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Autore: elev    10/09/2020    2 recensioni
Liam e Daniel sono amici fin dalle elementari.
Riflessivo e leale il primo, festaiolo e scansafatiche il secondo, seppur caratterialmente opposti si conoscono come le proprie tasche e sono legati da una stretta amicizia in cui condividono tutto: passioni, speranze, drammi, le corse spericolate in moto e il loro sogno più grande: correre fianco-fianco in un vero campionato.
Quando però la vita si mette di traverso rivoluzionandone i piani, coinvolgendo sentimenti imprevisti e mettendo in discussione anche un forte legame come il loro, improvvisamente rincorrere il sogno diventerà più complicato. Starà ai due ragazzi saper riconoscere il cammino giusto per sé senza dover rinunciare ad un’amicizia per la vita.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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*** Epilogo ***

Tra le varie cose che ho ritrovato dopo che sono andato a vivere da solo, la più importante è saltata fuori una mattina mentre mi aggiravo per l’appartamento ancora pieno di scatoloni da disfare con la tazza del caffè in mano. Quel quadernetto era lì, incastrato tra i libri sul fondo di un cartone. Sull’ultima pagina il testo che avevo scritto quella sera al mare. Sono sicuro che è stato quello il segno che non mi ha fatto rinunciare alla musica, portandomi a trovare lavoro in una piccola casa di produzione di un amico e di sera suonare in un locale.
Ho lavorato parecchio sulla musica da abbinare a quel testo e così oggi lancerò il mio primo singolo!

Varco la soglia degli studi radio con le mani che mi tremano.
“… E queste erano le ultime hit del momento. Stanno andando tutte forte in questo periodo ma oggi, cari ascoltatori e cari spettatori se ci state guardando sul nostro canale TV (vi ricordo che trasmettiamo in diretta), abbiamo una sorpresa per tutti voi. La settimana scorsa ve l’avevamo anticipato senza svelarvi i dettagli: abbiamo qui in esclusiva per le nostre frequenze il giovane autore di un nuovo singolo che promette bene! Liam, posso darti del tu, vero?”
“Sicuro!” Sorrido.
“Ok, prima di tutto vorrei farti un paio di domande….”

Il dj mi interroga su ogni dettaglio che mi ha portato a questo testo, alla sua storia e a quello che è successo in seguito. Mentre spiego i ricordi di quella sera in cui lo scrissi seduto in spiaggia dopo aver litigato con Dan mi ritornano in mente lasciandomi addosso una sensazione mista a commozione e nostalgia.

 “Ragazzi prima di ascoltare il pezzo, lasciatemi chiedere a Liam un’ultima cosa: nel testo si parla di velocità e di corse, hai spiegato che sono una delle tue passioni. Hai pensato a qualcuno in particolare? Forse un idolo d’infanzia?…”
“La canzone in realtà parla di un amico” – spiego – “Uno di quelli a cui non puoi mentire perché ti conosce meglio di chiunque altro, forse anche meglio di te stesso… ha esordito in superbike qualche anno fa realizzando il nostro sogno! Questa è per te, Dan!”

“(*)Senti qua
come strilla questo motore
come va
non lo senti mentre viaggia
che musica fa
come me non sa frenare l’amore che dà
non è stanco di lottare
 
Io le sento ancora addosso le paure
gli occhi di mio padre
le ossa rotte
ma poi la musica che ho dentro sale
ed io so solamente andare
 
Vado via per salvare un po’ di me
l’asfalto sembra fatto di plastica
ed ogni corsa è l’ultima
per me
 
Guarda qua
come strilla questo mio cuore
come va
non lo senti mentre batte che musica fa
come me non sa frenare l'amore che dà
non è stanco di lottare
 
Io le sento ancora addosso le parole
gli occhi di mia madre
le ossa rotte
ma poi la musica che ho dentro sale
ed io so solamente andare
 
Vado via per salvare un po’ di me
l’asfalto sembra fatto di plastica
ed ogni corsa è l’ultima
 
Quando il mondo correva più veloce di me
giurai che…. lo sarei andato a riprendere
 
Lo sarei andato a riprendere”

***

È di nuovo quasi estate. Daniel è, di nuovo, oltreoceano. Con gli amici dello studio abbiamo organizzato una piccola festa per l’uscita del singolo alla casa al mare dove tutto è cominciato. La terrazza è piena di gente e sarà la centesima volta che mi chiedono di ricantare la stessa canzone, ormai non mi sento più le dita e comincio ad avere la gola secca.
Le luci puntate su di me mi danno fastidio agli occhi ma non mi impediscono, dalla mia postazione, di osservare tutte queste persone. È così che, appoggiata al parapetto infondo alla terrazza, improvvisamente mi appare una figura inaspettata. Nina, guarda sorridendo nella mia direzione mimando un applauso. Non so nemmeno come abbia saputo di questa festa, ci eravamo sentiti il giorno che avevo incontrato Dan tornando a casa promettendoci, in una telefonata fiume, un incontro in cui lei avrebbe dovuto dirmi una cosa importante che al telefono, sosteneva, non avrebbe mai potuto dire. Ma poi tra mille impegni questo incontro non era più avvenuto.
La sua presenza mista alla  sorpresa mi provoca istantaneamente le stesse farfalle nello stomaco che avevo provato la prima volta che le sue labbra si erano posate sulle mie (per sbaglio, per caso o per fortuna) scatenando l’inimmaginabile.

Indossa un giacchetto morbido sopra un vestitino la cui cucitura sotto il seno, le mette in risalto le forme. I capelli sciolti le ricadono morbidi sulle spalle e le incorniciano il viso già leggermente abbronzato. Poso lo strumento in un angolo, mi alzo e per tutto il tempo che impiego a raggiungerla non riesco a toglierle gli occhi di dosso. La vedo arrossire.
“E tu che fai qui? Ti sei presa una cotta per il cantante?” Domando scherzoso quando finalmente mi trovo ad una distanza accettabile. “Non sai quanto sono felice che tu sia qui” aggiungo avvicinandomi a lei. La mia mano scivola spontaneamente sulla sua schiena e le sensazioni che avevo sempre provato in sua presenza, si riaccendono in me con lo stesso vigore. Avevo aspettato così a lungo, troppo a lungo.

Lei mi sorprende attirandomi a sé e quando le nostre labbra sembra siano pronte a fondersi da un momento all’altro, appoggia la fronte sulla mia sussurrando “Può darsi” a pochi centimetri dal mio viso.
Il suo respiro così caldo e le sue labbra morbide e seducenti mi confondono i sensi e quando le sue dita si insinuano tra i miei capelli  accarezzandomi la pelle credo di poter dire con certezza di stare per impazzire. Non le ho ancora tolto gli occhi di dosso.
“La smetti di fissarmi così?! Finirai per consumarmi!” Ridacchia lei. Sorrido e l’avverto che allora chiudo gli occhi e godo della sensazione delle sue mani su di me. Sospiro contro le sue labbra e finalmente annullo le distanze.


****

“Ehi, rockstar…” Nina mi raggiunge mentre sto salutando l’ultimo ospite. “Che ne dici se entriamo?” Mi chiede facendo cenno al salotto illuminato dentro casa. Io non ci sto capendo più niente. Mi sento come se mi avessero drogato con una sostanza di cui da ora in poi non potrò più fare a meno. Apro bocca ma non esce nessun suono.

Nina mi prende per mano conducendomi all’interno. Avrei voluto dirle che non ho mai smesso di pensarla ma non ne ho il tempo perché mi ritrovo avvolto da dietro dalle sue braccia e improvvisamente mi è tutto chiaro.
Mi giro e le sciolgo il nastrino che chiude l’abito sulla schiena con la mano libera e il tessuto scivola a terra con naturalezza lasciando scoperta la sua pelle morbida.
Il suo corpo ora è coperto solo da un intimo seducente che lascia intravvedere le sue forme e sento di stare per impazzire definitivamente quando le sue mani si infilano piano sotto la t-shirt sfilandomela con malizia lasciando scoperto il pentagramma a forma di infinito tatuato dietro la spalla sinistra. Lo accarezza con i polpastrelli, la mia pelle trema, sento il suo respiro su di me mentre le sue labbra lasciano una scia di piccoli baci sul mio petto.

Ho un estremo bisogno di stringerla a me e anche di mettermi comodo anche perché le mie gambe non reggeranno più a lungo. Raggiungo il divano e mi sdraio su di lei, le bacio le palpebre, gli zigomi, la punta del naso, il collo e lecco il corpo fino al bordo del reggiseno. Non ho più freni quando abbasso le spalline e le bacio la pelle mentre con la mano le slaccio quel pezzo di stoffa che ora mi è solo d’intralcio. Circondo i seni tonici con le mani e tasto i capezzoli che sento eccitare al mio tocco. Li bacio e scendo con la lingua fino all’addome. Sento un brivido percorrerla quando sposto il bordo delle mutandine ed esploro quel mondo caldo provocandole un gemito di piacere.
Incontro i suoi occhi e vengo letteralmente stregato quando le sue mani mi spingono il petto e con decisione capovolgono le posizioni.
 



**** Nina****


Mi era mancato da morire e il mio cuore non l’aveva mai dimenticato nonostante tutto. L’ho realizzato all’istante quando mi sono soffermata a guardarlo suonare e cantare concentrato sotto lo sguardo attento di tutti gli invitati. Ha un’aria diversa, più adulta che non riesco esattamente a capire da cosa dipenda: se per i capelli ora più lunghi o per l’espressione concentrata mentre suona.

Sono capitata a questa festa per caso. Qualche giorno fa Hannah, un’amica dell’università, mi aveva informata dei suoi programmi assieme alla sua nuova fiamma, per la serata del week end che doveva arrivare. Quando mi ha descritto il luogo e mi ha detto chi avrebbe suonato non ci potevo credere: quel posto era troppo importante, così speciale che mi sono auto invitata a costo di finire a reggere il moccolo. Come potevo immaginare l’ho persa di vista quasi subito e poco dopo ho visto la coppia andare via mano nella mano decisa ad appartarsi lontano, da qualche parte sulla spiaggia.

Quando finalmente ho incrociato il suo sguardo, trovandomelo davanti all’improvviso  non sono riuscita nemmeno a biascicare una parola, troppo impegnata a riempirmi gli occhi di quella meraviglia. È ancora più bello di quello che ricordavo tanto da avvertire l’eccitazione salire anche più in giù, verso il basso ventre. Arrossisco come un’adolescente solo al pensiero.

Non sa che favore mi ha fatto la mia amica a mettersi con Luca, il dj della radio in cui è stato trasmesso il primo singolo di Liam! Ricordo il giorno in cui l’ho sentito la prima volta per radio. Quando ho riconosciuto la sua voce non ci potevo credere, tanto che la tazzina del caffè che avevo in mano è caduta a terra rovesciando il contenuto per tutta la cucina.

Trovare le sue labbra sulle mie era prioritario. Mi sono stupita delle mie stesse azioni e quando finalmente se ne sono andati tutti non ci ho pensato due volte a trascinarlo dentro casa.
Dopo tutto quello che è successo, non posso credere di essere finalmente tra le sue braccia.
Ora i suoi addominali tesi sono diventati definitivamente il mio nuovo sogno erotico e credo di aver raggiunto il punto di ebollizione quando mi ritrovo a sfiorandogli il petto con le mani e piano farmi strada fino all’elastico dei boxer liberando la sua erezione. Sono costretta a mordermi il labbro quando mi rendo conto, senza ritegno, che vorrei approfittare del suo corpo sotto il mio per soddisfare alcune di quelle che finora erano solo mie fantasie. Scaccio quel pensiero e nascondo il viso nell’incavo del suo collo.
Rimaniamo nudi uno tra le braccia dell’altra senza che ci siano parole da aggiungere per un lungo momento, durante il quale il sentimento che ci lega ha il tempo di passare definitivamente il sottile confine tra l’amicizia e l’amore non lasciandoci scelta.

“Ti ho mentito prima” sussurro al suo orecchio “non mi sono presa una cotta per il cantante…. Mi sono innamorata di lui!”
Le sue labbra si stirano in un sorriso veloce. Scioglie l’abbraccio e incatena gli occhi ai miei. Il suo viso appena arrossito si avvicina al mio e annullando le distanze soffoca  “Ti amo, non ho mai smesso” sulla mia bocca afferrando il labbro inferiore.
“E allora tu non smettere….”
Ci amiamo senza fretta, con delicatezza e passione fino all’apice del piacere che non tarda ad arrivare facendo di noi una cosa sola e di me la donna più felice del pianeta.


L’aria di una notte già quasi estiva ci carezza la pelle mentre ci inebriamo del profumo dei nostri corpi, in silenzio, fino alle prime luci dell’alba. Il sole sta per sorgere quando lo sento muovere e sedersi sul bordo del letto afferrando il telecomando della tv.

Il mio ennesimo sbadiglio viene interrotto dalle fluenti parole del cronista e guardo Liam cercare di individuare quel “10”** blu e arancione sulla griglia di partenza. Quando lo vede sorride e la sua mano finora appoggiata sul bordo del materasso, trova la mia; le nostre dita si intrecciano stringendosi forte.

“…Vado via per salvare un po’ di me
l’asfalto sembra fatto di plastica
ed ogni corsa è l’ultima
Quando il mondo correva più veloce di me
giurai che…. lo sarei andato a riprendere
Lo sarei andato a riprendere!”

 
 
 
 

* La canzone originale è cantata e scritta da Cesare Cremonini e si intitola “46”. Il copyright della canzone appartiene esclusivamente alla band e ai suoi autori.
** Avevo bisogno un numero che mi “piacesse”. Poi ho scoperto che in realtà il numero 10 nell’attuale campionato SBK non ce l’ha nessuno ed è stato perfetto…. non volendo legare nessun pilota reale a Daniel
 
 
 


Piccolo sclero di elev
Care lettrici che avete recensito e cari lettori silenziosi, vi ringrazio innanzitutto per essere arrivati fin qui. Sono felice di condividere con voi la ritrovata ggioia del “piccolo panda” e la scampata permanenza preso la protezione animali XD
Con questo ecco qui. Questa è stata la mia fatica, una di quella che mi ha tenuto testa per 2 anni e sinceramente spero di non avervi deluso, annoiato o peggio e di non essere stata troppo... "troppo" nel descrivere le ultime scene. Non avendo ulteriori riscontri chi mi ha letto sembra aver apprezzato… Non voglio promettervi nulla anche perché la mia ispirazione è imprevedibile, quindi non so quando posterò una nuova storia ma spero che quando tornerò sarete qui a seguirmi. A quanto pare quelle più brevi sono quelle che mi riescono meglio ;)
Con questa bella prospettiva vi abbraccio virtualmente e a distanza di sicurezza (visti i tempi)
- Elev
 
  
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