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Autore: Aulularia    18/09/2020    0 recensioni
Ho da poco ricominciato per l'ennesima volta questo splendido videogioco ed ho avvertito l'esigenza di trasformare in "romanzo" - se così si può chiamare questo ammasso di parole - la storia. In particolare lo sviluppo del rapporto tra Gidan e Garnet.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garnet Til Alexandros XVII, Gidan Tribal
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Garnet era sicura di non aver mai visto quel ragazzo dai capelli biondi tra i soldati della squadra plutò.
Era pur vero che portavano sempre l’elmo, ma quegli occhi fissi su di lei, di un blu intenso come l’oceano, erano difficili da non notare. Non sapeva bene nemmeno lei perché ma la agitavano terribilmente,  e non solo perché erano di colui che le stava sbarrando la strada impedendole di fare ciò che da ormai da un mese stava pianificando: scappare da palazzo e raggiungere Lindblum.
 
Gidan sapeva bene in chi aveva avuto la fortuna di imbattersi: di fronte a lui, anche se cercava di nascondere il suo volto sotto il cappuccio, c’era la principessa Garnet Til Alexandros: colei che aveva il compito di rapire.
“Perché mi guardate così?” chiese la giovane esitante.
Gidan aveva sentito parlare fino alla noia della straordinaria bellezza della principessa ma era sempre stato un po’ scettico al riguardo, convinto com’era che le voci tendessero sempre ad esagerare la realtà; eppure, ora che si trovava davanti alla principessa ne era rimasto incantato tanto che per un istante, mentre i loro occhi si incontravano, si ritrovò senza sapere cosa dire.
“No è che…” fortunatamente la sua esperienza con le ragazze venne ben presto in suo aiuto “era una vita che aspettavo questo momento!”
“Questo momento?” chiese la principessa, sempre più sospettosa.
“Sì certo! Io ti ho cercata ovunque! Ti ho sognata ogni notte!” proseguì Gidan; ora che si era ripreso il suo solito sorriso spavaldo gli increspava le labbra mentre tirava fuori tutto il suo fascino.
“Mi prendete in giro?”
“Assolutamente no!”
“Be io ora andrei…” cercò di concludere la ragazza provando a superarlo ma prontamente Gidan si mise sulla sua strada.
“Aspetta! Non ci siamo già visti noi?” non poteva lasciarsela scappare.
“Non credo”
“Massi, non dimentico mica le belle fanciulle come te! Tu non sei quella che…” mentre parlava si era pian piano avvicinato a lei, stava per afferrarle il braccio quando…
“Gidan che diavolo fai?”
La voce di Blank alle sue spalle lo distrasse quel tanto che bastava a far sì che la principessa sgusciasse via dalla sua guardia e scappasse a perdifiato giù per la scalinata.
“Dannazione, era la principessa scemo!” disse rivolto al compagno mentre rapido partiva all’inseguimento ma quella dannata armatura gli impediva i movimenti; con rabbiosa frustrazione perse tempo a levarsi tutta quella ferraglia: ora la principessa aveva su di lui un discreto vantaggio ma non poteva darsi per vinto, l’avrebbe raggiunta a qualsiasi costo.
 
Garnet era partita a perdifiato giù per le scale; era consapevole di non poter resistere a lungo a quel ritmo, la sua unica via di salvezza era cercare di bloccare il suo inseguitore. La cosa migliore da fare era seguire il suo piano: sulla cima della torre est c’erano degli striscioni che aveva pianificato fossero perfetti da utilizzare per planare fin sull’idrovolante che voleva utilizzare come mezzo per la fuga.
Dopo una corsa che le parve infinita e numerosi scalini, finalmente giunse alla cima della torre, si issò sul parapetto ed afferrò saldamente una delle corde a cui erano affissi gli stendardi. Guardò un istante giù e fu presa da una lieve vertigine che le irrigidì tutto il corpo; ma non poteva lasciarsi bloccare dalla paura che le attanagliava lo stomaco: aveva una missione da compiere e sarebbe andata fino in fondo.
Si voltò un attimoo per vedere se il ragazzo la stesse ancora inseguendo. Il suo cuore ebbe un lieve sussulto quando si ritrovò davanti quei profondi occhi blu che la guardavano un po’ allarmati, le braccia tese ad invitarla a scendere. Non indossava più la divisa dei soldati di Alexandria: come aveva immaginato non era qualcuno del castello, ma questo non significava che fosse qualcuno di cui potersi fidare. Eppure gli occhi di quel giovane, colmi di preoccupazione, le dicevano che non era una cattiva persona… Ma ormai non poteva tirarsi indietro, strinse più forte la corda che teneva nascosta dietro la schiena e sorridendo, forse anche inconsciamente per rassicurarlo, si lasciò cadere nel vuoto.
 
Il cuore di Gidan ebbe un tonfo quando vide la principessa precipitare nel vuoto ma lo spavento lasciò ben presto posto allo stupore quando la vide oscillare fino al tendone dello scenalante.
“Certo si tratta proprio di una ragazza fuori dal comune” pensò tra se quasi sorridendo prima di afferrare a sua volta una corda e saltarle dietro: era sempre più deciso a non lasciarsela scappare per nulla al mondo, missione o non missione.
 
Garnet non ce la faceva più, la vista era quasi annebbiata, il sangue le pulsava sulle tempie mentre i polmoni imploravano ossigeno. Si fermò esausta mentre dal piano superiore le arrivavano ancora tenui le voci del giovane e dell’attrice che le aveva bloccato il passaggio, a quanto pare si conoscevano bene, “che fosse anche lui un membro dello scenalante?”, pensò. Ormai comunque non aveva importanza, poteva essere chiunque ma il suo corpo non poteva più reggere la fuga, doveva sperare nel suo aiuto.
 
“Ti sei arresa finalmente!”
La calda voce del ragazzo la raggiunse ad un soffio dal suo orecchio. Stanca com’era non si era nemmeno accorta che l’aveva raggiunta; il cuore le prese a battere velocemente mentre con lo sguardo a terra si voltava verso di lui.
“Voi… voi siete un membro dell’equipaggio dell’idrovolante?” chiese infine sollevando la testa e fissandolo in viso con quanto coraggio era in grado di dimostrare.
Gidan semplicemente annuì, il braccio impercettibilmente proteso verso di lei, pronto a bloccarla nel caso di un nuovo tentativo di fuga, non aveva proprio più voglia di correre.
“Forse già ve ne sarete accorto… Io sono Garnet Til Alexandros, principessa del regno di Alexandria…” esitò,  “Cavaliere io ho un enorme favore da chiedervi…” proseguì mentre di slancio afferrava la mano del giovane e la stringeva tra le sue, come a volergli trasmettere la disperazione che quella richiesta portava con se:  “Non potreste gentilmente rapirmi, vi supplico! Adesso!”
In un’altra occasione la faccia che fece Gidan, colto di sorpresa, avrebbe fatto ridere a crepapelle chiunque.
“C-Come dici?! Veramente noi…” iniziò a balbettare; quella ragazza già per la seconda volta era riuscita a coglierlo completamente alla sprovvista! Poco male pensò, in fondo era esattamente quella la sua missione, anche se si era compiuta in modo veramente inaspettato. Riprendendo il controllo rispose:
“Va be, suppongo tu abbia delle buone ragioni per voler fuggire da qui… E va bene, puoi fidati di me!”
“Vi sono riconoscente” rispose Garnet, gli occhi colmi di sollievo.
Un po’ imbarazzata si accorse di tenere ancora stretta la mano del giovane, rapidamente la lasciò andare ma lui prontamente ne afferrò una saldamente e si inginocchio davanti a lei, facendole saltare un battito:
“Bene, principessa, con il vostro permesso procedo al sequestro!”
  
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