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Autore: il dolce bacio di Harry    16/09/2020    1 recensioni
'Un odio chiamato amore'.
Caroline Smith e Harry Styles.
Lei odia lui, lui odia lei; ma alla fine siamo sicuri che sia realmente così?
Possono paure, debolezze e fragilità ostacolare quello che in realtà sembra essere un vero amore?
Tanti dubbi, troppe domande ma un'unica certezza: entrambi non riescono a fare a meno dell'altro...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apro la porta di casa sbuffando.

Che giornata ragazzi!

Assurda.

Pensavo non finisse più, invece per fortuna è finita.
Sono a casa finalmente.

A casa mia, finalmente.

Sorrido guardandomi in giro.
Finalmente mi sono trasferita.
Precisamente un mesetto e mezzo fa.

E...

Mi piace.
Ma d'altronde l'ho scelta io.
È più piccola di come avrei voluto ma devo dire che non mi pesa per niente.

Anzi...

Tanto sono sola.
Non ho bisogno di grandi spazi.
Appoggio la borsa sullo sgabello in cucina per poi aprire il frigo, afferrare una bottiglia d'acqua.
Ho una sete...
Riempio un bel bicchiere d'acqua per poi berla tutta d'un sorso.
Ah.
Che pace.
Che silenzio.
Mi siedo sullo sgabello guardando di fronte.
È una bellissima giornata per essere inverno.
Niente pioggia, solo sole.
Un sole flebile ma veramente rilassante.
Soprattutto adesso all'ora del tramonto.
Sorrido.

Sorrido perché sto bene.

Finalmente.
Sono passati tre mesi e tutto sembra andare per il meglio.
Ho cambiato casa e... udite, udite ho tagliato i capelli.
Essi.
Ne avevo bisogno.
Un bel taglio drastico per iniziare una nuova vita.
Come si dice...

Nuovo taglio di capelli, nuova vita.

Ed è vero.
Era la giusta cosa da fare.

Per tagliare, recidere quello che era rimasto della vecchia me.

Li ho tagliati più in su delle spalle e devo dire che non mi dispiacciono per nulla.
Mi hanno riempita di complimenti.
Chiunque.
A lavoro.
La mia famiglia.
I miei amici.
L'unico che ovviamente si è dimostrato contrario è stato Styles.
Ma vabbhe lo sapevo.
In fondo è sempre stato un Bastian contrario.
Ma sorvoliamo.

Non ho voglia di parlare di lui.
O di pensare a lui.

Il mio telefono vibra così lo prendo dalla borsa per poi aprire la chat di gruppo con gli altri.
Sorrido.
Ovviamente vogliono far festa.
Strano.
Stranissimo.
Vogliono sempre far festa.
Che non so nemmeno come abbiano voglia visto che io sono sempre stanca...
Ma ci sta.
Siam diversi.
Ridacchio leggendo quello che ha scritto Louis.
Riguarda me.

'Smith immagino che sarai contraria ad andare al The Night...'

Annuisco.
Come se potesse vedermi.

'Sei una rompipalle'.

Chi poteva essere?

Roteo gli occhi.

Che palle Harry.

Ma possibile debba sempre intromettersi?
Possibile che non riesca a farsi gli affaracci propri?

Cioè...

Che palle, ripeto che palle.

Invio un emoticon scocciata per poi appoggiare il telefono sul tavolo.
Mi stiracchio.

A proposito di Harry.
Le cose vanno...
Diciamo benino dai.
Perlomeno riusciamo a passare del tempo insieme senza scannarci.
Dopo quella famosa giornata in cui stavo per commettere l'errore più grosso della mia vita mi sono allontanata e di conseguenza anche lui.
Ma meglio così.

Perché tanto sapevo che quello che stavamo facendo era sbagliato.

Come sapevo di non doverlo più amare.

Quindi...

È andata com'è andata.

All'inizio l'ho evitato.
Ero arrabbiata, incazzata.
Delusa.
Ma poi mi son detta che non ne valeva la pena.
E ho avuto le mie conferme.
Dopo pochi giorni era già in giro a ubriacarsi con Liam e Louis.
E ovviamente a rimorchiare qualche ochetta che tanto gli piace rimorchiare.
Bhe...
Ben per lui.
Io non me lo calcolo nemmeno.
Sia a cena con gli altri.
Sia quando ci ritroviamo con le nostre famiglie.
Io mi faccio i cavoli miei... è lui che ovviamente non perde tempo per stuzzicarmi e mandarmi su di giri.
Ma io sono diventata così brava a snobbarlo che non mi fa né caldo né freddo.

Perché... ripeto, non se lo merita.

Non si merita che mi arrabbi per sue cose dette, per battutine etc.

Non se lo merita.

Il cellulare vibra ancora ed io per poco non lo spacco.

Ancora, ancora lui.
Ancora che parla...

Mamma mia.

E dopo sarei io la rompipalle?

Si sta chiedendo perché non voglia andare a ballare con loro.
Sbuffo.
Ma fatti i cavoli tuoi.
Ecco cosa vorrei rispondere.
Ma evito.
Non voglio sprecare le mie poche energie rimaste per lui.

Non più.

Digito velocemente un 'verrò' per poi appoggiare il telefono sul tavolo.

Basta.

Non mi frega delle sue risposte del cazzo.
Mi alzo dallo sgabello per poi mettermi di fronte finestra per poi scoppiare a ridere non appena mi rendo conto che Luke l'altro giorno ha lasciato qui la nostra foto che ha fatto stampare.

Ah, Luke...

Sorrido.
Che ragazzo d'oro.
Sul serio.
Ci siamo legati parecchio.
Usciamo spesso insieme, facciamo aperitivi, andiamo a cene aziendali insieme.
Ma... non stiamo insieme.

Eh no.

Ogni tanto lui ci prova, forse dovrei dire quasi sempre ma io... lascio correre.
L'ho sempre detto che è un bel ragazzo.
E forse mi farebbe anche bene frequentarlo.
Mi farebbe bene avere a fianco una persona così... speciale.

Ma..

Boh, sono bloccata.

È che ho capito una cosa.

Una cosa fondamentale.

Una cosa che avevo nascosta a me stessa, forse.

Non voglio una relazione.
Non la voglio e non scherzo.

Voglio solo essere libera.
Concentrata su me stessa, sulla mia vita.

Non voglio altri pensieri.
Sarà che ne ho avuti tanti nell'ultimo anno...

Fatto sta che sto bene così.

Sul serio.
Sono single e mi va più che bene.
Mi va di lusso.
Senza pensare ad altri.
Senza dover rendere conto a nessuno.
Sono single ma felice.

Serena e in pace con me stessa.

Ho chiuso quel brutto capitolo della mia vita e sono andata avanti.
È stata dura ma ci sono riuscita.
Perché forse gli altri hanno ragione a dire che sono forte.
Anzi, senza il forse.

Sono forte.

E sono forte... da sola.

Senza Harry, Luke e chiunque altro.

Sono da sola.
Indipendente.
Ma forte.

Quindi sono sola, forte e indipendente.

Bel tripudio eh?

Il campanello di casa suona così mi volto per andare ad aprire.
Sarà Niall.
Abbiamo deciso di mangiare insieme qui, da me.
Senza Gemma perché sta poco bene.
Povera...
Avevamo organizzato questa cena da tempo.
Per stare un po' insieme visto che tra tutto non si riesce sempre.
Vuoi per il lavoro, vuoi per impegni personali.
Il campanello risuona.
Oddio Niall.

Che ha fretta di vedermi?

Mi guardo velocemente allo specchio.
Sono impeccabile oggi.
Una vera e degna padrona di casa.
Mi preparo ad accoglierlo con un sorriso a trentadue denti, afferro la maniglia della porta che apro.
Sbianco.

Signore.

No.

Ti prego.

No.

Ma che è?

Questa è una condanna.

Un supplizio.

Ci sono Niall e... Harry.

Harry.

Niall e Harry.

Ma... non doveva esserci solo Niall?

Che ci fa qui?

Lo guardo.

Ma che due palle.

Tocca sorbirmelo a casa oltre che alle cene.

Signore, mio.

< Smith > sorride Niall entrando.
Guardo Harry che mi squadra < forse devo ricredermi... i capelli ti stanno bene >.
< Fanculo Styles >.
Lo faccio entrare per poi chiudere la porta.

Signore.

Me l'hai mandato qui per mettermi alla prova?

E allora ora mi stai vicino.
Non mi abbandoni.

Non mi lasci mica eh.

< Già mi piace > afferma Harry guardandosi in giro.

Signore io te lo dico, se mi lasci sola... faccio un casino.
Poi... io ti ho avvertito, lo sai in partenza.

< Come mai qui? > indico Harry.
< Eravamo insieme in giro e mi sono permesso di invitarlo qui >.
Annuisco.

Lo scortico.
Non deve più permettersi.

Mai più e che diamine!

Devo sapere chi viene a casa mia.

Per forza.

< Forse dovevo avvertirti prima > si scusa Niall guardandomi.
Lo guardo.
L'ha fatto in buona fede, lo so, lo conosco.
Gli sorrido.

Per sta volta la passa liscia.

Ma la prossima... guai a lui eh.

Guai.

< Tranquillo, tanto non ho ancora ordinato la pizza >.
Harry ride.
Faccio un cenno con la mano come a dire 'che vuoi?'.
< No è che mi sembrava strano che avessi cucinato tu >.

Ah, ah, ah.

Divertente eh.
Mamma mia che risate ragazzi...
Da creparsi in due.

Coglione.

È un coglione.

E punto.

< Se vuoi la cena da chef stellato puoi anche andartene > gli ricordo sedendomi sullo sgabello.
Lo vedo scuotere la testa.
< E pensi che possa perdermi l'opportunità di stare con la mia ex, quasi moglie mi correggo, preferita? >.

No, è ufficiale.

È un coglione.

Cioè, ma è normale?

Io boh.

< Vabbhe, fai come vuoi >.
Evito di guardarlo.
Sennò lo strozzo.

Ma chi cazzo si crede di essere?
Me lo sa spiegare?

Arriva qui... senza preavviso e per di più osa fare battutine di merda.

Ma io non ho parole.

Veramente. 

 
'Stai calma' mi ripeto.
Sì, devo stare calma.
Se mi agito è peggio.
Lo farò vincere e sta cosa non va bene.
Devo mantenere la calma.
Ormai è qui.

Devo sopportarlo.

Ma posso farcela.

No?

< Allora che pizze ordiniamo? > domanda Niall sedendosi sul divano.
< Io pensavo ad una salsiccia e melanzane > dichiaro.
< Anche io va > mi strizza un occhiolino Harry.
Distolgo lo sguardo.
< Ok, io invece una capricciosa >.
Annuisco < chiami tu? >.
Niall annuisce prima di telefonare la pizzeria.
< Smith > mi chiama Harry.
Devo stare calma.

Ma come faccio se basta solo la sua fottuta voce ad infastidirmi?

Annuisco, come a dire 'continua'.
< Pensavo no... >.
Alzo un sopracciglio.

Che cosa pensava?

< Il divano è molto comodo >.
Annuisco.
Lo so, l'ho preso apposta.
< E quindi? > domando non capendo.
Sorride.

Ed io capisco che si tratta di qualcosa di sessuale.

E infatti...

< Niente stavo pensando a quanto dovrebbe essere comodo per far sesso >.
Lo guardo.

Sono allibita.
Sul serio.

Ma sul serio fa?

< Dì la verità... l'hai già provato con Luke? >.

No, questo ha bisogno che qualcuno gli spacchi la faccia.
Ma di brutto eh.

Sto scemo.

Io veramente... ho perso le parole.
< Allora? >.
Mi alzo.
Harry mi guarda sornione.
< Sei veramente un coglione > sbotto.
Vedo Niall guardarci senza saper cosa dire o cosa fare.
< Dai Smith sto scherzando >.
Mi avvicino al divano sbuffando.
Sto perdendo la pazienza.
< Io te lo dico, se non te la fai finita quella è la porta di casa > indico la porta.
< Scusami, stavo scherzando >.
< Dico sul serio > lo ammonisco.
Annuisce alzando le mani < me la faccio finita >.
Annuisco buttandomi sul divano di fianco a Niall.
< Lo sai che lo faccio per provocarti >.
Sospiro.
Non se la farà finita.

Lo so.
Lo so bene.

Dannazione!

< Chi è? > domando una volta che il cellulare di Niall prende a squillare.
< È Gemma... torno subito > si alza lasciando uno spazio tra me e lo scassa palle.
Evito di voltarmi.

Meno lo vedo e meglio sto.

Molto meglio a dire il vero.

< Siamo rimasti noi due >.
Annuisco.

E allora?
Che vuol dire?

Senza dire nulla lo vedo spostarsi più vicino.

Che diavolo fa? 

< Mi mancava starti così vicino >.
< A me no invece > dichiaro puntando i miei occhi nei suoi.
Così capisce che non ho paura di lui.

Perché per me vale meno di zero.

Come ho già detto.

< Pazienza... a me manca >.
Un dito ad arrotolare i miei capelli.

Ma che diavolo pensa di fare?

< Cos'è? Non mi guardi più? >.
Mi mordo le labbra.
< Ah > si avvicina al mio orecchio < non farlo >.
< Altrimenti? > mi volto guardandolo seria.
< Altrimenti mi viene voglia di baciarti >.
Deglutisco.
È veramente uno scemo se pensa di poter fare il cascamorto.
Si sbaglia di grosso se pensa che cederò.

Perché... non lo farò.

No, no, no che non lo farò.

Ridacchio.
< Che ridi? >.
Rido perché è uno stupido.

Sai quante labbra avrà baciato ultimamente... ed ora è qui a fare il cascamorto.

Non ci casco mica.

Non più, stronzetto.

< Styles caro... > sorrido < evita di fare il cascamorto, perché non ci casco... >.
< Non sto facendo il cascamorto >.
< Ah, no? >.
< No >.
< E allora cosa stai facendo? >.
< Sto cercando di capire perché non mi parli più >.
Annuisco.
< Non ti parlo più > mi avvicino di più < perché sei un coglione >.
< O forse perché ti sei fatta fare il lavaggio del cervello da Louis >.
Scuoto la testa.
< Ah no? >.
Sto scemo.

Cosa pensa che non l'ho visto con la tipa tre mesi fa?

Questo pensa che sia una cogliona.

Ma qui il coglione è solo lui.

Lui, lui, lui e basta.


< Se non ti parlo più è perché mi fai pena >.
Vedo i suoi occhi lampeggiare.
L'ho colpito appieno.

Meglio.

Meglio così.

< Perché dici così? >.
< Dico così > tolgo la sua mano tra i miei capelli < perché quel giorno > marco bene entrambe le parole per fargli capire < sono passata a casa tua ma tu avevi compagnia ovviamente >.
Prova a fermarmi.
< Perché hai sempre finto > alzo le spalle.
< No Care... io > balbetta.
Centrato in pieno.

Lo conosco.
E so che non sa cosa dire.
Perché sa di essere in torto.
Sa di essere in trappola.

Ma peggio per lui, ovvio.

< Tu niente >.
Lo vedo provare a cercare delle parole.
< Non è vero? > lo incalzo.
< Non è vero cosa? >.
< Che te la spassavi anche con qualcun'altra? >.
Sbianca.

Come pensavo.

L'ho sempre pensato in questi tre mesi e infatti...

Ho avuto la mia conferma.

La risposta che cercavo.

Sento Niall avvicinarsi.
< Allora? >.
Non risponde.
< Allora cosa? > domanda Niall non capendo.
< Allora è vero che te la spassavi con altre? > domando ad Harry.
Mi guarda mordendosi le labbra.
Vedo Niall sospirare.
Ma pazienza.

Ho finito.

E alla fine non risponde.
Abbassa lo sguardo.

Ed io vinco.

Come pensavo.

Mi alzo dal divano.
Lo guardo < sei veramente un coglione >.
< Io... >.
Porto una mano davanti < tu niente... > mi avvicino al tavolo per poi voltarmi < anzi, fa' una cosa non provare più a toccarmi in quel modo e soprattutto a farmi quelle battutine di merda >.
Annuisce ed io sorrido accendendo la Tv per mettere la musica.

Ah...

Che bella la vittoria.
Veramente tanto.
Soprattutto quando sai di aver ragione.
Ed io ho sempre avuto ragione su di lui.

Sempre.

E continuerò ad avere ragione.
Come continuerò a stargli il più lontana possibile.
Perché è solo l'ennesimo coglione.

Solo questo.


 
———


 

Mi stringo addosso il cappotto.
Ho un freddo...
Ma vabbhe, io ho sempre freddo... quindi non è una novità.
Anzi.
< Ma quando arrivano? > domanda Gemma.
< Spero presto perché non ne posso più di aspettare qui fuori al freddo > rispondo tirando su col naso.

Stiamo aspettando Liam e... Harry.
Che ovviamente sono in ritardo.

Come al solito direi...

Oggi abbiamo organizzato una cena nel nostro ristorante preferito.

Ci siamo tutti.
A parte Lerya.
Ma si sapeva.
Ormai nessuno sa cosa faccia.
Dove si trovi.
O con chi.
Cioè con chi si sa... è con John.
Ovviamente.

< Eccomi! Scusate il ritardo > si avvicina Liam quasi di corsa.
Bene.
Ma ne manca uno.

Harry.

Dove diavolo sarà?

Sbuffo.
Se non arriva tra cinque minuti giuro che entro dentro e mi siedo.

Sono stufa di aspettare.

Sono stufa di aspettare lui.

< Manca mio fratello >.
Annuisco.
< Comunque > Gemma si volta sorridendomi.
È splendida.
Ha una luce negli occhi... che non si descrivere.
È da un po' che è diversa, non so sembra più bella addirittura.
E non capisco perché.

Boh.

< Dimmi >.
< Quando sei libera? >.
< Sempre > sorrido < perché? >.
< Perché vorrei parlare un po' con te... >.
Annuisco.
< Tutto bene? >.
Annuisce < sì, tutto bene >.
< Horan si comporta male? >.
< Horan si comporta benissimo >.
Sorrido.
Meglio.
Ma d'altronde già lo sapevo.
Niall è un marito splendido.
Amorevole, sempre presente.
E a Gemma non poteva capitare di meglio.
Non scherzo.
< Comunque quando vuoi, ok? > le dico.
< Va bene >.
Mi sorride.
È... è bellissima.
Ma già l'ho detto.
< Con Luke? > domanda poi.
Mi gratto una mano < le solite cose >.
< Ma perché non ti lasci andare? >.
Ridacchio < perché non voglio un ragazzo >.
Sospira.
< Sarà... >.
< Fidati di me >.
< È che... Luke è veramente un bravo ragazzo e gli piaci >.
< Bravo ragazzo o no siamo solo amici... >.
Annuisce < va bene, va bene > alza le mani in aria.
< Senti Horan, chiama un po' Styles... > propone Louis fumando una sigaretta.
Mi volto sorridendogli.
< Smith > si avvicina.
< Tommo >.
< Prossima settimana stavo pensando di organizzare una festa a casa mia... >.
Rido < e vuoi che venga perché c'è il tuo amico? >.
Sorride < perspicace >.
Annuisco.
< Ti prego... mi stressa >.
Faccio spallucce.
< Vuole solo conoscerti >.
< Mh, mh >.
< Eddai > mi dà una spinta facendomi ridere.
< Vediamo >.
Louis sta per dire qualcos'altro quando sento Niall e Liam incitare Harry a muoversi.

Oh... finalmente.

Finalmente si è deciso a presentarsi.

Che rottura.

Mi volto lentamente e per poco non mi prende un colpo.

Vicino ad Harry c'è una ragazza.

Una ragazza.

Ci rendiamo conto?

Li vedo avvicinarsi a passo svelto.

Ma chi è?
Ma chi è questa adesso?

Chi...

< Ma... >.
Mi volto verso Gemma non capendo.
< Scusate il ritardo > annuncia Harry leggermente trafelato.
< Styles se avevi da fare potevi disdire > scherza Liam dandogli una pacca sulla schiena.
Mi volto e... 
Sbianco.

Non posso crederci.

Ora riconosco la ragazza.

Violet Simmons.

Come dimenticarla?
Come?

Ma poi... cosa ci fa qui?

È da tanto che non si vede in giro.

Guardo Harry dirle qualcosa sorridendole.

E capisco.

Stanno uscendo di nuovo insieme.

I due belli.
I due dei greci.

La squadro da testa ai piedi.
Sorride a trentadue denti.

E a me sale un leggero nervoso.

Mica per niente eh...

Ma perché?

Perché quello stupido di Harry non ha avvisato che avrebbe portato una ragazza?
Perché?

Io avverto sempre quando decido di portare Luke.

Lui invece se n'è fregato a quanto vedo.

Sto scemo...

Si piazzano di fronte a noi.
Tutti e due belli coperti dai loro cappotti.
< Comunque se non vi ricordate... lei è Violet >.

Ah, no.

Non ce la ricordavamo.
Alzo gli occhi al cielo.

Dov'è andata a ripescarla?
E quando?

'A te non deve importare'.

Giusto.

A me... non deve fregare minimamente.

Giusto.

Cavoli suoi.
E cavoli loro quando e come si sono incontrati nuovamente dopo tanto tempo.

La vedo stringere le mani dei miei amici ed io mi preparo alla recita del secolo.
Metto su un finto sorriso.
Cavolo se è bella.
È ancora più bella di quello che ricordavo.
Ha tinto i capelli di un biondo dorato e devo dire che è divina.
Il viso pulito, senza troppo make up a risaltare gli occhi tra un verde e un azzurro indefinito.
Una visione praticamente.
E insieme ad Harry...
Lasciamo stare.
La vedo avvicinarsi verso di me.
Sorrido.

Mi presento di nuovo?

Magari non si ricorda di me...

No?

Le sorrido.

< Piacere Care >.
< Ciao, mi ricordo di te Care > sorride ed io vorrei scomparire.

Ecco, come non detto.

Si ricorda di me.

Ma come?
Come fa?

Come fa a ricordarsi di me?

Ah...

Probabilmente sa tutta la storia tra me e il suo amichetto.

No?

Sicuro.

Saprà tutto come mezza Londra.

Ah, che bello...

Sapere che mezza città sa che sei stata abbandonata sull'altare... rende orgogliosi.

Come no...

Le stringo la mano e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva quando lei sprezzante si complimenta per il mio tatuaggio.

Ecco.

Lo stesso tatuaggio di Harry.

Diamine.

Lo sapevo che avrei dovuto cancellarlo.
Lo sapevo.

Mannaggia a me.

Ma che vuole?

Che vuole questa da me?

Sono stata con Harry, è vero... ma adesso è suo, quindi perchè mettermi in difficoltà in questo modo?

Perchè?

< Sbaglio o è uguale al tuo Harry? > domanda voltandosi verso di lui che annuisce.
Mi guarda, guarda il tatuaggio.
< Bello >.
Guardo in basso.

Che situazione...

Aiuto.

Ora mi chiedo.

Come farò a superare questa cena?
Qualcuno me lo spiega?


Cioè...

< Allora entriamo? >.
Guardo Liam annuendo.
Sì.
Meglio entrare.
Non vedo l'ora di sedermi.
Ovviamente lontana dai due piccioncini.

Ma questo era scontato.

< Sì, entriamo >.
Vedo Liam, Louis, Violet e Harry avvicinarsi alla porta.
< Tutto ok Care? > mi domanda Niall.
Annuisco.
< Sicura? >.
Guardo Gemma.

Sì, sono sicura.
Sicurissima.

Perché non dovrebbe andare bene?

Harry è single, come me.

Quindi può benissimo rifarsi una vita.

A me non frega nulla, sinceramente parlando.

< Allora entriamo > li invito prima che Harry si piazzi vicino a me.

Che vuole?
Non è entrato dentro con Violet?

< Smith >.
Roteo gli occhi.

La sua voce.

È così fastidiosa che la odio.
Sul serio.

E non scherzo mica eh.

La odio, come odio lui.

< Sì > mi volto.
< Mi dispiace se ci sei rimasta male per Violet >.
Rido.

Cioè sul serio è tornato indietro per sparare una delle sue?

Lo guardo.

È serio.

È coglione o cosa?
Ma secondo lui può venirmi a dire una cosa del genere?

Io sono sempre più allibita sinceramente.

Boh.
Ha dei problemi seri questo eh.
Ma tanti, troppi problemi forse.

< Tranquillo >.
< Sicura? >.
Vedo Gemma e Niall guardarci senza battere ciglio.
Annuisco.
< Sì, perché? >.
< Niente volevo assicurarmi che stessi bene >.

Ah, che premuroso...

Ma vaffanculo.

Altroché...

Vaffanculo.

'Volevo assicurarmi che stessi bene'.
Le sue parole mi rimbombano nella testa.

Sì sto bene.

Soprattutto senza di te ignorante che non sei altro.

Sto alla grande.

Divinamente direi.

Sto benissimo.

E a lui non deve importare.

Minimamente.

< Sto alla grande Styles >.
Sorride.

E a me dà sui nervi.

Sto stupido.

Cosa sorride?

< Anche perché anche tu hai voltato pagina >.
Lo guardo alzando un sopracciglio.

Cosa intende dire?

< Cosa? >.
< Hai Luke >.
Sospiro.
< Quindi direi che possiamo andare avanti entrambi >.

Ok.

Devo stare calma.

Ma come posso?

Cosa ne sa lui di me e di Luke?
Cosa?

Fa tutte queste allusioni di merda senza sapere effettivamente come stanno le cose.

Che odio oh...

Che odio.

E poi cosa intende dire?
Che per andare avanti ho per forza bisogno di un ragazzo?

Si sbaglia.

Si sbaglia di grosso il ragazzo qui presente.

Io non ho bisogno di nessuno.

Ce la faccio benissimo da sola.
E deve capirlo.
Perché non mi sta bene che pensi che abbia bisogno del rimpiazzo.
Perché da sola sto bene.
Evidentemente non è la stessa cosa per lui.
Visto che in questi mesi ha cercato diversi rimpiazzi.
Questa è la differenza.

Tra me e lui.

Lui ha bisogno di qualcuno accanto.

Io no.

Io basto a me stessa.

Punto e basta.
Punto e basta.

< Senti... > prendo fiato < a te non deve importare nulla della mia vita, è chiaro? >.
< Non scaldarti > si difende.
< Mi scaldo perché... dici le stronzate >.
< Stronzate? > ride < sei stata tu a trovarti un ragazzo dopo che ci siamo mollati >.

Mollati?

Ma chi si è mollato?

È lui che mi ha abbandonata.

Mi pare.

Nessuno ha mollato nessuno.

Mi sembra.

Ma a quanto pare lui vede le cose in maniera diversa.

Come sempre d'altronde.

< Hai fatto bene se non riuscivi a rimanere da sola >.
Lo guardo.

No.

Questo non doveva proprio dirlo.

No.

Non doveva.

Adesso mi incazzo.
Sta cosa che lui pensa che abbia bisogno si qualcuno sennò non vado avanti... mi manda in bestia.
Lui non deve pensare nulla.

Soprattutto su di me.

Deve farsi gli affaracci propri.

< Ascoltami bene > dico nervosa < tu non devi pensare un bel niente >.
Sta per ribattere così lo fermo < io non ho bisogno di nessuno per andare avanti >.
Probabilmente ha capito che mi sto arrabbiando sul serio così prova a scusarsi.
< Non provare mai più a pensare una cosa del genere > mi indico < io non ho bisogno di nessuno >.
Prendo fiato < se tu per andare avanti hai bisogno di qualcuno... sono affari tuoi, non miei di certo >.
< Volevo solo dire che ci sta se hai trovato qualcuno >.
Rido.

Quello che voleva dire è chiaro.
Chiarissimo.

E a me non sta affatto bene.

No, no.

< Ed ora... >.

Mi ha stufato.
Mi ha fatto passare la fame.
E la voglia di stare coi miei amici.

< Me ne torno a casa visto che mi hai rovinato l'umore >.
< No, dai Care >.
< No Niall... sono stanca >.
< Dai, non andare via > mi ferma Gemma.
Scuoto la testa < di sentire certe stronzate ne ho le palle piene >.
< Ma perché devi fare così? >.
Lo guardo.

Perché devo fare così?
Perché?

Ha il coraggio di chiedermelo?

Serio?
Dai...

< Perché mi hai già stufato >.
< Sei veramente una bambina quando fai così >.

Ah.

Certo.

Io sono la bambina.

Io.

Non lui che fugge sempre.
No eh?


Non è lui il bambino... lui che è scappato dal suo impegno di volermi sposare.
No.


Io sono la bambina.

Certo, come no.

< Fuggi sempre >.
Rido.

Forte, rido di cuore.

Io.

Io?

Io fuggo sempre...

Questa è bella.
Questa è da premio Oscar.
Senza se e senza ma.

Si è superato.
Non posso negarlo.

< Certo, sono io infatti che ti ho lasciato sull'altare >.
Lo vedo zittirsi.

E cosa potrebbe fare sennò?

Deve stare solo zitto.
E basta.

< E comunque se io sono una bambina... > punto un indice sul suo petto < tu sei un coglione >.
Mi volto verso Gemma e Niall < ci vediamo... salutatemi gli altri >.
E senza dire altro mi incammino.

Con la rabbia alle stelle.
Col nervoso.

Possibile mai che debba sempre trovare il modo di rovinare tutto?
Ha per caso una mania nel distruggere cose intorno a lui?

Perché...

Inizio a pensarlo.
Rovina sempre tutto.
Eppure...
Basterebbe solo che tenesse quella bocca del cazzo chiusa.
Mica sempre eh.

Solo ogni tanto.

Soprattutto con me.


Perché ogni volta che parla con me fa solo danni.
Combina solo dei disastri assurdi.

Irrimediabili.

Forse pensa di poter migliorare le cose tra di noi.
Ma forse non ha capito che ormai non si può migliorare nulla.

Perché ha distrutto tutto troppe volte.

Lui e quei modi del cazzo. 

 
Quelle allusioni poi...

Sono assurde.

E credo sia più che ovvio ripensare a tutto questo tempo.

A lui, a me.

A noi due insieme come coppia.

Sì...

Ogni tanto mi chiedo se tre anni fa stessi bene quando ho deciso di provarci.
Perché a volte non mi spiego i suoi comportamenti.
Non me li spiego.

E forse mai lo farò...

Perché...
Perché forse non ho mai capito chi fosse veramente.
Non l'ho mai compreso fino in fondo.
Mi sono semplicemente lasciata andare.
Mi sono abbandonata tra le sue braccia.
Senza alcun muro a proteggermi.
Senza niente.

E forse ho sbagliato.

Avrei dovuto avere, ereggere dei muri.
Così da non farmi male, come invece è successo.

Ed è questo a farmi male.

Il fatto di sapere che lui sa tutto di me.
Il fatto che lui mi conosce meglio di chiunque altro.


E ciò mi fa paura.

Perché...

Perché so benissimo che può farmi del male.

Può continuare a farmi del male.

E ciò non deve minimamente accadere.

Ma sono tranquilla.

Perché ho lasciato la vecchia me nei ricordi.

Così come il mio cuore.

Cuore che proteggo, nascondendolo in una sorta di baule di cristallo.

Perché se solo lo lasciassi andare...

Andrebbe male.
Starei male.
Come starei male al pensiero di Harry con un'altra ragazza che non sia me.

Ma ciò... non può succedere.

Perché il mio cuore non lo lascio mica libero.

No.

Continuo a proteggerlo.


Come continuo a proteggere la mia vita, la mia intera esistenza da te Harry Styles.




 
———



 
< Preso tutto? > mi domanda Niall guardandomi andare in giro.
< Penso >.
Ride e rido anch'io.
Chissà quando riuscirò ad essere più ordinata.
Quando riuscirò a mantenere la testa sulle spalle.
Perché...
Per ora non lo vedo possibile.
Anzi...
Va sempre peggio.
< Le tue chiavi di casa > mi ricorda prima che io sparisca di là per cambiarmi la maglia.
Accidenti a me e a quando resto a lavoro più del dovuto.
Perché poi finisco con l'essere in super ritardo.
Come in questo caso.
Afferro la prima maglia che infilo alla velocità della luce per poi specchiarmi.
Vado bene.
D'altronde devo cenare a casa di Niall e Gemma.
Non devo mica andare ad una festa.
O ad una serata di gala.
Chiudo l'armadio per poi tornare di là dove Niall mi passa il cappotto che mi aiuta ad infilare.
< Che gentlemen > lo prendo in giro.
< Puoi dirlo forte Caroline >.
Gli do un buffetto.
< Andiamo altrimenti Gemma se la prenderà con te >.
Alza le mani in aria < hai ragione, per carità >.
Chiudo la porta di casa per poi scendere le scalette e infilarmi nell'auto di Niall che parte subito dopo.
< Cosa mangiamo? >.
< Cos'è hai fame? >.
Annuisco.
Oggi non sono riuscita nemmeno a fare pranzo.
E quindi ho una fame... che mi si porta via.
< Ho cucinato io >.
< Sei serio? >.
Annuisce.
< Wow... >.
< Vedrai rimarrai stupita >.
Sorrido.
< Com'è andata oggi? > mi domanda fermandosi ad un semaforo.
< Bene... solo che con le udienze vicine è un macello >.
< Immagino >.
Riparte.
< E Luke? Che dice? >.
Mi volto < è stressato >.
Annuisce < ci credo >.
< Avrebbe bisogno proprio di una bella vacanza > affermo riflettendo.
< Sì direi di sì > si volta per sorridermi < e anche tu >.
< Cosa io? >.
< Anche tu avresti bisogno di una bella vacanza >.
Faccio spallucce < può darsi ma ora non si può... abbiamo un sacco di grane da sbrigare >.
< Mh, mh >.
Mi volto per osservarlo.
Lo conosco.

Vorrebbe chiedere altro ma non osa farlo.

Forse perché ha paura della mia reazione?
O cosa?

< Niall > lo chiamo prima che si giri.
< Cos'altro vuoi sapere? >.
< Niente... >.
< Sicuro? >.
< Sì, sì >.
Lo vedo sfrecciare lungo le strade, il silenzio intorno a noi.
< Sai che ti voglio bene vero? >.
Mi guarda.
Gli sorrido, di cuore.
Annuisce mentre si parcheggia di fronte casa.
< Immagino che anche tu voglia sapere perché non ci provo con Luke >.
Sorride.
Bingo.
Lo sapevo.
Tanto ormai è una cosa risaputa... che chiunque potrebbe indovinare.
Chiunque.
Spegne la macchina.
Rido.
< Lo sapevo che avresti voluto chiedere altro >.
Ridacchia divertito.
< Me ne riparlerai un'altra volta, ok? >.
Annuisco.
< Adesso scendiamo che sennò Gemma dà i numeri >.
Rido prima di scendere ed incamminarmi verso la porta di casa che Niall apre lasciandomi entrare.
< Tesoro, siamo a casa! >.
Tesoro...
Che dolce.
< Non prendermi in giro > mi ammonisce.
< Venite >.
Tolgo il cappotto appendendolo sull'appendiabiti, seguo Niall per tutto il corridoio prima di entrare in cucina e...

Non è possibile.

Ma che è?

Una congiura.

Cosa ci fa qui Harry?

Oddio mio.

< Ce ne avete messo di tempo eh > sbotta Gemma.
Sorrido.
< Colpa mia >.
< Immaginavo > mi sorride Gemma.
< Si mangia? Io ho fame > chiede Harry mentre io devo appellarmi al mio ferreo autocontrollo per non spaccargli la faccina.

Che borioso.

Un borioso, di merda.

< Sì ma prima... >.
Niall ferma Gemma < facciamoli sedere >.
Alzo un sopracciglio.

Ma che succede?

< Vieni > mi fa segno Niall.

E ovviamente vicino a chi mi tocca stare seduta?

Harry.

Ovvio.

Mamma mia...

Che astio.

Ma devo farlo.
Solo perché amo Niall e Gemma.

Sennò mi sarei imposta.

E così...

Mi siedo vicino al mio nemico.
< Styles >.
< Smith >.
Mi volto e sprezzante gli chiedo < oggi non sei con Violet? >.
Ridacchia.

E a me dà sui nervi.

Ma cosa ride?

Cosa?

< E tu? Come mai non sei con Luke? >.

Eccolo...

Già lo odio a priori... poi se comincia così.

Pure peggio.

'Devo stare calma'.
Sì.

Calma, calma, calma.

Gli rifilo un bel dito medio prima che Gemma intervenga.
< Voi due non iniziate >.
Annuisco.
< Allora... > Niall porta un braccio intorno alle spalle di Gemma.
< Allora? > domandiamo in sincrono io ed Harry nemmeno a farci apposta.
< Che ci dite di bello? >.
< Perché questa domanda? > chiede Harry anticipandomi alla grande.
< Cos'è? Non posso più sapere nulla della tua vita Harry? >.
< Sì Gemm... ma boh > ci indica < tutto questo è strano >.
< Infatti > gli do manforte io.
< Caroline cosa c'è di strano? >.
< Tutto >.
< Vogliamo passare del tempo con la nostra famiglia, coi nostri amici e testimoni >.
< È un male? > domanda Gemma.
< No > risponde Harry < ma è strano >.
La vedo sospirare.
< Comunque dicevamo... >.
< Io vi racconto che lavoro, lavoro e lavoro >.
< Lavori tanto? > mi chiede Gemma mentre io annuisco.
< Abbiamo le udienze > spiega Harry < si lavora come muli >.
Ridacchio.
Ha ragione.
Fin troppo...
< Per il resto tutto ok? >.
< Certo >.
Annuisco alla riposta di Harry.
Cavoli se ha ragione.

È strano...

Loro sono strani.

Che nemmeno se dovessero sposarsi di nuovo...

Che diavolo hanno?

< Con Violet tutto ok? >.
Guardo Harry cercando di mostrarmi per niente interessata.
< Cosa c'entra adesso Violet? >.
Gemma sbuffa < mamma mia era per chiedere >.
< Comunque tutto bene > afferma Harry prim di portarsi una mano tra i capelli.
Guardo Niall guardami così lo anticipo < se volete sapere di Luke... non c'è nulla da sapere >.
Ridono.
< Siamo solo amici >.
Annuiscono.
< Va bene, va bene > sorride Niall.
Gemma guarda me ed Harry < e dopo le varie udienze cosa farete? >.
Io ed Harry ci guardiamo.
Senza nemmeno metterci d'accordo.

Ma cos'è?
Un interrogatorio?

Tutte ste domande strane...

L'atmosfera...

Io ed Harry a casa loro, senza un reale motivo.

Boh.

Puzza di bruciato sta cena.

< Che vuoi dire Gemma? >.
< Voglio dire Harry se tu e Caroline avrete del tempo libero >.
Rido.

Ma...
Ovvio.

< Che domanda del cazzo > sbotta Harry.
< Perché? >.
< Rispondete alla mia domanda >.
Guardo Gemma.
È seria.
Vuole sapere se avremo del tempo libero.
Annuisco.
< Sì Gemm... ovvio >.
Harry annuisce.
< Ok... > Gemma sorride.
Niall anche.

Bha...

Ok.

Non capisco ma ok.

Vedo Niall prendere la mano di Gemma.
Harry sbuffa < sentite o mi dite che succede o me ne vado a vedere qualcosa su netflix a casa >.
< Aspetta... > lo rimprovero capendo che è qualcosa di serio.
Sbuffa ma annuisce..

Le loro facce, le voci emozionate... dev'essere qualcosa di serio per forza.

< Harry, adesso saprai tutto >.
Harry annuisce di nuovo mentre vedo Gemma prendere due, tre respiri.

Oooookey.

La cosa è sempre più strana, lo dico,

< Vi ho chiesto se avrete tempo libero perché voglio assicurarmi che riuscirete ad assolvere al vostro compito di zii >.
Sbatto le palpebre.

Cosa?

L'ha detto talmente veloce che...

E prima ancora di elaborare il tutto Gemma annuncia raggiante < sono incinta >.
< Sarete zii > ci indica Niall.
Guardo Harry.

Incinta?

Gemma è incinta.

Guardo Harry ancora.
Anche lui mi guarda.
È incredulo.
Ci guardiamo per un'infinità di tempo.

Un nodo alla gola.
Harry mi continua a guardare con le sue gemme preziose.
Ed io per la prima volta in quest'ultimo periodo sono felice.

Felice di averlo al mio fianco.

Felice di poter condividere qualcosa di così bello con lui.


< Avete sentito bene eh > ci richiama Niall facendomi ridere.

Lo so.

Ho sentito.
 
Guardo Gemma e Niall.

E realizzo.

Cazzo.

Non è uno scherzo.
Uno stupido scherzo.

È tutto vero.

Reale.
Verissimo.

Io Caroline Smith...

Diventerò zia.

Sarò zia per la primissima volta nella mia vita.

Zia.

Zia Caroline.

Oddio mio...

Non posso crederci.

Una lacrima scende a bagnarmi la guancia.

È una notizia talmente bella e inaspettata che sono senza parole.

< Contenti? > domandano.

Contenti?

Contenti è dir poco.

Posso toccare il cielo con un dito.

Se sono contenta...

Sia io che Harry annuiamo incapace di dire altro.
Sembriamo degli scemi.
Ma poco importa.

Non posso crederci.
Non realizzo ancora.

Non ci riesco.

< Di quanto? > riesco a chiedere.
La voce che trema...
< Sono al quarto mese > spiega Gemma.
Vedo Harry bere un bicchiere d'acqua tutto d'un fiato.
Sorrido.
Anch'io bevo un po' d'acqua.
Ne ho bisogno.

Cioè...

Non riesco a crederci.

Lo so l'ho ripetuto all'infinito... ma che devo farci?

È più forte di me.

Non riesco a controllarmi.
Non riesco a controllare le mie emozioni.
Sentimenti.
Ho il cuore che va a tremila.
La testa un miscuglio di idee, sensazioni, immagini.

Insomma sto per aria.

Ecco, diciamo così.

Sono euforica.
Talmente euforica che non riesco nemmeno a parlare.
Me ne sto seduta sulla mia sedia.
Inebetita.

< E comunque... >.
Guardo Niall.

Comunque?

< Siete i primi a saperlo > continua Gemma.
Li guardo e sorrido.

Mamma Gemma e papà Niall.

Saranno formidabili.
Dei genitori modello.
Ameranno il loro piccolo alla follia e a me già solo il pensiero fa sciogliere il cuore.
Guardo Gemma.
È così bella, splendida.
Raggiante.
Hanno ragione quando dicono che la gravidanza rende ancora più belle.
Perché Gemma lo è.
È radiosa.
Non scherzo.
La squadro leggermente.
< Te lo giuro che non ho capito nulla > le dico.
Ed è vero.
Non sembra incinta.
Minimamente.
Ecco perché non mi sono accorta di nulla.

Che poi...

Oddio.

Adesso che guardo attentamente la faccia sembra più rotonda.
Ma per il resto non si vede.
Eppure avrei dovuto accorgermene.
Nell'ultimo periodo non ha toccato alcool.
È stata male.
Ed io non l'ho capito.

Che tonta che sono...
Una tonta a tutti gli effetti.

< Diciamo che i vestiti larghi aiutano parecchio a mascherare > ridacchia.
Annuisco.
Immagino.
< Ora, ci venite ad abbracciare o rimanete impalati lì? >.
Harry annuisce, anch'io.
Mi alzo dalla sedia prima di fiondarmi ad abbracciarli.
Abbraccio prima Gemma attenta a non stringerla troppo come farei di solito e poi abbraccio Niall stritolandolo a più non posso.
Chiudo gli occhi.

Diventerò zia.

Non posso crederci.

È un sogno...

Sciolgo l'abbraccio con Niall prima di voltarmi verso Harry.
Sorride.
Ha gli occhi lucidi.
Come me.

Saremo zii.

E siamo i primi a saperlo.
Non so che dire...
Mi guarda continuando a sorridere.
Le fossette ben visibili.
Gli occhi più belli del solito.

Saremo zii.
Saremo zii... ancora non ci credo.

Zii.

Ci rendiamo conto?

Guardo Harry.
E senza nemmeno rendermene conto...
Gli porgo una mano per stringergliela ma Harry si avvicina tirandomi su e facendomi fare un giro.
< Diventeremo zii, diventeremo zii >.

Urla.
Urla a più non posso.
Urla perché è felice.
Urla perché è l'unica cosa da fare.
Urlare a tutto il mondo la lieta notizia.

Urlare a tutto il mondo che io Caroline Smith e Harry Styles... diventeremo zii.

Zii.

Ed io...

Rido.
Rido mentre mi fa girare.

Chiudo gli occhi.
E continuo a ridere sentendo le sue urla.
Un ultimo giro prima che mi metta giù.
La testa mi gira.
Ma a me non importa.

Sono talmente felice che del resto non mi importa nulla.

< Zio Harry e zia Caroline > afferma Gemma sorridendo.
Sorrido mentre altre lacrime scendono.

Sono felice.
Felicissima.

Un bambino.
Un nipotino.

Ci rendiamo conto?
Porterà talmente tanta gioia che sarà magico.
Speciale.

Li guardo emozionata.
< Stai bene? >.
< Sto alla grande > rispondo sorridendo e asciugando le lacrime.
< Tu Styles tutto bene? >.
Harry annuisce < sto dannatamente bene... che rischio di svenire dall'euforismo >.
Ridiamo.
< Sapete già il sesso? > domando riprendendomi dallo stato in cui mi trovo.
< Ancora no... non vogliamo saperlo >.
< Vedrai piccolino > si avvicina Harry a Gemma portando una mano sulla pancia < zio ti insegnerà tante cose >.
Niall ride < tipo a rubare i cuori di mezza Londra? >.
Ridiamo tutti.

La risata di Harry mi raggiunge chiara e forte e a me sembra di sognare.

Lo guardo.
Ed io per poco non crollo di fronte alla scena che mi si para davanti.
Harry inginocchiato intento a dare dei baci alla pancia della sorella.

Oh Harry caro...

Lo sai, lo sai bene.

Te l'ho sempre detto che saresti stato un padre fantastico.

E già vederti così in veste di zio mi riempie il cuore di gioia.

Mi emoziona nel vero senso della parola.

Niall si avvicina stringendomi in un abbraccio.
< Ti voglio bene papà Niall >.
< Anch'io zia Caroline >.
Sorrido continuando a vedere Harry abbracciare Gemma, parlarle all'orecchio e via dicendo.

È veramente un momento da incorniciare.
Per una volta sia io che Harry abbiamo messo da parte le nostre scaramucce.
Abbiamo messo da parte i nostri battibecchi.

Ed è meglio così.

Saremo zii.

E gli zii devono aiutarsi.
Per forza di cose.

Mi mordo le labbra.

È vero.
Ho detto che lo odio.
E in parte è vero.

Ma ora che diventeremo zii devo mettere da parte i vecchi rancori.

Ovvio...
Continuerò ad odiare le sue battutine, allusioni etc... perché non è che non lo farò più.
Ma per il resto cercherò di farmi scendere tutto quello che ho vissuto, tutto quello che è successo tra di noi.

Perché devo godermi appieno il presente e il futuro che verrà.

< Allora > inizia a dire Niall < brindiamo? >.
Harry annuisce.
E anch'io.

Dobbiamo festeggiare.
Dobbiamo brindare.

È doveroso farlo, direi.
Dopo una notizia del genere...
Non si può fare altro.

< Io non posso bere ma brindo con voi lo stesso > scherza Gemma prima che Niall versi dello spumante nei bicchieri.
< Allora > passa i bicchieri a me e ad Harry < brindiamo alla nostra famiglia che si allarga >.
Niall si avvicina a Gemma dandole un bacio sulla fronte.
Harry mi propone di iniziare dal primo brindisi.
E così faccio.

Anche se è facile...

I primi a cui brindare li ho davanti.

Niall e Gemma.
I nostri futuri genitori...

< Brindiamo a voi > li indico prima di voltarmi verso Harry che afferma guardandomi dritto negli occhi < e brindiamo a noi Caroline >.
Annuisco sorridendo.
Mi sorride.

È così puro in questo momento...

Che sì... Harry.

Hai ragione, ragione da vendere.

Sì, per una volta brindiamo anche a noi Harry.

Sbatto il bicchiere con il suo e poi con quello di Niall ed assaggio lo spumante per poi fare una smorfia.
Oddio quanto non mi piace.
È più forte di me.
Aiuto.
< Smith sei sempre peggio > mi prende in giro Niall.
< Ehi... abbi rispetto > mi gonfio < sto per diventare zia >.
Gemma ride a crepapelle.
< Zia Caroline cosa insegnerai al piccolo o la piccola? > domanda Niall < ad essere egocentrica? >.
< Sicuramente > interviene Harry.
< Taci Styles >.
< Ora che diventeremo zii dovrai comportarti bene con me > si indica.
Alzo un sopracciglio.

Altrimenti che succede?

< Altrimenti? >.
< Altrimenti che insegnamenti darai al nipotino o nipotina? >.
Sospiro.
< Mh? > mi sprona.
< Sicuramente meglio dei tuoi >.
Mi pizzica un fianco facendomi sobbalzare.
< Mi rendete così felice >.
Guardo Gemma.
< Ossia? >.
< Vedervi così... ora mi fate piangere >.
Le sorrido.
< Ci saremo sempre per voi, lo sapete > risponde al mio posto Harry.
< Ha ragione, sempre e per sempre >.
Annuisce < scusate, sono gli ormoni >.
Rido.
< Non fa altro che piangere > la canzona Niall prendendole la mano.
< Taci Horan, stai zitto per favore >.
< Ah, ovviamente non fa altro che insultarmi >.
< Ma non è vero! > si lamenta Gemma.
< Vedrai chi piangerà... > dice Harry alla sorella.
< Chi? >.
< La mamma >.
< Oddio, già me la immagino >.
Niall ridacchia < povera Anne >.
< Mi starà appresso come un soldatino altroché >.
< Sicuro > continua Harry per metterle ansia. 
< Lasciatela stare > intervengo io pensano ad Anne e alla sua infinita bontà.
< Ma è vero! >.
< Tua madre è la bontà fatta a persona >.
< Concordo con te Care >.
Annuisco.

E...

Sorrido.
Ha ragione Harry.
Sì.
Probabilmente Anne piangerà.
E farà bene.

Chi non lo farebbe?

Tutti.

Perché la nascita di questo nipotino o nipotina porterà la famiglia ad unirsi ancora di più.

E alla fine è quello che conta nella vita di ogni essere umano.

La famiglia.

La propria famiglia.

Ed io mi rendo conto... che ho proprio una famiglia speciale.
Una famiglia che non cambierei con nessuno.

Perché è una famiglia vera.
Dove si litiga, dove ci sono incomprensioni... ma dove il bene e l'amore regnano sovrani.

Sì.

La mia famiglia è proprio speciale.

Guardo Gemma e Niall ancora una volta.

Zia Caroline.

Diventerò zia...


Ancora non ci credo! 






Ehiii, ciao a tutte\i, vi rubo poco tempo, i promise!
Come avete notato già da questo capitolo c'è stato un salto temporale di tre mesi, che avrà un ulteriore salto temporale e forse un altro (devo pensarci).
Devo stringere sennò questa storia non finisce più ahahahah, quindi penso sia meglio così.
In ogni caso i salti temporali saranno brevi, di pochi mesi ecco, non di più, così da arrivare presto al graaaaan finale.
Spero che il capitolo vi piaccia e che non vediate l'ora come me di conoscere il piccolino o piccolina Horan....

A presto! xoxo

-S.
   
   
   
   
   
  
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