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Autore: ONLYKORINE    11/09/2020    1 recensioni
Sam è un valoroso cavaliere, ma solo sconfiggere il drago a guardia del castello lo renderà il cavaliere più coraggioso di tutti.
E quindi? Quindi si sconfigge il drago! Oppure lo si fa domani...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draghi e cavalieri
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Sam era sdraiato nella polvere e guardava oltre il masso che lo riparava agli occhi del drago. Aveva sempre saputo di voler essere un cavaliere e un giorno sarebbe diventato il cavaliere più coraggioso di tutti. Un giorno, dopo esser riuscito a sconfiggere il drago.

Spiò ancora sporgendosi dalla roccia. Il drago, immobile, sembrava incurante della sua presenza quindi, o non lo aveva visto o fingeva molto bene, cercando di prendere Sam di sorpresa.

Sam trattenne il respiro e lo osservò attentamente: il capo era dritto, attento, e i suoi occhi, ai lati della testa, erano oblunghi e concentrati. Sembravano cattivissimi. La sua testa allungata ora si muoveva a destra e a sinistra, per permettergli di guardarsi intorno. Sam si nascose di nuovo. Il drago non aveva ancora sputato fuoco, ma lui sapeva che poteva farlo e chissà che non avrebbe provato presto ad arrostirlo.

Quando il drago si spostò, girando ancora la testa, strinse più forte l’elsa della spada: non doveva avere paura. Era coraggioso e quando sarebbe riuscito a salvare la principessa prigioniera del castello alle spalle del drago, sarebbe stato un eroe. Il più era sconfiggere il drago.

Ma come si colpisce un drago? Osservò ancora il suo corpo: tutto era ricoperto da squame verdi, in linea regolare sul dorso mentre altre sul ventre e sotto la testa erano più chiare e seguivano un disegno diverso. Vedeva il suo ventre alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo respiro. Sicuramente il cuore del drago non batteva così forte come il suo, pensò.

Guardò ancora le squame più chiare. Erano forse meno rigide di quelle sul dorso? Sarebbe riuscito a trapassarle più facilmente con la spada? Oppure la sua arma avrebbe ceduto sotto il peso di una pelle spessa e dura come sembrava quella sul dorso? 

Sam si asciugò un rivolo di sudore dalla fronte con la mano che reggeva lo scudo, la sua difesa insieme all’armatura e all’elmo. Il suo scudo era grande e pesante, ma sarebbe bastato? Controllò ancora le zampe del drago. Erano impolverate ma si vedeva bene quanto i suoi artigli fossero lunghi e spessi, mentre si muoveva. Il suo scudo l’avrebbe protetto? O sarebbe bastato il colpo di uno di quegli artigli per lasciarlo senza protezione?

Si sistemò l’elmo e si accucciò un altro po’. Il drago dovette sentire il suo spostamento, o forse aveva percepito l’odore della sua paura, perché si girò verso la sua direzione. La creatura avanzò di due passi prima di alzare la testa e aprire la bocca.

Sam ebbe un brivido di paura che gli attraversò la schiena. Il drago avrebbe sputato fuoco? E lui cosa avrebbe fatto? Sospirò quando il drago fece solamente saettare la lingua biforcuta. Lo fece tre volte e poi iniziò a muovere la testa. Il movimento della sua bocca fece pensare a Sam che avesse ingoiato qualcosa e lo stesse masticando. Spalancò gli occhi e sperò di non essere il suo prossimo boccone.

Quando capì che non sarebbe servito a niente aspettare ancora, Sam si preparò a colpire. Strinse forte la spada e lo scudo, sistemò l’elmo e si mise in ginocchio. Avrebbe aspettato che il drago si fosse voltato verso il castello per prenderlo di sorpresa e cercare di avere la meglio su di lui. Oppure, solamente girarci intorno e arrivare alla fortezza.

Quando si alzò in piedi, un grido dall’entrata del castello lo deconcentrò facendogli cadere rumorosamente la spada nella polvere. Sam si voltò verso la principessa e sbuffò forte.

“Sam, è pronta la cena!” Aveva urlato la mamma e la lucertola era scappata velocemente via, mentre Sam raccoglieva il cucchiaio di legno e si incamminava verso la porta di casa stringendo il coperchio del bidone dei rifiuti. Sulla soglia di casa, si voltò e guardò il cortile.

“A domani, drago.”

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