Fanfic su artisti musicali > Chicago
Segui la storia  |       
Autore: evelyn80    11/09/2020    4 recensioni
Raccolta di piccole one-shot partecipanti alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul_Shine sul forum di EFP.
Vari momenti divertenti con protagonisti Terry Kath e/o Danny Seraphine, la mia BROTP nel fandom dei Chicago.
Il capitolo n° 10, "Invasioni barbariche", partecipa anche alla Challenge "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP
Il capitolo n° 17, "Disastri enologici", partecipa anche alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan sul sito di EFP
Il capitolo n° 19, "Io ce l'ho più grosso", partecipa anche alla Challenge "Let's Hope this Challenge will make this Christmas right" indetta da Asmodeus EFP sul Forum di EFP
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Danny Seraphine, Nuovo personaggio, Terry Kath
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Make me smile'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Battute a colazione

 

 

 

Caribou Ranch, 15 maggio 1973

 

Impegnati ai fornelli del suo piccolo chalet al Caribou Ranch, dove quella mattina i ragazzi avevano deciso di far colazione, Terry e Lee lavoravano spalla contro spalla, silenziosi e concentrati. Non avevano un tostapane a disposizione, così, dopo che Peter glielo aveva suggerito, avevano deciso di tostare il pane in cassetta in padella. O meglio, in due padelle, visto che ognuno aveva deciso di fare a modo proprio.
Il trombettista leggeva con attenzione su un foglietto totalmente coperto da scritte in una calligrafia rotondeggiante, ripetendo tra sé e sé gli ingredienti.
«Due pizzichi di sale... un pizzico di pepe...».
Terry gli lanciò un'occhiata di sottecchi, tornò a guardare il proprio pane quasi completamente bruciacchiato e infine tese la mano verso il compagno di band.
«Mi passi la ricetta?».
«Eh no, caro mio!», sbottò Lee, sottraendo il foglietto alla sua vista. «Te lo sogni, di copiare la ricetta delle uova strapazzate di mia nonna. Hai deciso di fare di testa tua? E allora, fai di testa tua!».
«Io volevo solo un aiutino, buco del culo, mica fregarti il cappello da chef stellato!», replicò il chitarrista, seccato.
«La smetti di chiamarmi in quel modo?!», saltò su Lee, inviperito, quasi lasciandosi sfuggire di mano la padella.
«Guarda che siete stati voi, a mettervi quel nome idiota», rispose Terry indicando Walter e James, già strizzati insieme agli altri attorno al piccolo tavolo in attesa della colazione. «Avete fatto tutto da soli, quindi ora non venire a lamentarti se ti chiamo col nome che vi siete scelti!».
Danny, appena uscito dal bagno, interruppe la diatriba, piazzandosi in mezzo a loro e osservando entrambe le padelle. Fece un cenno d'approvazione verso quella di Lee e storse il naso alla vista dei resti carbonizzati in quella di Terry.
Il chitarrista lo fulminò con lo sguardo, quindi decise di smorzare la tensione con una battuta.
«Cosa fa un pomodoro la mattina?».
Terry alzò gli occhi per fissare l'amico, un'espressione interrogativa stampata in faccia, e Danny riprese: «Salsa. E una patata?».
Il chitarrista rimase a guardarlo con la bocca semiaperta e la faccia da pesce lesso.
«Pure. E l'insalata?».
Terry si grattò la testa mentre il pane finiva di abbrustolire del tutto, spandendo odore di bruciato nella piccola cucina.
«Russa!», concluse Danny mettendosi a sedere a capotavola.
Lee scoppiò a ridere, più per l'espressione del chitarrista che non per la barzelletta.
Terry si voltò a guardarlo di sottecchi, per poi girarsi verso il batterista. «No, aspetta... Era una battuta? Non l'ho capita!».
«Ma va?», chiese ironico Robert. «Non se ne era accorto nessuno!».
«Gne... gne... gne», borbottò il chitarrista. «Allora, visto che ridi tanto, ti servo per primo. Tiè!». E, con la grazia di un elefante in un negozio di cristallerie, gli rovesciò il contenuto – bruciato – della padella nel piatto.

 

 

Prompt n° 1 - “Mi passi la ricetta?”

Prompt n° 3 - “No, aspetta... era una battuta? Non l'ho capita!”

 

 

Spazio autrice:

Sì, ne sono consapevole: anche questa è una piccola idiozia, una flashina in cui sono riuscita a inserire addirittura due prompt, ma come si fa a resistere alle foto che Pinterest mi suggerisce, tipo quella che avete visto a inizio capitolo? Non sono adorabili questi due ragazzoni? E Lee non sembra proprio intento a leggere qualcosa, con il pizzico di sale stretto tra le dita?
E anche se non si vedono, devono per forza apparire anche gli altri ragazzoni, no?
Anche stavolta, Terry chiama molto delicatamente Lee “buco del culo”. Come già detto in un altro capitolo di questa raccolta, Walt, Jimmy e Lee, i fiati dei Chicago, si erano autonominati la “Hole in the Ass Gang”. Quindi, Lee, non puoi lamentarti se Terry poi ti chiama col nome che vi siete scelti XD.
Nella primavera del 1973 i Chicago erano al Caribou Ranch, impegnati a registrare “Chicago VI”.
Spero di avervi fatto sorridere!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Chicago / Vai alla pagina dell'autore: evelyn80