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Autore: Eternity_paradise0    17/09/2020    1 recensioni
I 4 guardiani elementali di Elysium e il loro potere.
Storia prequel della serie. Ooc. Au. Crossover
Genere: Fantasy, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ogni singola opera d’arte è l’adempimento di una profezia.”
“L’ultima funzione della profezia non è di predire il futuro, ma di crearlo. Il tuo passato di successo bloccherà le tue visioni del futuro.”
“La teologia fondamentale viene tradizionalmente strutturata su tre grandi pilastri: fede, rivelazione, Chiesa.”

La storia e i suoi attori. Menti sublimi che muovono i popoli e reggono le redini di un impero immenso e complesso per la multietnicità che lo caratterizza. Condottieri che investono la propria figura di condizione divina. I fratelli Morningstar sono questo. E lo sono da sempre. Ma a volte anche il più illustre degli eroi viene oscurato dall ombra della follia e della stupidità. Emmanuel Morningstar non è una brava persona. Non lo è mai stato. Non per davvero. Non è mai stato una brava persona.
Siamo noi i protagonisti e gli attori della nostra vita. Siamo noi, e non gli altri, i personaggi da interrogare per prendere la decisione migliore. Sta a noi scegliere se perseguire i nostri desideri e bisogni, rischiando il dolore della frustrazione, oppure deliberatamente metterci un po’ da parte per accogliere serenamente le idee degli altri. In ambedue i casi si tratta di una nostra responsabilità, una scelta che se fatta in armonia con quello che siamo non potrà mai essere sbagliata in nessun caso. E Emmanuel non l ha mai capito. Mai e poi mai.
Viviamo tutti in una società liquida e fluibile, versatile, dove tutto, dalle relazioni ai propri bisogni, è in continuo cambiamento, dove è difficile riconoscere i propri confini. Una società che ci pone davanti a infinite opportunità che stimolano infiniti desideri e aspirazioni che, spesso, possono portare a un nulla di fatto. Davanti a tutto questo possiamo irrigidirci sulle nostre convinzioni allontanando le possibilità del cambiamento, oppure rassegnarci a quello che il contesto vuole da noi, per sentirci parte di un mondo che ci accetta, a patto che vengano messe da parte le nostre idee . Il quesito ci pone davanti a una scelta che, in ogni caso, sarò dolorosa, ma pur sempre una scelta. Ma una scelta manipolata dal destino era una scelta?
Infanticidio e abbandono sono pratiche che si riscontrano già dalla notte dei tempi. In tutti i miti di tutte le epoche c’è almeno un episodio che descrive il sacrificio di un figlio o una brutale uccisione. Atti empi e esecrabili. Oscuri e imparziali. Atti che l oscuro signore ha usato da sempre. Ma se prima Emmanuel nascondeva le sue azioni più malevoli in un falso sorriso e parole di miele e riusciva a nascondere la sua crudeltà in parole altisonanti di prosperità della civiltà superiore misto ad atti positivi come proteggere e salvare le galassie da altri Mali e nascondersi come salvatore.
Ma poi le cose sono cambiate. Le cose sono diventate diverse. Più cupe. Più scure. Più immorali. Più diaboliche. Emmanuel è lentamente caduto nella follia e nella paranoia più totale.
E tutto questo per colpa di una profezia.
Emessa dalle case dell eternità e dell infinito una profezia vincola il destino di Emmanuel oggi e per sempre. La sua strada è stata segnata. E nessuno può cambiare la sua sentenza.
La vita quotidiana è costruita su affermazioni, credenze, aspettative, definizioni della realtà che per il semplice fatto di essere state pronunciate o pensate hanno, per noi, effetti reali. Questi effetti possono essere trascurabili o importanti, tragici o comici, ma sono, comunque, reali e hanno la tendenza ad autorealizzarsi se le circostanze lo permettono. Ad esempio, se crediamo di essere odiati dalle persone che ci circondano, possiamo mettere in essere una serie di comportamenti che possono innescare negli altri reazioni di odio, le quali, a loro volta, possono confermare la nostra credenza originaria. In altre parole, il semplice fatto di credere di essere odiati può causare odio reale. E questo odio reale può avere sulla nostra esistenza effetti devastanti.
Ed è ciò che è successo al signore di Elysium. Una profezia che l ha portato alla caduta.
Una profezia che si autoavvera.
Per Profezia che si autoavvera si intende “una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità. gli uomini non rispondono solo agli elementi oggettivi di una situazione, ma anche, e a volte in primo luogo, al significato che questa situazione ha per loro. E una volta che essi hanno attribuito un qualunque significato a una situazione, questo significato è la causa determinante del loro comportamento e di alcune conseguenze di esso. gli esseri umani tengono in gran conto il significato che essi attribuiscono alle cose e si muovono nei confronti delle cose sulla base di questi significati. I significati sono creati e ricreati nel corso del tempo e forniscono la molla propulsiva che orienta l'agire umano.
Un figlio legittimo che uccide il padre tradendolo nel momento più buio.
Ciò ha rotto ogni pretesa di amore di Emmanuel nei confronti del mondo. Aveva una moglie una moglie che amava molto. Scarlett. Così si chiamava. Una donna bellissima quanto compassionevole. Quanto amorevole. Ha reso migliore il signore oscuro. Lo ha reso misericordioso. Più gentile. Era una popolana. Un amica d infanzia. Mortale. Umana. Non speciale se non per il suo buon cuore. Ma purtroppo l essere umana non è stato un fattore completamente positivo. Il portare in grembo un nephilim l ha distrutta. Costretta a morire di parto per il figlio. Un figlio che Emmanuel ha odiato per questo. E per la profezia che gli è stata data come una beffa nel giorno della nascita del bambino tanto odiato e della moglie tanto amata. In un atto di follia psicotica lo rinchiuse in un mausoleo.
Nessuno sapeva del bambino. Nessuno. Emmanuel ha imposto una damnatio memorie totale e completa. Nessuno doveva sapere del bambino. Nessuno doveva aiutarlo.
Dopo 12 anni la mattina del solstizio di inverno Emmanuel non era più gentile di quanto non fosse stato nell ultimo decennio. Era peggiorato. Molto. Incontrò la madre fuori dai cancelli del castello, appollaiato sulla schiena di un uomo, che lo guardava torvo come un bambino viziato. Il suo solito entourage era stato ridotto a un frammento; a parte una manciata di guardie con pesanti armature di piastre, erano soli. Angelica è fredda e apatica. Il figlio incontrò il saluto della madre con un ghigno e un’osservazione sprezzante sullo schiavo che lo portava . C’era una tensione nel suo tono, la tensione di un filo metallico che aveva quasi raggiunto il punto di rottura. Angelica non voleva provocarlo a scattare, avrebbe ucciso perfino lei, quindi chiuse la bocca e seguì con l’omaggio che ci si aspettava da chiunque fosse inferiore all oscuro signore. C’era uno stato d’animo strano, quasi cupo quando raggiunsero il cancello che conduceva alla Città degli Dei. Nessuno disse una parola mentre la saracinesca veniva sollevata, l’unico suono proveniva dal metallo che sfiorava la pietra e dalle acque del fossato che schizzavano contro le sue sponde. Il silenzio faceva sembrare la loro processione più simile a una marcia funebre che al rinnovamento delle relazioni diplomatiche, e qualsiasi eccitazione che sarebbe potuta rimanere dopo aver finalmente ottenuto un’udienza con il figlio dopo un decennio svanì nel momento in cui Angelica entrò nella Città degli Dei. La città santuario capitale di nihflelim. Un regno imperiale totalmente sotto controllo di Emmanuel. il suo personale feudo.
Angelica poteva sentire il marciume nelle sue ossa. Sui dorsi spezzati di un terreno fertile e sottomesso, nutrito dal sangue di innumerevoli schiavi, furono costruite ville tentacolari. Questo era un luogo degli orrori, bello come un sepolcro e altrettanto pieno di morte.
La miseria che ha saturato la terra di nihflelim dalla morte della regina per un decennio era due volte più forte entro i confini della Città degli Dei. Era proprio nell’aria che respirava, concentrata e amplificata dalle voci delle anime sfortunate che servivano l oscuro signore . Il loro lamento salì dagli angoli più bui dell’isola, ignorato e perpetuato dai capricci crudeli del loro padrone. Questo è diventato un feudo di orrori dove l oscuro comprime la sua volontà più malvagia. No, non ignorato. Abbracciato. Angelica poteva sentire qui come il figlio si dilettava nella sofferenza del popolo in queste terre di morte e questo, più di ogni altra cosa, la terrorizzava. Una cosa era essere ignoranti o spietati o feroci , ma il figlio aveva trasformato il sadismo in un’arte, una scienza e uno sport. Un gioco. Era troppo personale. E questo la spaventa. Era con questo pensiero infelice che Angelica fu condotta in un edificio massiccio che aveva una somiglianza passeggera con un palazzo di giustizia. Gradini di marmo salivano oltre colonne imponenti e squisitamente intagliate che racchiudevano un ampio portico. Statue gemelle fatte con il volto di Garuda e fenici sorvegliavano ogni lato della porta, ricoperte di oro dorato e occhi fatti di rubini delle dimensioni del pugno di Angelica. Il grandioso splendore diminuì quando due schiavi che indossavano maschere da carnefice nere lottavano per aprire le pesanti porte. Angelica non vedeva alcuno scopo delle maschere se non quello di disumanizzarle più di quanto già lo facesse il marchio sul petto, e in effetti Emmanuel sembrava a malapena notarle mentre passava. Angelica poteva solo risparmiare loro uno sguardo comprensivo, altrimenti sarebbe rimasta indietro.
La donna procede e viene trascinata in una stanza. Sale le scale di gloria e grandiosità. Bellezza e maestosità. Ma più va infondo al castello seguendo il figlio più sente una tensione oscura nella stanza e una strana puzza di decadenza e rovina. Il luogo stesso diventa sempre più degradante e cupo. Immorale. E oscuro. C’è un forte odore di escrementi e una stanza di ferro e sbarre piena di rune. Angelica comincia a sudare freddo insicura. Emmanuel con un sorriso maniacale e crudele apre i sigilli.
Quello che Angelica vede l ha terrorizzata a morte.
Vede un bambino che era gravemente ferito e contuso, completamente nudo e giaceva su un fianco. La stanza non conteneva mobili, lampadari e giocattoli. Il letto stesso era fradicio e sporco di feci. Gli investigatori hanno trovato feci ammuffite sotto il materasso e sul pavimento, intorno al letto stesso. La camera da letto non conteneva un bagno, né alcun posto in cui il bambino potesse alleviare se stesso. Era come una prigione. Il bambino non è riuscito a fuggire dalla sua stanza. Angelica ha intravisto ganci ad occhiello autoinstallati sul telaio della porta esterna della camera da letto. Le finestre della stanza erano completamente limitate: le persiane erano avvitate negli stessi telai delle finestre. Questo ragazzino non poteva vedere fuori. La comunità, anche se sapesse cercare questo bambino sofferente o potesse fare qualcosa, non potrebbe vedere dentro o sapere che cercare. Questo ragazzino è ferito ed è rimasto sofferente, nell’oscurità, completamente solo.
Il corpo del bambino appariva gravemente sottopeso e malnutrito. Ha visto arti atrofizzati con poca o nessuna massa muscolare. Ha visto ossa indebolite, compatibili con la fame e la mancanza di sostanze nutritive. Ha visto prove di un continuo, costante, costante abbandono. Vede il ragazzino. Ad occhio e croce ha circa 1 metro e 20 di altezza e 20 chili di peso. Non riesce a reggersi in piedi. Angelica lo guarda terrorizzata. Deglutisce vedendo le molte ustioni e ferite da taglio e da lividi. Artigli. Beccate. Emmanuel deve aver usato la sua vera forma. Centinaia di volte. Forse migliaia. Angelica con voce leggermente tremante dice – Che significa? –
-Il bambino doveva pagare. Per Scarlett. Per me. Elysium sarà il paradiso. Questo è l inferno – Confessa velenoso e con odio il re di nihflelim. Ha una voce folle e crudele. Infantile e maniacale. C’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo. Perfino Angelica lo sa. La donna guarda il bambino. Lo fissava con apprensione. È un ragazzino piccolo e minuto. Molto basso e magro. In modo molto malsano. Ha i capelli neri lunghi e folti come carbone, pelle pallida e bianca e occhi piccoli e scuri. Ha la solita bellezza eteerea e innaturale dei nephilim se non fosse così nascosta sotto tutta questa miseria. Angelica da secoli terrorizzata deglutisce e chiede – Come si chiama? –
-Non ha nome. – Dice freddamente e con fare apatico e distaccato Emmanuel seria e inflessibile poi lo colpisce con un vortice di vento che soffoca a morte il bambino che non ha più neanche le forze per dire o fare qualcosa . Qui si volta e se ne va poi di scatto dice velenoso e crudele – Seppellisci tuo nipote madre. E fa in modo che nessuno lo scopra. –
Emmanuel se ne va. Angelica triste e malinconica guarda il bambino con rimorso e rimpianto terrorizzata per la prima volta per la follia che ha scatenato sul mondo. Con fare dolce e gentile prende il bambino e usa la magia per prendere la sua anima e dargli un nuovo corpo. Come ha potuto non sapere di un nipote. Certo era occupata nel progettare e creare Elysium. Ma…. Ha fatto un casino. Con un sussurro gentile dice dolce e amorevole – Mi dispiace Lucien. Mi dispiace davvero. –
Angelica adesso sa che le cose peggioreranno. E tutto per una profezia che ha portato il suo bambino a vedere il male in tutto tranne che se stesso.
   
 
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