... Kylar. e sono nato per proteggerti. - 

Il giovane si inginocchiò davanti a lei, alzò il capo e la trafisse con lo sguardo dorato e deciso, mentre il vento si faceva più forte, muovendo la chioma bionda della ragazza che colta dallo stupore, era rimasta a bocca aperta e in silenzio. Ancora non era a conoscenza, di quello che avrebbe innescato quel fatidico incontro.
 
----

Xue barcollò verso la sua stanza. Aveva riportato delle pesanti ferite al petto, la schiena e gli arti inferiori. Cadde a terra e soffocò la frustrazione di essere stato sconfitto da un manipolo di esseri deboli con un ringhio

- Sei ridotto peggio di un animale da macello, disgustoso...stai sporcando il tappeto -

A parlare o meglio a insultarlo per lo stato in cui versava, fu una voce femminile e infantile. Aveva un timbro freddo e quasi spento e apatico e apparteneva a una ragazzina vestita con pregiati abiti viola e neri con intarsi e ricami bianchi. La ragazzina si passò la mano tra i capelli osservando il guerriero a terra.

- Alzati Xue...stai macchiando il pavimento e il mio nuovo tappeto con il tuo sangue - disse la ragazzina dai lunghi capelli color del grano

L'uomo si mise in ginocchio e tenne la testa bassa sussultando quando ella passò le dita tra i suoi capelli in una carezza leggera.

- Ora fatti un bagno e pensa a guarire...quegli stupidi potranno anche aver vinto la battaglia...ma la guerra è lunga -

Disse la giovane con un sorriso sibillino, mentre le tenebre avvolgevano nuovamente la stanza. Una nuova alba oscura sarebbe sorta da lì a poco.


 
SPECIALE TRIVIA: A LEZIONE DA Mr. MIAO

" Un gattino nero, vestito in toga e cappello da professore, appare dal nulla"

Miao: salve a tutti cultori della cultura. Il mio nome è Mr Miao e sono un illustre professore della sacra arte della magia. nya...oggi vi spiegherò i fondamentali della magia di questo mondo. " Si lecca la zampa"

" Appare una lavagna e lui disegna un grosso cerchio con la scritta magia, due cerchi più piccoli e tre sotto"

Miao: cominciamo dalle basi. La magia di questo mondo è basata su due personali tipi d'interazione. La magia di manipolazione che ha effetto su l'ambiente modellando il mana partendo dalla sua forma grezza. E la magia di equipaggiamento che passa le statistiche di un determinato tipo di mana su una persona o un oggetto, dando a quest'ultimo proprietà uniche. Ad esempio la magia di Kylar è di manipolazione.

" Appare il video di Kylar che modella il cristallo per combattere e creare la gabbia"

Miao: mentre per l'altro tipo di magia, ne abbiamo un esempio con Takeshi.

" Appare video di Takeshi che infonde l'elemento vento alle frecce per usare la sua mossa finale"

Miao: in ultimo lasciate che vi spieghi in cosa consiste il sistema di livelli.

" Prende il pennarello e scrivere parole nei cerchi"

Miao: livello base, livello intermedio e livello superiore. Gli incantesimi di livello base richiedono un dispendio minore di mana per funzionare e sono incantesimi tutto sommato deboli. Ad esempio la creazione di un fuoco fatuo rientra in questa categoria.

" Evidenzia la seconda parola"

Miao: il livello intermedio al contrario permette degli incantesimi più potenti ma a un consumo di Mana decisamente più elevato, ne Abbiamo avuta dimostrazione da Takeshi.

" Evidenzia l'ultima parola con un altro pennarello"

Miao: infine c'è il livello superiore, in pochi sono in grado di eseguire incantesimi a questo livello che si dice, essere perfino proibito. " Mangia un po di croccantini si lecca le labbra e fa un colpo di tosse"

Miao: in conclusione, questo è lo schema della magia di questo mondo. Spero che vi sia stato d'aiuto e vi aspetto alla prossima lezione nya.


 
ANGOLO DELLA LOCANDA

Eccoci al terzo appuntamento di questa storia! Dalla regia mi dicono che sebbene sia il secondo, viene contato come terzo effettivo capitolo su efp. Oh dettagli!
dunque in questo capitolo il trivia era poco prima di quest'angolo ho preferito fare così per stavolta. Ditemi se vorrete qualche altra lezione dal professore Mr. Miao. Ora voglio ringraziare una persona, creatore ufficiale di Xue.

Dragun95 per il pericoloso e maestoso Xue. Vi invito a leggere qualcuna delle sue storie perché sono molto belle e interessanti e lo ringrazio per la sua partecipazione alla Nexus Saga.

Che dire?

Questo capitolo è stato abbastanza difficile da scrivere, almeno per me. Non me la cavo con i combattimenti ma ho cercato di fare del mio meglio, spero apprezzerete.

In conclusione vi invito a continuare questa storia e vi do appuntamento al prossimo capitolo.

  
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