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Autore: Kim WinterNight    15/09/2020    4 recensioni
Quando Dom si sveglia, il suo cervello subito formula un pensiero: vuole una birra fresca.
È pomeriggio inoltrato, è estate e fa un caldo bestiale, gli serve proprio qualcosa di rinfrescante.
Si alza dal divano e si dirige verso la cucina, ma subito suo cugino Phil lo intercetta e gli posa con calma le mani sulle spalle.
«Cos’è quella faccia?» chiede Dom, notando l’espressione accigliata dipinta sul volto dell’altro.
«Cuginetto, senti, io e i ragazzi abbiamo qualcosa da dirti… ma devi prometterci che non darai di matto.»

- SECONDA CLASSIFICATA al contest "Questo non è un complotto" indetto da Anatra.Valeria sul forum di EFP.
- Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Conor Mason, Dominic Craik, James Price, Joe Langridge-Brown, Philip Blake
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questo non è uno scherzo
 
 
 
 
 
 
Quando Dom si sveglia, il suo cervello subito formula un pensiero: vuole una birra fresca.
È pomeriggio inoltrato, è estate e fa un caldo bestiale, gli serve proprio qualcosa di rinfrescante.
Si alza dal divano e si dirige verso la cucina, ma subito suo cugino Phil lo intercetta e gli posa con calma le mani sulle spalle.
«Cos’è quella faccia?» chiede Dom, notando l’espressione accigliata dipinta sul volto dell’altro.
«Cuginetto, senti, io e i ragazzi abbiamo qualcosa da dirti… ma devi prometterci che non darai di matto.»
Il chitarrista aggrotta la fronte. «Che cazzo avete combinato?»
«Noi niente, è il governo che ha fatto qualcosa che non ti piacerà…»
Dom sbuffa e incrocia le braccia sul petto: da alcune settimane ormai le notizie non promettono niente di buono, in Inghilterra si stanno svolgendo vere e proprie sommosse popolari perché gli abitanti sono stanchi di un sistema governativo che nel 2020 permette a una Regina di comandare in solitaria. Ripensa ai cortei che ha intravisto per le strade di Londra, ai servizi trasmessi al telegiornale in cui venivano intervistati cittadini con in mano bottiglie di vetro e altri oggetti contundenti, alle grida che ormai a tutte le ore infestano le strade del quartiere in cui vive con i suoi compagni di band.
Joe li raggiunge in corridoio e afferra Dom per un polso, trascinandolo con sé in cucina; attorno al tavolo rettangolare sono già seduti Conor e Price, intenti a fissare con sguardo perso lo schermo del televisore.
Phil si accosta al cugino e gli fa cenno di accomodarsi, finché tutti e cinque non si ritrovano appollaiati sulle sedie in legno scuro.
«Ah, no, prima di ascoltare qualunque cosa, mi prendo una birra: ragiono meglio con un po’ d’alcol in corpo!» esclama Dom, facendo per rimettersi in piedi.
Tuttavia Conor si schiarisce la gola e intreccia le dita sul piano del tavolo. «È proprio di questo che volevamo parlarti…»
«Della birra? E c’era bisogno di fare tutte queste cerimonie?» scherza il chitarrista, passandosi una mano tra i capelli corti e scompigliati.
«Beh, per farla breve, il governo ha avvelenato tutti gli alcolici per fermare le sommosse popolari di queste ultime settimane» spiega in fretta Price, stringendo la mano destra a pugno.
«Che cosa?!»
«È un complotto, Dom. Vogliono tapparci la bocca, vogliono tenerci lucidi, vogliono impedirci di spaccare bottiglie in giro!» esclama Conor in tono isterico.
«In realtà hanno deciso di togliere tutti gli alcolici dal commercio inglese, ma nel frattempo hanno avvelenato quelli che ancora sono in produzione» aggiunge Joe con uno sbuffo.
«Tutto questo non ha senso! Vi rendete conto cosa significa per me?!» sbraita il chitarrista moro.
Price si stringe nelle spalle. «Non dirlo a me, fratello! Già il mio cervello si sveglia sempre un paio d’ore dopo il mio corpo, figurati se non posso farmi una birretta per attivare i neuroni!»
«Sei un idiota» lo accusa Joe.
«Sono il tuo batterista idiota preferito» replica Price con un ghigno divertito.
«Sì, ma senza alcol perderai tutta la tua acutezza mentale…» ribatte il chitarrista biondo.
«Quale acutezza mentale?» interviene Phil, inarcando appena le sopracciglia.
«Volete stare zitti?» sbotta Dom all’improvviso, interrompendo la protesta di Price nei confronti del bassista.
«Non farne una tragedia, Craik: sarà la volta buona che riuscirai a disintossicarti!» osserva Conor, lanciando un’occhiataccia a Dom.
«Guarda che non sono un alcolizzato!» protesta il chitarrista moro.
«No, macché, figurati…» lo punzecchia Joe, scoccandogli un sorriso in tralice.
«È proprio vero che le biondine non hanno un cervello» borbotta Price, rivolto a Joe e Conor.
«Ha parlato il grande intellettuale della band, solo perché porta gli occhiali da secchione» gracchia Conor in tono stridulo.
Joe ridacchia. «Occhiali da sfigato, vorrai dire: gli scivolano sempre sul naso quando suona la batteria!»
«E questo cosa dovrebbe significare?» si infervora Price, sollevando un pugno in aria con fare minaccioso.
Dom si massaggia forte le tempie. «Piantatela di fare casino, mi scoppia la testa! Mi ci vorrebbe proprio una bella birra rilassante!» commenta con fare sconsolato.
«Che ne diresti di una tisana alle erbe?» propone Conor.
«Quelle brodaglie le bevete solo voi cantanti, tutti fissati con la salute delle vostre fottutissime e preziosissime corde vocali… ma per favore, noi chitarristi sì che sprechiamo energie, di conseguenza abbiamo bisogno di carburante!»
«E anche noi batteristi!» salta su Price. «Questi stronzi del governo non hanno capito niente! Ehi, Dom, che ne dici di partire in un altro continente per farci un paio di birre?»
Il chitarrista moro annuisce con enfasi. «Sai che non è una cattiva idea?»
«La volete piantare di parlare come due eroinomani in astinenza?» li rimprovera il chitarrista biondo.
«Taci, Joseph!» gracchia Dom.
«Pensa per te, Kurt Cobain dei senzatetto!» aggiunge Price.
Joe scambia un’occhiata con Phil, mentre Conor scuote il capo con fare esasperato.
«Io ci sto, comunque! Dove andiamo? In Italia?» prosegue Dom, rivolto al suo compagno di bevute.
Price storce il naso. «In Italia il cibo è troppo sano, ci sono pochi fast food… che te ne pare dell’Irlanda del Sud? Loro sono molto più aperti mentalmente e non sono sotto il governo di questa megera senza cuore!» ribatte il batterista.
«Giusto, è vero… ma no, e se ce ne andassimo in Russia? Lì l’alcol scorre a fiumi…»
«Anche in Finlandia potremmo trovarci bene!»
Gli altri tre li fissano allibiti, faticando a seguire il loro scambio di battute o a trovare un qualche filo logico nelle parole sconclusionate che escono dalle bocche di chitarrista e batterista.
«E poi dicono di non essere alcolizzati…» sospira Phil, grattandosi appena il mento coperto dalla barbetta scura e ben curata.
Conor alza gli occhi al cielo. «Certo che al vostro fegato questa situazione farà davvero bene, pensateci!»
«Conor, Phil… vi rendete conto che sarà una tragedia vivere con questi due d’ora in poi?» fa notare Joe.
«Hai ragione…» si dispera il cantante, coprendosi teatralmente il viso con le mani.
«A questo punto spero solo che se ne vadano in Burundi e la piantino di rompere le palle» conclude Phil, lanciando l’ennesima occhiata stranita a Dom e Price.
«Però, Price, fratello… dobbiamo farci l’ultima birra, non credi? Tanto quelle che abbiamo in frigo mica sono avvelenate!» esclama Dom all’improvviso.
«Giusto, le abbiamo comprate ieri e il governo ha cominciato oggi a buttarci quella merda dentro!»
I due si alzano in contemporanea, entusiasti e felici come due bambini la mattina di Natale. Sotto lo sguardo incredulo dei compagni di band, si precipitano verso il frigorifero, pronti a far fuori tutte le birre ancora presenti all’interno dell’elettrodomestico.
Tuttavia, una volta aperto lo sportello, si rendono conto che l’unica bottiglia superstite è quella del tè alla pesca che Phil beve di solito.
Si guardano in preda alla disperazione, poi si voltano a incenerire gli altri con occhi fiammeggianti.
Joe fa spallucce. «Stamattina la Polizia ha fatto il giro del quartiere per sequestrare tutti gli alcolici presenti nelle abitazioni. Forse non avete capito che questo non è uno scherzo.»
Dom si prende la testa tra le mani e impreca tra i denti, mentre Price si lascia andare con la schiena contro lo sportello chiuso del frigorifero.
«Questi due idioti credevano che fosse una storia inventata da noi…» li sbeffeggia Conor.
«Io… io… voglio una birra, mi sento debole, non riesco a pensare…» bofonchia Dom.
«Tranquillo, quello non è dovuto all’assenza di alcol, ma di neuroni!» esclama il cantante, per poi scoppiare a ridere insieme a Joe.
«Le biondine ci stanno provocando, Price! Fa’ qualcosa!» strepita il chitarrista moro.
«E cosa vuoi che faccia? Vorrei ammazzarli, ma finirei in prigione!»
Phil si alza e con un cenno calmo invita i due a tornare a sedersi. «Su, ragazzi, tranquillizzatevi: che ne dite se vi preparo un bel caffè? Non sarà alcolico, ma almeno vi darà una botta d’energia!»
«Magari fosse corretto…» esala Dom.
«Puoi dirlo forte…» rincara Price.
Conor si batte una mano sulla fronte e sospira profondamente.
Joe sbuffa. «Sai che ti dico, Phil?»
«Che non sopporti più questi due?»
«No, che io un caffè lo prendo volentieri!»
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
 
[Prompt 26: “Il mio cervello si sveglia sempre un paio d’ore prima del mio corpo.”]
 
 
Carissimi lettori, eccomi finalmente di nuovo nel fandom dei Nothing But Thieves! *-*
Devo assolutamente ringraziare Valeria che, grazie al suo contest e al fatto che ha deciso di accettare storie su artisti musicali, mi ha fornito l’occasione perfetta per buttare giù qualcosa di imbecille su questi cinque ragazzacci XD
Ora, non so se io abbia rispettato appieno il tema, però ci ho provato e mi sono divertita un mondo a scrivere questa roba demenziale :D
Questa sorta di OS è ambientata in un AU in quanto, nonostante si collochi temporalmente nel 2020, ho immaginato uno scenario “apocalittico” in cui l’Inghilterra – luogo da cui provengono e in cui abitano i NBT – si trova ad affrontare una sorta di rivoluzione popolare nei confronti della Regina e tutte queste altre robe politiche XD ovviamente non prendetemi sul serio, non è che io sia esperta di politica, anzi!
In ogni caso, lascio alcune note per la giudice – ma anche per chi non conosce bene questi ragazzi – in modo da rendere più comprensibile il testo ^^
La band è formata come segue: Conor Mason – voce; Joe Langridge-Brown – chitarra; Dom Craik – chitarra, tastiera; Phil Blake – basso; James Price – batteria.
Quest’ultimo viene chiamato “Price”, quindi per cognome, perché è l’appellativo con cui i compagni di band (e un po’ tutti in realtà) gli si rivolgono!
Dom e Phil sono davvero cugini, infatti se li si osserva nelle foto si nota una certa somiglianza tra i due ^^
Ho fatto chiamare Joe e Conor “le biondine” perché entrambi sono biondi; per quanto riguarda “Kurt Cobain dei senzatetto” riferito a Joe, l’ho usato perché spesso è stato paragonato come aspetto fisico allo storico frontman dei Nirvana :D
L’aver preso Dom e Price come i più disperati per un eventuale avvelenamento degli alcolici perché è risaputo che Dom ha una fissa pazzesca per l’alcol, e ho pensato che il compagno perfetto per le sue bevute fosse quel cretino di Price XD
Infine, quando Price dice che l’Italia non gli va tanto bene per via del cibo troppo sano, è tratto dalla realtà: il batterista infatti è molto più propenso al cibo spazzatura, fast food e cose del genere… mentre l’amante del cibo italiano – specialmente la carbonara – è Phil :P
Anche l’aneddoto degli occhiali che scivolano sul naso di Price mentre suona è vero: i ragazzi ci hanno scherzato su in una delle ultime interviste rilasciate a Radio Freccia!
Credo e spero di aver detto tutto, grazie a chiunque sia giunto fin qui e anche a Soul per avermi ancora una volta ispirato con la sua formidabile challenge :3
Alla prossima ♥
  
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