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Autore: DanilaCobain    17/09/2020    0 recensioni
A pochi mesi dalla rottura con il fidanzato, Sveva torna in Italia per lavoro dopo aver vissuto a lungo a New York. Si aspetta di trovare un po' di tranquillità e riposo dalla vita frenetica newyorkese ma deve presto ricredersi. Suo fratello Enrico, calciatore professionista, è determinato a farle trascorrere un'estate indimenticabile tra festini, serate in barca, vacanze improvvisate insieme ai suoi compagni di calcio, compreso Kieran, l'uomo più arrogante che Sveva abbia mai conosciuto. Tra i due è odio a prima vista. Kieran non sopporta l'aria saccente di Sveva, Sveva detesta i modi di fare di Kieran. Enrico non ha nessuna intenzione di rinunciare al suo migliore amico né tantomeno ai suoi piani per la sorella. Di tempo insieme ne passeranno parecchio e chissà che dietro tutto quel disprezzo possa nascondersi qualcosa di più potente.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Epilogo

 


Sveva e Kieran si tenevano per mano. La calura del giorno stava lasciando il posto al venticello ristorativo della sera. La sabbia fina e il mormorio del mare facevano da cornice alla loro felicità. Kieran era tornato in Italia dopo due settimane intense di preparazione e finalmente lui e Sveva si erano concessi qualche giorno di vacanza insieme.

E insieme era la parola che più preferivano usare in quei giorni. Non si erano separati neanche per qualche minuto da quando erano partiti per la Grecia. Sveva preferiva non fare progetti per il futuro lavorativo, aveva imparato che a volte seguire il flusso della vita poteva essere più emozionante e addirittura più soddisfacente che stare sempre a pianificare ogni cosa e portare a termine tutti gli obiettivi. Di obiettivi ne aveva ancora tanti e li stava raggiungendo, ma senza più ansia del risultato. Solo lo scorrere della vita, con tutte le emozioni che regalava ogni giorno.

Kieran dal canto suo aveva cominciato a chiedere a Sveva se ci fosse una qualche possibilità per lei di lavorare per conto proprio, magari aprire uno studio privato a Manchester per continuare a fare il lavoro che amava e stare più vicina a lui. Solo una soluzione temporanea, visto che lei l’anno successivo sarebbe tornata a vivere a New York. Quello era un problema un pochino più grande perché volare dall’altra parte dell’oceano non era una cosa che si poteva fare spesso come in quel momento; si trattava di un paio di ore di volo a fronte delle dieci per arrivare in America.

Ma avevano deciso di non pensarci assolutamente. Se lo erano imposti tutti e due, niente progetti a lungo termine che potessero andare oltre l’anno. Le cose tra di loro andavano a meraviglia, ma la vita era imprevedibile e Sveva aveva imparato sulla sua pelle quanto potesse essere devastante aggrapparsi a progetti importanti fatti nel lungo termine, se poi questi venivano meno.

Kieran le lanciò un’occhiata di sbieco «Sai cosa stavo pensando? Che potresti andare da Giorgio a scegliere il vestito per il gala della settimana prossima.»

Kieran era stato invitato ad un gala calcistico per ritirare un premio riguardante la stagione appena conclusa in Italia. Lui aveva intenzione di portare anche Sveva, una specie di uscita ufficiale per loro due. Lei si era mostrata restia ma alla fine aveva accettato.

Sollevò un sopracciglio. «Sul serio? Da Giorgio? Non sono più andata da lui dopo quel giorno.»

Kieran sorrise. «Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita in questo modo.» Con il pollice accarezzò la mano di Sveva, ripercorrendo con la mente gli istanti del loro primo incontro. Sembrava un’altra vita. «Potresti andare da lui; ha davvero dei bei vestiti e quello rosso che indossavi alla festa di tuo fratello ti stava benissimo.»

«Ah, quindi quella sera hai notato il mio vestito…»

«E non solo.» Kieran la baciò sulle labbra mentre sorrideva «Poi ovviamente puoi lasciarlo sul mio conto. Passo io a pagare. Te ne voglio regalare uno.» Sollevò le mani in aria in segno di difesa avendo notato lo sguardo dubbioso di lei. «Ho detto regalare, Sveva. Lo so che puoi comprarti quello che vuoi.»

Anche lei rise. «Va bene, a patto che vieni con me e mi aiuti a sceglierlo.»

Kieran guardò verso il cielo. «Non basta se ti lascio la mia American Express nera?»

«No…»

Le diede un altro bacio. «E va bene, vengo con te. Dove tutto ha avuto inizio.»

Le prese di nuovo la mano e continuarono a camminare sulla sabbia. «Dove tutto ha avuto inizio», disse lei.

 

E quante cose erano successe da allora, cose a cui faceva fatica a pensare, perché ancora non si riconosceva in questa nuova versione di sé. Le sembrava che a vivere in quei giorni fosse stata un’altra persona, che lei avesse dormito, fosse rimasta sopita in un angolo, mentre una nuova sé si faceva spazio a forza, reclamava il suo diritto di libertà e di vita.

Era felice che la nuova versione di Sveva avesse preso il sopravvento sulla vecchia. Si sentiva rinata, quasi come se finalmente la sua vera natura libera e appassionata fosse venuta fuori. Era in pace con se stessa. E amava Kieran. Il sentimento era reciproco, lo sentiva, lo percepiva nel profondo dello stomaco. Ma quello che provava lei era nuovo. Qualcosa di inspiegabile tanto era potente. Non era un amore egoista, né un bisogno, era la forma di amore più puro che avesse mai sperimentato. Era la costante voglia di vederlo stare bene, era la sensazione che niente avrebbe potuto spezzare quel legame, niente di esterno. Erano protetti dall’amore reciproco. Non aveva più bisogno di pianificare gli aventi per poi vederli realizzati e sentirsi in pace, non aveva bisogno di prevedere cosa sarebbe successo tra di loro, viveva ogni giorno come una continua benedizione e un regalo prezioso e così sarebbe stato sempre. Perché finalmente si erano trovati e difficilmente si sarebbero lasciati andare.

 

Siamo giunti alla fine di questa avventura. Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto emozionare. Io voglio ringraziare di cuore tutti voi che l'avete letta. Siete davvero tanti, e sono così grata di avervi avuto qui! Grazie, grazie, grazie. 
Sappiate che sto iniziando a scrivere una nuova storia e appena mi sentirò pronta inizierò a postarla qui. 
Spero mi seguirete anche nelle prossime avventure. 
Nel frattempo, se avete voglia e se vi fa piacere, mi potete trovare in giro per i social. Vi lascio i link.


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Un abbraccio e un bacio affettuoso,
Danila

P.S.: Ieri ho pubblicato sia il capitolo 34 che l'epilogo ma mi sono accorta che molti di voi leggevano sono quest'ultimo. Per cui l'ho cancellato e ripubblicato stamattina. Se non lo avete già fatto, andate a leggere il capitolo 34, aggiunge un pezzettino fondamentale per comprendere l'epilogo. Grazie infinite! <3
   
 
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