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Autore: fenice64    10/09/2020    9 recensioni
Libri, una passione che si coltiva lungo tutto il corso della propria vita e dei quali non si può stare senza. Essi ci accompagnano, ci insegnano e ci parlano. Versi sciolti, forse non propriamente una poesia in senso canonico, per condividere questo mio sentire.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un fiore tra le pagine – Nel giardino dell'Infinito tra vaghe stelle  dell'Orsa…

Una casa senza libri è come una stanza senza finestre.
(Marco Tullio Cicerone)

Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.
(Italo Calvino)

Io sono nel libro. Il libro è il mio universo, il mio paese, il mio tetto, il mio enigma. Il libro è il mio respiro, il mio riposo.
(Edmond Jabès)

 

Sono solo io che amo l’odore dei libri,

la fragranza della carta,

il rumore sordo che fanno le pagine

quando vengono voltate da una mano attenta a non rovinarle?

Gli occhi corrono veloci,

come il dito che segna ogni singola riga,

con la voglia di essere già oltre,

percependo il profumo che emana dall’ultima pagina.

I libri,

grandi compagni di avventure,

che,

ascoltando i tumulti del cuore,

mi hanno accompagnato nelle varie stagioni della mia vita,

e dei quali mai potrei fare senza.

Loro mi conducono,

ancora oggi,

in mondi alternativi alla nostra realtà,

mi donano la possibilità di estraniarmi da tutto e da tutti,

e di immergermi in un universo

dove si annullano i confini,

dove l’impossibile diventa possibile,

e dove posso sentirmi parte di vicende dagli svariati scenari.

Senza i libri,

il mio mondo sarebbe un poco più buio,

e non avrei potuto esplorare

ciò che la mente umana,

insieme al cuore,

è in grado di creare,

donandomi una sensazione di completezza.

Libri letti,

un tempo per dovere,

la maggior parte per il mio piacere,

un piacere che mai mi abbandonerà

e che sarà una delle ultime cose che lascerò andare.

Una vita insieme ai libri,

scelti, amati, goduti, accarezzati,

e mai gettati in un angolo,

perché sarebbe come relegare in disparte un vecchio amico,

che,

con la sua voce,

ti ha rapito l’anima

e ti ha sedotto,

che ha raccontato tante meraviglie

e che tanto ancora ha da dire.

Loro riempiono,

talvolta,

i vuoti che scopro dentro di me,

e mi parlano

e sempre seguiteranno a farlo,

fintanto che io continuerò a sfogliare le loro pagine.

 

   
 
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