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Autore: vanity_gemini    15/09/2020    3 recensioni
Anno 2355, il pianeta Terra è completamente sovrappopolato, per cui parecchi dei suoi abitanti si sono trasferiti da tempo a vivere su delle enormi stazioni spaziali, che gravitavano attorno a quest'ultimo.
La vita sia sulla Terra che sia sulle stazioni stava procedendo nei migliori dei modi possibili, soprattutto grazie ai tanti progressi tecnologici che l'uomo aveva fatto in quei ultimi tempi. Questi avevano aiutato notevolmente la popolazione anche per fare le loro piccole cose quotidiane. Ma purtroppo, una grande minaccia era in procinto di arrivare come se fosse stata un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo le esistenze di tutti loro, nessuno escluso. Era a tutti ben chiaro che da quel momento in poi la cosa più importante per chiunque era quella di cercare almeno di sopravvivere!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Gemini Aspros, Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: Lime, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Space Adventure Saints.
Salve a tutti!
Eccomi qua con una nuova storia. Questa idea mi frullava in testa da parecchio tempo e la visione (durante il lunghissimo lockdown), delle mie saghe preferite (Star Wars e Star Trek) più la passione per (Mobile Suit Gundam) ha fatto il resto, per cui ho voluto fare questo azzardo mischiando di brutto le carte in tavola.
Ovviamente come protagonisti non potevano non essere presenti i miei amatissimi Saints, che in questa storia saranno catapultati nel futuro. Vedremo quindi come se la caveranno alle prese con potentissimi mezzi da combattimento e a viaggiare a bordo di veloci astronavi. Inutile dire che tutto ciò sarà contornato da una buona dose di rosa in sottofondo, la parte romantica ci vuole sempre.
Detto ciò mi auguro che vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento.
Bacioni Samp!
 
Nota: Tutti i personaggi presenti in questa storia sono di proprietà dei loro legittimi autori, anche i vari nomi dei mezzi presenti appartengono pure loro a chi li ha ideati, io li ho solamente presi in prestito.
Questa storia è scritta senza alcun scopo di lucro.
Samp1969
 
 
Capitolo 1.
 
Dai più era considerato un autentico perdigiorno, e tutto ciò era un gran peccato, perché il giovane ragazzo aveva delle qualità davvero fuori del comune, quindi se voleva dare una svolta in positivo alla sua esistenza, doveva cercare di migliorare innanzi tutto partendo dal suo stile di vita, veramente autodistruttivo.
Quella sera doveva incontrarsi con una sua amica, ma purtroppo quest’ultima aveva appena vissuto un bruttissimo lutto familiare per cui annullò l’appuntamento, mentre lui non trovando nessun’altra disponibile, decise di uscire lo stesso e a quel punto lo fece da solo.
Mise all'interno della sua sacca tutti i suoi pochissimi averi, poi guardandosi attorno, come per accertarsi di non aver lasciato nulla di suo uscì dal centro accoglienza, ma non prima di essersi rifocillato per bene. Il cibo non gli mancava, mentre tutto il resto insomma si faceva abbastanza desiderare.
Vagava per le strade parecchio deserte di quella grande stazione orbitante, i suoi passi erano lenti e continuava a guardarsi attorno con fare circospetto, quando ad un tratto fu distratto da delle urla.
Puntò i suoi curiosi occhi azzurri in direzione di questi e vide un folto gruppetto di ragazzotti più o meno della sua stessa età, che si divertivano alla grande davanti all'entrata di un pub. A quel punto, piuttosto incuriosito decise quindi di andare a dare una controllata, magari quella sera così cupa e grigia per lui si sarebbe potuta trasformare in qualcosa di nuovo e positivo.
 
Fece la sua entrata nel pub, notando che il locale era praticamente gremito. Conosceva pochissime persone visto e considerato che era da poco tempo che si era trasferito dalla Terra su quella stazione, e le sue conoscenze perlopiù di sesso femminile erano veramente risicate, per cui pensò che era il caso di allargarne il cerchio.
Puntò dritto verso il bancone, adocchiando davanti a questi uno sgabello ancora libero. Si sedette sopra a quest’ultimo, e con curiosità si mise ad osservare i movimenti che il barista davanti a lui stava compiendo, ma a distrarlo fu una voce.
 
  • Ban, mi servirebbero un Last Word, un Mint Julep, un Camel Milk infine un Bone Dry – a fare quella richiesta al barman era stata una voce femminile, quindi il ragazzo seduto giusto nel secondo posto dopo di questi si incuriosì, allungando il suo collo per vedere meglio di chi si poteva trattare. A quella vista, sorrise sornione.
  • Uhm tutta questa roba per una sola donna! – lui lanciò sporgendosi leggermente al di là del bancone, mentre la ragazza lo guardò accigliata. Sembrava essere parecchio scocciata.
  • Non vedo cosa ti possa interessare! – rispose lei seccamente, mentre lui sorrise. Nel frattempo la persona seduta tra loro si alzò, quindi il ragazzo si mise seduto al fianco della ragazza.
  • Comunque ho fatto solo una costatazione, per me ti puoi scolare tutto il locale – proferì, poi puntandole i suoi occhi azzurri nei suoi verdi – Principessa!
  • Ma come ti permetti? Mi stai per caso dando dell’alcoolizzata!? – lei saltò su impettita e terribilmente offesa.
  • No, anche quella era una battuta! – le sorrise facendola leggermente fremere – Però noto che non stai per nulla agli scherzi, ti scaldi dal nulla!
  • Io non mi scaldo, piuttosto sei tu che fai battute da fantademente! – lei ringhiò infiammando gli occhioni verdi.
 
Il barista mentre che preparava i vari cocktail si gustava particolarmente compiaciuto quel loro divertente siparietto.
I due andarono avanti ancora per un po', quando ad un tratto.
 
  • Shaina ti sta dando noia? – fece una voce particolarmente cupa, mentre osservava con astio il ragazzo in questione, che a sua volta lanciò a questi uno sguardo di pura sufficienza.
  • Ma no figurati, lo saprai perfettamente che so badare a me stessa – sorrise la ragazza, mentre prendeva il vassoio con i quattro drink al suo interno.
  • Invece ho la vaga impressione che ti ha infastidito e pure tanto – asserì l’altro continuando a puntare i suoi occhi blu in quelli azzurri del ragazzo, che in cambio emise un sonoro sbuffo.
  • No Death, ti ho detto di no, piuttosto aiutami a portare questo – e indicò il vassoio – Al nostro tavolo.
  • Si va bene. Ma tanto tu vai che io devo fare giusto quattro chiacchiere con questo bell'imbusto – disse sprezzante, continuando a guardare il tizio, mentre lei non si muoveva perché aveva capito che al sopracitato Death quella sera gli prudevano le mani – Vai! – le ordinò imperioso, allorché tutti i presenti si voltarono verso di loro. Erano praticamente sicuri che prima o poi una rissa ci sarebbe di certo scappata. Difatti.
 
In men che non si dica i due si azzuffarono.
Volarono sia pugni che calci, qualche tavolo si era già ribaltato, seguito da diverse sedie, mentre tutti i presenti prontamente si alzarono da dove erano sistemati, mettendosi al sicuro in un angolino ben protetti.
Tutto ciò, mentre che i due se le stavano suonando come se fossero stati due camionisti in trattoria.
Nel frattempo, i due ragazzi del gruppo di Shaina e Death dopo aver sorseggiato un po' dei loro drink, prontamente si alzarono dal loro tavolo e come la maggior parte dei presenti, si misero a braccia intrecciate gustandosi quella lotta da veri maschi Alfa, mentre Shaina forse sentendosi in colpa perché tutto quel casino era successo a causa sua, a più riprese invocò ai due di fermarsi, ma questi neppure la stettero a sentire, anzi continuarono a darsele di santa ragione.
Nel bel mezzo di cotale confusione, ad un tratto la porta del locale si spalancò e da essa ne entrò un uomo all'incirca sulla quarantina.
Quest’ultimo puntò dritto verso i due che continuavano nella loro lotta, mentre Shaina e gli altri due ragazzi a quella vista si bloccarono sul posto.
 
  • Death, Kanon, Argol e tu Shaina seguitemi! – ordinò imperioso, guardando i nominati con assoluta rigidità. Death, prontamente si staccò dal rivale e si mise quasi sull'attenti, seguito dagli altri tre.
  • Aspros, ascolta la colpa è tutta mia – Shaina cercò di dire, mentre l’uomo si era chinato sul ragazzo biondo per constatare le sue ferite.
  • Non credo – fece lapidario, poi guardando Death – Con te facciamo i conti dopo – poi rivolgendosi al ragazzo ancora a terra e sanguinate, come lo era Death d'altronde – Hai una casa?
  • Scusi, ma sta parlando con a me!? – l'altro fece perplesso, non capendo il senso di quella domanda.
  • Si, giovanotto sto parlando proprio con te – gli passò un fazzoletto – Tieni, ma dimmi come ti chiami?
  • Grazie, Milo signore mi chiamo Milo – sorrise, togliendosi con questi il rivolo di sangue che gli fuoriusciva dal labbro spaccato, mentre lo stesso fece Shaina con Death, passandogli anche lei un fazzoletto.
  • Io sono Aspros – lo aiutò a rimettersi in piedi – Allora hai sì o no un tetto?
  • No, non ho nulla – fece Milo leggermente interdetto, poi con la mano destra – Con me ho solo quella – indicò la sua sacca riversa a terra – Tutti i miei averi sono posti al suo interno.
  • Bene, perfetto – Aspros sorrise – Allora ti propongo una cosa. Dimmi a questo punto hai voglia di dare una svolta alla tua vita? – lo guardò dritto negli occhi – Avere la possibilità di poter dormire sotto ad un tetto, una doccia sempre calda e cibo buono? – a sentire quelle parole Death divenne truce, mentre Kanon e Argol si guardarono scioccati. Entrambi avevano ben compreso le intenzioni di Aspros, Shaina invece si bloccò, neppure respirava.
  • Mi sta proponendo di unirmi a voi, ma è serio?
  • Mai stato più serio di così, allora?
  • Uhm – Milo ci pensò un poco prima di fornire la sua risposta. Era consapevole che la vita che conduceva non era proprio il massimo ma lui ormai ci si era abituato, ma accettare quella proposta e ritrovarsi attaccato al culo quello stronzo non era poi una bella mossa, visto che entrambi si stavano già pesantemente sulle balle, ma di contro avrebbe iniziato a vivere, e poi quella ragazza, insomma mica gli era sfuggita. Nonostante tutti questi suoi pensieri decise di rispondere così all'uomo – Devo dire che sua proposta non è malaccio, ma a dirla tutta non sono ancora troppo convinto – e guardò di sguincio Death, che di rimando lo fulminò con lo sguardo – Quanto tempo ho?
  • Poco, domani noi partiamo – fu la risposta di Aspros, poi facendo segno ai ragazzi di seguirlo – Ore 11, ponte 10, gate d’imbarco 4 – e così dicendo seguito dai quattro uscì definitivamente dal locale, lasciando un Milo al suo interno piuttosto pensoso.
 
Ore 10:55, ponte 10, gate d’imbarco 4.
Una piccola navicella era in procinto di partire, quando Milo fece capolino dalla porta d’ingresso di quest’ultima.
Aspros appena vide spuntare il ragazzo gli sorrise, facendogli cenno di entrare e prendere a sistemarsi nel solo posto libero, proprio guarda a caso vicino a Shaina, che di rimando strabuzzò gli occhi nel vederselo li, bello sorridente al suo fianco, col volto quasi completamente coperto da cerotti di varie misure e tipi.
Inutile dire delle ghignate che si fecero sia Kanon che Argol, nell'osservare di sottecchi l’espressione facciale che assunse il loro caro amico Death. In quel momento stava veramente fremendo di rabbia.
 
  • Salve eh! – salutò Milo, voltandosi appena verso i sedili posteriori dove vi erano ben sistemati i tre, ma guardando astioso Death, puntualmente ricambiato.
  • Salve – gli sorrise Argol – Stiamo calmi almeno in volo, poi a terra suonatevele pure! – mise in chiaro.
  • Vedremo – sghignazzò Milo, facendo l’occhiolino a Shaina che lo guardava accigliata – Vero tesoro?
  • Fantademente! – lei disse impettendosi.
  • Iniziamo coi complimenti, bene principessa lo sai che sono qua per quello – le puntò gli occhi nei suoi facendola fremere, e fortunatamente quelli piazzati nei sedili posteriori non poterono udire quelle parole, in caso contrario sarebbe scoppiata un’altra rissa, poco ma sicuro.
  • Allacciate le cinture, si parte! – ordinò tramite interfono Aspros.
  • Ma a proposito, dov'è che si va? – saltò su Milo.
  • Andiamo sulla Luna Boscosa di Endor – lo informò Kanon.
  • Luna Boscosa di Endor, e che diamine di posto è? – Milo si stravaccò meglio.
  • È la nostra casa! – fece piccato Death, allungandosi e fissandolo negli occhi.
  • Quindi anche la mia? – Milo gli sorrise mellifluo.
  • Purtroppo sì – l'altro quasi ringhiò.
  • Death, per favore – si intromise Shaina, capendo le intenzioni dell'amico – Non è il caso, visto che lui – guardò Milo – Ha fatto solo una semplice domanda!
  • Ma bene, ora pure lo difende! – sentenziò Death sbuffando sonoramente, mentre Milo sorrise compiaciuto.
  • Ancora!? – fece lei.
  • Sempre! – ribatté lui, quando ad un tratto.
  • Silenzio! – la voce autoritaria di Aspros si fece sentire, quindi tutti in contemporanea si zittirono.
 
Appena atterrarono sul suolo di Endor, la loro piccola navicella venne immediatamente circondata dai piccolissimi ma altrettanto combattivi abitanti del pianeta. Il loro capo salutò in modo reverenziale Aspros, come d'altronde sempre faceva. Con i Groll gli umani presenti avevano da tempo instaurato una profonda e sincera amicizia, visto che entrambe le razze erano affratellate dai medesimi desideri di pace. Recentemente, questa razza aliena aveva firmato un trattato inserendosi di fatto nell'organizzazione di difesa stellare, alleanza a cui facevano parte già parecchi pianeti sparsi per le varie galassie.
Con un piccolo fuoristrada Aspros e il suo gruppo si avviarono dove si trovava la loro vera e propria base operativa.
Aspros e i suoi ragazzi non erano militari, ma comunque erano addestrati piuttosto bene nell'uso di qualsiasi arma, ma anche nel pilotare i vari caccia da combattimento. Aspros aveva formato questa alleanza ribelle, per provare a contrastare il grande impero, che coi suoi primi attacchi e disordini voleva imporre il suo potere ed espandersi in ogni angolo delle varie galassie.
Le primissime avvisaglie di tutto ciò ci furono proprio su un pianeta molto amico e alleato della Terra, il regno di Aldebaran, la cui principessa era stata prima catturata ma poi fortunatamente liberata da un gruppo scelto di soldati terrestri.
Questi al momento stava al sicuro sulla Terra, ben protetta.
 
Non appena arrivarono alla base, prontamente Milo ricevette una particolare accoglienza da parte di qualcuno.
 
  • Ehi Aspros e questo damerino dove lo hai preso? In qualche vetrina dove ti davano il tre per due! – Manigoldo, con il sigaro in bocca fece una veloce radiografia al biondo, che in effetti sembrava proprio essere un modello.
  • Ascolta Cardia – Aspros ignorò volutamente il tizio rivolgendosi ad un altro ragazzo – Lui è Milo - disse indicando il ragazzo - Per favore, spiegali a grandi linee come funziona e poi addestralo tu!
  • Io? Ma perché lo devo fare proprio io? – fece il chiamato in causa, scrutando il nuovo acquisto, se così si poteva chiamare – Ma scusa non se ne può occupare lui – e indicò un ragazzo che se ne stava in silenzio con le braccia intrecciate e parecchio distante da loro.
  • No, Ikki non è affatto indicato per insegnare, quindi la scelta ricade su di te – asserì Aspros, mentre Cardia sbuffò sonoramente.
  • Scusa Aspros, non potrebbe occuparsene Albafica! – lanciò una ragazza, mora e piuttosto carina anche lei. L’appena citato Albafica spruzzò gli occhi.
  • Ma anche no! – mise prontamente in chiaro, osservando in tralice la tizia che aveva appena parlato, mentre Milo continuava a guardare i presenti visibilmente seccato. Insomma mica aveva la peste! D'accordo che i suoi abiti non erano certo di alta sartoria, ed erano in più parti sgualciti, ma la doccia se la faceva quasi tutti i giorni, più o meno. Ad un tratto proprio il suo caro amico Death malignamente gli soffiò nell'orecchio.
  • A quanto pare ti schifano tutti, eh!
  • Taci! – lo ammonì Shaina, guardandolo truce.
  • Secondo me il più adatto è il nostro Aphro! – propose Argol, guardando maligno il ragazzo biondo chiamato in causa.
  • No! – fece secco pure quest’ultimo.
  • E dai!
  • No! Non ci penso neppure!
  • Suvvia, non è mica poi tanto malvagio!
  • No, allora perché non ci pensi tu!
  • Io, ma scherzi. Io devo controllare i mezzi.
  • BASTA! – tuonò un esasperato Milo – Insomma, non sono mica un pacco celere che mi sballottate da uno all'altro! – poi avvicinandosi a Shaina e guardando Aspros – Posso decidere io, visto che insomma sarà il mio maestro? – il boss annuì – Bene, mi prendo lei, e che sia chiusa così! – sorrise mellifluo a Death, che di contro pareva volerselo mangiare seduta stante.
 
*
 
Bisognava dire che con gli allenamenti Shaina ci era andata piuttosto giù pesante, ma Milo ben sapeva quello che lo avrebbe aspettato. Prima di partire si era voluto informare, per cui era a grandi linee a conoscenza di cosa in realtà facessero Aspros e quei ragazzi nelle loro vite, quindi attratto anche lui da quella tipologia di vita e anche per dare un senso alla sua, decise di unirsi anche lui a quest'ultimi.
Quella sera avevano cenato da poco. Morgana la ragazza mora e Shaina, cucinarono una cena abbastanza veloce, ma non affatto meno appetitosa, poi dopo aver rassettato alla bene e meglio la cucina presente nel loro campo, le due ragazze si unirono ai membri maschili del gruppo.
Death fumacchiava in un angolo e stava parecchio sulle sue, Kanon teneva banco e con Milo aveva già trovato una buona intesa, insomma a lui quel ragazzo gli piaceva, mentre gli altri si erano dimostrati abbastanza affabili, giusto Aphro continuava a guardare la new-entry con una leggera diffidenza, ma era risaputo che il biondo svedese era parecchio restio per natura, quindi il suo comportamento non destò alcuna meraviglia da parte dei compagni.
 
Morgana e Shaina, dopo un po' decisero di andare a prendersi un poco d’aria fresca in terrazza, così si alzarono e puntarono dritte verso la loro meta. Inutile dire che sia Death che Milo non le persero di vista.
 
  • Com'è? – Morgana chiese guardando il panorama che si intravvedeva da lì.
  • Chi?
  • Milo.
  • Non affatto male.
  • Lo sapevo.
  • Eh?
  • Ti piace?
  • No, guarda io intendevo dire come combattente.
  • Io invece intendevo dire altro.
  • Ma va?
  • Già.
  • Esteticamente parlando è un gran piacere per gli occhi, ma è il carattere che proprio non ci siamo.
  • Cioè?
  • Mi sembra un po' troppo farfallone.
  • Dici?
  • Dico, ma magari mi sbaglio, vedremo più ava….
 
Non riuscì a terminare la frase perché proprio l’oggetto dei loro discorsi si stava avvicinando a loro.
 
  • Bè, io ti lascio rientro. Mi è preso freddo. Ciao, ciao – fece Morgana alzandosi.
  • Posso? – Milo indicò la sdraio vuota dove poco prima era sistemata la ragazza.
  • Certo.
  • Possiamo parlare?
  • Di cosa?
  • Innanzi tutto mi voglio scusare, non era mia intenzione creati dei problemi col tuo ragazzo – la guardò intensamente, mentre lei aggrottò le sopracciglia.
  • Ragazzo? E chi sarebbe? – chiese interdetta, ma allo stesso tempo un poco divertita.
  • Quel simpaticone mancato di Death.
  • Guarda che lui non è mica il mio ragazzo.
  • Non lo è però vi amate – a quel punto voleva provare a farla cantare.
  • Certo ci amiamo – fece lei con un sorrisetto. Milo strabuzzò gli occhi.
  • Bene, vi amate e non state assieme allora che amore è il vostro!?
  • Oh, devi sapere che – gli puntò i suoi occhi verdi nei suoi azzurri – Il nostro è un amore fraterno!
  • Eh, cosa!?
  • Milo – lei gli sorrise – Io e Death siamo fratello e sorella.
  • Aahhhhhhh! – dall'incredulità Milo spalancò la bocca – Cavolo, però se è geloso!
  • Hai detto bene, lui è molto geloso, sai io sono la sua sorellina più piccola e quindi con me è sempre stato piuttosto protettivo.
  • Me ne sono accorto, accidenti il naso mi fa ancora male!
  • Mi spiace, non credevo che arrivaste alle mani – disse lei sinceramente dispiaciuta.
  • Invece ci siamo arrivati eccome, e ancora adesso – sorrise – Insomma, dai ci stiamo trattenendo.
  • Lo spero, ma più tardi gli parlo.
  • No, gli parlo io. Da uomo a uomo, però.
  • Milo per favore, basta risse sennò Aspros si incazza di brutto!
  • Vedremo! – poi guardandola e alzandosi – Principessa, non ti prometto nulla. Tutto dipenderà da come si comporta con me il tuo adorabile fratellone!
 
*
 
Passarono alcune giornate nelle quali i due maschi Alfa, continuarono ad annusarsi a vicenda, poi com'era ben immaginabile un giorno arrivarono nuovamente alle mani.
Death si era accorto dell’interesse che Milo aveva nei confronti di sua sorella e lui di contro ne era completamente geloso.
Fortunatamente quella volta erano presenti sia Manigoldo che Cardia, che prontamente si misero in mezzo a loro per dividerli, ma soprattutto che Aspros non si era accorto di nulla essendo al momento non presente, in caso contrario avrebbero davvero rischiato entrambi.
 
*
 
Da quegli eventi passarono ben tre anni.
Nel frattempo Milo aveva completato il proprio addestramento, fidanzandosi anche ufficialmente con Shaina, mentre con Death erano diventati ottimi amici. Ovviamente i due avendo entrambi un certo carattere piuttosto focoso, si battibeccavano per qualsiasi cavolata, ma si erano conosciuti, e dopo un inizio davvero difficile e complicato, tra loro regnava la pace più assoluta, soprattutto perché di guerra molto probabilmente a breve ne avrebbero avuta una di parecchio più grande da combattere contro un nemico potente e tanto malvagio. Tutti loro sapevano benissimo che l’unione faceva la forza!
 
 
Colei che scrive.
Eccoci!
Siamo giunti alla fine di questo primo capitolo di presentazione.
Mi auguro che tutto ciò abbia suscitato in voi un poco di curiosità, perché già dal prossimo capitolo si inizierà a fare sul serio.
Passiamo ai credit.
Fantademente: parola pronunciata dalla principessa Leila, in Star Wars L’Impero Colpisce Ancora, mentre si rivolgeva a Han Solo, che stava facendo strambe allusioni su una loro presunta relazione.
Saluti cari.
Alla prossima!
Samp!
 
 
 
 
   
 
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