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Autore: valec00    19/09/2020    0 recensioni
C’era una volta…è così che iniziano le favole no? Dai, cambiamo un po’ l’introduzione...
Ci sarà un giorno, un bellissimo pianeta in cui gli esseri umani si saranno stabiliti.
Nessuno si sarà portato nulla dalla Terra che fosse in grado di ferire gli altri, in quanto vietato, tranne che per un bambino....
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, anzi ci sarà

C’era una volta…è così che iniziano le favole no? Dai, cambiamo un po’ l’introduzione.
E poi chi ha deciso che debbano iniziare così? E se fossimo nel futuro? Ed è così che cominciò.

Ci sarà un giorno, un bellissimo pianeta in cui gli esseri umani si saranno stabiliti.

Perché mi direte voi?

Beh perché il nostro purtroppo non avrà più un sole e quindi, non ci potrà essere più vita.
Ma lasciamo stare la scienza. In questo pianeta, tutti vivranno pacificamente, nessuna guerra ci sarà mai stata e tutti collaboreranno affinché ciò non avvenga.

Mi direte, un paradiso magari? Sono tutti morti e quindi vivono qui?

Ma no, sono i nostri sopravvissuti a milioni di anni da ora.
Nessuno si sarà portato nulla dalla Terra che fosse in grado di ferire gli altri, in quanto vietato, tranne che per un bambino, che avrà portato con sé un peluche, ma che racchiuderà tantissimi pappagalli verdi.

Diranno alcuni, beh, son dei pappagalli, che potranno mai fare di male questi poveri uccelli? Eh no, miei cari lettori, questi pappagalli non sono animali, bensì delle piccole mine antiuomo. E poi come farebbero dei pappagalli a stare in un peluche?

Quel povero bambino, non avrà portato con sé quelle mine intenzionalmente, quel peluche tanto caro, sarà tramandato da padre in figlio sin dalla Prima Guerra Mondiale del pianeta Terra.
Insomma quindi, sebbene la vita scorrerà pacificamente, un piccolo bambino, avrà con sé un arma letale. E non tutti gli esseri viventi, che avranno migrato, avranno avuto buone intenzioni, ma a nessuno di loro sarà stato concesso di portare qualcosa di pericoloso.
Il più pericoloso di tutti, sarà un ragazzino di 15 anni in realtà, discendente da Martin Luther King.

Mi direte, ma come? Sì, miei cari lettori, proprio lui, pieno di rabbia represso, dato che non farà altro che ascoltare storie del nonno di suo nonno di suo nonno e così via.
Come dire, ragazzi, non giudicate le persone dalla loro famiglia. I figli dei buoni possono essere cattivi, e i figli dei cattivi, buoni.

Quindi con una voglia malata di dominare su tutti, questo ragazzino non farà altro che cercare qualcosa per raggiungere il suo obiettivo.
Per alcuni anni non troverà nulla, fin quando non si imbatterà, nel nostro piccolo e sfortunato bambino, ormai non più tanto bambino, il 14enne Ruslan.
Ruslan, ormai troppo grande per i peluche a detta sua, starà pensando di regalarlo a qualche altro bambino.
Ruslan sarà davanti ad uno splendido lago incontaminato dalla natura, ad osservare il suo peluche per le ultima volta, quando alle sue spalle arriverà Martin, il ragazzo pericoloso di cui si è parlato prima.

<< Salve>>

<< Salve>>

<< A quest’età con i peluche? Quanti anni hai, cinque? >>

<< No, ne ho 14, ed infatti stavo pensando di regalarlo a qualche piccino >>

<< Diciamo che ti credo, bimbo >>

<< Il mio nome è Ruslan, non sono un bimbo >>

<< Martin, Ruslan, come Ruslan e Ludmilla? Non ti dà fastidio sto nome? >>

<< Perché mai dovrebbe, Ruslan è un valoroso cavaliere nel poema, non ho mica il nome di un cattivo >>

<< Io ho il nome di un mio ascendente, Martin Luther King, non fa che darmi fastidio. Tutti a dire che devo essere buono >>

<< Perché vuoi essere cattivo!? Qui sono tutti buoni. Si sta bene. Eppure, nessuno ti obbliga mica a essere come lui. L’importante è essere pacifici qui >>

Ruslan penserà che forse un regalo avrebbe reso il suo nuovo conoscente contento, magari ritrovando un po’ di pace.

<< Tieni, lo voglio regalare a te >> dirà Ruslan porgendo il peluche a Martin.

<< Un peluche? >>

Martin lo prenderà, e invece che ringraziare, inizierà a farlo a pezzi.

Ruslan sarà molto dispiaciuto di ciò, finché sia lui che Martin non si renderanno conto delle mine presenti sul prato.
Ruslan non avrà idea di cosa si sarà trovato davanti, mentre Martin avrà studiato tutto sulla questione.
<< E tu sei quello pacifico, Ruslan?>>

<< Che cosa sono, scusa?>>

<< Sono delle mine antiuomo, ti ringrazio tanto Ruslan. Regalo fantastico. Ora le potrò utilizzare per dominare la gente in questo luogo>>

Martin scapperà con le mine, ma Ruslan lo seguirà fino alla sua casetta.

Spiando dalla finestra, Ruslan si accorgerà che in casa di Martin avrà lasciato le mine sul tavolo e si allontanerà per un po’.

Intanto, un piccolo bambino, si avvicinerà alle mine.
Ruslan non aspetterà un minuto e si avvicinerà al bimbo. Un grande tonfo si sentirà nei dintorni. Martin accorrerà e vedrà Ruslan ferito, ma non il suo piccolo fratellino Thomas.

Martin, si renderà conto, che forse i suoi piani, non sarebbero stati dei migliori e così dirà a Ruslan:

<< Ruslan, avevi ragione, non vale la pena inseguire i miei piani per dominare le persone. Non si sa mai chi potrebbe farsi male. Sarà meglio sbarazzarsi di queste mine>>

Ruslan e Martin si dirigeranno al lago e getteranno lì le mine.

<< Sapevo che alla fine avresti capito >>

<< Magari avrei preferito non farti del male forse >>

<< Ma non parlavi di dominare il mondo? Sai così si fa comunque del male alle persone eh? >>

Ed è così che Martin e Ruslan diventeranno migliori amici, e la loro amicizia verrà raccontata per milioni di anni nel futuro.

Ma non si sa come, in qualche modo, questa amicizia raggiungerà anche il nostro presente.

  
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