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Autore: vale ronron    20/09/2020    0 recensioni
Un gruppo di ragazzi iscritti all'università si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. Le loro storie si incroceranno e tra risate, litigi e amori si formeranno legami indelebili. Buona lettura. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Gruppo: Pivelli e Fanciulle


Ore 09:08 AlessandroÈ ufficiale oggi ci sarà la fine del mondo!!

Ore 09:10 Mattia: Se ti riferisci al fatto che Tommaso stamattina sia uscito di casa prima ancora che io mi togliessi il pigiama e preparassi la colazione, direi che hai proprio ragione, oggi è un giorno da segnare nel calendario!! Ahahah.

Ore 09:10 Alessandro: Stavo correndo lungo il perimetro del parco quando l’ho visto da lontano salire su un autobus, è sabato mattina, dove diavolo sta andando a quest’ora!!

Ore 09:11 Mattia: Non mi ha detto dove andava, però mi ha avvisato del fatto che non sarebbe tornato per pranzo.


WHATSAPP (Chat privata)

Ore 09:45 Nicolò: Tommy dove sei?...Tutto ok?

Ore 10:05 Nicolò: Sono preoccupato, fatti sentire fratello!!

Ore 11:15 Tommaso: Scusa mi ero appisolato sull’autobus

Foto

Mi mancava l’aria di casa e ho fatto una pazzia!!

Ore11:15 Nicolò: Non ci credo che te ne sei andato al mare!!

Ore 11:16 Tommaso: Mi ci sono volute due ore per raggiungere una spiaggia, certo non è bella come quella di casa mia, ma mi accontenterò!!

Ore 11:16 Nicolò: Che succede Tommy? Teresa mi ha fatto leggere il post-it…

Ore 11:17 Tommaso: Non voglio essere solo un suo amico…non posso fingere di non provare niente per lei…e mi ha fatto infuriare il suo comportamento, avrebbe potuto reagire diversamente…o almeno avrebbe potuto darmi la possibilità di parlarle invece di nascondersi dietro la porta della sua camera!!

Ore 11:17 Nicolò: Lo so, Teresa ha sbagliato a comportarsi in quel modo ma sono sicuro che si sia pentita e che non l’abbia fatto per ferirti, è andata nel panico ed ha reagito in modo impulsivo, quando torni a casa parla con lei e vedrai che risolverete tutto insieme.

Ore 11:18 Tommaso: per ora resterò qui, a godermi il sole ed a immaginarmi di essere sdraiato nella spiaggia di casa mia!!

Ore 11:18 Nicolò: Va bene, ma stai attento, e per qualunque cosa chiama!!.


PUNTO DI VISTA DI NICOLÒ

“Hai letto la conversazione?” Chiesi poggiando il cellulare sul comodino e rivolgendo l’attenzione a Teresa seduta al mio fianco sul letto.

“Sì!” assentì lei debolmente rivolgendomi uno sguardo triste.

“Vuoi chiarirti con lui??” le chiesi rivolgendole un sorriso complice.

“Sì certo, perché?” rispose con premura guardandomi trepidante.

“Raggiungilo!!” pronunciai solenne.

“In spiaggia?!” mi chiese strabuzzando gli occhi.

“Sì in spiaggia pivellina, vuoi farti perdonare, no?”

“Certo, ma non so nemmeno in che spiaggia si trovi, e poi sei sicuro che sia una buona idea, insomma ha fatto chilometri per restare da solo, ed è palesemente per colpa mia che si è rifugiato lì!!” mi spiegò concitata alzandosi dal letto e cominciando ad agitare le mani camminando avanti e indietro per la stanza con fare agitato.

“Conosco Tommy, raggiungilo lì e vedrai che si risolverà tutto, è andato lì perché quel posto gli ricorda casa sua e perché ha bisogno di schiarirsi le idee, ma può mettersi a pensare per ore, mesi o addirittura per anni ma quello che prova per te non cambierà comunque, neanche dopo ieri pomeriggio, è vero adesso ce l’ha con te perché lo hai rifiutato,  si sente ferito, e mi pare di aver capito che anche tu ti sia pentita di quello che hai fatto ieri, no? quindi, prepara dei panini prendi qualcosa da bere e raggiungilo lì, dimostragli quanto tieni a lui, digli quello che ti frulla in testa, sii sincera e vedrai che lui capirà e ti perdonerà!!”.

“Va bene farò così, ma come faccio a sapere in quale spiaggia si trova?” mi chiese Teresa sistemandosi i capelli dietro l’orecchio con un gesto palesemente nervoso mentre riprendeva posto accanto a me.

Stavo per risponderle dicendole che credevo di sapere in quale spiaggia si potesse trovare Tommy quando qualcuno bussò alla porta.

“Ehi, voi due, che fate?? Siete riusciti a scoprire dove è dormiglione!?” chiese Alessandro con tono serio, spuntando dall’uscio della porta.

“Sì, è andato al mare!!” risposi evitando il suo sguardo.

“Che?? È impazzito?? Va al mare da solo a dicembre!?” chiese perplesso Alessandro.

“È colpa mia, abbiamo litigato!!” ammise Teresa assumendo un’espressione colpevole.

“Tu e dormiglione che litigate!? Impossibile!! Ma se andate sempre d’amore e d’accordo!!” assentì Alessandro con un ghigno mentre guardandola accigliato entrava definitivamente nella mia stanza chiudendosi la porta alle spalle.

“Si può sapere che è successo?” domandò curioso posizionando la sedia della scrivania di Tommaso davanti a me e Teresa.

“È una storia lunga!!” borbottai senza guardarlo, avevo ancora qualche difficolta di dialogo con Alessandro d’altronde ieri era stato il primo momento di riavvicinamento dopo da tanto tempo.

“Venite con me, tutti e due!!” assentì Teresa alzandosi con uno scatto dal letto facendo sobbalzare sia me che Alessandro.
La guardai sconvolto.

“Venire dove??” rispose Alessandro con un’espressione palesemente disorientata.

“Lo raggiungeremo in spiaggia insieme!!” annunciò risoluta guardandoci con aspettativa.

“Cosa?” domandai accigliato guardandola esterrefatto.

“Me l’hai data tu l’idea!!” annunciò lei guardandomi speranzosa.

“Ma io pensavo ci andassi da sola!!” obbiettai stralunato.

“Non posso andare da sola, non conosco la strada finirei per perdermi e poi per la spiaggia ci sono quasi due ore di viaggio, per favore venite con me, io parlo con lui e voi vi godete il mare!!” rispose con tono implorante.

La guardai sconvolto.

“Ma insomma, volete fare capire qualcosa anche a me, si può sapere che caspio è successo, Teresa cosa diamine hai fatto a Tommaso per farlo scappare via così?!” intervenne Alessandro sbuffando e rivolgendo uno sguardo spazientito ed irritato ad entrambi.

“Ieri pomeriggio io e Tom ci siamo baciati, solo che subito dopo io sono scappata via per andare a chiudermi in camera, lui mi ha raggiunto immediatamente perché voleva chiarire ma io non gli ho aperto e da dietro la porta gli ho detto che il nostro bacio era stato un errore, e poi ho continuato dicendogli che doveva dimenticare tutto perché io lo vedevo solo come un amico e niente più!!”.

“Ma sei scema?? Ma tu sei cotta persa di Tommaso, perché diavolo l’hai fatto???...aspettate un attimo quindi è per questa vicenda che ieri sera Tommy aveva la faccia di uno a cui era passato sopra un tram!!”

“Sì, esatto!!” ammisi dispiaciuto grattandomi la testa impacciato.

“E io che pensavo fosse stata colpa di Ambra!!” assentì Alessandro rivolgendo uno sguardo di disapprovazione a Teresa che abbassò la testa colpevole.

“Be’ diciamo che anche la telefonata con Ambra di ieri sera non è stata per niente piacevole!! Le sue urla hanno spaccato anche i miei di timpani!!” affermai per spezzare l’atmosfera di tensione che si era creata nella stanza.

 QUALCHE ORA DOPO

Punto di vista di Teresa

“È ufficiale ci siamo persi!!” annuncio disperata, accostando la macchina al lato della strada ed inserendo le quattro frecce.

“Non ci siamo persi, il GPS diceva di prendere da questa parte!!” assentì Alessandro osservando la mappa presente sullo schermo del cellulare di Teresa.

“Un paio di chilometri fa il cartello diceva di svoltare a destra, se lo avessimo fatto non saremmo finiti in questa strada di campagna!!” si lamentò spazientito Nicolò seduto dietro il sedile del guidatore.

“Ma il GPS diceva che andando dritto saremmo arrivati prima!!” si giustificò Alessandro con tono esasperato.

“Certo come no, infatti siamo in mezzo al nulla!!” rispose Nicolò  alzando le braccia in alto con tono alterato.

“RICALCOLO, EFFETTUARE INVERSIONE A U, RICALCOLO”

“Questo caspio di coso si deve essere bloccato!” affermò Alessandro imbufalito.

“Se è per questo si è bloccato chilometri fa e non te ne sei nemmeno accorto!!” lo ammonì Nicolò lanciandogli un occhiataccia.

“Ragazzi vi prego smettetela di litigare!!” dissi sfinita prendendo il mio cellulare dalle mani di Alessandro “È evidente che questa non è la strada giusta!!”.

“È colpa della testardaggine di Alessandro se siamo finiti in questa strada taglia fuoco!!” affermò Nicolò sporgendosi in avanti per poter osservare la mappa sul cellulare che Teresa aveva in mano.

“Vuoi smetterla??” assentì furibondo Alessandro volgendo uno sguardo furioso a Nicolò.

“Di fare cosa?” gli rispose Nicolò sostenendo il suo sguardo.

“Di insultarmi!!” urlò Alessandro esasperato.

Il battibecco estenuante di Nicolò e Alessandro fu interrotto dallo squillo del cellulare di quest’ultimo che, per l’ennesima volta in quella mattina, lo prese dalla tasca per riagganciare la chiamata per poi riporlo di nuovo nella tasca dei pantaloni.

“Vuoi staccare quel cellulare?! è tutta la mattina che suona!!” esclamò esasperato Nicolò alzando gli occhi al cielo.

“Fatti gli affari tuoi Nicolò!!” lo ribeccò Alessandro irritato rivolgendo lo sguardo fuori dal parabrezza.

“Perché non rispondi alla tua ragazza? hai problemi in paradiso!!” mormorò Nicolò sarcastico.

“Se ce qualcuno che crea problemi quello sei tu, Nicolò!!” urlò Alessandro esasperato.

Per l’ennesima volta il suono dello squillo di un cellulare risuonò nell’abitacolo della macchina stavolta però il telefono era quello di Nicolò.

Dallo specchietto retrovisore vidi Nicolò afferrare il cellulare e mettere il vivavoce.

“Pronto!!” rispose alla chiamata con un tono a metà tra il sollevato, intuii per aver interrotto la discussione con Alessandro, e sorprendentemente esasperato.

“Ciao Nicolò, sono Ambra!!”

Al suono di quella voce sia io che Alessandro sobbalzammo sul posto e girammo le teste verso il sedile posteriore per osservare sconcertati Nicolò.

“Ciao Ambra, dimmi!!” continuò lui sollevando le spalle disarmato.

“Sai dove è Tommaso? Oggi non si è ancora fatto sentire!!” assentì con tono preoccupato.

“Credo stia ancora dormendo, io purtroppo non sono in casa” mentì Nicolò con tono convincente.

“Strano perché ho visto il suo ultimo accesso su WhatsApp!!” spiegò la ragazza sospettosa.

“Sai com’è fatto Tommaso, si sarà svegliato avrà risposto a qualche messaggio e poi si sarà riaddormentato!!” assentì Nicolò alzando gli occhi al cielo esasperato.

“Ma non mi ha mandato nessun messaggio!!” si lamentò Ambra con palese tono irritato.

“Sarà seccato per ieri sera!! Vedrai che appena gli passerà ti cercherà!!”.

“Va bene, se lo vedi però digli che lo sto cercando!!” borbottò la ragazza imbronciata.

“Sì certo, ci sentiamo!!” concluse Nicolò con tono educato, riagganciando subito dopo la chiamata dopo averla salutata.

“Perché caspio Ambra ha il tuo numero di cellulare?!” chiese stralunato Alessandro  guardando accigliato Nicolò.

“È una lunga storia!! Vi basti sapere che Ambra è la regina degli stalker!! Adesso per favore, Teresa, fai questa dannata inversione a U e andiamo a cercare Tommy prima che Ambra mi richiami al telefono!!” esclamai appoggiandomi al sedile chiudendo gli occhi e per cercare di calmarmi.

“Va bene, ma non seguiamo più il GPS, non voglio trovarmi di nuovo in strade sperdute!!” acconsentì Teresa.

“Fai la strada a ritroso e gira dove indicava il cartello!!” le suggerì mentre rivolgevo lo sguardo verso il finestrino.

Dopo una decina di minuti esclamai sollevata: “Ci siamo, si vedono il mare e la costa, chissà in che punto sarà Tom!”.

“Costeggia il viale e fermati alla prima fermata dell’autobus che trovi!!” assentì Nicolò osservando il lungomare.

“Ecco, qui ce una fermata, scendo a chiedere informazioni, magari lo hanno visto!!” annunciai qualche minuto dopo arrestando la macchina.

“Scendo anch’io!!” aggiunse Alessandro con urgenza richiudendosi lo sportello della macchina alle spalle per poi seguire me verso la fermata dell’autobus.

Prima di interpellare una signora di mezza età seduta alla fermata del bus diedi un‘occhiata all’abitacolo della mia macchina e notai che Nicolò era rimasto seduto nel sedile posteriore a guardare il mare dal finestrino.

“Buongiorno signora, scusi se la disturbo io e i miei amici ci siamo persi, saprebbe dirci per favore dove ci troviamo?!”
“Siete all’inizio del viale della spiaggia principale, se lo percorrete tutto arrivate alla zona delle scogliere!!” rispose gentilmente la signora indicandomi la strada del lungomare con un dito.

“Ci sono altre fermate dell’autobus lungo il viale?”  chiesi timorosa di sapere la risposta.

“Credo ce ne siano altre quattro!!”

“Grazie mille signora, ah dimenticavo, ha per caso visto un ragazzo alto, magro, con gli occhi castani e i capelli lisci e scuri?”

“Mi dispiace cara, non l’ho visto!!”

“Grazie ancora e scusi per il disturbo!!” le risposi scoraggiata.

“Sarà qui da qualche parte!!” affermò Alessandro non appena ci allontanammo dalla fermata.

“E se fosse già andato via!!” gli risposi preoccupata.

“Non penso, Tommaso ha detto a Mattia che non sarebbe tornato a casa per pranzo!!”.

“Allora parcheggiamo la macchina e cerchiamolo!!” affermai con un sospiro rivolgendo lo sguardo verso l’autovettura.

“Teresa perché mi hai fatto venire qui con Nicolò!?” mi chiese all’improvviso Alessandro concitato afferrandomi per un braccio, impedendomi così di proseguire verso l’automobile.

“Avevo bisogno di aiuto Alex, e poi voi due non vi potete ignorare per sempre!!” risposi esasperata guardandolo dritto negli occhi.

“Conosci benissimo il motivo per cui sono ai ferri corti con lui!!” mi rispose guardandomi severo.

“Dovete chiarirvi e risolvere il problema una volta per tutte!!” assentì con tono risoluto.

“Il problema non si può risolvere!!” alzò la voce guardandomi male.

“Sì invece, fidati di me!!” gli risposi afferrandolo per le spalle, osservandolo intensamente.

“Teresa non è come dici tu, non vedi che abbiamo litigato tutto il tempo!!”

“Voi avete iniziato a battibeccare fin dal primo momento che vi siete conosciuti, e comunque stamattina anche tu hai fatto del tuo meglio per poter litigare con lui, inoltre potevi evitare di urlargli che è lui quello che crea problemi!!”

“Perché non è così?!...e poi Nicolò oggi mi ha fatto proprio infuriare, mi ha contraddetto e insultato per tutto il viaggio!!”

“Però ti ha rivolto la parola dopo tanto tempo, non sei contento di essere tornato a parlare con lui?!!” gli chiese accigliata.

“Certo che sono contento se solo parlassimo in maniera più normale!!” mi rispose con tono turbato.

“Ehi, avete finito di chiacchierare voi due!!” ci interruppe Nicolò scendendo dalla macchina.

“Sì, adesso parcheggiamo e cerchiamo Tommaso!!” gli risposi immediatamente guardandolo mentre si chiudeva lo sportello della macchina alle spalle.

“Non ce bisogno di cercarlo, è lì!!” affermò indicandomi la direzione con un dito.

In lontananza oltre il muretto che divideva il viale dalla battigia c’era un ragazzo in tuta che giocava a riporto con un cane.

“Credi sia lui?!” gli chiesi a metà tra lo speranzoso e il timoroso.

“Tommy adora i cani!! Sicuramente è lui!!” assentì certo Nicolò.

“D’accordo, allora pensate voi alla macchina, io vado da lui!!” affermai risoluta, così prendendo un grosso respiro, mi feci coraggio e mi incamminai verso Tom lasciandomi alle spalle Alessandro e Nicolò.
 
  
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