06/09/2020
2 recensioniHo sempre creduto che esistessero
persone che trovano quadrifogli
persone da sette a scuola
persone che si fidanzano
persone che combinano solo guai
persone che vincono
Insomma
Persone che qualsiasi cosa facciano, siano comunque predisposte ad una certa conclusione.
Ci sono quindi persone a cui basta uno sguardo veloce in mezzo ad un prato e trovano dieci quadrifogli, e c’è chi –come me- non ne trova uno nemmeno se si sdraia su quello stesso metro quadrato di erba tutto il giorno con una lente di ingrandimento.
Oppure, non avete mai avuto quella sensazione di avere “la faccia da sette”? Io sì.
Avevo studiato moltissimo ma non ero stata abbastanza convincente da prendere otto?
Sette
Non avevo studiato affatto ma in qualche modo me l’ero cavata comunque?
Sette
Ero stata così preparata da aiutare i miei compagni di classe a prendere 8, ma io?
Sette
Fermi, fermi, devo continuare.
Poi ci sono quelle persone che sono sempre state fidanzate. Quelle che quando si lasciano con qualcuno, hanno già la fila pronta fuori dalla porta che aspettano di avere il loro turno, un po’ come al supermercato… sapete no? Con i ticket.
-Pronti a servire il numero 57! Desidera?-
-Ciao, si vorrei un etto di prosciutto cotto grazie, a presto-
E dall’altra parte ci sono invece quelle che non sono mai state fidanzate. Così ho anche cominciato a pensare che alcune persone non hanno proprio “la faccia da fidanzamento”.
Magari per flirtare si, giocare, ma fidanzarsi? Giammai.
Ho passato anni a chiedermi cosa avessi di sbagliato e perché la gente non mi vedesse in quel modo.
Anzi, mi chiedevo proprio perché non mi vedessero.
Mai
Mai
Mai
Mai
Credo anche di avere una maledizione, sapete?
A tutte le persone che mi sono piaciute interessava una mia amica, o una compagna di classe, o una conoscente.
Quella volta al campo estivo in terza media,che mi piaceva quel certo Luca ma a lui interessava l’amica con cui ero arrivata.
Quella volta che messaggiavo con quel ragazzo, ma che poco dopo si mise con una delle mie amice.
Quella volta in cui mi ero innamorata del ragazzo della mia migliore amica, e che mi usò solo per farla ingelosire.
Quella volta in cui mi presi una cotta clamorosa di quel ragazzo che, indovinate un po’? si fidanzò con un’altra mia amica.
Oh sì! Poi ci fu quella volta in cui cominciai ad uscire con un ragazzo così adorabile e gentile che pensai seriamente fosse quello giusto, ma invece era ancora innamorato della sua ex.
Che clichè.
Insomma, stavo cominciando a pensare di essere stata punita dal karma.
Ma poi gli anni passavano, e mi rendevo sempre più conto, che esiste un motivo per cui certe cose accadano.
Sì, anche quelle brutte.
Soprattutto qulle brutte.
Non sto dicendo che la violenza, le guerre, le stragi che accadono nel mondo dall'alba dei tempi siano giustificabili.
Ma che ogni piccolo o grande avvenimento che avviene sulla terra (e magari non solo), ci insegni qualcosa.
Quel non trovare i quadrifogli, o quei sette a scuola, seppur sciocchezze, forse mi hanno insegnato che nella vita avrei dovuto imparare a insistere e impegnarmi anche più degli altri se necessario, e che non tutto è scontato quando vuoi ottenere qualcosa; che la pappa pronta non dà soddisfazione a nessuno.
O magari mi ha solo fatto capire che fosse una perdita di tempo focalizzarmi su una cosa così inutile, come sperare che un quadrifoglio ti porti fortuna.
Forse un giorno riuscirò a confermare una delle due ipotesi.
Ed essere rifutata così tante volte da altri esseri umani? Cosa mai mi avrà insegnato della vita?
Forse ad essere paziente.
Sapete, ho sempre odiato la frase "Arriverà la persona giusta per te, abbi pazienza".
Ma su questo devo ancora migliorare.
Forse sono io che ho troppe pretese, pensavo spesso.
Forse dovrei accontentarmi.
Poi un giorno realizzai che accontentarmi non mi avrebbe mai fatta felice.
Così, semplicemente, capii che avrei dovuto focalizzarmi prima su me stessa, sui miei obiettivi, e il resto sarebbe venuto da se, in un modo o nell'altro;
e che dopo tutto ero diventata più forte.
Infiniti anni fa, questo filosofo di nome Eraclito disse una delle cose più moderne che potesse essere detta nel V secolo a.C:
"Al mondo, ci sono i dormienti, uomini che si lasciano trasportare dalla corrente e che vivono nell'illusione; e gli svegli, coloro che vanno oltre le apparenze e raggiungono la verità, il cosiddetto Logos: Legge universale che rende comprensibili e sensate tutte le cose che avvengono nel mondo."
Ed io, senza ombra di dubbio, voglio stare nel club degli svegli.