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Autore: lapacechenonho    09/09/2020    2 recensioni
Percy guardò il suo riflesso allo specchio, era solo un corpo stanco, il volto era segnato dalle lacrime.
A volte aveva la sensazione di sentire Fred ma poi tornava alla realtà: c’era solo lui e un vuoto nell’anima.
Storia partecipante al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da LuNe_EFP sul forum di EFP.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Audrey, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Vuoto.
 
Cos’era il dolore? Se l’era chiesto più volte in quei mesi in cui si era chiuso in sé stesso estraniandosi dal mondo. Voleva stare da solo nella sua sofferenza, non voleva vedere la famiglia o i colleghi, non poteva sopportare il peso del senso di colpa schiacciante; guardare anche solo di sfuggita gli occhi di uno dei suoi fratelli rimandava costantemente a Fred, alla sua risata e al suo sorriso che lo avevano accompagnato fino all’ultimo.
Percy guardò il suo riflesso allo specchio, era solo un corpo stanco, il volto era segnato dalle lacrime.
A volte aveva la sensazione di sentire Fred ma poi tornava alla realtà: c’era solo lui e un vuoto nell’anima.
 
***
 
Correva per le strade della Londra Babbana mentre la pioggia faceva compagnia a quel suo dolore che tentava di nascondere al mondo intero. Scappava da quei sentimenti belli, nuovi, che stava provando nei confronti di quella ragazza,  quei sentimenti che lo spaventavano, tanto erano forti.
Lui non era destinato al bene, lui aveva rinnegato la famiglia nel momento peggiore ed era responsabile della morte di Fred, non doveva essere amato, aveva ancora quel debito con il senso di colpa.
Si fermò per recuperare l’ossigeno, dei passi dietro di lui lo fecero voltare: era lei.
Non disse niente, solo una carezza sulla guancia bagnata e per un secondo sentì che quel vuoto era stato colmato. 
 
***
 
«Devi lasciarlo andare» disse Audrey.
«Come faccio? È sempre qui, nella testa!» esclamò furente incurante delle lacrime.
«È solo nella tua testa. La tua famiglia ti ha perdonato, sono certa che anche Fred lo abbia fatto. Sei tu che devi perdonarti».
«Come faccio a perdonarmi? Se io non l’avessi distratto lui non sarebbe morto! Se io non fossi tornato…» lasciò la frase a metà, colto da un singhiozzo più forte degli altri.
«Se tu non fossi tornato, Fred sarebbe morto senza avere tutti i suoi fratelli accanto a lui» rispose lei dolcemente.
E improvvisamente le sue ferite iniziarono a fare meno male.
 
***
 
Erano passati mesi da quella conversazione che aveva messo ancora più in discussione Percy; era stato in quel momento che aveva deciso di voler passare la vita con lei. Audrey era stata la coperta nella notte più fredda, il rifugio nella tempesta. Era stata fondamentale per superare in senso di colpa che lo aveva accompagnato dopo la perdita di Fred, gli aveva fatto capire che la sua famiglia aveva bisogno anche di lui per superare quel dolore improvviso e lancinante.
Tornando alla realtà, la vide rabbrividire mentre passeggiavano per Diagon Alley e le coprì le spalle con la sua giacca.
Le prese dolcemente la mano: accanto a lei, il vuoto era solo un ricordo lontano.
 
 
 
3. Pacchetto ERICA
Tema/Citazione: «Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio» - Seneca
Obbligo: Hurt/Comfort
Prompt: Coprire le spalle di qualcuno con la propria giacca

 
Angolo autrice:
Per la prima volta mi cimento anche io in un contest. Ho sempre ritenuto che il personaggio di Percy sia stato piuttosto sottovalutato: è vero che ha commesso degli errori ma ha anche capito. In questa serie di drabble ho cercato di immaginare come possa essere stato vedere un fratello, che poco prima ti aveva accolto, morire; quali sono i sentimenti le sensazioni con cui bisogna patteggiare dopo. E poi anche l'aspetto sentimentale, cioè di trovare una persona capace di raccogliere il tuo dolore facendolo diventare un po' suo ed in questo caso si identifica nella figura di Audrey.
Spero di non aver prodotto una bruttura.
A presto,
Chiara. 
   
 
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