#4
The O.C.
Sandy/Kirsten 
Prompt di Writers Wing 
Verde acqua, lago in montagna
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Zainetto verde acqua 

 

« Sandy, mi dai una mano? » Kirsten guardò spazientita il marito mentre cercava di tirare fuori dal cofano del SUV nero la quantità esorbitante di valigie che avevano caricato. Sandy, intanto, le dava le spalle, perché impegnato a respirare a pieni polmoni l’aria pulita della montagna. Teneva in braccio la piccola Sophie Rose, avvolta come un bruco in un giaccone da neve rosa. 

« Andiamo ad aiutare la mamma? » le chiese, pizzicandole la pancia. 

Sophie Rose increspò le labbra, fingendo di pensarci per qualche secondo. Poi scosse il capo: « No! Sophi vuole giocare! » ridacchiò, guardando la madre con lo sguardo birbante che aveva ereditato da Seth. 

« Grazie bambolina, anche la mamma ti vuole bene » scherzò lei, lasciando cadere al suolo una pesante valigia di pelle marrone. 

Sandy, nel frattempo, guardava la scenetta ridendo. 
Le vacanze in montagna non erano mai state le sue preferite: chiunque lo conoscesse da almeno cinque minuti sapeva quanto lui amasse il mare; ma Kirsten aveva sempre preferito l’aria frizzante, la neve e i paesaggi suggestivi della montagna, perciò – visto che per quel weekend  spettava a lei decidere dove andare – la donna non ci aveva pensato un secondo di più e aveva prenotato un bellissimo chalet a Glacier, nello Stato di Washington. Sandy, però, doveva ammettere che vedere le due donne che amava di più al mondo così allegre e spensierate, riusciva a fargli apprezzare anche la brezza pungente che gli stava congelando le ossa. 

« Avanti, terremoto! » disse, rivolgendosi a Sophie. « Andiamo ad aiutare la mamma, prima che si faccia male. » E con ciò mise la bimba di tre anni a terra per poter scaricare anche lui il cofano della macchina. 

Sophie incrociò le braccia al petto, insoddisfatta del fatto che il padre non le stesse più prestando attenzione. Mise su un broncio capriccioso e si lasciò cadere su una valigia poco lontana dai genitori. 

« Io mi annoio, però » farfugliò, dando lievi calci intermittenti al bordo del bagaglio su cui sedeva. 

« Sophiee, fa’ la brava! » la canzonò Kirsten mentre prendeva due zainetti dai sedili posteriori. « Facci finire di sistemare e poi raggiungiamo Seth e Ryan al lago, va bene? »

Il viso della piccola si illuminò come una stella. « Sììì! » strillò, entusiasta di poter riabbracciare i fratelli. 

Entrambi i genitori si scambiarono un sorriso complice. 

« Tieni, scimmietta! » Kirsten le porse uno degli zainetti verde acqua che aveva appena recuperato dall’auto. « Qui ci sono le tue cose per colorare, va’ dentro. Noi ti raggiungiamo. »

Sophie annuì e afferrò con impeto la borsa, correndo via il secondo dopo. Aveva già in mente che disegnò fare per Seth e Ryan. 

« È proprio uguale a te  » esclamò Sandy, guardando la figlia trotterellare verso l’ingresso in legno dello chalet. 

Kirsten sorrise. « Mmh... Non lo so. Io non corro così veloce. » 

Sandy scoppiò a ridere, avvicinandosi alla moglie per baciarle la guancia.