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Autore: Yuzar    11/09/2020    1 recensioni
Non era decisamente la sua giornata!
Essendo già di base una ex-pedina scomoda della più grande associazioni dell'Underworld e di essere a conoscenza dei segreti scomodi della maggior parte delle associazioni governative e non.
Aggiungiamoci il fatto di essere particolarmente sfigata e quindi di essere in ritardo per il colloquio che l'avrebbe salvata dallo sfratto, dall'essere rapita da un tipo con un cucchiaino sulla guancia ed aver vomitato nell'auto dannatamente ROSA di un tizio terribilmente pericoloso vestito di ROSA era stata davvero una pessima giornata!
Non poteva mica andare peggio di così, no?
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Donquijote Family, Donquijote Rocinante, Nuovo personaggio | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivata in orario!
Non sapeva coma avesse fatto ma era in orario!
Erano le 9:27!
Probabilmente oggi l'universo era dalla sua parte!

Helen lasciò andare in un sospiro tutto lo stress che le aveva attanagliato lo stomaco durante il viaggio si osservò rapidamente allo specchio, constatando di essere presentabile e scese dalla macchina, intenzionata a dirigersi verso il cancello quando qualcuno le posò improvvisamente una mano sulla spalla facendola voltare.

Davanti a se c'era un uomo alto e largo almeno quanto un armadio, con corti capelli neri ed un paio di occhiali da sole dello stesso colore con la montatura chiara. Indossava un completo elegante con sopra un cappotto bianco. Chi diavolo era questo tipo? Perchè l'aveva fermata? Ma soprattutto.... PERCHE' CAVOLO AVEVA UN CUCCHIAINO SULLA GUANCIA!?

Prima che potesse anche solo pensare di dire qualcosa lo strano uomo interruppe il filo dei suoi pensieri con una semplice frase        

Prima che potesse anche solo pensare di dire qualcosa lo strano uomo interruppe il filo dei suoi pensieri con una semplice frase.

- Mi segua signorina!-

Helen sgranò gli occhi, se possibile, ancora più confusa di prima. Osservò bene in faccia l'uomo per capire se avesse sentito bene. Quindi chiese semplicemente all'uomo di ripetersi.

- Prego?-

Lui si limitò a ripetere la frase senza cambiare in alcun modo il tono di voce

- Ho detto: Mi segua signorina!-

Helen emise un profondo sopiro: l'aveva detto che sarebbe stata una giornata piuttosto lunga!

"Ci mancava solo il maniaco con il cucchiaino sulla guancia!"

- Sono veramente spiacente ma, al momento devo proprio scappare! Ho un colloquio, sono in ritardo, non ho bevuto il mio ginseng e non posso proprio stare a sentire potenziali molestatori! Buonagiornata e mai più rivederci!-

Detto questo si voltò intenzionata ad allontanarsi il più possibile da quello strano tipo (potenziale maniaco) mentre, alle sue spalle, si poteva sentire una risata provenire da una lussuosa macchina nera dai finestrini oscurati parcheggiata proprio dietro allo strano uomo. Ma, sinceramente ad Helen non importava! Doveva fare questo colloquio e lo avrebbe fatto!

Arrivò fino alla maniglia dell'ingresso quando lo strano tipo con il cucchiaino sulla guancia la avvisò

- Mi segua o sarò costretto a prendere provvedimenti!-

Se fosse successo in qualsiasi altro giorno o momento avrebbe lasciato correre o addirittura lo avrebbe seguito per capire che diavolo voleva e, nel caso fosse stato un maniaco avrebbe potuto tranquillamente difendersi: non per niente girava con un coltellino in tasca che era pure parecchio abile ad usare! Però oggi era veramente di pessimo umore, oltre che in ritardo, perciò non era proprio in vena di scherzi!

- Sa dove potrebbe mettere i suoi provvedimenti? Magari  potrebbe appiccicarseli in faccia per non lasciare da solo quel povero cucchiaino!! -

E così si girò nuovamente verso la porta più che intenzionata ad entrare e fare sto stramaledettissimo colloquio. Nel frattempo la risatina era ricominciata, leggermente più forte rispetto a prima o forse solo per il fatto che il finestrino posteriore fosse stato leggermente abbassato. Ma, purtroppo, l'incubo del molestatore non era ancora finito...

- Mi segua, questo è l'ultimo avvertimento-

Questa era la goccia che faceva traboccare il vaso! Non era una persona volgare ma, quando è troppo, è troppo!

- Se proprio deve andare da qualche parte vada affanculo, o magari nel vicolo a destra! Ho visto una bella ragazza che scommetto sarebbe decisamente più disponibile ad ascoltare le tue richieste in cambio di un po' di soldi! Così, quantomeno ,mi lascierebbe in pace!-

Si sarebbe voltata e sarebbe entrata da quella maledettissima porta se solo il maniaco non l'avesse sollevata a sacco di patate e gettata con poca grazia nella lussuosa auto nera per poi chiudere la porta a chiave e mettere in moto la macchina.

-QUESTO E' SEQUESTRO DI PERSONA!! LASCAMI ANDARE SUBITO!-

La solita risata, proveniente da chissà quale angolo della macchina la zittì, costringendola a cercare di identificare la provenienza del suono.  Si trovava in un auto spaziosa, decisamente spaziosa edai sedili colorati con uno dei colori con il quale aveva un rapporto più complicato in assoluto, (per non dire pessimo) cioè il rosa più tutte le sue varie sfumature! E lì dentro era tutto rosa! C'era rosa ovunque, persino il soffitto era rosa! 

Improvvisamente ebbe un attacco di nausea e fu sinceramente tentata di vomitare sui sedili dal colore così abominevole quando qualcosa di addirittura peggiore entrò nel suo campo visivo
Non solo era rosa ma addirittura di pessimo gusto!

Era un uomo biondo, decisamente alto, dai capelli corti che portava in spalle un cappotto.
Un cappotto orribile di piume rosa.
Un fottutissimo cappotto di piume... ROSA
Come se non bastasse per fare suicidare qualsiasi persona con un minimo di buongusto quell'obrobrio era sopra ad una camicia FRAGOLA lasciata completamente aperta ed un paio di pantaloni ROSA TIGRATI DI FUCSIA. Sui piedi invece portava un paio di mocassini BORDO' e a dare il colpo di grazia c'erano loro!
Quei maledetti occhiali dalle lenti VIOLA!

Stava per prendere l'accendino per darsi fuoco (e magari dar fuoco pure alla macchina) quando la macchina svoltò rapidamente verso destra. E fu lì che vomitò veramente

 

   
 
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