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Autore: Mirae    21/09/2020    3 recensioni
Finalmente, Stella si era decisa: quel pomeriggio aveva appuntamento presso un rinomato studio di tatuaggi. Aveva impiegato anni, ma alla fine aveva trovato il disegno che, secondo lei, la rappresentava meglio.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente, Stella si era decisa: quel pomeriggio aveva appuntamento presso un rinomato studio di tatuaggi. Aveva impiegato anni, ma alla fine aveva trovato il disegno che, secondo lei, la rappresentava meglio: teschio azzurro dallo sguardo strabico e decorato con i tre Assi delle carte da gioco: Cuori, Picche e Quadri (il naso). L’asso di Fiori – simbolo di grande appagamento spirituale e prosperità – aveva scelto di non farlo disegnare perché voleva essere lei stessa portatrice di quel messaggio. L’Asso di Quadri era stata una scelta ovvia per il naso, più per la forma che per il suo significato (la riuscita di un progetto nonostante le difficoltà). Sopra l’occhio destro, quello con la pupilla che guardava in alto, aveva scelto l’Asso di Cuori – una carta che dovrebbe emanare calare e donare energia – mentre l’Asso di Picche (una carta di per sé negativa) l’aveva fatto disegnare sopra l’occhio con lo sguardo in basso.

«Perché questa scelta?» Le chiese la Tatuatrice

«Perché nella vita le cose non vanno sempre bene: ci sarà sempre qualcosa che andrà storto, ma che sia un contrattempo o un attimo di sconforto, l’occhio che guarda in basso mi ricorderà di calpestarlo sotto le scarpe.

«Come fai a ricordartelo, se te lo sto tatuando sulla spalla?» Lo domandò, quasi ridendo, l’altra.

«Mi basterà alzare gli occhi al cielo», rispose in maniera diplomatica. Avrebbe voluto dire che il mondo era pieno di gente che non si faceva i fatti propri, soprattutto quando vedeva un tatuaggio così particolare come il suo – ed effettivamente, stava proprio per rispondere in quel modo, ma si era trattenuta, credendo che avrebbe potuto offendere la professionista.

«Il cielo?»

«Sì, il cielo: è per questo che ti ho chiesto di colorare il teschio di azzurro. Non è solo il mio colore preferito, ma è anche il colore con cui ci appare il cielo di giorno: a volte è così limpido che mi viene voglia di tuffarmici o di berlo. A dire il vero, forse è proprio per questo che l’azzurro è il mio colore preferito», spiegò con tranquillità.

«E gli occhi rossi e i denti gialli?»

«Ci stanno bene con l’azzurro e mi ricordano l’estate: i papaveri sono i miei fiori preferiti e quando ero bambina abitavo in campagna e davanti a casa mia si estendevano campi e campi di grano. Era uno spettacolo straordinario, d’estate, vedere il grano maturo e ogni tanto qualche fiore rosso che spuntava qua e là, come fossero sangue che sgorga da qualche ferita».

«Un’immagine un po’ splatter», notò la donna, mentre continuava il suo lavoro.

«In effetti, mi sono sempre piaciuti gli horror, ma no, niente splatter questa volta: semplicemente, il sangue è vita, solo se una persona è viva il sangue scorre ed esce dalle ferite. A dire il vero, però, ho scelto il rosso solo perché mi piace il contrasto con l’azzurro, così come per il giallo».

«Quindi gli unici significati profondi li hai riservati ai Semi delle carte, anche se sono disegnati in dimensione più piccola rispetto al resto?»

«Esatto! Non è una magnifica contrapposizione? Ed è anche la realtà: molto spesso noi diamo importanza a ciò che ci appare più evidente, quando magari sono delle piccolezze che il più delle volte passano inosservate a dover essere considerate più importanti», si entusiasmò Stella.

«In realtà, mi pare che, purtroppo, o per fortuna, la gente molto spesso si concentra sulle piccolezze», osservò la Tatuatrice.

«Dici?» E allora perché tu ti sei fissata sul colore di denti e occhi e non, per esempio del perché gli occhi sono strabici?, le avrebbe invece voluto chiedere.

«Mmh, mmh», si limitò ad asserire l’altra.

«Comunque», continuò Stella, «l’elemento più importante di questo tatuaggio resta il colore del teschio: l’azzurro, il mio colore preferito, il colore del cielo e del mare. Dell’estate, insomma».

«In realtà, io trovo che il cielo sia più azzurro in inverno, anziché in estate».

«Davvero?» Si incuriosì Stella.

«Non ci hai mai fatto caso? In estate il sole è così forte che quasi dà una sfumatura gialla al cielo, mentre in inverno non succede».

«Non ci avevo mai fatto caso, a dire il vero, ma l’estate resta sempre la mia stagione preferita», si impuntò Stella.

«Se l’azzurro del teschio è l’elemento principale di questo tatuaggio, anche tu non sei diversa da tutte quelle persone che si soffermano solo sulle cose più evidenti», la riprese la Tatuatrice.

«Non ho mai avuto la pretesa di essere diversa, o alternativa. Semplicemente, mi piace l’azzurro. E poi, oltre a quello che ho detto prima, è anche il colore dell’armonia e non è forse compito dell’armonia legare tutti gli elementi, siano essi positivi o negativi?» Domandò senza vena polemica: era sempre stata chiacchierona e in quel momento particolare, chiacchierare l’aiutava a sopportare meglio il dolore delle punture.

   
 
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