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Autore: Aliasor    11/09/2020    0 recensioni
Dal capitolo 5: "A venticinque anni ho intuito che la luce e l'ombra sono i lati opposti della medesima cosa, che il luogo illuminato dal sole viene sempre raggiunto dall'ombra."
[Natsume Soseki]
Dal capitolo 8: "Ormai un dio non lo aveva più. Aveva abbandonato Arceus, Dio o chi per loro da molto tempo, da quando era accaduta quella storia. Dal suo punto di vista erano loro ad averlo rinnegato, nonostante tutto quello che avesse fatto per loro. Non avrebbe venerato un dio ingrato!"
Ad Arenipoli Corrado si rivela non essere l'unico genio presente, la città ne ha infatti dato i natali a un altro decisamente più solitario.
Mosso da interesse, il Capopalestra, deciderà di diventare il suo mentore e sviluppare le sue attività sociali.
Contemporaneamente un famoso giovane attore del Pokéwood è alla ricerca di N insieme a una ragazza che afferma di saper parlare con i Pokémon.
Intanto ad Alola, un uomo con un occhio solo di nome Lewis sembra essere sull'orlo della pazzia e della più profonda disperazione.
Genere: Avventura, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Corrado, Cyrus, Ghecis, N, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Manga, Videogioco
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Lewis si rasò la barba facendo attenzione a non tagliarsi, nel frattempo N stava bevendo una tazza di latte aspettando che fosse pronto.
<< Ti chiederai cosa fossero quello cose di ieri sera, immagino.>>
<< Uh… sì, Lewis.>>
<< si chiamano Ultracreature. Il discorso è abbastanza lungo, ma per farla semplice sono bestie che vengono da dimensioni parallele. Quanto sei ferrato con il concetto di multiverso e dei concetti di conservazione del principio antropocentrico di Maggues e di preservazione dell’energia di Fummermore?>>
<< Non molto veramente.>> Rispose imbarazzato. << So che secondo la teoria del multiverso esistono diversi universi alternativi al nostro che possono cambiare leggermente o drasticamente a seconda degli avvenimenti accaduti. Un mondo dove ad esempio io non sono mai nato oppure in cui sono una donna.>>
<< Corretto, bravo.>> Posò il rasoio osservando il volto liscio con soddisfazione, raramente si radeva del tutto. << Ora spieghiamo il resto. Il primo concetto afferma che in ognuno di questi mondi paralleli esisterebbero, in qualche modo, delle versioni degli esseri umani, più o meno, simili a noi. Il secondo che attraversando degli ipotetici wormhole l’energia acquisita tramite i viaggi dimensionali verrebbe costantemente mantenuta dal viaggiatore poiché non sarebbe mai spesa per le attività quotidiane. Le Utracreature percepiscono e si nutrono dell’energia prodotta dal secondo principio. Noi chiamiamo coloro che posseggono tale energia col nome di “Erranti”. Comprendi, N?>>
<< Aspetti...>> Il verde si tenne la fronte , aveva capito tutto, ma non riusciva a crederci per davvero. << Lei viene da un mondo parallelo?>>
<< Indovinato.>> Disse indicandolo col dito. << Io sono un Errante di un altro modo. Da quando sono bloccato qui le Ultracreature mi cacciano, nei miei viaggi ho accumulato un sacco di quella che viene definita “Ultraenergia”. Difficile da credere, eh?>>
Difficile eccome! Quel tizio affermava di essere un viaggiatore dimensionale! Ne aveva viste cose strane, ma questo le superava tutte e non possedeva nessuna prova ad eccezione dell’attacco di quelle “Ultracreature”.
I quella storia c’erano anche troppi “Ultra” per i suoi gusti.
N bevve un sorso del suo latte, poi spostò il suo sguardo verso le pillole che Lucario stava mettendo in una piccola borsa da viaggio. Non ci aveva fatto troppo caso il giorno prima, ma ne aveva in gran numero; erano abbastanza per uccidere un uomo.
Cercò di leggere i nomi sulle etichette stringendo gli occhi: “Barzephan”, “Eexotil”, “Mesocidan”… riconobbe il terzo all’istante. Lo prendeva anche Ghetsis, era uno psicofarmaco contro i problemi mentali piuttosto gravi, quando il padre non lo assumeva aveva attacchi di violenza e aggressività; aveva mandato in infermeria più persone con armi e naso rotto.
Fece un breve riassunto di quello che aveva imparato: Lewis era un viaggiatore dimensionale, attraeva le Ultracreature e prende un sacco di pillole. Iniziava un po’ a pentirsi della sua scelta di contattarlo, aveva tutte le basi per divenire un villain.
<< Sei pronto, Lucario? Andremo a conoscere la mia nipotina!>> Disse allegro, sembrava che l’uomo della notte prima non fosse mai esistito. << Ma prima chiamiamo gli altri.>>
<< Gli altri?>> Domandò N curioso.
<< Non crederai che io abbia solo Lucario con me?>>

Stavano volando in alto, sopra le nuvole, usare il teletrasporto aveva i suoi limiti ma le grandi ali del Pokémon li accompagnavo senza problemi sino alla loro meta.
Nero non era mai stato a Sinnoh, così come Aletheia. Ciò che il ragazzo sapeva che quello che aveva letto sui libri di scuola.
Reshiram ricordava Aletheia, ma cercava in ogni modo di avere un contatto visivo con la ragazza. Ancora loro due non si erano incontrati nella sua epoca e non voleva causare più paradossi del dovuto.
<< Tuo nonno viveva a Canalipoli, giusto? Se siamo fortunati troveremo quello che cerchiamo.>>
<< Sì, mamma ha detto che il nome è quello.>>
Nero annuì con un cenno del capo.
Da quando erano partiti aveva avuto un brutto presentimento.
Ghetsis era stato sin troppo collaborativo e questo non era da lui. Quell’uomo era marcio sin nel midollo, un demone in forma umana.
Feci antropomorfe. Non riuscì mai a perdonare quello che fece ad N, un padre non dovrebbe mai fare una cosa del genere al proprio figlio.
Ad essere completamente onesti, provò il desiderio di mettere fine alla sua vita quando lo sconfisse al castello. Un colpo secco. Chi lo avrebbe potuto mai criticare?
… N. N lo avrebbe fatto.
Quel ragazzo era l’anima più pura che avesse mai visto, forse per questo provava quegli strani sentimenti per lui.
Più di un amico, meno di un amante.
<< Nero, manca molto?>>
<< Eh? No, ci siamo quasi. Dobbiamo solo trovare un posto dove atterrare.>>
Fu distolto dai suoi oscuri pensieri.
Si sentiva rilassato… già, quella ragazza era proprio simile ad N.





Dopo tanto tempo torno con un capitolo di sole spiegazioni di Lewis. Beh, capita.

   
 
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