Serie TV > Lucifer
Ricorda la storia  |      
Autore: Baldr    17/09/2020    1 recensioni
Un'altra noiosa giornata in Paradiso, gli angeli sono riuniti nella Grande Sala, quando d'improvviso Gabriel entra con una notizia sorprendente, che spazzerà via la monotonia di quel pasto.
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Charlotte, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La musica celestiale riempiva la stanza, il coro cantava a tono basso, facendo però eco ai canti che venivano da fuori.
La famiglia si era riunita per il desco, un quotidiano incontro durante il quale, a volte, qualcuno raccontava qualcosa di nuovo.
Il Paradiso non era propriamente ricco di novità. L'ultima era quella che Amenadiel aveva deciso di rimanere sulla Terra, tra gli umani.
A pensarci bene, non era l'ultima. L'ultimissima era che Eve aveva lasciato Silver City per tornare sulla Terra.
Tutti i suoi fratelli erano rimasti stupiti, ma era normale che quegli stupidi si lasciassero sorprendere da certe cose.
Lui conosceva Eve, aveva da sempre visto la sua paura più grande, quella di non essere apprezzata da Adam e, ancora più a fondo, amata per quello che era realmente. Aveva riso di tutti gli sforzi della prima donna per compiacere l'uomo per il quale era stata creata, quindi non si era stupito quando lei se n'era andata sulla Terra.
Non avrebbe potuto farlo, visto che aveva alimentato costantemente la sua paura, illudendole che solo con Lucifer lei avrebbe potuto trovare la felicità.
Michael non poteva che gongolare soddisfatto per quell'ennesima pedina che aveva mosso sulla scacchiera con la sua solita maestria, quindi sorrideva, nonostante la noia mortale che riempiva la sala.
Nessuno gli parlava. Anzi, erano tutti a un altro tavolo e lo guardavano con timore e riverenza. Oh, facevano bene ad avere timore. Era lui l'angelo seduto alla destra di loro Padre, solo lui gli rivolgeva la parola.
Non otteneva risposte, ma non importava. La cosa che davvero contava era che gli altri lo vedessero come superiore, lo faceva sentire così bene.
La lunga assenza di Amenadiel gli aveva permesso di tirare i fili di alcune delle sue trame e, quando il neoscoperto figlio prediletto era tornato con l'anima di quella Charlotte Richards, lui era già riuscito a sedersi alla destra del padre.
Amenadiel non era il prediletto di loro Padre, quella era solo una stupidata scritta in un antico testo sumero, da degli imbelli umani.
Lui era l'unico a meritarsi quell'appellativo!

Le porte d'argento della grande sala si aprirono. Remiel alzò lo sguardo svogliatamente sulla figura appena entrata, giocherellando distrattamente con la fetta di cervo che aveva nel piatto.
Gabriel allargò le braccia e sorrise. «Miei adorati fratelle e deliziose sorelle!» esclamò, mentre la capigliatura nera gli accarezzava le spalle.
«Ancora a sbirciare gli umani» ringhiò Michael con una punta di disprezzo nella voce.
Gabriel gli sorrise e lo additò. «E non ti immagini cos'ho visto! Una vera sopresa!»
«Cosa mai c'è da sorprendersi?» chiese Castiel. «Sono umani, sono... così insignificanti!»
Gabriel sorrise sornione, ma tacque, stuzzicando la curiosità di tutti. In fondo, persino Michael trovava divertente quel gioco, dopo tanta noia.
«Quindi? Cos'è successo sulla Terra?» domandò Michael, inclinando il capo verso la spalla sinistra.
Gabriel si lisciò la tunica argentea, con ghirigori di lapislazzuli lungo le maniche a losanga. «Lucifer è tornato all'Inferno» annunciò, girando su se stesso, ma compiuto quel giro si fermò e alzò l'indice verso il soffitto affrescato. «Di sua spontanea volontà.»
«Cosa?» chiese incredulo Castiel, alzandosi in piedi.
«Dopo che i demoni hanno minacciato il figlio di Amenadiel, nostro fratello ha deciso di riprendere il suo posto, per impedire ai Lilim di minacciare l'Umanità» raccontò l'angelico Gabriel, con ammirazione trepidante nella voce.
Michael non riuscì a trattenersi. Rise incredulo, facendo scomparire il sorriso dalla faccia di quell'idiota bell'imbusto.
Raphael si alzò con espressione estatica sul volto, poi appoggiò una mano sinistra sul tavolo e con l'indice destro picchiettò sulla tovaglia immacolata. «Lo sapevo! L'ho sempre detto e finalmente i fatti mi danno ragione. Guardate quanto è cresciuto Lucifer! Finalmente ha imparato cos'è il senso di responsabilità!»
Remiel piantò il coltello nel tavolo. «Sì! Che spirito di sacrificio!» gli fece eco compiaciuta.
Michael alternò lo sguardo tra i due, tutta l'ilarità era scomparsa dal suo volto e dal suo animo.
In men che non si dica, l'intera platea era in visibilio.
«Lucifer! Lucifer! Lucifer!»
Michael strinse così forte i denti, da sentirli scricchiolare. Sorrise di facciata, poi si protese un poco alla sua sinistra, verso il seggio di loro Padre. «Finalmente Lucifer accetta la sua punizione e lo elogiano. Che sciocchezza» sussurrò con livore velenoso nelle parole.
Suo Padre non rispose. Non lo faceva mai.
Michael inspirò a fondo e si massaggiò la tempia sinistra.
Quella cacofonia di voci che elogiavano il suo gemello gli dava decisamente ai nervi. Si alzò, schiuse la sua ali color fumo e scomparve.

Volò in un punto isolato, dove una cascata si tuffava in un placido stagno.
Michael inspirò a fondo sollevato. Non si udivano nemmeno i cori angelici in quel punto del Paradiso, finalmente sarebbe stato tranquillo e non avrebbe più sentito quel falso nome che il suo gemello si era dato per sottolineare ulteriormente la sua ribellione nei confronti di loro Padre.
Il nome di quell'idiota era Samael e non...
«Lucifer!»
«Bloody Hell!» ringhiò Michael a quell'esclamazione, girandosi verso la voce femminile che l'aveva prodotta. Le iridi scure si puntarono sul viso di quell'anima, senza alcuna benevolenza nello sguardo.
Charlotte Richards sorrise incredula. «Amenadiel mi aveva detto che non potevi entrare in Paradiso!» esclamò stupita, gli si avvicinò e l'abbracciò contenta di vedere una faccia nota.
Michael frenò il moto di disgusto che lo colse a quel contatto, aggrottò la fronte, ponderando la situazione.
Quell'anima umana lo stava confondendo con suo fratello?
Charlotte si scostò e lo guardò, poi aggrottò la fronte e fece un passo indietro, mentre lo sguardo oscillava sulle due appendici alate sulla schiena dell'angelo. «N-non sei Lucifer... Perdonami... È che gli assomigli davvero tanto... Non mi sono accorta subito che le tue ali non sono bianche come le sue...» spiegò mortificata, mentre Michael la scrutava con attenzione, nella sua mente un'idea già prendeva forma.
«Non capita spesso di parlare con uno di voi... figli del Big Guy, come lo chiama Ella, posso farti una domanda?»
Michael sollevò le sopracciglia e si erse in tutta la sua statura. «Certo» disse sorridendo.
Lei lo guardò incerta, perplessa dalla postura dell'angelo. Quando era stata in vita, aveva pensato che gli angeli fossero esseri perfetti, mentalmente e esteticamente, ma una volta arrivata in Paradiso, aveva visto che, nonostante avessero eoni di anni di vita, fossero ingenui, spesso immaturi. Era però la prima volta che ne vedeva uno con una malformazione fisica, eppure il volto era così simile a quello di Lucifer...
«Chi sei?» chiese infine Charlotte. Non era la sua vera domanda, ma quella somiglianza la destabilizzava.
«Michael» rispose l'angelo.
Lei si morse il labbro inferiore, perplessa. «Il tuo volto è... uguale a quello di Luc...» Si ritrovò zittita dall'indice che l'altro le aveva posato sulle labbra.
«Il mio adorabile fratello gemello... Padre ci ha creati con il viso identico» riconobbe Michael poi, con un battito d'ali, si allontanò in volo.
Charlotte rimase ferma un istante, aggrottando la fronte. Non era mai stata molto credente, in vita, ma le sembrava di ricordare che Dio avesse bandito Lucifer dal Paradiso, ma che a cacciarlo fisicamente fosse stato l'arcangelo Michael.
Possibile che due fratelli gemelli si fossero ritrovati l'uno contro l'altro?

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lucifer / Vai alla pagina dell'autore: Baldr