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Autore: Nadynana    21/09/2020    0 recensioni
[L\\\\\\\\\\\\\\\'Allieva ]
[L'Allieva] [Claudio e Alice] [Principalmente Claudio Centric]
Incipit: semplicemente una storia su Alice e Claudio dopo il finale della seconda stagione dove, però, non è mai arrivata la notizia sul PM Einardi semplicemente perché non è mai successo ciò che è successo.
Dal testo:
“Si alza con l'intento di dirigersi in bagno a farsi una doccia, una volta arrivato a destinazione si spoglia ed entra, apre il getto d’acqua tiepida, per poi allungare la mano sul flacone dello shampoo e iniziare a lavarsi nella più totale serenità… serenità che dura ben poco perché dopo due minuti che è sotto la doccia sente una mano accarezzargli le spalle, si volta e si ritrova davanti il volto di Alice”
[1953 parole]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Funzioniamo

Incipit: semplicemente una storia su Alice e Claudio dopo il finale della seconda stagione dove, però, non è mai arrivata la notizia sul PM Einardi semplicemente perché non è mai successo ciò che è successo.

La luce del mattino che filtra dalla finestra costringe Claudio Conforti a svegliarsi. Volge lo sguardo assonnato verso la sveglia che segna le 7:00 del mattino: “No, svegliarsi alle sette del mattino, di domenica, deve essere dichiarato un crimine contro l'umanità.” pensa. Si volta -poi- alla sua destra, dove trova Alice ancora intenta a dormire beatamente, sorride pensando a quanto è fortunato ad averla ancora al suo fianco... probabilmente questi rimarranno solo pensieri che non dirà mai e poi mai ad alta voce, neanche sotto tortura. Si alza con l'intento di dirigersi in bagno a farsi una doccia, una volta arrivato a destinazione si spoglia ed entra, apre il getto d’acqua tiepida, per poi allungare la mano sul flacone dello shampoo e iniziare a lavarsi nella più totale serenità… serenità che dura ben poco perché dopo due minuti che è sotto la doccia sente una mano accarezzargli le spalle, si volta e si ritrova davanti il volto di Alice, tutta sorridente e anche un po’ assonnata. Si accorge che ha ancora indosso la camicia da notte che pian piano si comincia a bagnare grazie agli schizzi del getto d’acqua.
— Buongiorno.— esordisce
— Buongiorno a te.
Lei si alza in punta di piedi e lo bacia, finendo del tutto sotto l’acqua. Il bacio, dapprima casto, sulle labbra, inizia a farsi gradualmente più intenso. Claudio le prende i fianchi e la attira a sé, la sente sorridere tra un bacio e l’altro e gli viene istintivo sorridere di rimando, perché era sempre contento di saperla felice, ma era ancora più contento di farla esasperare, abitudine che non aveva perso da quando erano una coppia e non avrebbe mai voluto perdere, neanche se dovessero stare insieme per molti anni ancora, cosa che sperava, anche se non credeva nel matrimonio o cose simili, a dirla tutta non credeva nell’amore… non quello duraturo almeno, ma Alice è stata l’unica a fargli nascere il desiderio di vivere una vita con qualcuno accanto e, magari, anche una famiglia. Era una sensazione strana ed insolita per lui, ma al tempo stesso gli scaldava il cuore come mai prima. I baci si fermano e lei posa la sua fronte contro quella di Claudio.
— Round due?— chiede lui.
Lei lo guarda con un sorriso malizioso, annuendo.
“Non mi deludi mai, Sacrofano”
La camicia da notte bianca, di seta, che ha lei indosso, ormai è completamente bagnata e le aderisce al corpo mettendo in risalto tutte le sue curve e creando quell’effetto vedo – non vedo che gli stava già mandando a quel paese il sistema nervoso.
Le cinge la vita con le mani, tirandola poi a sé, questa volta in maniera molto delicata come se lei fosse di porcellana e potesse rompersi in mille pezzettini sotto al suo tocco. E il bacio ricomincia: un gioco di lingue che si intrecciano, si esplorano, si assaporano. Claudio scende con la bocca al suo mento, poi sul suo collo perché sapeva che quello era uno dei suoi punti deboli, infatti Alice getta la testa all’indietro invogliandolo a continuare e agevolando i suoi movimenti . Lui in tutta risposta, porta la sua mano sinistra al seno sinistro e iniziando a massaggiarlo, mentre la mano destra rimane ancorata sul fianco destro di Alice che è premuto contro il suo. Quest’ultima porta le sue mani al collo di Claudio e decide di spostarsi e appoggiarsi alla parete delle doccia, senza permettere di staccarsi in nessun modo l’uno dall’altra; le mani di Claudio si staccano dal corpo di Alice per poter levare le bretelline della camicia da notte: stava decisamente diventando ingombrante!
—Che dici, Sacrofano, lo leviamo quest’arnese?
—Beh, credo che non sia giusto ed equo che io rimanga vestita mentre tu sei già tutto apparecchiato.— lo guarda con un sorriso malizioso stampato in faccia.
—Beh, è anche normale: sai com’è… Mi stavo lavando, non so se lo avevi notato.
—Non ci avevo fatto caso.— dice lei sorridente, mente posa entrambe le braccia sulle spalle di Claudio e si stacca un po’ dalla parete portando solo il busto in avanti, di modo da poter di nuovo fa aderire le loro labbra in un altro bacio che pian piano diventa sempre più intenso: era incredibile come non mancasse mai quella chimica, quella passione, quell’intesa nel loro rapporto che sembra sempre non finire mai ed è una cosa che lui adora e adora anche quell’aria di sfida che c’è tra loro: una sfida genuina, quella che piace a lui, mantiene un po’ di verve nel loro rapporto e in un certo senso lo fa sentire vivo… Come tutto ciò che riguarda Alice e la loro relazione. Questo lo avrebbe mai detto ad alta voce? Il suo lato morale e sentimentale (che forse non era poi così morto, dopotutto) direbbe di sì, ma il suo orgoglio urla no in ogni forma possibile. Quindi no, decisamente no. Ma queste cose le pensa, le sente ed è bastato questo a spaventarlo, forse un po’ all’inizio, ma sta imparando a farci l’abitudine. Finalmente si decide a levarle la camicia da notte che cade ai loro piedi e Alice la scalcia lontano con i piedi. Claudio porta entrambe le sue braccia intorno al busto di lei, cingendola in vita: petto contro petto, labbra su labbra, lingua contro lingua. Si staccano giusto un attimo (per volere di Claudio) che si prende due secondi extra per ammirare il corpo nudo della sua fidanzata, che riteneva sempre bellissimo.
—Non abbiamo la biancheria?— domanda ironicamente lui.
—La biancheria è sopravvalutata.— risponde maliziosa.
CC sorride mentre decide di scendere con le mani dalla schiena di lei, al suo lato b e tornare poi a baciarla con la stessa ardente passione di prima. Dopo lunghi attimi passati ad esplorarsi a vicenda Claudio smette il bacio e comincia di nuovo a scendere all'altezza dei seni, inizia a leccare l'aureola di questi: prima uno e poi l'altro. Lei si lascia abbandonare e si affida totalmente a lui che scende sempre di più: inizia a baciarle la pancia in ogni centimentro, continuando a scendere fino ad arrivare all'apparato riproduttivo. Con la lingua iniziò a giocare tra le grandi labbra, poi passa al clitoride che ormai sa benissimo dove trovarlo e stuzzica quel preciso punto sempre con la lingua. Sente la mano di Alice che si stringe con forza sulla sua spalla e quando alza lo sguardo e vede l'espressione colma di piacere della ragazza capisce che era meglio lasciar perdere la lingua (anche se avrebbe continuato con molto piacere) e cimentarsi in cose... beh, un po' più appaganti per entrambi. Non nasconde che il desiderio si è fatto sempre più urgente anche in lui. Torna all'altezza del volto di Alice, riprendendo i baci. Lei divarica un po' le gambe per far capire a Claudio che lei non vuole aspettare oltre e lui non vuole farsi attendere.
Carpe diem.
Alice mugugna, mentre ancora si baciano, nel sentire Claudio dentro di lei e quando lui comincia con delle spinte lente, lei si avvinghia alla schiena di lui e interrompe il bacio, portando il proprio volto tra il collo e spalla ansiamando, poi porta la gamba destra attorno al fianco di Claudio che fa scendere la mano sinistra sull'altra coscia facendole capire di portare anche questa sull'altro fianco. Adesso lei è completamente abbracciata a lui che avanza di un passo in avanti per far aderire nuovamente il busto di Alice alla parete, sostenendola da sotto le cosce. Man mano che le spinte si fanno più ritmiche e intense lei inizia a gemere di piacere. Quanto gli piace, Dio se gli piace, sentire quei suoni provenire da Alice, la sua Alice, e sapere che la causa del suo piacere è lui è una sensazione che lo appaga, lo rende l'uomo più felice di questo mondo. Il piacere si fa intenso anche per lui che si unisce ai gemiti della ragazza. Con il braccio destro lei si tiene ancorata al collo di Claudio, ma col busto rimane distante e ogni tanto inarca la schiena, decide di aiutarlo facendo dei movimenti su e giù per quanto le sia possibile in quella posizione facendosi aiutare dalla parete, sfruttando il terzo principio della dinamica. Claudio inizia ad avere i brividi e sente il corpo della ragazza tremare dall'eccitazione; continua con le spinte più frequenti ed intense, fino a quando Alice lancia un ultimo gemito prima di raggiungere l'orgasmo a quel punto Claudio sente di star per arrivare al culmine anche lui e riesce appena in tempo ad uscire da lei.

Dopo poco si guardano e si sorridono. Claudio posa la sua fronte contro quella di Alice poi si baciano ancora: dei piccoli baci lenti e casti che dicono tanto dopo quello che hanno ancora vissuto assime nell'abitacolo della doccia. Lei gli accarezza la nuca, poi interrompono i baci per abbracciarsi.
—È veramente ironico quanto tu riesca ad essere romantico solo in questi momenti, poi durante il resto della giornata sei scorbutico, presuntuoso, antipatico, narcisista— viene interrotta dallo sbuffare di Claudio.
—Alice! Ma possibile ogni volta sempre la stessa storia? Lo sai come sono fatto!
—Però ieri sera, quando ti ho raggiunto in aeroporto implorandoti di non partire ti ho visto che avevi gli occhi rossi e sei riuscito a rivelarmi i tuoi sentimenti.— ribatte con uno sguardo di chi ha appena vinto una sfida e la voce che lasciava trasparire la stessa felicità che ha una bambina di tre anni a cui vengono date le sue caramelle preferite.
—Mi sono fatto prendere dal momento, che c'entra?
—Mmh, okay, come vuoi. Non mi dispiacerebbe se ogni tanto, in futuro, potessi di nuovo ridire quelle parole, eh
—Cos'è, stiamo diventando quelle vecchie coppie noiose? Ho un'idea: perché non iniziamo già a stipulare una lista di nozze?
—La devo prendere come una proposta?— chiede maliziosamente
—Ovviamente... No.
Alice ride, perché ormai lo sa com'è Claudio: conosce i suoi pensieri, conosce il suo modo di ragionare e la sua visione della vita e sa riconoscere, ormai, quando è serio, quando scherza e quando erge dei muri piuttosto che esporsi troppo e fare il romantico che non era proprio nella sua indole.
E Claudio a fare il duro lo sa fare bene, troppo bene, anche con Alice che però è l'unica che sia riuscita sbloccargli il cuore con la sua tenacia, quell'aria sentimentale, quella voglio di amare ed essere amata, quel suo essere goffa ma sempre determinata nonostante i mille casini che crea.
—Però una cosa carina te la voglio dire, Alice Allevi: funzioniamo.
Perché è vero, loro funzionano proprio per questi caratteri così diversi, ma anche così simili che si incastrano alla perfezione.
—Provaci un'altra volta, mio Romeo dei poveri: questa cosa me l'hai già detta.
—Accontentati perché sarà la cosa più romantica che mi sentirai dire da qui ai prossimi cinque anni
—Questo implica che staremo insieme ancora per cinque anni?
—Non necessariamente, no.
—Certo che sei proprio uno scemo.— dice ridacchiando, prima di raccogliere la camicia da notte e uscire dalla doccia.
Claudio nota solo ora che per tutto il tempo hanno lasciato il getto della doccia aperto.
“Bene.”
Lo chiude e successivamente si affaccia fuori dalla doccia e trova Alice davanti al lavandino con un asciugamano che le copriva il corpo e uno messo a mo' di turbante sulla testa per asciugarsi i capelli.
—Signor Alì Ababua, se questa cosa diventa un'abitudine mattutina vediamo di far diventare abitudine anche chiudere il getto dell'acqua, altrimenti le bollette te le faccio pagare a te.
—Mi risulta che neanche tu eri molto attento all'acqua.
“Tsk, colpito e affondato.”
Ma non lo avrebbe mai ammesso.


 

Angolo Autrice:

Allora, da dove comincio? Questi due mi hanno stregata, letteralmente! Con Alice e Claudio non c'è proprio storia, sono i più belli. Io mi ritrovo a piangere in ogni scena e mentre scrivevo questa fic mi sono rivista in loop l'ultima scena della 2x12. Piango ogni volta: lui con gli occhi lucidi, con la voce rotta dal pianto, che gli dice di amarla. Maria, chiudi la busta! Sono instabile! Vabbè lasciamo perdere gli scleri vari.

Questa fic ho iniziato a scriverla mesi e mesi fa, tra i vari scleri su twitter. (Mi auto pubblicizzo: se volete seguirmi trovate il link al mio account nella mia bio qui su efp) l’ho finita di scrivere settimane fa, e mi sto decidendo di pubblicarla solo oggi.

Premetto che questa doveva essere una Fan Fiction rossa, ma non mi sembrava così tanto spinta da definirla come tale, quindi il rating l'ho impostato come arancione... E non ne sono proprio del tutto convinta di questo elaborato, cioè mi sembra faccia un po’ acqua da tutte le parti, ma la pubblico giusto per mia vittoria personale; quindi ditemi com'è, insomma, in linea generale almeno, poi se volete essere più specifici ben venga. Segnalate qualsiasi errore di qualsiasi tipo, sopratutto sui verbi, dato che è scritta tutta al presente ogni tanto inciampicavo e mettevo i verbi all'imperfetto, quando me ne accorgevo mi davo le mazzate in testa da sola.

Una mia dote favolosa è riuscire a rendere i personaggi sempre OOC e mai IC, stavolta ci ho provato a rendere IC almeno Claudio che è il personaggio con cui mi sento più affine a livello di carattere, di modo di pensare, etc, ma non so quanto sia riuscita a mantenerlo in linea con il personaggio.

Bando alla ciance e ciancio alle bande! Ho chiacchierato anche troppo, a voi la parola. Se volete lasciatemi una recensione.

Lots of love!


 

—Nadynana

  
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