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Autore: Evie_Frost    08/09/2020    1 recensioni
Noah ci ha lasciati, Stiles è diventato il nuovo sceriffo e Derek ha fatto ritorno a Beacon Hills. Cosa potrebbe succedere ancora vi starete domandando? Semplice, moltissimi colpi di scena.
Il buon vecchio sceriffo non è mai stato l'uomo che diceva di essere.
Un giallo che vi porterà a vedere e vivere in modo totalmente diverso la nostra amata cittadina acchiappa esseri soprannaturali.
Ma niente paura, l'intuito di Stiles lo porterà a risolvere il più grande mistero della sua carriera, ovviamente grazie all'aiuto del suo licantropo preferito (Sterek❤️ accenni alla Thiam)
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek/Stiles, Sceriffo Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Siamo qui riuniti per celebrare la perdita del nostro caro fratello Noah Stilinski. Un uomo prodigo al suo lavoro, di rara dedizione ed estremamente affabile”. Suppongo che non possa esistere un inizio migliore per una storia, se non quello che include una fine. Si dice che le vostre vite non siano realmente delle semirette giacenti su di un piano: non esistono semplicemente un punto di origine ed uno di fine, ma che le nostre anime siano in tutt’uno con la natura che ci circonda. In cuor mio sapevo che mio padre non avrebbe terminato la sua esistenza in una fredda tomba: sicuramente sarebbe giunto in paradiso, si sarebbe fatto il suo solito goccio di whisky e poi si sarebbe messo alle dipendenze del nuovo capo, beh…un capo supremo per così dire. Perfino il mio unico sarcasmo si era affievolito da quando lui era venuto a mancare, ma come biasimarmi? Avevamo vissuto una vita in due noi: padre e figlio erano letteralmente inseparabili, tant’è che quando rincasai per la sua malattia, scoprii che nella sua auto teneva ancora quel porta bibite che avevo ottenuto collezionando punti al fast food. Scott mi mise una mano sulla spalla, riscuotendomi dal turbinio dei miei pensieri e solo allora mi accorsi che anche il cielo doveva aver appreso la morte di mio padre, dato che era scoppiato un terribile temporale. Oltre a proteggermi le spalle in varie occasioni, il mio migliore amico mi stava tutelando dalle gocce di pioggia, aprendo un immenso ombrello di colore nero. Quasi mi venne da ridere, Scott era davvero un illuso: credeva davvero che in quella circostanza mi sarebbe potuto importare se mi fossi bagnato il completo di raso? Per quanto mi riguarda quelle vesti le avrei arse appena giunto a casa. Non avrei mai potuto sopportare di aprire le ante dell’armadio e di trovare uno accanto all’altro, gli abiti che avevo indossato ai funerali dei miei rispettivi genitori. Perché io, Stiles Stilinski, ero ufficialmente solo. E’ cosa giusta, secondo lo scorrere del tempo, che i genitori incontrino la terra prima dei propri figli ma quando sperimenti certe emozioni, comprendi che una parte di te è andata completamente persa per loro. Mi rimanevano i ricordi, questo è certo: pile di VHS che immortalavano ore di registrazioni tra ricorrenze e compleanni vari, fotografie, quadri, oggetti. Ciò nonostante il mio dolore non era in grado di affievolirsi poiché ero consapevole che di lì a poco tempo il suo odore sarebbe scomparso dalla federa del suo cuscino e che la sua divisa sarebbe stata custodita in una teca, perdendo il solito tepore che la caratterizzava, dato che l’aveva costantemente indosso. Lo sceriffo si era congedato alcuni giorni prima, depositando il suo distintivo sulla scrivania. “Sono ufficialmente in pensione” mi aveva detto, senza prendersi la briga di nascondere quel velo di malinconia che appannava la sua voce. “Finalmente potrai riposarti” gli risposi premuroso, stringendogli maggiormente la mano, prima che le infermiere mi facessero uscire dalla sua stanza per le abituali visite di controllo. Poi tutto fu buio. I macchinari vennero spenti, il suo letto venne svuotato, il suo petto smise di corrispondere al movimento tipico della respirazione. Ne avevo visti molti di cadaveri a causa della mia carriera come criminologo ma quando fui richiamato per assistere alla deposizione di mio padre, non mi trattenni dal singhiozzare. Mi rifiutavo di crederci poiché pareva dormisse, come se da un’instante all’altro potesse svegliarsi e rimproverarmi come al suo solito perché lo chiamavo alle ore più disparate, non tenendo conto del fuso orario. Sognavo spesso di tornare a Beacon Hills e di fare una rimpatriata con i miei amici ma, certamente, non immaginavo sarebbe stato questo il pretesto. Lydia era avvolta tra le braccia di Parrish, suo marito. Scott mi teneva accanto a sé mentre l’altra mano era stretta in quella di Malia. C’erano anche Liam, Theo, Deaton, Mason, Corey e gli altri poliziotti della caserma. Ero sollevato dal fatto di averli accanto ma certamente non immaginavo che sollevando lo sguardo, tra le lapidi in lontananza avrei visto lui. Non immaginavo avrei rivisto Derek Hale.
   
 
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