Atene:
Grande Tempio; terza casa:

“Ok, escludiamo il fatto che anni orsono, i cinque Cavalieri di Bronzo abbiano salvato il cul...erm voglio dire la vita alla Dea Atena, e che siano diventati cavalieri d'oro esattamente come noi. Dato che - beh, hanno preso il posto dei due fratelli, di Shaka, Camus e l'armeria vivente."
Notando l'occhiataccia, si corresse subito. "D'accordo, Dohko, tra una settimana sarà il tuo successore, a meno che quel cretino di Saga scelga di farsi sostituire da... che so, Seiya o qualsiasi altro di quei cinque." Dopo l'ennesima occhiata sospirò. "Scusa, dovevo dirlo. Comunque no sarebbe veramente troppo da sopportare!”

Shion rispose: “Kanon capisco perfettamente il tuo nervosismo e ne hai tutte le ragioni, però non devi assolutamente essere così incollerito, ma piuttosto avere fiducia in tuo fratello. Sono sicuro che prenderà la decisione giusta!”
Il cavaliere di Gemini ribatté: “se così non fosse? Io non so se riuscirei ad accettare che il nostro capo, sia uno di quei Cavalieri di Bronzo!”
L'ex cavaliere dell'Ariete rispose: “Lo immagino. Ascolta, perchè non vai a parlare con tuo fratello? Non riguardo a questo discorso, ma così per fare due chiacchiere.”
Il minore inarcò un sopracciglio e disse: “Lui è sempre molto impegnato, con i suoi doveri di gran sacerdote!”
A quel punto Shion rispose: “certo che sei cocciuto. D'accordo i doveri come gran sacerdote saranno anche importanti, questo non lo metto in dubbio, ma Kanon, tu lo sei di più! Saga sarà felice di vederti!”
Il minore sospirando disse: “Posso pensarci?”
Il primo sorridendo rispose: “certo. Adesso devo andare dal mio allievo Mur! Se hai bisogno di scambiare due parole con qualcuno, io sono a disposizione! Ciao!” Detto questo uscì dalla terza casa lasciandolo solo.

Kanon si lasciò cadere sul divano con lo sguardo perso nel vuoto, pensando al consiglio che poco prima gli aveva dato Shion. In realtà voleva veramente andare a parlare con suo fratello, dato che in quel breve lasso di tempo si erano visti poco e non aiutava il fatto che lui fosse quasi sempre in missione. Chiuse gli occhi per qualche minuto, ma quando li riaprì si trovò davanti uno dei ragazzi e sobbalzando per lo spavento disse: “Milo, che vuoi?”
Lui rispose: "oh-ho a quanto pare siamo nervosetti, su, qual è il problema?”

Il cavaliere di Gemini disse: “non ti riguarda!”
Lui, che era un tipo insistente, rispose: “dai Kanon, siamo amici parlane con me! Ti prego!” Il minore dopo qualche istante di silenzio decise di svelargli cosa lo stava assillando. Quando giunse al termine disse: “apri bene le orecchie artropode, se ti azzardi a farne parola con qualcuno, ti spedisco nel triangolo delle bermuda, stavolta non scherzo! Ti conosco, lingua lunga!” Scorpio riconobbe quello sguardo severo, e rispose: “ti prometto sul mio stesso titolo di cavaliere che terrò le labbra cucite!”
Kanon disse: “lo spero per te. Piuttosto, restando in tema, se vuoi scusarmi mi devo preparare ho un impegno importante!”
“Con una ragazza?”
“No! Vai via!”
“Ok...ok vado a dare fastidio a Aiolia ciao!” E uscì dalla terza casa.

Il minore tornò nelle sue stanze e si cambiò, aveva preso la decisione giusta. O perlomeno era quello che sperava. Quando fu pronto si guardò allo specchio, infine chiamò nuovamente l'armatura e dopo averla indossata, uscì da lì cominciando a salire le gradinate, passando oltre le case.

Giunto a destinazione le guardie lo salutarono: “sommo Kanon!”
Lo lasciarono passare, a quel punto si diresse verso la sala del trono, dove sapeva che avrebbe trovato il gemello. Quando fu davanti alla porta bussò, e una voce femminile disse: “avanti!”

Il minore entrando rispose inginocchiandosi: “Dea Atena, gran sacerdote!”
“cavaliere di Gemini come mai qui?”
“vorrei parlare con voi in privato! Se me lo permettete!”

Atena acconsentì, intuendo che quella sarebbe stata una conversazione tra gemelli. Saga disse: “D'accordo! Vieni andiamo nelle mie stanze!”
Lui alzandosi in piedi rispose: “grazie!” E così fecero.

Una volta arrivati, lui disse: “qual è il problema?”
Il minore rispose: “non voglio parlare con il gran sacerdote ma con mio fratello!”
Il diretto interessato si tolse la maschera e l'elmo poi disse: “va tutto bene? Perchè a giudicare dal tuo sguardo sembri nervoso!”

Il minore rispose in tono incerto: “no, o meglio sì, però sono qui per scambiare due parole con te. La verità è che sei sempre impegnato, quando vai in città, oppure hai molti impegni come gran sacerdote, non trovi più un attimo per parlare con me!” Saga gli sorrise e disse: “vieni e sediamoci. Non preoccuparti, adesso ho un po' di tempo, da dedicarti!”
Kanon annuì, seguendolo. “è strano, ma non so cosa dire, mentre stavo salendo le scalinate ci pensavo ma adesso non mi viene niente!”
“allora comincio io, per caso ti manca quando anch'io ero cavaliere di gemini? E adesso che non lo sono più, ti senti nuovamente escluso?”
“no, mi fa piacere che tu sia diventato gran sacerdote d'altronde era quello che volevi da sempre!”
“allora qual'è il problema? Fratellino hai ragione, io ho sempre voluto essere gran sacerdote, fatto sta però che la maggior parte delle volte vorrei tornare ad essere il cavaliere di gemini, e abitare nella nostra terza casa!”
“anch'io sento la tua mancanza! Non immagini quanto! Accidenti sto per mettermi a piangere come uno sciocco!”