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Autore: HoneyNeechan    06/09/2020    1 recensioni
- Donnie~ Ho voglia di coccole~ -
- Lola, non adesso -
- Ma voglio stare con te~ ! -
- Smettila -
- Perchèèè? -
- Perchè sono occupato, quindi per favore smettila... -.
Era ormai da mezz'ora che Donatello e Lola stavano continuando in quello scambio di battute.
Lui era impegnato nel riparare Metalhead, che dopo il loro ultimo scontro contro i Kraang aveva ricevuto numerosi danni, mentre la ragazza stava cercando in tutti i modi di dirottare la sua attenzione verso di lei, desiderosa di passare del tempo con lui, possibilmente accoccolati sul letto anche nella speranza di far recuperare a Donnie un bel pó di sonno arretrato.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Donnie~  Ho voglia di coccole~ -
- Lola, non adesso -
- Ma voglio stare con te~ ! -
- Smettila -
- Perchèèè? -
- Perchè sono occupato, quindi per favore smettila... -.
Era ormai da mezz'ora che Donatello e Lola stavano continuando in quello scambio di battute.
Lui era impegnato nel riparare Metalhead, che dopo il loro ultimo scontro contro i Kraang aveva ricevuto numerosi danni, mentre la ragazza stava cercando in tutti i modi di dirottare la sua attenzione verso di lei, desiderosa di passare del tempo con lui, possibilmente accoccolati sul letto anche nella speranza di far recuperare a Donnie un bel pó di sonno arretrato.
- Eddai DeeDee. Te ne puoi occupare dopo -
- Mi dispiace Lola. Voglio ripararlo adesso che ho tutta la concentrazione e il tempo necessario -
- Ma un genio come te non avrebbe mai problemi a rimandare in un secondo momento. Sei così intelligente, anche se fai una piccola pausa non sarà un problema -, insistette lei, continuando nel suo tentativo di convincerlo attraverso la "Tecnica dei complimenti smielati".
Solitamente funzionava: ricevere complimenti era la kriptonite del ninja, poteva farlo passare dal totale imbarazzo o riuscire a gonfiare abbastanza il suo ego così da farlo distrarre abbastanza per convincerlo a fare ció che lei voleva.
Ma quel giorno Donnie era del tutto insensibile alle sue parole.
- Mi dispiace Lola, ma ho davvero bisogno di concentrazione ora. Non voglio altre distrazioni, per favore. Ti prometto che non appena avrò finito passeremo tutto il tempo che vuoi insieme -.
- Parola d'onore di ninja? -.
- Parola d'onore di ninja -.
La ragazza sbuffó rassegnata anche se aveva ottenuto quella promessa, ma decise di rispettare la richiesta del giovane, e dopo avergli datoun lieve bacio sulla guancia per salutarlo, si allontanó, raggiungendo gli altri nello spazio comune.
- Hai avuto fortuna? -, le chiese Raffaello quando si sedette sul divano accanto a loro.
Scosse la testa in segno negativo emettendo l'ennesimo sbuffo scocciato.
- E' chiuso nel suo laboratorio da quasi una settimana ormai. Mi ripete sempre che una volta riparato Metalhead uscirà di lì e che non vuole essere disturbato per nessun motivo -.
- Eh già, tipico di Donnie, fa sempre così-, replicó Mikey unendosi a loro con una ciotola enorme di pop-corn in mano, pronto a godersi il film che Leonardo stava scegliendo.
Arrivó anche il Maestro Splinter che mettendole una mano sulla spalla provó a consolarla: - Non preoccuparti mia cara. Anche Donatello ha i suoi limiti. Quando si sentirà troppo stanco si rassegnerà ad uscire -
- Lo so Maestro Splinter. E' che sono preoccupata... E mi manca la sua compagnia -.
Il topo le sorrise comprensivo, rinnovando il suo invito a non preoccuparsi e ad avere pazienza, prima di tornare nella sua stanza per continuare le sue meditazioni. 
Di pazienza dovette averne e anche molta, dato che passarono altri 3 giorni prima che il giovane mutante facesse nuovamente capolino dal suo laboratorio; Lola in quel momento si trovava in cucina a preparare il pranzo insieme a Mickey e non poteva muoversi dai fornelli se non voleva bruciare qualcosa (e se non voleva che Michelangelo contaminasse il cibo con qualche ingrediente "particolare"), così si limitò ad aspettare che fosse lui venire da lei. 
Peccato che Donatello, con un sorriso soddisfatto sul viso, desse prima priorità a vantarsi con i suoi altri 2 fratelli riuniti nell'area comune della nuova invenzione appena creata. 
- Aspetta un attimo Donnie. Pensavamno stessi riparando Methalhead -, lo interruppe Leonardo.
- Cosa? No, la riparazione l'ho conclusa 3 giorni fa! Visto che avevo del tempo libero mi sono messo a lavorare a questa nuova invenzione che ora vorrei mostrarvi! -
- Sei sicuro di non avere altro da fare? Credo tu stia dimenticando qualcosa. Qualcosa di importante -, insistette Leo, lanciando uno sguardo alla cucina dove sapeva esserci Lola. Chissà se li stava ascoltando...
- Leo ma di cosa stai parlando? -
- Sicuro di non aver dimenticato qualcuno? -, intervenne Raffaello vedendo che il fratello non capiva di cosa, o meglio, di chi stavano parlando, indicandogli con un dito la cucina, - Hai promesso a una certa persona che avresti passato del tempo con lei una volta finito di riparare il tuo giocattolo -.
L'espressione di Donnie si fece ancora più confusa mentre seguiva con lo sguardo la direzione indicata... incrociando lo sguardo gelido di Lola che lo fissava dalla porta della cucina insieme a Michelangelo.
- C-Ciao tesoro... -, la salutò incerto, rendendosi conto di essere nei guai: le aveva promesso che dopo la riparazione di Metalhead sarebbero stati insieme, ma se n'era completamente dimenticato!
Lei lo ignorò, troppo arrabbiata perfino per parlargli; si limitò ad annunciare che il pranzo era pronto prima di andarsi a chiudere in camera sua, dichiarando di non aver fame.
La tartaruga provò a seguirla, ma venne bloccato da Michelangelo che gli si parò davanti con un'espressione altrettanto contrariata sul viso: - E' meglio se la lasci in pace Donnie. E' davvero arrabbiata e ha quasi lanciato la cucchiarella contro il muro quando ha sentito che ti eri dimenticato di lei. Ti ricordo che ha una buona mira e una vasta scelta di oggetti in camera sua, quindi è meglio se per ora si calma da sola -.
Donatello sembrò esitare, ma alla fine scelse di seguire il consiglio del fratello minore. 
L'intera giornata passò senza che la ragazza si facesse vedere o sentire e man mano che passavano le ore il nervosismo di Donatello aumentava.
La sua volontà di non disturbarla resse fino all'ora di cena quando, non riuscendo a sopportare oltre la tensione, si diresse verso la sua stanza con la scusa di avvisarla che a breve sarebbero stati a tavola.
- Lola? Ehm... Volevo solo dirti che tra 10 minuti la cena è pronta -, annunció una volta che ebbe ottenuto l'accesso alla camera della ragazza; lei se ne stava al centro del letto, seduta a gambe incrociate con un libro sulle ginocchia e diede cenno di aver recepito il messaggio solo con un lieve cenno della testa, senza distogliere l'attenzione dalla lettura.
Donnie si guardó intorno nervosamente, spostando il peso del corpo da un piede all'altro mentre cercava le parole giuste da dirle per provare a scusarsi.
- Lola ascolta... Ah... Riguardo a prima... -
- Non voglio parlarne -
- Si però... Ecco... Volevo solo dirti... -
- Dirmi che che ti dispiace di aver nuovamente dimenticato una promessa fatta?? -
Per ogni parola pronunciata la sua voce si alzava di volume, mentre i suoi occhi chiari si fissavano in quelli dell'altro, rivelando un lieve rossore dovuto al pianto.
Donatello non osó replicare, troppo sconvolto e stupefatto da quell'improvviso atteggiamento: Lola non aveva mai alzato la voce con nessuno, nemmeno quando era arrabbiata, si limitava a lanciare frecciatine o frasi velenose all'indirizzo del malcapitato che puntualmente veniva zittito dalle sue parole.
Era la prima volta che gridava ed era la primissima volta che Donnie la vedeva piangere.
- Lola ti prego! Questa volta sono davvero, davvero, davvero dispiaciuto! So di aver sbagliato ma... conosci i miei progetti e ciò che faccio... -, provó a giustificarsi, ma la ragazza lo bloccó nuovamente con un gesto della mano. 
- So quanto il tuo lavoro sia importante per te. Ecco perchè non mi sono mai opposta al tuo rinchiuderti anche per giorni in quel laboratorio. So quanto fai per tutti noi qui e lo rispetto. Ecco anche perchè ho sempre avuto pazienza con te quando non potevi dedicarmi attenzioni, perchè sapevo quanto fossi stanco dopo aver messo anima e corpo nei tuoi progetti. Ma stavolta -, si bloccò per qualche secondo mentre il respiro le si spezzava e alcune lacrime ricominciavano a scenderle giù per le guance, - Ma stavolta, a differenza delle altre, nonostante abbia ammesso tu stesso di aver finalmente finito e di avere del tempo libero ti sei nuovamente dimenticato di me, nonostante me l'avessi promesso! Un ninja non dovrebbe sempre mantenere la parola data? -.
Donatello abbassò la testa in modo colpevole, capendo di aver ferito i suoi sentimenti e avvicinandosi, sedendosi sulle lenzuola accanto a lei prendendole una mano tra le sue: - Lola, piccola, mi dispiace di aver dimenticato la nostra promessa, non l'ho fatto apposta. Pensi di potermi perdonare? Solo per questa volta? In futuro starò più attento lo prometto e soprattutto cercherò di dedicarti molte più attenzioni, dico davvero -.
Lola alzò lo sguardo incontrando quello del suo compagno; le stava sorridendo speranzoso e timido al tempo stesso, e sembrava davvero dispiaciuto per quello che aveva fatto. Di Donatello si fidava e lo conosceva abbastanza da sapere che se davvero avesse avuto bisogno di lui, avrebbe lasciato qualsiasi cosa stesse facendo per aiutarla, anche se si fosse trattato dell'invenzione del secolo.
Sospirò arrendendosi, non riuscendo ad essere più arrabbiata di così con lui; non l'aveva fatto con cattiveria, non meritava il suo rancore.
-... Ok, ti perdono -
- Davvero?? -, l'eccitazione nelle parole di Donatello era palpabile, mentre stringeva più forte le sue mani nelle proprie.
- Si, ma ricorda che questa è l'ultima volta. Non ci saranno altre occasioni -
- Sta tranquilla, non accadrà più tesoro mio -, rise Donnie, tirandosela più vicino per abbracciarla... ma Lola lo bloccò spingendolo leggermente con la sua mano sul suo guscio.
- Ehy, perchè mi respingi? -
- Pensavi davvero che fosse così facile? -, gli fece una linguaccia, sorridendogli furbetta - Ti ho perdonato si, ma ciò non significa che non sia ancora un pochino arrabbiata -, aggiunse, andando a sistemarsi meglio sui cuscini del letto, osservandolo da lontano, ancora con quel ghigno divertito sul viso.
Il giovane mutante la guardò confuso, prima di capire quello che la sua compagna stava facendo. 
- Oh? Quindi hai voglia di giocare eh? -, disse ricambiando quel sorriso di lei e avvicinandosi di nuovo, - Ok vediamo... Cosa posso fare per risollevarti il morale, piccola? Puoi darmi qualche indizio? -, chiese, posizionando la sua mano sulla pancia di lei cominciando a disegnare lenti cerchi sulla sua maglietta; aveva scoperto qualche giorno fa che Lola non solo soffriva il solletico, ma che le piaceva anche che lui glielo facesse. Ridere la aiutava molto con i suoi lievi problemi di stress accumulato.
Donatello a sua volta aveva scoperto di divertirsi parecchio in quella loro inusuale attività, soprattutto perché trovava assolutamente adorabili le espressioni di lei quando rideva, per cui non gli dispiaceva affatto assecondarla quando aveva voglia di giocare.
Inizió a disegnare cerchi sempre più veloci con le dita, sorridendo soddisfatto vedendo che Lola stava già cominciando a non riuscire più a trattenere le risate; la pancia era uno dei suoi punti sensibili, bastavano pochi secondi e già perdeva tutta la sua compostezza.
- Allora piccola? Cosa posso fare perchè la mia bellissima e dolcissima fidanzatina mi perdoni? -.
- C-Come mi hai chiamato?? -, chiese lei tra le risate, afferrando un cuscino per stringerlo tra le braccia per provare a nascondersi in esso, avvertendo le guance farsi più rosse per l'imbarazzo. Ma Donnie non glielo permise, afferrando il cuscino e buttandolo via, rubandole un bacio veloce sulle labbra prima di continuare con la sua idea.
- Ti ho chiamato "bellissima e dolcissima", tesoro. Perchè, non pensi di essere la persona più affascinante dell'intero universo? -, replicó lui, sollevando poi un poco la maglietta per poterle fare meglio il solletico, spostando velocemente le dita dalla pancia ai fianchi e alle costole, facendo aumentare di volume la sua risata e strappandole qualche strillo improvviso.
- E comunque, tu mi fai sempre un sacco di complimenti quindi sembra giusto da parte mia ricambiare questa gentilezza -, aggiunse, avvicinando poi la testa al collo di lei e cominciando a ricoprirlo di piccoli e veloci baci, sapendo quanto questo l'avrebbe fatta impazzire (in senso buono naturalmente).
- NONONO!! Donnie ti prego i baci no!! -, provò a spostarsi da quel tocco così delicato ma senza riuscirci.
- Perchè no? -, chiese il giovane, con un piccolo ghigno, soddisfatto nell'averla messa in difficoltà.
- Lo sai che lì il solletico non lo sopporto!! -.
- Mi dispiace piccola, ma non posso proprio fermarmi ora. Ho davvero-davvero-davvero-tanto-voglia-di-baciarti-proprio-qui-sul-tuo-bellissimo-incantevole-e sensbilissimo- collo -.
Ogni parola corrispondeva a un bacio e ad ogni bacio che Donatello dava, Lola si scioglieva e arrossiva sempre più.
Sarebbero potuti andare avanti così per ore, ma vennero interrotti da un bussare alquanto insistente alla porta della stanza di lei.
- Ehi piccioncini è da mezz'ora che vi stiamo aspettando per la cena! Quindi piantatela e venite al piano di sotto! -
- Raph! Potresti provare ad essere più gentile? Sono innamorati~  -
- Zitto Mikey! -
Lola e Donnie si guardarono in volto, sorridendosi con imbarazzo dopo le parole dei fratelli di lui e decisero che effettivamente il tempo dei giochi era concluso.
- Andiamo genietto, non facciamoci attendere -, disse Lola, baciandolo velocemente sulle labbra e precedendolo verso la porta.
- Come la signorina desidera -. 
   
 
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