Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: ali04    13/09/2020    3 recensioni
Gli dei del Monte Olimpo raggiungono una piccola isola nel Mar Giallo per portare a termine una missione: ritrovare Eros, il dio dell'amore, rapito da Crono e dai Titani e nascosto tra i mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
23. Ventitre
(τρεῖς καὶ εἴκοσι)
 
 

- Dobbiamo parlare.
Il tono di Chanyeol non ammetteva repliche, infatti Jungkook fermò l’ondeggiare del sacco da box con entrambe le mani. Guardò i tre nuovi arrivati con curiosità, ma anche con quella che Baekhyun riconobbe come accondiscendenza.
- Ce ne avete messo di tempo. Credevo mi sareste piombati addosso subito dopo avermi visto alla spiaggia.
Chanyeol e Yeri si scambiarono un’occhiata confusa.
- Tu…
- Ti ho riconosciuto subito, Poseidone. Non avresti dovuto nuotare così velocemente.
Chanyeol, punto sul vivo, si irrigidì: - Cercavo di salvarti!
Jungkook sorrise appena, abbassando lo sguardo, così che i suoi occhi fossero completamente coperti dai riccioli neri.
Baekhyun osservava quello strano quadretto e non capiva perché fossero tutti così calmi e perché nessuno aveva ancora fatto la domanda più importante.
Se non la facevano loro… beh, l’avrebbe fatta lui.
- Quindi tu sei Eros?
Tre paia di occhi si puntarono su di lui e Baekhyun rabbrividì: forse sarebbe stato meglio se fosse stato al suo posto.
- Eros? - chiese Jungkook, aggrottando le sopracciglia - Credete che io sia Eros? Non mi avete riconosciuto?
- La foschia è molto forte intorno a te - spiegò Yeri - Chanyeol si è accorto che qualcosa non andava perché hai divelto la porta del peschereccio.
- Allora, sei o no Eros? - chiese ancora Baekhyun, spazientito. Era curioso e quei tre stavano girando intorno alle cose più interessanti.
Jungkook finalmente si staccò dal sacco da box e prese a sciogliersi lentamente le bende banche che gli fasciavano le mani.
- No, non sono Eros. Vi sembro uno spiritello perfido e malizioso?
- Non dire mai una cosa del genere davanti a lui - borbottò Chanyeol, passandosi le mani tra i capelli - Non capisco chi tu sia. Non hai l’aura di un dio, ma non sei nemmeno un mortale.
- Forse non stai percependo con attenzione, zio. - Jungkook sorrise ancora, allargando le braccia - Sono Eracle.
- Oh… - biascicò Baekhyun, incredulo. Accanto a lui i due dèi erano immobili come statue.
Jungkook fece spallucce: - So cosa state pensando, avrei dovuto rivelarmi prima. Ma in realtà avevo incontrato solo Artemide e non sapevo ci foste tutti. Volevo valutare la situazione prima di uscire allo scoperto.
- È perfettamente comprensibile. - disse Baekhyun, prima di dare una gomitata al fianco di Chanyeol, perché si riprendesse.
- Eracle. - disse semplicemente quest’ultimo, come se constatandolo ad alta voce rendesse tutto più chiaro - Ecco come hai fatto a distruggere quella porta.
- Ed ecco perché non avevo bisogno di essere salvato. Ma tu sei stato molto gentile a provarci, zio.
- Zio? - chiese Baekhyun, che ormai nemmeno provava più a capire da solo le parentele tra i loro ospiti mitologici.
- Eracle è figlio di mio fratello Zeus e di una mortale, Alcmea.
- Sei un semidio? - gli chiese Baekhyun e Jungkook annuì, asciugandosi il sudore dalla fronte con l’avanbraccio.
- Sono il semidio per eccellenza. Il più forte, il più invincibile…
- Il più odiato dagli dèi - completò Yeri - Ti porteremmo a casa con noi, ma sai com’è.
- Com’è? - chiese Baekhyun, la cui curiosità stava facendo faville.
- Vedi - provò a spiegargli Chanyeol - Eracle non è molto simpatico a Era, essendo frutto di un adulterio di mio fratello. Lo ucciderà appena lo vedrà.
- Ci proverà, vorrai dire. E non sono sicuro di volerglielo permettere - disse Jungkook - Da quello che ho capito avete perso il volatile dell’amore. Posso aiutarvi se volete.
Yeri ridacchiò e fece per ribattere, ma Baekhyun la batté sul tempo: - Sarebbe fantastico! Ma prima ho una domanda.
- Sarebbe?
- Il peschereccio. Cos’è successo? Da quello che ho capito le condizioni del mare erano ottime e le luci di navigazione funzionavano. Allora come ha fatto a scontrarsi con lo scoglio?
Il volto di Jungkook si rabbuiò e il ragazzino sospirò, in un chiaro tentativo di prendere tempo.
- Facciamo un patto: io rispondo a questa domanda e vi racconto com’è andata quella notte e voi in cambio impedite agli altri dèi di farmi fuori. Sono forte e non ho paura di loro, ma la terribile Era ha sempre un crudele asso nella manica e voglio continuare a dormire sonni tranquilli e senza serpenti nel mio letto.
- Sarà impossibile. - commentò Yeri, ma Chanyeol aveva già allungato una mano e stringeva quella di Jungkook, sugellando il patto.
 
***
 
Jungkook e Yeri camminavano davanti a loro, intenti a conversare di chissà cosa. Baekhyun li osservava e piano piano i pezzi del puzzle andarono al loro posto: Jungkook e Yeri erano fratellastri, avendo lo stesso padre.
Guardò Chanyeol accanto a sé: il ragazzo alto fissava i suoi piedi mentre camminava e la fronte era aggrottata in un’espressione pensierosa.
- Tutto bene? - gli chiese Baekhyun, sfiorando la sua mano con le dita.
Chanyeol sembrò risvegliarsi in quel momento da uno stato di trance e arricciò le labbra in un mezzo sorriso.
- Sì, stavo solo pensando.
- A Jungkook?
- E alla delusione di non aver ancora trovato Eros.
Baekhyun sospirò dispiaciuto e, prima di poter cambiare idea, prese la mano di Chanyeol. Se il più alto voleva fingere di non aver apprezzato il gesto fallì miseramente, perché subito tutto il suo viso si illuminò.
- Lo troverete. Ci stiamo avvicinando, ne sono sicuro. In più credo che avere Jungkook dalla nostra parte…
- Tu non capisci - lo interruppe Chanyeol - Lui ha sempre diviso gli dèi. Irene lo odia a prescindere per ovvi motivi, Seulgi invece lo adora ed è la sua eterna protettrice. Kyungsoo lo odia, Jongin lo odia, Sehun lo odia…
Baekhyun sgranò gli occhi. Forse portarlo alla casa sulla scogliera era stata una pessima idea.
- E tu?
Chanyeol fece spallucce: - Non ho mai avuto un rapporto particolare con lui. Lui non ha mai fatto un torto a me e io non ne ho fatti a lui.
- E perché gli altri lo odiano tanto?
- A causa delle fatiche.
Baekhyun si diede dello stupido: come aveva fatto a non pensare alle famose dodici fatiche di Eracle.
- La prima è stata l’uccisione del Leone di Nemea, poi c’è stato l’Idra, la Cerva di Cerinea, a cui Yeri teneva particolarmente…
Baekhyun azzardò un’occhiata ai due davanti a loro, ancora immersi nella loro conversazione.
- E lei non lo odia?
- Non ne ho idea. Credevo di sì, ma mi sembra tranquilla.
Baekhyun sperò che Yeri non stesse fingendosi amichevole per far abbassare la guardia a tutti, prima di uccidere Jungkook.
- Ma Eracle la rapì viva, quindi forse non lo ritiene un grave affronto - disse Chanyeol - L’ultima fatica è stata rapire Cerbero.
A quelle parole, Baekhyun rabbrividì: - Ha rapito il cagnolino di Kyungsoo?
- Ti ricordo che al tempo aveva tre teste.
- Ma l’ha preso davvero?
- Oh sì - Chanyeol ridacchiò al ricordo - Kyungsoo era furente, ma quel ragazzino gliel’aveva fatta sotto il naso. Poi però gliel’ha anche riportato.
Baekhyun guardò Jungkook. Aveva sempre pensato che Eracle fosse un vero eroe e i fatti dimostravano che non aveva torto.
Inoltre, gli sembrava incredibile che quel ragazzino avesse davvero fatto cose come uccidere un Idra o rapire il mastino infernale. Lui non ci sarebbe mai riuscito.
- Sei sicuro sia una buona idea portarlo a casa vostra?
Chanyeol ridacchiò: - Non preoccuparti, non gli succederà nulla. Eracle inoltre sa difendersi molto bene dalla furia degli dèi. Pensa che è riuscito a tenere testa a Jongin e a ferire Kyungsoo, e nessuno ferisce mai Kyungsoo.
Baekhyun era sbalordito e, se possibile, ancora più spaventato. Arrivarono alla casa quando il sole stava già tramontando e in giardino, intento a osservare la sua discesa, c’era Sehun.
Diede loro una veloce e disinteressata occhiata, prima di tornare ad ammirare il suo amato sole. Poi però si accorse di Jungkook.
- Yeri, ci hai portato un fidanzatino?
La gemella alzò gli occhi al cielo: - Sai che non cado così in basso da innamorarmi.
Baekhyun ridacchiò convinto fosse una battuta, ma poi si ricordò che la dea Artemide non era particolarmente attratta dall’amore e dalla passione, perciò la risata gli morì in gola.
- Abbiamo un ospite. - disse Chanyeol e, nel mentre, si frappose tra Sehun e Jungkook. Poteva sembrare una cosa involontaria a un occhio disattento, ma Baekhyun capì subito che l’aveva fatto apposta.
Sehun provò a vedere il ragazzino alle spalle di Chanyeol, con aria sempre più disinteressata.
- Non è Eros.
- Lo so. È Eracle.
Se non l’avesse conosciuto bene, Baekhyun non avrebbe notato che l’immobile viso di Sehun si era contratto in una smorfia. Le sopracciglia si erano aggrottate, il naso arricciato, le labbra piegate all’ingiù e gli occhi si erano illuminati di una strana luce. Una luce per niente allettante.
- Eracle.
- Ciao Apollo - lo salutò Jungkook e si mise di fianco a Chanyeol - È passato un po’ di tempo.
- Irene ti ucciderà.
Baekhyun fece un passo avanti per entrare nel campo visivo di Sehun, che puntava solo su Jungkook.
- Magari no. Forse potremmo tutti provare a mettere da parte la rabbia e a collaborare.
- Oh, piccolo dolce sciocco mortale. - biascicò Sehun, facendo un passo avanti. Poi cambiò direzione, puntando verso la porta aperta di casa - Vado a chiamare Suho e Seulgi, così proveranno a fermare tutti gli altri quando tenteranno di uccidere il nostro ospite.
La voce glaciale del ragazzo biondo fece rabbrividire Baekhyun. Si prese un appunto mentale: fare ricerche sul perché Apollo odiasse Eracle. Aveva bisogno di un’agenda.
- Beh, è andata bene. - commentò Yeri, seguendo il fratello all’interno della grande casa. Prima di entrare a sua volta, Chanyeol si girò verso Baekhyun.
- Forse è meglio se vai a casa. Qui potrebbe succedere di tutto.
- Non ci penso nemmeno! - rispose il ragazzo, risoluto - Io non vado da nessuna parte. Non ora che le cose si fanno interessanti.
Chanyeol provò a rimanere serio e fermo sulla sua decisione, ma dire di no a un Baekhyun così determinato era una battaglia persa in partenza.
Sospirò e lo precedette, ripromettendosi di stare in allerta e allontanarlo appena fosse stato necessario.
Jungkook e Yeri avevano raggiunto il salotto ed erano in piedi, al cospetto degli dèi presenti: Wendy, Lay, Xiumin, Joy e Chen. I cinque fissavano Jungkook, che si guardava intorno ammirato.
- Bella casa. - commentò il ragazzo.
- Sta per esserci un bagno di sangue.- commentò Jongin, entrando in quel momento.
Appena lo vide, Jungkook si tese come una corda di violino.
- Eracle, sei qui per prenderle di santa ragione?
- Non sfidarmi, Ares, sai che sarei in grado di tenerti testa.
Jongin fece un gesto di stizza e si posò sul muro, a braccia incrociate.
- È davvero qui? Ne sei sicuro??
La voce allarmata di Seulgi precedette la sua padrona dentro la stanza. Quando lo sguardo della dea si posò sul viso di Jungkook, Baekhyun la vide sorridere per la prima volta da quando la conosceva.
Nello stesso istante, entrò nella stanza anche Suho e un’espressione incredula si aprì subito sul suo viso. Immediatamente, Jungkook si piegò davanti ai due dèi, posando un ginocchio a terra e piegando l’altro.
- Padre, divina Atena, è un onore essere qui per servirvi.
- Dov’è? - l’urlo furioso di Irene interruppe il silenzio che si era creato e la donna entrò nella stanza.
Baekhyun fece istintivamente un passo indietro: la furia le aleggiava intorno come se avesse avuto consistenza; la bocca era digrignata e gli occhi socchiusi. Quando vide Jungkook, un grido lasciò le sue belle labbra e si scagliò contro il ragazzo così improvvisamente e con tanta ferocia, da farlo impallidire. Chanyeol e Jongin però erano pronti: la afferrarono e la tennero saldamente, mentre la donna artigliava l’aria che la divideva dalla sua vittima.
- Come osi venire in casa mia? Tu, lurido mezzo dio!
Jungkook abbassò lo sguardo per un momento e Baekhyun provò pena per lui.
Capiva che Irene odiasse i tradimenti del marito, ma perché prendersela con quei figli e non con il diretto interessato. Per quanto i due si fossero fatti le peggiori cose, erano ancora insieme, sotto lo stesso tetto. Jungkook invece veniva cacciato, quando in realtà non poteva farci nulla se era figlio di un tradimento.
- Fatelo uscire da casa mia! - urlò Irene - Lo ucciderò!
- No, non lo farai. È qui per aiutarci - disse Chanyeol, con tutta la calma di cui era capace - Nessuno ucciderà nessuno, chiaro?
- Non ne sarei così sicuro.
Mancava solo lui all’appello, e infatti eccolo: Kyungsoo fece il suo ingresso nel salotto e rivolse lo sguardo glaciale al loro ospite.
- Ho messo al sicuro Cerbero.
- Non sono qui per lottare o per rapire - spiegò Jungkook, allungando le mani in avanti - Voi mi avete trovato e ho deciso di aiutarvi. So delle cose che potrebbero esservi utili.
- Tu te ne devi andare! - urlò ancora Irene, ma finalmente intervenne Suho.
- Ora basta!
Il padre degli dèi aveva parlato: nella stanza calò un silenzio di tomba. Perfino Irene si calmò e smise di agitarsi tra le braccia di Chanyeol e Jongin.
- Jungkook è nostro ospite e noi non uccidiamo chi è sotto il nostro tetto. Inoltre, se vuole aiutarci, accetteremo. Sono mesi che siamo qui e di Eros ancora nessuna traccia. Non possiamo perdere altro tempo.
Dei mormorii si alzarono nella stanza: c’era chi era d’accordo con le parole di Suho e chi invece avrebbe voluto la testa di Jungkook su un palo. Fatto stava che il padre degli dèi voleva che al figlio non fosse fatto alcun male, perciò nessuno l’avrebbe sfiorato.
Ovviamente da questo divieto era esclusa Irene, che non sempre ubbidiva ciecamente al marito. La giovane donna si liberò definitivamente dalla stretta di Chanyeol e Jongin e, dopo un ultimo sguardo infuocato a Jungkook, lasciò non solo la stanza ma anche la casa.
Chanyeol fece un respiro di sollievo: - Per ora abbiamo una tregua.
Baekhyun, che si era rintanato in un angolino sicuro, annuì tremando: - Siete ancora tutti vivi, il che è un bene. Sono vivo anch’io, quindi meglio.
Chanyeol sorrise e scompigliò i capelli al ragazzo.
Suho fece segno a Jungkook si accomodarsi sulla poltrona in salotto e lui accettò.
- Quando saprete ciò che devo dirvi, ci sarà poco tempo per i convenevoli.
- Voglio sapere prima di tutto come sei arrivato qui - chiese Suho - E quando.
Jungkook abbassò lo sguardo, sapendo che il padre si sarebbe arrabbiato: - Sono arrivato settimane fa.
Non aveva avuto torto, infatti Suho lo guardò adirato: - Cosa? Settimane fa?
Baekhyun era tentato di tornare nel suo angolino prediletto, ma Chanyeol gli afferrò un braccio e lo fece sedere accanto a sé.
- Piccolo curiosone, ora che è il momento delle domande te ne vai? - bisbigliò, avvicinando le labbra all’orecchio del più basso.
Baekhyun non poté evitare che un brivido gli scorresse lungo tutto il corpo. I sentimenti per Chanyeol erano più forti che mai, nonostante ci andassero ancora con i piedi di piombo. Doveva finire quella strana atmosfera che c’era tra loro, dovevano tornare quelli di prima e Baekhyun si ripromise di parlarne con il più alto. Sempre se ne avesse trovato il coraggio.
- È vero, ho sbagliato a non venire a cercarvi - stava dicendo Jungkook - Ma la foschia era così forte intorno a me che ho sfruttato la situazione per prendermi una vacanza dalla vita da eroe.
- Devi rispondere alla domanda di Baekhyun - disse Chanyeol, prima che qualcun altro facesse domande a cui potevano benissimo rispondere in seguito - Cos’è successo la sera del naufragio?
Jungkook spostò il peso sul bordo della poltrona e incrociò le dita sulle ginocchia.
- Lavoravo su quel peschereccio da quando sono arrivato qui. Era un lavoro pesante e duro, ma per me quasi come una passeggiata. Quella notte il mare era calmo, tranquillo, e non c’era un solo filo di vento. Stava procedendo tutto come sempre. Il capitano mi aveva mandato sotto coperta a preparare le casse per il pesce da scaricare, quando ho sentito un gran trambusto e da lì è successo tutto improvvisamente. La barca ha virato verso gli scogli e ci ha sbattuto contro, poi tutti si sono gettati in mare. Voi siete arrivati immediatamente e, prima che potessi uscire, la porta della stiva si era chiusa di colpo e bloccata. Ho provato ad aprirla finché sei arrivato tu, Poseidone.
- Ma perché ha virato verso gli scogli? - chiese Baekhyun - Così improvvisamente.
- Qui arriva la parte peggiore. - spiegò Jungkook, guardandoli uno a uno, scuro in viso - Poco prima che la barca virasse e ci fosse quel trambusto tra i marinai, mi è parso di sentire qualcosa.
Tutti gli dèi erano in ascolto, i corpi in tensione e le orecchie ben aperte.
Baekhyun vide le mani di Chanyeol stringersi a pugno e le sue spalle irrigidirsi per il nervosismo e la paura di ciò che avrebbe detto Jungkook.
- Subito non ne ero sicuro, ma poi l’ho sentito di nuovo. Un canto.
Baekhyun aggrottò le sopracciglia: - Un canto?
- Un dolce, melodioso, infernale canto. - concluse Jungkook - Poi è successo il finimondo.
Baekhyun voltò lentamente il viso verso Chanyeol, che ora era impallidito.
- Sirene - disse Chen, parlando per tutti - Sono arrivate le sirene.
 
***
 
Il sole era tramontato da ore e nella casa sulla scogliera avevano tutti cenato seduti a un lungo e massiccio tavolo. Nessuno aveva fame, ma sapevano che dovevano essere in forze per affrontare quella nuova minaccia. Baekhyun era l’unico ad avere un appetito da lupo, infatti non aveva fatto complimenti e si era abbuffato: cosa poteva farci se la morte imminente gli faceva venire fame?
Era al dolce, quando Chanyeol si era alzato senza dire una parola ed era uscito dalla portafinestra della cucina, che dava direttamente sulla spiaggia.
Nessuno sembrava aver fatto caso a lui, tranne ovviamente Baekhyun, che era rimasto con le bacchette a mezz’aria e la bocca piena.
Deglutì rumorosamente e si affrettò a seguirlo, temendo che volesse buttarsi in mare e affrontare da solo le sirene.
Quando raggiunse la spiaggia, però, vide che si era fermato prima che i suoi piedi toccassero l’acqua. Lo sguardo era perso in lontananza, attirato da chissà cosa nell’orizzonte.
- Chanyeol? - Baekhyun gli si parò davanti e provò ad attirare la sua attenzione - Cosa ci fai qui fuori?
- Non me ne sono accorto. - disse in un sussurro così lieve che Baekhyun fece fatica a sentirlo.
- Di cosa?
- Delle sirene, ovviamente - spiegò, guardando finalmente il suo interlocutore - Sono creature marine e io sono il dio del mare, eppure non mi sono accorto della loro presenza.
- È una cosa grave? - chiese Baekhyun e Chanyeol si passò una mano tra i capelli.
- Salgo a prendere il tridente e vado a cercarle.
Prima che potesse mettere in atto il suo folle piano, Baekhyun gli mise la mano sul braccio.
- Non puoi. Non sai nemmeno quante sono.
- Io sono il dio del mare.
- E loro potrebbero essere centinaia. Sbaglio, o il loro canto ha effetti anche sugli dèi?
Chanyeol guardò sorpreso il più basso: - Ti sei informato?
- Beh, le sirene mi hanno sempre affascinato, perciò… - Baekhyun ridacchiò imbarazzato - La Sirenetta è il mio film Disney preferito.
Lo sguardo di Chanyeol era vuoto, perciò Baekhyun alzò gli occhi al cielo.
- Ma dai, Ariel la Sirenetta! Suo padre aveva un tridente come il tuo.
- Non capisco.
Il più basso si arrese: - Lasciamo perdere. Il punto è che sì, mi sono informato e so che saresti in pericolo contro delle sirene.
- Sono sempre più convinto che abbiamo sbagliato qualcosa nel venire nel mondo mortale stavolta - disse ancora Chanyeol, tornando a guardare l’orizzonte - Ti ho portato qui le peggiori creature. Ti ho messo in pericolo.
Baekhyun posò le mani sul viso del più alto e lo costrinse ad abbassare lo sguardo verso di lui.
- Non darti la colpa per questo. È successo e ora possiamo solo cercare di affrontare i pericoli che sono arrivati. Io non rischio nulla finché ci sei tu a proteggermi.
Aveva detto l’ultima frase arrossendo sempre di più a ogni parola. Il volto di Chanyeol venne illuminato da un sorriso e il più alto annuì.
- Di questo puoi essere certo. Non permetterò a nessuno di farti del male. - prese una pausa, guardando Baekhyun fisso negli occhi - Nemmeno io ti farò mai del male.
Baekhyun tenne gli occhi incatenati a quelli di Chanyeol, sforzandosi di non abbassare lo sguardo nonostante l’imbarazzo che provava.
- Lo so. - rispose, prima di alzarsi in punta di piedi e posare un bacio sulla guancia di Chanyeol.
I loro visi però erano vicini e le loro labbra a pochi centimetri di distanza. Come attratte da una calamita, si cercarono l’un l’altra nello stesso momento e, quando si incontrarono, fu come se i due ragazzi avessero ripreso a respirare. Le dita di Baekhyun si infilarono tra i capelli di Chanyeol e lo attirarono sempre più vicino a sé. Quest’ultimo posò le grandi mani sulla schiena del più basso, come a volersi convincere che fosse tutto reale e non un altro dei suoi sogni a occhi aperti.
Nessuno dei due voleva interrompere il bacio e nessuno dei due si accorse delle due creature che li osservavano ancora una volta, con i capelli sparsi sull’acqua e la coda che la faceva increspare.
 


 
Era aveva provato a uccidere Eracle fin da quando era un neonato. Una notte aveva fatto entrare due grossi serpenti nella sua culla, ma il neonato Eracle li aveva stretti tra le mani e strozzati, gettandoli poi a terra.
                                                                     
Le dodici fatiche sono:
Il leone di Nemea, che Eracle doveva uccidere; l’Idra di Lerna, il mostro acquatico con nove teste di serpente che, ogni volta che ne tagliava una, cresceva doppia; la Cerva di Cerinea, animale che Artemide considerava sacro e che le era stato dato in dono dalla pleiade Taigete. Eracle la rapì; il Cinghiale dell’Erimanto che l’eroe doveva portare vivo; gli Uccelli stinfalidi; il Toro di Creta, che si pensa fosse lo stesso che poi diede vita al Minotauro; le Cavalle di Diomede; la Cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni, donatale da Ares; i Buoi di Gerione; i Pomi d’oro delle Esperidi; il Cane Cerbero, che Eracle rapì dagli inferi.
Tutte le fatiche gli vennero ordinate dal re Euristeo, che voleva morisse in una delle impossibili imprese.
 
Ade lascia gli Inferi solo due volte, una delle quali è curare una ferita che gli aveva inferto proprio Eracle.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: ali04