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Autore: Mia_hp    18/08/2009    9 recensioni
Hermione ha lasciato Ron per Draco Malfoy e da quel giorno ha perso ogni contatto con lui e con Harry.
Dieci anni dopo qualcosa,forse, sta cambiando...può Una Scatola essere la soluzione del problema?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ai miei amici…ma anche agli ex

 

La Scatola Dei Ricordi

 

L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari. [C. Baudelaire]

 

02 Marzo

21.30.

 

Sulla collina ventosa risuonò un forte “pop” ed un uomo ed una donna comparvero dal nulla.

-Hermione, lo sai che non verranno vero? Non ti illudere! Non se lo ricorderanno neanche- disse Draco stringendo a se la donna.

Lei scosse il capo facendo ondeggiare i morbidi ricci –Ce lo siamo promesso: il giorno dopo il trentesimo compleanno di Ron avremmo aperto la nostra Scatola Dei Ricordi- ribatté sicura mentre si sistemava meglio la sciarpa intorno al collo.

Ricordava quel momento come se fosse ieri: Lei, Harry e Ron avevamo dodici anni e stavano trascorrendo una divertente estate alla Tana, Hermione raccontò ai suoi amici che nel magnifico libro che stava leggendo tre ragazzi avevano seppellito una scatola piena di oggetti personali o che in qualche modo ricordassero il loro legame giurandosi poi amicizia eterna e la riccia propose di fare la stessa cosa per poi nascondere il tutto sotto l’albero più maestoso nelle vicinanze delle tana e di dissotterrare la scatola dopo diciotto anni. A quel tempo il Trio credeva ciecamente a quella promessa,  che il loro legame sarebbe durato per sempre.

 

E’ un peccato per quelle promesse

Oneste ma grosse

 

Tutto però cambiò quando Hermione lasciò Ron. Per Draco Malfoy. Il rosso l’aveva accusata di essere una traditrice, chiamandola con epiteti poco educati che non le andava di ricordare o ripetere. La reazione di Ronald l’aveva immaginata proprio così ma fu una sorpresa vedere che Harry, il mite e calmo Harry Potter l’aveva guardata disgustato, senza parlare per poi troncare ogni rapporto con lei. Una reazione esagerata a suo parere. Inutili furono i suoi modi per fare la pace o almeno di spiegare le sue motivazioni.

Non era stata neanche invitata al matrimonio tra il Bambino Sopravvissuto e Ginny, che a sua volta, forse costretta dal marito, non le rivolgeva neanche la parola neanche per sbaglio.

Sapeva che i coniugi Potter avevano avuto due figli: James e Albus, aveva inviato loro una lettera d’auguri ma il gufo tornò indietro senza una risposta.

Ron invece, a quanto ne sapeva, era fidanzato e conviveva con Luna incinta per la prima volta.

Hermione era sposata con Draco da sei anni e avevano avuto un figlio: Scorpius che cresceva sano e bello.

-Tesoro, guarda lì- disse Draco indicandole un auto che si avvicinava a loro –Secondo te sono loro?- le domandò scetticamente.

Hermione si strinse nelle spalle –Spero proprio di si- rispose mentre iniziava a giocherellare con una ciocca di capelli, gesto che era solita a fare quando era nervosa.

La macchina si fermò pochi metri lontano da loro, e Draco strinse la mano della moglie nella sua per farle capire che lui era affianco a lei, come a sostegno morale.

La portiera si aprì rivelando un Harry in piena forma, i capelli neri come al solito scompigliati, la bocca aperta in un sorriso- Bambini, io scendo un attimo voi restate qui con la Mamma e fate i buoni- si raccomandò.

-Ah, te lo scordi…scendo anche io!- esclamò Ginny aprendo lo sportello preceduta dai tradizionali capelli rossi dei Weasley, che le andavano sul volto a causa del vento.

Il moro fece alcuni, timidi, passi verso la riccia senza aprire bocca: non sapeva bene che dire.

Ho perso le parole

E pure ce l’avevo qua un attimo fa,

dovevo dire cose…cose che sai ti dovevo,

che ti dovrei.

 

-Ciao Harry- lo salutò entusiasta, andandogli incontro, Hermione.

-Ciao- rispose lui.

I due si guardarono per pochi istanti negli occhi, poi, quasi, spinti da mani invisibili si abbracciarono cercandosi di trasmettere con quel gesto d’affetto tutto quello che in dieci anni non si erano detti.

-Mi sei mancato- gli sussurrò la riccia ad un orecchio.

I due si staccarono, –Anche tu, Hermione, anche tu- le disse, carezzandole delicatamente una guancia –Credevo che te ne fossi dimenticata-

-Io no, l’ho sempre detto che saresti venuto- gli rivelò –Ron non viene?- domandò, anche se sapeva già la risposta.

-Ho fatto di tutto per convincerlo, davvero, l’ho chiamato anche poco fa…ma niente. E’rimasto della stessa opinione di dieci anni fa. Mi dispiace-.

-Ma che sorpresa Potter! - la voce strascicata di Draco non diede il tempo di rispondere ad Hermione.

-Malfoy che piacere rivederti-

-Devo dire che il passare del tempo ha giovato al tuo cervello-

Harry fece per rispondere ma con un piccolo colpo di tosse Ginny attirò l’attenzione generale su di lei –Avrete tutto il tempo di litigare dopo, adesso che ne dite di togliervi di mezzo…- e dicendo questo si avvicinò ad Hermione dandole due baci sulle guancie per poi gettarle le braccia al collo.

-Che ne dici di prendere la scatola?- chiese Harry

-Non so…non mi sembra giusto senza Ronald- rispose, tirando su con il naso.

-Dai non ti preoccupare, è quello l’albero…vero?-

Hermione si passò una mano nei capelli per poi annuire con un gesto del capo.

-Allora andiamo!- esclamò l’uomo, prendendo la bacchetta per evocare un incantesimo di protezione intorno alla macchina –Non si sa mai- mormorò-

Dopo appena quattro metri si fermarono d’avanti ad un vecchio e nodoso albero, Hermione si avvicinò e piegandosi sulle ginocchia scostò alcuni ciuffi d’erba che erano cresciuti intorno alla base dell’albero - Si è proprio lui, guardate qui c’è la scritta che fece Ron con il coltello da cucina di sua madre, stava quasi per amputarsi un dito- ricordò con un sorriso mentre passava un dito sull’incisione, ormai rovinata:

 

H, R & H 4 ever.

 

-Hermione puoi spostarti? Non voglio rischiare di sporcarti- le disse Harry mentre con un gesto della bacchetta alzò un cumolo di terra –E lì?- domandò

-No, deve stare ancora più giù. Riprova-

Il moro ripeté nuovamente lo stesso movimento senza però nessun risultato.

-L’hanno rubata?- domandò Ginny.

-Si e a chi possono interessare cinque cianfrusaglie?- rispose Draco prendendosi un’occhiata assassina da parte della moglie.

Poi una voce.

Quella voce.

La voce di Ron Weasley.

–State cercando questa per caso?-

Si girarono di scatto vedendo il rosso sorridere, il giubbotto leggermente sporco di terriccio ma con in mano il loro “tesoro”, pochi passi più dietro una Luna con quindici chili in più, i capelli biondi legati in una coda e un bel sorriso ad illuminarle il volto.

Probabilmente era stata lei ad aiutare Ron a cambiare idea, si disse Hermione, ma al momento che le importava? L’importante era avere l’amico vicino!

Gli corse incontro abbracciandolo e facendo cadere a terra la Scatola che fortunatamente non si aprì.

-Scusami- le sussurrò ad un orecchio, facendosi sentire soltanto da lei -E’ stata tutta colpa mia-

-Lasciamo perdere il passato, l’importante e che ci siamo ritrovati- rispose piano.

-Che ne dite di aprire questa benedetta scatola adesso? Incomincia a fare freddo- fece notare Draco.

-Per una volta concordo con Malfoy- confermò Harry

-Che ne dite di mettere fine a tutte queste “lotte” e di stringere la mano a Mal..Draco?- propose Ginny

I tre ragazzi guardarono Ginevra come se fosse pazza.

 –Che ne dici di tappar...-incominciò Draco, ma ad un calcio ben assestato di Hermione si zittì, ricambiando l’occhiata che sia Harry e Ron gli stavano rivolgendo.

-Beh, questo per ora può bastare- disse allegramente Luna –Susu aprite questa scatola che sono curiosa-

-Si ma prima torniamo di là, abbiamo lasciato i bambini in macchina…a quest’ora si saranno addormentati-.

Il Trio, finalmente riunito, si sedette sul prato, emozionato: nessuno ricordava cosa contenesse quella Scatola che aveva avuto il potere di farli tonare amici.

Il contenitore si era mantenuto integro grazie a vari incantesimi di protezione che tempo prima aveva imposto la Signora Weasley su loro richiesta.

Con un colpo di bacchetta la aprirono: la prima cosa che videro furono diverse fotografie, la più grande ritraeva loro tre, abbracciati e stesi sull’amaca del giardino della Tana. Ron con la camicia sgualcita e sporca di cioccolato così come anche la bocca, Harry con i soliti capelli neri e disordinati e gli occhiali di traverso ed Hermione stesa su di loro, un’espressione buffa sul viso e i capelli dai ricci indomabili che solleticavano il collo dei suoi amici.  

-Miseriaccia Hermione a quei tempi eri proprio piatta!- commentò Ron guardando una foto dove la riccia era in costume da bagno in riva al lago.  

Successivamente trovarono il coltello con cui diventarono “Fratelli di Sangue”, era un’idea di Harry che l’aveva visto fare in un film, dovevano farsi un piccolo taglio sull’avambraccio per poi farci uscire un po’ di sangue e mischiarli tutti insieme, per ricordare quel momento avevano anche scattato una foto.

Appoggiato ad un albero Draco fumava una sigaretta pensando che adesso che tutto era tornato apposto doveva sorbirsi sia Potter che Weasley a cena tutte le settimane, Natale, Capodanno eccetera; sentendo, poi, la risata cristallina di Hermione decise che poteva anche sopportare quelle piaghe se ciò faceva sua moglie felice.

 

Sull' amicizia e sulla lealtà
Ci abbiam puntato pure l'anima

 

 

 

 

Piccolo avviso: i personaggi di questa fan-fiction non sono miei, appartengono tutti a J.K. Rowling ed io li uso momentaneamente senza fini di lucro o simili…ma puro divertimento.

 

 

Ciao! Questa one-shot mi è venuta in mente questa mattina mentre andavo a mare e perciò l’ho scritta subito al cellulare per poi ricopiarla al PC una volta a casa. Mi è piaciuto molto scriverla perciò spero che l’apprezzerete e che mi direte cosa ne pensate.

La prima canzone è “L’amore conta” di Ligabue, la seconda “Ho perso le parole” sempre di Liga mentre la terza è “la dura legge del gol” di Max Pezzali.

Grazie anticipatamente chi leggerà e commenterà!

Kiss.  

Greta

  
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