Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Ace of Spades    18/09/2020    1 recensioni
“Mio padre non era così, prima di perdere mia madre era un'altra persona. Di sicuro non una dolce e carina, ma almeno era una persona. Dopo la morte di sua moglie è diventato un mostro senza sentimenti, animato solo da ciò che ci potrebbe essere di più oscuro dentro un cuore vuoto.”
Degli occhi neri lo fissarono.
“Come se avessero aperto il Vaso di Pandora”
“Aperto? Direi più che è caduto al suolo e si è frantumato. Quando si perde una persona amata in modo traumatico è come perdere il sostegno che ti teneva sulla retta via, come la colonna su cui posava il Vaso. Senza quella, le piaghe dentro al tuo cuore prendono vita e ti divorano da dentro”
“Ho sempre trovato quel mito abbastanza insulso”
“Come mai?”
“Sai perchè esiste il detto ‘la speranza è l’ultima a morire’? Perchè è l’ultima che esce dal Vaso di Pandora. Ma perchè dovrebbe essere l’ultima se è ciò di cui si ha più bisogno?”
“Perchè le speranze le hanno le persone, ma i destini li distribuisce il diavolo.”
•••
DoflaCroc + Mihawk / AkaTaka/ KiddLaw/ KillerPenguin.
Genere: Angst, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk, Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
56) “Dio li fa e non dovrebbe







 
Trafalgar non era solito concedere favori al prossimo, ma sapeva bene che quando Mugiwara-ya chiedeva una mano era davvero importante, per questo chiamò Eustass e gli disse di venire il più velocemente possibile con l'auto, facendogli capire che era urgente.
Kidd non fece domande, e i due scesero dall'abitacolo una decina di minuti dopo, davanti all'indirizzo che gli era stato dato dalla voce al telefono.
Suonò e salì le scale, seguito a ruota dal rosso, che si guardava attorno con circospezione.
Law si trovò davanti un ragazzo poco più alto di lui, dai buffi capelli verdi e dalla muscolatura sviluppata che li fece entrare per poi chiudersi la porta alle spalle.
“Tu devi essere Zoro-ya, Trafalgar Law piacere, e quello dietro di me è Eustass Kidd”
“Piacere, ora puoi visitare lei? Dopo vi fornirò una spiegazione ma per il momento devi dirmi se sta bene”
 
Law posò lo sguardo sulla ragazza stesa sul letto pieno di pizzi bianchi e neri; respirava a fatica e tremava leggermente.
“Ok” commentò estraendo un paio di guanti in lattice dalla tasca “non ho con me nessuno strumento del mestiere ma posso fare anche senza”
Almeno per ora, pensò.
 
Zoro rimase a poca distanza a guardarlo, visibilmente scosso ma anche parecchio arrabbiato.
Kidd poteva capirlo, era la tipica reazione di una persona che non era riuscita a fare niente davanti ad un evento spiacevole. E non perché mancasse di forza di volontà o coraggio, ma semplicemente per tempistica o per fattori esterni.
 
Il moro si girò verso di loro e sorrise sollevato.
“Ha bisogno solo di un altro cuscino sotto la nuca e di aria fresca. Apri la finestra Eustass-ya. Per il resto ha subito una costrizione della laringe e respirerà un po’ a fatica, come se avesse l'asma, ma solo per qualche giorno, deve solo diminuire l'infiammazione”
 
Zoro annuì e le mise un cuscino sotto la nuca.
“Vado a prendere dell'alcool”
Dopo poco tornò con una bottiglia dal liquido ambrato e tre bicchieri.
Kidd, dopo aver aperto la finestra, si era messo a sedere sul pavimento in legno di fronte al letto e con la schiena appoggiata all’armadio.
Gli altri due ragazzi lo imitarono.
“Scusate se non vi offro di andare in cucina, ma preferirei restare qui”
“Nessun problema, per questo whisky puoi chiedermi anche di sdraiarmi nudo in mezzo alla neve, cazzo che buono”
Zoro sorrise.
“Mihawk ha un ottimo gusto in fatto di alcool”
I due ragazzi alla sua sinistra si irrigidirono.
“Mihawk, Drakul?” chiese Law mentre sgranava gli occhi, divertito dall'intera faccenda.
“È casa sua”
“Zoro, credo tu debba iniziare dal principio, perché per quanto io possa assecondare il maniaco qua di fianco non ho intenzione di farmi trafiggere da parte a parte da Occhi di Falco. E dov'è che ho già sentito il tuo nome?” rispose Kidd svuotando il contenuto del suo bicchiere.
Zoro appoggiò la nuca e raccontò di come era finito ad abitare nella villa dello spadaccino più forte in circolazione, raccontò anche di Perona e di quello che era avvenuto poco prima.
 
Kidd e Law sgranarono gli occhi e si fissarono.
“Perona quella dell'obitorio di Moria dove siamo entrati” disse il primo.
“Absolom il killer di prostitute che abbiamo identificato giorni fa” aggiunse il secondo.
Zoro li guardò mentre i due scoppiavano a ridere.
 
“Ora siete voi a dovermi spiegare”
Kidd lo fissò ghignando.
“Oh, ti piacerà un sacco. Tutto ha inizio da un'invasione di proprietà privata piena di cadaveri e popolata da attrici scomparse e mezzi zombie”
 
Zoro ascoltò di come fossero riusciti ad entrare e a farla a Moria, dei rendez vous nell'officina, di Penguin e Killer, di Crocodile e Doflamingo, del Moby Dick e della fuga da Smoker in auto.
“Voi siete completamente pazzi” commentò, sorridendo per la prima volta in quel pomeriggio.
“Certo che lo siamo, se no col cazzo che facevamo tutte ‘ste stronzate” rispose Kidd svuotando l'ennesimo bicchiere.
“E quindi voi siete i sottoposti di Crocodile e Doflamingo.”
“Già”
“Non credo corriate dei rischi stando qui allora”
 
E Law si passò una mano tra i capelli, pensando che Zoro avesse ragione in fondo. Dopo gli ultimi sviluppi di quelle settimane era chiaro a tutti e tre che Mihawk non avrebbe mai toccato qualcuno che stesse simpatico ai due uomini.
I tre rimasero in silenzio per un po’, ognuno perso nei propri pensieri, fino a quando la porta d'ingresso non si aprì cigolando.
Zoro scattò in piedi, imitato dagli altri due.
Mihawk passò davanti alla porta della stanza guardando Perona dormire e Zoro notò che si stava pulendo le mani con un fazzoletto rosso.
Lo sguardo di ghiaccio dell'uomo si posò poi su Trafalgar e Kidd, riconoscendoli subito nei due ragazzini dell'ascensore.
 
“Ho chiamato un dottore per sapere se stava bene” spiegò brevemente Zoro.
“Hai fatto bene”
Trafalgar deglutì. “Deve riposare e mangiare cose liquide per un po’, la gola le darà fastidio ma nulla che non possa guarire in un paio di giorni”
Quando gli occhi dorati si fissarono nei suoi sentì un brivido corrergli lungo la schiena.
“Ti ringrazio. Restate pure, devo farmi una doccia ma dopo chiamerò i vostri genitori per farvi venire a prendere”
Kidd sbuffò rassegnato.
“E chi ti dice che vogliamo restare qui?”
Mihawk si girò per qualche secondo e distolse lo sguardo.
“Questo fazzoletto era bianco prima.”
 
I tre ragazzi gelarono sul posto mentre lo spadaccino si allontanava.
“Non so te Eustass-ya ma io devo tenere monitorata la mia paziente”
“Fai pure, io sono venuto a trovare un amico”
E Zoro sorrise.
“Come mai volevate scappare? Mihawk mette paura ma non penso sia quello il motivo”
“Il motivo è che Doflamingo mi ha promesso che se respiro ancora la sua stessa aria gli strappa il cuore e me lo porta” rispose Law appoggiando indice e medio sul polso di Perona per controllare la frequenza cardiaca.
“Già, abbiamo saltato la parte in cui noi due iniziamo a scopare e i nostri genitori, come ha detto prima quello lá, non ne sono entusiasti”
Zoro scosse la testa; nel giro di qualche ora in quella casa si sarebbero ritrovate persone parecchio pericolose.
 
Ci manca solo Shanks, pensò.

 
-

 
Mihawk si vestì con calma e mandò un messaggio ad entrambi gli uomini, dicendo che aveva in ostaggio i loro sottoposti.
Con la mente lucida potè ripensare agli avvenimenti di quel pomeriggio e si rese conto che non aveva fatto caso ai lividi sul volto dei due, ma che ora risultavano allarmanti.
Dato che quella giornata era da buttare avrebbe almeno fatto chiarezza su quel punto.
Il primo ad arrivare fu ovviamente Crocodile, che lanciò solo uno sguardo infastidito a Kidd prima di seguire Mihawk in cucina.
 
“Ti ringrazio per avermi chiamato, ma ora posso anche andare”
Il padrone di casa fece finta di non averlo sentito, dandogli le spalle per prendere tre calici e appoggiarli sul tavolo.
“Aspetti qualcun altro?” chiese Crocodile notando il terzo bicchiere, venendo però interrotto dal suono del campanello.
“Sì, l'altro genitore” rispose, andando ad aprire a Doflamingo mentre Crocodile abbassava lo sguardo.
Il biondo entrò e si fermò davanti alla porta della stanza di Perona.
“Lawrence, ti avevo avvertito che se lo avessi rivisto ci sarebbero state conseguenze”
Trafalgar lo guardò in modo interrogativo; per quanto la frase risultasse minacciosa, il tono usato era neutro, piatto, strano.
Kidd assottigliò lo sguardo davanti ad un Doflamingo stanco, che comunque non mancò di riservargli una smorfia di disapprovazione.
“Questa è casa mia, fai qualcosa che non approvo ed uscirai a pezzi da quella porta”
Mihawk lo affiancò solo per fargli un cenno col capo e mandarlo in cucina, ma prima di seguirlo si girò verso i tre ragazzini.
“In realtà capitate a proposito” disse soltanto indicandosi un occhio per poi sparire.
Kidd e Law si girarono e capirono immediatamente cosa avesse voluto dire lo spadaccino.
“Cosa vuol dire?” chiese Zoro, che di tutta la faccenda sapeva poco.
“Vuol dire che vuole sapere perché sono venuti alle mani” rispose Law.
“E noi non abbiamo intenzione di perdercelo” aggiunse Kidd.
Zorro sogghignò.


 
Mihawk chiuse la porta della cucina e si girò a guardare Crocodile, seduto davanti al tavolo, e Doflamingo in piedi appoggiato con la schiena al frigorifero.
“Non sono affari miei quello che è successo, ma non posso dire di essere sorpreso” iniziò, versando a tutti del vino. “Una volta eravamo amici quindi forse un po’ sono affari miei se finite così. Che pena. Volete dirmelo voi o devo tirare ad indovinare?”
I due uomini se ne stavano in silenzio; Mihawk sapeva benissimo che nessuno li obbligava a stare lì e che, se avessero voluto, sarebbero potuti andare via anche in quel momento, ma aveva l'impressione che nessuno si sarebbe mosso per il semplice motivo che era giunto il momento di comportarsi da adulti.
 
“Ivankov ci ha chiamato nel suo ufficio e ci ha raccontato della mano. Sappiamo che te la sei tagliata da solo per salvargli la vita, Crocodile. Posso anche capire la tua reazione di staccarti da ciò che reputavi ti rendesse debole, ma tu hai la brutta abitudine di decidere per gli altri, senza prima chiedere. Doflamingo avrá tanti difetti, ma credo che quello che lo caratterizza di più sia la testardaggine e la convinzione nelle sue idee. Probabilmente se glielo avessi detto si sarebbe fatto ammazzare pur di dimostrare che aveva ragione.
Che bella coppia di idioti che siete, l'ho sempre pensato, fin da quando Doflamingo ti moriva dietro e sprizzava gelosia da ogni poro ogni volta che uscivi con qualcuno. O quando vedevo Crocodile provare a sembrare una persona che non era per non far vedere che ci teneva a te. O a me.”
 
Mihawk si interruppe per bere due sorsi di vino.
“Sapete, vi reputavo idioti ma non ho mai smesso di considerarvi miei amici, e non ho mai smesso di credere che voi due sareste finiti insieme, in un modo o nell'altro. Un detto dice Dio li fa e poi li accoppia, ma nel vostro caso Dio li fa e non dovrebbe.”
Crocodile sentì le labbra distendersi leggermente in un qualcosa che non poteva essere altro che un abbozzo di un sorriso; Doflamingo non ci provò neanche a nascondere il suo.
“Sei sempre stato un gran romantico, Falchetto”
“E voi non siete più dei ragazzini. Quale scusa avete ora?”
Crocodile chiuse gli occhi e incrociò le braccia al petto.
Nessuna, pensò, ora non ci sono scuse.
 
Mihawk piantò il suo sguardo sul moro, intuendo i suoi pensieri, e sorrise. Appoggiò il calice sul tavolo e si alzò in piedi.
“Inoltre” aggiunse avvicinandosi alla porta con passi silenziosi “non sono l'unico a preoccuparmi per voi” concluse abbassando la maniglia spostandosi ed evitando la porta che si spalancò sotto il peso dei due ragazzini che si erano attaccati ad essa per origliare.
 
“Che piano geniale Eustass-ya”
“Ma stai zitto”
 
Crocodile alzò gli occhi al cielo e Doflamingo scoppiò a ridere; Law e Kidd li guardarono mentre erano distesi a terra, notando la mancanza di tensione che c'era poco prima.
Zoro fece capolino dietro di loro.
“Ho chiamato Rufy per aggiornarlo e ora capisco perché suo fratello vi chiama Romeo e Giulietta”
 
“Ti ci metti anche tu adesso, pensavo fossimo amici” sbottò Kidd alzandosi in piedi ed estraendo il cellulare dalla tasca. “Già che ci sei salvami in rubrica i numeri di quei due cretini, che ho come l'impressione che dovrò andare a salvar loro il culo di nuovo”
Law affiancò Doflamingo.
“Credo sia il caso di usare un fondotinta”
“Cominci a parlare come Rocinante, smettila” commentò ridendo il biondo mentre il ragazzo di fronte a sè alzava gli occhi al cielo.
“Eustass-ya, come si chiama la marca che usi tu?”
 
Mihawk finì di bere e si schiarì la voce.
“Law, domani torna per visitare Perona. Per quanto sia bello questo momento ho raggiunto il mio livello di sopportazione per oggi, quindi fuori da casa mia”
Una volta usciti tutti sul pianerottolo, Crocodile si girò verso Mihawk prima che chiudesse la porta.
“Che cosa ne hai fatto di quel tizio?”
Lo spadaccino inclinò la testa da un lato e distese le labbra.
“Buonanotte Croco-chan”
 
Quando la porta si chiuse, Kidd e Law si precipitarono fuori.
“Perché glielo hai chiesto, ora non dormo per una settimana” sussurrò Doflamingo al moro che rise chiudendo gli occhi e scuotendo la testa.
“Il più pericoloso è sempre quello più silenzioso”
“E dovevi chiederglielo per avere la conferma di una cosa che sapevi già?”
“Buonanotte Doflamingo” disse Crocodile cercando di non ridere davanti all'espressione scioccata dell'altro.
Kidd salutò Law con un cenno e il dottore gli fece segno di chiamarlo.

 
“Non pensare che questa storia sia finita qui” sibilò il biondo al dottore mentre salivano in auto.
“Domani ne riparliamo, ora sono davvero stanco”
“Hai ragione” rispose Law mentre partivano “domani parliamo della tua storia adolescenziale con Crocodile”
Doflamingo inchiodò di scatto sbalzandolo in avanti e facendogli tirare una testata sul cruscotto.
“Oh no, Law, ma che combini, lo sai che la sicurezza è importante” lo rimproverò l'uomo ridendo davanti alla faccia nera del ragazzo mentre si massaggiava la fronte.
“Un giorno. Un giorno ti ammazzo”
“Certo, certo”


 
Crocodile guardò Kidd allacciarsi la cintura.
“È il caso che ti intensifichi le ore di autodifesa dato che non hai alcuna intenzione di staccarti da Trafalgar Law”
Kidd sbuffò infastidito.
“Non ne ho bisogno, è lui che deve fare allenamento”
Il moro alzò gli occhi al cielo.
“Altro che staccarmi da Law, sarò il suo nuovo incubo, brutto stronzo deve solo darmi un motivo, un motivo, lo distruggo quello” ringhiò il rosso beccandosi uno scappellotto.





 
Angolo dell'Autrice:
Salve a tutti! Sono qui per pubblicare il nuovo capitolo e dirvi che gli aggiornamenti saranno più frequenti perchè ho finito di scrivere questa storia!
Spero che qualcuno continui a leggere, come sempre le recensioni e i commenti sono ben accetti,

a presto,
A. of S.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Ace of Spades