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Autore: Prettybene9816    22/09/2020    0 recensioni
I protagonisti sono diversi, ma è consigliato leggere prima i sequel per capire meglio i protagonisti.
All'interno del libro ci saranno vari protagonisti, altre storie che vi illustrerò mano a mano. Iniziamo con la prima coppia:
Flora non ha scampo, Khalil, il suo stalker dall'età di 14 anni, ha un obiettivo...vuole umiliarla, distruggerla, farle passare l'inferno, vuole che strisci per terra come un animale, vuole denudarla di emozioni, anima e vita.
Lei si sveglia in una stanza buia ed estranea, non sa cosa possa succedergli, e chi o perchè le stanno facendo ciò, ma lei è forte, furba e caparba...sa che quello è il suo inferno, ma meglio regnare all'inferno che servire in cielo.
Seconda coppia:
Jamal è testardo, Swarna è volubile, Jamal è burbero, Swarna è affabile, Jamal è arrogante, Swarna è timida, Jamal non prova più emozioni, Swarna dà il cuore alle persone, Jamal ama il potere, Swarna ama la semplicità, Jamal vuole tutto, Swarna non vuole nulla...cosa hanno in comune?
Jamal ha perso il suo migliore amico Farid, Swarna ha perso sua sorella Bekka...ogni responsabilità sulla bambina appena nata dall'unione di Farid e Bekka ricade su di loro, sono di colpo genitori e non si sopportano a
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L'unica cosa certa era che lui era tornato e che lei avrebbe voluto non se ne andasse più. - Paolo Giordano. SWARNA'S POV: "Maledetti" borbotto ai tacchi che iniziano a farmi male. Mi alzo dal letto e guardandomi allo specchio, cerco di alzare la cerniera del vestito che ho deciso di indossare per stasera. È rosso, molto attillato e lungo fino alle ginocchia. I capelli ho deciso di acconciarli con un semplice chignon e la frangetta di lato. Sento bussare alla porta e chiedo "Chi è?" "Posso?" Chiede Jamal a sua volta. "Entra" Jamal apre la porta e abbassa subito lo sguardo al mio vestito. "Ti piace?" Chiedo un po' a disagio, sembra che lo stia bruciando con gli occhi. "Sì" si limita a dire inserendo le mani nelle tasche dei suoi pantaloni. Sorrido e chiedo indicando la cerniera dietro "Potresti...ecco..." Lui annuisce e venendo dietro di me, incrocia il mio sguardo allo specchio e tira lentamente su la lampo. "Grazie" Jamal ancora ammutolito indietreggia e scuote la testa. "Cercherò di rincasare per mezzanotte" lo informo. "Nessun problema" Si crea un silenzio tombale e lui chiede schiarendosi la voce "Non...mangi nulla prima di andare?" "No no, tranquillo. Leonardo ha detto che mi porterà in un ristorante molto sfizioso, mi ha raccomandato di non mangiare nulla prima" "Che premuroso" digrigna Jamal inclinando la testa a destra e a sinistra. "Sì...Bella dorme?" Chiedo cambiando argomento. "No, sta giocando col microfono giocattolo" Ridacchio e dico "Ho detto a Leonardo che Bella dovrebbe andare a un corso di canto e ballo. Impazzisce per la musica" "Il padre si presume che sia io, avresti potuto parlarne anche con me" replica lui un po' duro. Perché? Lui stesso sa che a malapena s'incrociamo a casa. "Me ne sarò dimenticata" borbotto prendendo la borsetta. "Dove andrete quindi col tuo...amico? Tanto per essere informato sui tuoi spostamenti" chiede lui prendendo in mano una cornice di me e Bekka che sorridiamo alla camera. "Mi ha parlato di un ristorante al porto e poi mi farà una sorpresa" "Una sorpresa...quanto sei fortunata" sibila lui sempre più agitato. "Già..." mi limito a dire per non peggiorare la situazione, si è creata una strana atmosfera di sfida. "E...questo ristorante al porto sai come si chiama?" Deglutisco e mormoro "Nel posto dove ti ho trovato ieri sera, il Babilonia. A quanto pare al primo piano c'è un ristorante con vista sul porto. Molto romantico, non credi?" "Si...è molto romantico" quasi ringhia lui voltandomi le spalle. "Ci sei stato al ristorante?" "Qualche volta...comunque ora chiamerò Dolores per badare a Bella, mi sono appena ricordato di avere un impegno urgente" "Che impegno?" "Una cena di lavoro, ancora non so dove" "Capisco" mormoro quando sento suonare il campanello. "Sarà Leonardo, io vado allora" "Sì" "Ciao, buona serata" dico uscendo dalla mia stanza. "Buona serata anche a te" borbotta lui facendomi un sorriso tirato. Sorrido a mia volta e raggiungendo la porta, apro di scatto. Leonardo che ha una camicia nera con pantaloni neri e un mazzo di margherite viola fischia alla mia vista. Io abbasso lo sguardo imbarazzatissima e mormoro "Dai, smettila" "Perché? Sei uno schianto, hai il potere di stregare qualsiasi uomo" Mi mordicchio il labbro sorridendo e lui prendendomi la mano dice "Andiamo?" Annuisco con la testa e uscendo di casa, lui dice porgendomi i fiori "Questi sono per te" Prendo il mazzo di fiori e mormoro "Grazie...non avresti dovuto" "Sciocchezze. Su, andiamo che sono affamato" Scoppio a ridere e lui mi fa l'occhiolino, quanto è bello. JAMAL'S POV: "Pronto, Fabiola?" "Jamal! Aspettavo una tua chiamata" risponde subito l'agente immobiliare. Abbiamo in ballo una casa da 130 milioni di euro e ci stiamo lavorando insieme, nonostante siamo di due aziende rivali, ma la commissione è troppo alta per guardare a strategie e cazzate del genere. "Sì...senti, ci ho ripensato per quella cena. Sono libero adesso, ci possiamo vedere?" Mentre lo chiedo mi porto una mano sulla fronte, a cosa mi sto riducendo? "Adesso? Ecco io..." "Non ci saranno altre occasioni purtroppo, ti prego di pensarci bene" La sto pregando a uscire con me, quasi me ne vergogno. "Eh va bene, dove ci vediamo?" "Al Babilonia tra un quarto d'ora, hai presente?" "Il tuo locale alla Cala, no?" "Esatto, ceneremo al ristorante" "Va benissimo, ci vediamo" "A presto" dico riattaccando e correndo a vestirmi. Sento il campanello e mettendo le scarpe di fretta, scappo ad aprire la porta. "Dolores! Non sai quanto sia felice di vederti " dico baciandola sulla guancia mentre lei rimane sconvolta. "Bella dorme, ritorno entro mezzanotte con Swarna, va bene?" Chiedo prendendo le chiavi e sistemandomi il colletto della camicia blu. "Con Swarna? Non era con Leonardo?" Chiede Dolores entrando in casa. "Sisi, li lascerò giocare per un po' ai fidanzatini" "Jamal" mi rimprovera Dolores. "Io vado, a dopo!" "Jamal!" Mi chiama lei ma io scappo via, sono già in ritardo. Chissà dove saranno quei due. "Ristorante Babilonia, come posso essere utile?" Risponde al telefono Giordana messa all'entrata del ristorante. "Giordana, sono Jamal. Devi farmi un favore, devi controllare che in sala ci siano due ragazzi. Una ragazza molto bella di carnagione scura, un abito rosso attillato...fin froppo" dico tra me le ultime parole. "Accompagnata da un ragazzo alto, moro e occhi chiari. Ha gusti orribili sul vestiario, avrà qualche camicia hippie addosso" "No signore, non vedo la ragazza che mi ha descritto" mi risponde subito Giordana. Butto un sospiro di sollievo, non sono ancora arrivati. "Ottimo, appena arriveranno mi fai il favore di farli accomodare in un tavolo a 4 e non a 2?" "Sarà fatto signore " "Bene, sto arrivando anch'io. Ci sentiamo " dico scendendo con l'ascensore in garage. "Perfetto" dice Giordana riattaccando. Raggiungo l'auto ed entrando, metto a tutto gas. "Jamal!" grida Fabiola salutandomi all'entrata. Ha indosso un abito beige senza spalline e ai piedi dei sandali col tacco, è molto femminile e di classe, come sempre. "Fabiola, scusa per il ritardo" mormoro raggiungendola. "Tranquillo, sono arrivata anch'io adesso, ti trovo in forma smagliante" "Grazie, anche tu. Entriamo?" Lei annuisce con la testa ed entrando, ci fermiamo da Giordana che ci accoglie con gentilezza. Oltre alla qualità del cibo, lo staff rimane il pezzo forte del posto. Tutti si complimentano del servizio e della gentilezza dello staff, sono molto rigido su queste cose. Sembrano piccolezze, ma sono queste a fare la differenza. "Buonasera, un tavolo per due" dice Fabiola. "Ehm...no aspetta, dovrebbe esserci mia moglie al ristorante. Vogliamo raggiungerla? Mi piacerebbe presentarvi" "Oh ehm...certo" dice Fabiola un po' incerta. Giordana annuisce facendoci strada. "Signori" mormora lei mostrandoci il tavolo. Swarna alza subito lo sguardo e spalanca gli occhi quando incrocia il mio sguardo. "Jamal?"chiede lei spostando lo sguardo a Fabiola. "Mi ero scordato che eravate anche voi qui...dannazione. Tesoro, ti presento Fabiola...siamo colleghi di lavoro" Fabiola porge la mano a Swarna che è ancora confusa e dice "Ehm...piacere" "Fabiola, ti presento mia moglie, Swarna" Ed è lì che Swarna alza lo sguardo fulminandomi. "Ciao, Luca?" chiedo porgendo la mano a Leonardo, il coglione. "Leonardo" mi corregge lui facendomi scuotere la testa, come potrei scordarmi del tuo nome. "Scusami, Swarna non parla molto di te a casa. Fabiola, ti presento un caro amico di Swarna, Leonardo" "Possiamo parlare Jamal?"chiede Swarna alzandosi bruscamente dalla sedia. "Certo cara, Fabiola prendi posto accanto a Leonardo intanto. Noi arriviamo subito" dico seguendo Swarna in bagno. Ci mettiamo in un angolino e mormoro prima che possa dire qualcosa "Scusami tanto, mi ero completamente scordato che foste anche voi qui" "Capisco...ma io e Leonardo ecco..." "Volete stare soli? Certo, capisco...solo che Fabiola potrebbe sospettare adesso. Ma nessun problema, posso dirle di..." Swarna sospiro e scuotendo la testa mormora "No va bene, ok. Non l'hai fatto apposta. Devo fingere quindi?" "Dovresti...perchè Fabiola è dell'azienda avversaria. Stiamo lavorando insieme a un progetto, ma rimane sempre il fato che sia dell'altra sponda" "Ok" si limita a dire Swarna. "Mi dispiace aver rovinato la vostra cena romantica, davvero" dico prendendole la mano. Lei scuote la testa e dice "Tranquillo, tanto avevamo altri progetti dopo la cena" "Che progetti?"chiedo alzando il sopracciglio. Swarna arrossisce e dice "Non quel tipo di progetti...comunque è una sorpresa. Leonardo non ha voluto accennarmi nulla" "Capisco" mormoro serrando la mascella. "Dovrai coprirmi lì...potresti farlo?" "Certo, ci penserò io. Io e Fabiola andremo prima inventandomi un contrattempo" "Grazie" "E' il minimo che possa fare" "Andiamo?"chiede lei, come se non aspettasse altro di rivedere Leonardo. "Certo" mi trovo costretto a dire. Troviamo Fabiola ridere con Leonardo e io e Swarna accomodandoci vicino, allaccio subito la mano sulla spalliera della sua sedia, ricevendo un'occhiataccia da parte di Leonardo. Brutto pallone gonfiato. "E questi fiori?"chiede Fabiola indicando il mazzo di margherite viola? Che razza di mazzo è questo? Fiori viola? Che impedito. "Oh questi...me li ha regalati Leonardo, è tornato da un lungo viaggio e ha voluto farmi questa sorpresa" spiega Swarna guardando adorante Leonardo. "Sì, volevo sorprenderla e regalarle dei fiori semplici del suo colore preferito"replica Leonardo. Il viola è il suo colore preferito? Perchè ne era a conoscenza lui e non io? "Che dolce, sono veramente bellissimi" dice Fabiola accarezzando il mazzo. Mi trattengo dallo sbuffare, sono orrendi. "Avete già ordinato?" intervengo io prendendo il menù. "Ehm...no, stavamo guardando" risponde Swarna. "Guardiamo insieme allora" dico avvicinandomi ulteriormente a lei per condividere il menù. Leonardo mi porge un altro menù e dice "Guarda, qua c'è un altro menù" "Non ti preoccupare, tra marito e moglie siamo abituati a condividere" dico per poi abbassare lo sguardo al menù. Swarna sospira un po' seccata ma io chiedo "Guarda tesoro, qua c'è la cena che mi hai cucinato ieri sera. Scommetto che però qui non lo facciano buono quanto il tuo" "E' così che sponsorizzi il locale?"chiede Fabiola ridendo. M'irrigidisco, nessuno sa che il posto è il mio e preferisco tenerli all'oscuro per eventuali cene a sorpresa, come questa. "Grazie, ma volevo mangiare qualcosa di non speziato" dice Swarna girando il menù. "Perchè non porti la fede?"chiedo al suo orecchio notando che non è al dito. Lei si muove a disagio sulla sedia e mormora "Penso che tu possa intuire il perchè" "Potresti rimetterla? Fabiola potrebbe spettegolarci su" Lei annuisce con la testa e prendendo la borsetta, tira fuori la fede per poi indossarla. "Grazie bimba" mormoro al suo orecchio baciandole la tempia. Swarna non risponde e si limita a concentrarsi sul menù. "Signor Sabil" ci accoglie Fausto, il cameriere. M'irrigidisco e dico abbassando lo sguardo"Salve, possiamo ordinare?" "Certamente" Ordiamo velocemente e prendendo una bottiglia di Barolo, dico guardando Leonardo "Ovviamente va sul mio conto, so che può essere parecchio costosa una bottiglia" Leonardo si limita ad annuire e a farmi un sorriso tirato. Rimetto la mano sulla sedia di Swarna e Fabiola chiede "Allora? Come procedono le cose? So che siete sposi novellini" "Procede" si limita a dire Swarna. "E' un po' difficile con una bambina, non riusciamo a ritagliarci per un momentino per noi ma siamo molto felici, non credi tesoro?"intervengo io. "Molto" replica lei stringendosi con le spalle. "E voi due invece? Come vi siete conosciuti?"chiede Fabiola indicando Swarna e Leonardo. Swarna sorride subito e Leonardo restituisce il sorriso, faccio subito una smorfia...posso vederle gli occhi luccicare. "Per caso, in realtà. Lei ha fermato l'ascensore che stava per chiudersi e iniziato a farmi un interrogatorio" "Non è vero!" esclama Swarna sporgendosi verso di lui nella sedia, allontanandosi dal mio braccio. "Come no? Mi ha anche dato dello stupido perchè io e il cane ci chiamiamo allo stesso modo" "Sta raccontando un sacco di balle, non gli credere!" dice Swarna dando una schiaffetto alla sua mano. Dietro la spalla c'è la mia e neanche per sbaglio l'ha sfiorata, sospiro molto infastidito. I piatti arrivano molto velocemente, ma resto in silenzio tutto il tempo...Swarna e Leonardo hanno una chimica pazzesca, lui fa battute tutto il tempo che fanno ridere Swarna e Fabiola, e prende il giro lei in continuazione...si punzecchiano sempre a vicenda, se Fabiola non fosse così stupida, capirebbe che la reale coppia sono loro e che io e Swarna abbiamo in comune solo il bene per Bella. Swarna è molto sempliciotta, sorride per niente ed è sempre allegra, Leonardo la fa ridere in continuazione e sembrano due ragazzini alle prime armi, io non sono come lui. Io seduco la donna con poche parole, punto tutto sugli sguardi, sulla passione, cerco di farla eccitare, pavoneggiarmi con la mia virilità...non è questo che sembra apprezzare Swarna, anche se io apprezzo la sua semplicità. Swarna apprezza le cose semplici, io sono l'opposto della semplicità...per capire la mia complessità ci vorrebbe uno strizzacervelli. "Questa pasta è la fine del mondo, mi congratulo col cuoco e col proprietario del posto" dice Fabiola facendomi l'occhiolino. Annuisco con la testa e sposto lo sguardo sulla mia tartare di tonno. "Tu invece cosa fai nella vita?"chiede sempre Fabiola a Leonardo, quanto parla questa donna. "Meccanico e mi occupo del garage del palazzo dove stiamo" dice indicando Swarna. "Davvero? Avrei bisogno che qualcuno guardasse la mia macchina, fa certi rumori in questi giorni. Non vorrei sia successo qualcosa al motore, posso affidarmi a te?" "Certo" dice Leonardo sorridendole. "Hai un biglietto da visita?" "Ehm...no. Posso darti il mio numero" dice lui facendo spallucce. Come può un idiota del genere avere un biglietto da visita. "Va benissimo" "Invece voi due siete colleghi di lavoro, giusto?"chiede Swarna indicando me e Fabiola. "Sì, ci conosciamo già da qualche annetto. La sua agenzia dà del filo da torcere a quella del mio capo" dice lei. "Capisco, è bello però che stiate mettendo le rivalità da parte per unire le vostre forze in un grosso progetto" Sorrido...è così innocente Swarna. "Per forza, la commissione ammonta a un paio di milioni" spiega Fabiola bevendo, credo che sia brilla. Sposto lo sguardo a Leonardo che approfitta di Fabiola distratta per accarezzare la mano a Swarna, ma gli rovino subito la festa. "Potresti passarmi il pepe Leopoldo?" "Leonardo" mi corregge Swarna. "Giusto, cavolo. Me lo scordo sempre" "Nessun problema" dice Leonardo passandomi il pepe. "Anche il sale" aggiungo quando lo rivedo andare all'attacco. Lui sospira ma cede e mi passa il sale. "Ti serve altro?"chiede. Sì, che ti tolga dalle palle. "Niente, per ora. Gentilissimo" dico facendo un sorriso tirato. "Ancora non ci avete raccontato come vi siete conosciuti, come lui ti ha chiesto di sposarlo...vogliamo i dettagli!" esclama Fabiola sempre brilla. Swarna alza lo sguardo a me, ma io scuoto la testa...passo la palla a lei. "Ehm...diciamo che è stato un caso. Jamal era il miglior amico di mio cognato e l'ho incontrato a una festa" "E' stato amore a prima vista quindi?" chiede Fabiola posando le mani sotto il mento curiosa. "Una cosa del genere..." "E poi?" Swarna si agita sulla sedia a disagio e io dico prendendo il controllo della situazione "In realtà ci siamo odiati fin dal primo istante...io troppo arrogante per lei e lei troppo semplice per me. Ci siamo combattuti parecchio finchè un giorno..." Sposto lo sguardo su Swarna e mormoro "la guardai e mi resi conto che è una donna bellissima, in gamba, paziente e dolce, capì che doveva essere presto mia moglie e madre dei miei figli" Swarna mi guarda, come sorpresa dalle mie belle parole e io riportando lo sguardo sul vino aggiungo "Tra l'altro è bravissima in cucina, non potevo lasciarmela sfuggire" Fabiola ridacchia e osservo Leonardo che ha lo sguardo fisso sul piatto, come pensieroso. "Poi avete avuto quella perdita, giusto?" Swarna annuisce e dice "Sì, abbiamo perso i nostri cari, ma in cambio ci hanno regalato una bambina dolcissima" "Avete una foto?" "Certo" diciamo entrambi. Schiarisco la voce e dico "Vai tu" "No tranquillo, tanto ho il cellulare quasi scarico" "E cammini col cellulare quasi scarico?"chiedo severo scordandomi dei due ospiti. Decido di lasciar correre e prendendo il cellulare seleziono le foto di Bella. "Ma che carina! E' un angioletto!"esclama Fabiola. "Che piccola" commenta Leonardo mentre scorro le foto. "Oh oh, e questa chi è?" Giro il cellulare e trovo una foto di Swarna che dorme sul divano...cazzo, l'avevo fatta per tenermela come ricordo. Era così carina che se avessi potuto, le avrei fatto un disegno. Per mancanza di tempo, mi sono limitato a una foto. Swarna alza un sopracciglio e io riposando immediatamente il cellulare borbotto "L'avrò fatta per sbaglio" "Di' la verità! Sei innamorato perso!" mi accusa Fabiola. Ingoio il rospo mentre Swarna si avvicina al mio orecchio e mormora "Io e Leonardo vorremmo andarcene tra dieci minuti" Serro la mascella ma annuisco con la testa. "Lo volete il dessert?"chiede Fabiola mentre Leonardo e Swarna all'unisono dicono di essere pieni. Si guardano eccitati, non vedono l'ora di restare soli. Digrigno i denti, sarebbe dovuta essere la nostra cena, non la loro. "Ripensandoci, Fabiola noi andiamo? Così firmiamo quelle carte" dico indietreggiando con la sedia. "Ma no, non lasciamoli soli. Ci stavamo divertendo" dice Fabiola. Faccio spallucce e mi riaccomodo, ci ho provato... Swarna si aspetta che io dica qualcosa, ma dalle mie labbra non esce nulla. "In realtà noi avevamo un impegno dopo cena..."interviene Leonardo. "Oh, e cosa?" s'impiccia Fabiola, la sto adorando. "Una mostra di fotografia, Leonardo è un appassionato"dice Swarna.. "Davvero? Anch'io!"esclama Fabiola facendomi ridere sotto i baffi. "Che bello...peccato che i biglietti siano finiti. Andiamo Swarna? O faremo tardi" dice Leonardo scostando la sedia. Swarna annuisce con la testa e si affretta ad alzarsi...certo, scappa. "Divertitevi!"dice Fabiola salutando i due. Swarna si limita a sorridermi e va via con Leonardo che mi fa solo un cenno con la testa. "Tesoro?"la chiamo da lontano. "Si?"chiede Swarna girandosi. "A mezzanotte a casa per favore" dico facendogli l'occhiolino. "Non ti preoccupare, ci penso io" replica Leo facendomi stringere i pugni sotto il tavolo. Li fulmino con lo sguardo fino alla porta e ritorno a guardare Fabiola. "Sei un po' geloso dell'amico, vero? E' molto bello e simpatico" biascica lei. Faccio una smorfia e alzandomi dal tavolo dico "Io devo andare urgentemente Fabiola, ti faccio chiamare un taxi. Buona serata" "Ma non dovevamo..." Peccato che me ne sia già andato. Pago il conto alla cassa, ma scopro che ha già pagato per tutti Leonardo...io che avevo insinuato che non potesse permettersi una bottiglia di Barolo. "Va bene, allora posso chiederti il favore di chiamare un taxi per la signorina che era con me?"chiedo a Giordana rimettendo il portafogli in tasca. "Certo signore" "Io salgo un attimo di sopra" dico incamminandomi all'ascensore. Raggiungo il terzo piano e trovo Paolina che si sta esibendo, ha gli occhi di tutti, persino del barista, su di sè. E' di una bellezza magnetica Paolina, nessuno può resisterle. Mi siedo in fondo accontentandomi di bere un vinello, quando vedo Amanda raggiungermi e sedersi con me. "Non è giornata Amanda" borbotto controllando il cellulare, sarà il caso che la chiami per sapere dov'è? "Che succede boss?" chiede lei fregandomi il vinello. "Niente, lavoro" "Impossibile, tu hai sempre tutto sottocontrollo. E' per una ragazza?" "Quale ragazza, Amanda? Non dire cagate" sbotto levandomi la giacca. "Li riconosco da subito" "Chi?" "Chi soffre pene d'amore" "Qui non sta soffrendo nessuno, ok?"borbotto alzandomi le maniche fino ai gomiti. "Allora cos'è? Con chi ce l'hai?" "Con me stesso, io non sono una persona che s'impiccia o si fa gli affari degli altri" Mi porto una mano sulla fronte e borbotto "Ho anche cercato di boicottare la cena, non riesco a crederci" "Frena, di che cena parli?" Le riprendo il vinello e dico "Niente Amanda, lascia stare. Spero di dimenticarmene anch'io" "Sei molto strano ultimamente" "Confermo, non sono in me" "Come mai?" Scuoto la testa e sospirando dico "Ho percepito una minaccia che in realtà non era una minaccia. Penso sia l'egoismo che abbia agito al posto mio" "Siamo tutti un po' egoisti boss" Annuisco con la testa "Allora? Non ti esibisce stasera?" "No, domani ci sono le audizioni per le nuove ballerine. Mi tengo in forze per domani" "Fai bene" "Vieni domani?" Scuoto la testa "Non posso, sarò occupato tutto il giorno" "Lavori sempre, dovresti fermarti un attimo" "Non so cosa sia la vita senza lavoro. Mi è impossibile fermarmi" Lei sospira e chiede "Quante ore al giorno lavori?" "Dipende...delle volte 12. Poi se ho trasferte fuori..." "12? Come fai a stare in piedi! Passi anche da qui per controllare" "Ci sono abituato Amanda, non è facile essere a capo di tutto questo. Hai tante cose da gestire, non puoi permettere di fermarti" "Hai trovato una nuova segretaria? So che quella di prima si è ritirata per congedo di maternità" "Vuoi ricoprire tu il posto?" "Posso?" Ridacchio "No, ti voglio qui. Sei in gamba con le ragazze" "Davvero lo pensi?" "Davvero" "Grazie. Non so se sia il vinello che parla al posto tuo, ma mi ha fatto tanto piancere" "Quando vuoi" dico alzando il vinello. "Vado a controllare le ragazze, tu va a casa che ci penso io qui. Hai bisogno di riposare, che ci fai qui nella tua unica serata libera?" "Vado vado. Salgo un attimo in ufficio per sistemare dei contratti e vado" "Va bene, buonanotte boss" "Notte" mormoro mentre lei mi lascia un pugnetto e va via. Sospiro e lasciando il vinello, salgo negli uffici. Ho bisogno di tenere la testa occupata dal lavoro. "Signore" fa un cenno la guardia. "Buonasera" mormoro entrando in ufficio e osservando le scartoffie sulla scrivania. Alzo lo sguardo all'orologio che segna le 23 e avanzo, diamoci da fare. SWARNA'S POV: "Dove siamo?" Chiedo mentre Leonardo parcheggia. "Vieni, ti faccio vedere. Puoi tenere questo un attimo" "Certo" dico prendendo il sacchetto di carta che mi porge. Leonardo mette la catena alla moto e rialzandosi, riprende il sacchetto e la mia mano. Arrossisco ma lascio stare la mano lì, fa anche un po' freschetto. "Come ti è sembrata la cena?" Chiede lui mentre io mi guardo attorno. "Un po' strana, non credi?" "Un po' sì, Jamal ci ha sorpreso all'ultimo" "Strano, perché gli avevo detto che saremmo andati al Babilonia" "Magari se ne sarà dimenticato" "Può darsi" Arriviamo alla spiaggia e subito m'irrigidisco. "È qui che mi volevi portare?" Chiedo col cuore che batte all'impazzata. Lui annuisce e trascinandomi con lui dice "Un piccolo picnic" Andiamo sulla sabbia e lui prendendo dal sacchetto una tovaglia, la stende e ci mette sopra due calici di vetro, una bottiglia di rosato e due confezioni di una pasticceria. "Hai preso...?" "La red velvet della scorsa volta? Sì "dice facendomi l'occhiolino. Io sorrido e lui l'invita a sedermi sulla tovaglia. Non riesco a vedere il mare per il bio, ma sento il rumore delle onde...magari tra mezzoretta potrei dirgli di andare via da qui. "Vieni qua" mormora lui mettendomi sopra le spalle la sua giacca di pelle. Io sorrido riconoscente e dico "Grazie mille" "Di nulla, stai bene?" "Sì, perché?" "Sarà mia impressione..." dice lui lasciandomi una carezza sulla guancia. "Posso farti una domanda...personale?" Chiede Leonardo aprendo la bottiglia di vino. "Certo, dimmi" "Tra te e Jamal c'è..." "Oh no no, non c'è nulla tra noi" dico scuotendo subito la testa. "Sei sicura? Vedi che non smetterò di parlarti per questo...voglio solo essere avvisato prima di..." "Di?" Chiedo incitandolo a continuare la frase. Lui sorride e avvicinandosi, mi lascia un bacio sull'angolo della bocca. "Prima di questo" Abbasso subito lo sguardo arrossendo e lui ridendo dice "Tutto bene?" Annuisco con la testa "Non c'è niente tra di noi. Dobbiamo stare insieme per la tutela di Bella...questo lo sai" "Lo so, tranquilla" Gli sorrido e lui porgendomi la fetta di torta chiede "Mangiamo?" "Certo" "Aspetta, prima brindiamo. Al ristorante non abbiamo avuto modo" dice lui prendendo i calici e versando dentro il vino. "Signorina" mormora porgendomi il calice. "A cosa brindiamo?" Chiedo aspettando che riempia anche il suo calice. "A questa serata, ad altre mille serate così. Senza Jamal tra i piedi, s'intende" "A questa serata" dico brindando e ridendo sotto i baffi. Lui si guarda attorno e dice improvvisamente"Devo andare a prendere una cosa, mi aspetti due minuti qui?" "Cosa?" Chiedo subito entrando nel panico. "Devo ritornare un attimo alla macchina, ritornerò in un attimo, ok?" Chiede lui alzandosi. Io mi agito a disagio ma lui è già corso via. Mi stringo nella giacca di Leonardo e decido di chiamare Dolores per sapere come sta Bella. Non risponde e le lascio un messaggio, al quale risponde subito dopo dicendo che non ha risposto perché aveva appena messo a dormire Bella. Riposo il cellulare e cerco di calmarmi...l'ultima volta che sono stata in una spiaggia è stato al matrimonio di Bekka. Entrambe abbiamo avuto coraggio, Bekka ha più volte chiesto se volessi andarmene, ma io negai. Era il suo giorno e non le sarei stata d'ostacolo. Delle volte mi capita di rivivere tutto mentre sono semplicemente stesa sul letto, rivivere lo tsunami, la potenza con cui io, mio padre e Ambra siamo state colpite, io che cerco di aggrapparmi a qualcosa...a qualsiasi cosa mentre affogavo e urlavo aiuto a mio padre. "Ehi" sento dire alle mie spalle facendomi scuotere la testa. "Sei arrivato" mormoro. "Tremi...hai freddo?" Chiede lui mentre io abbasso lo sguardo alla chitarra. "Sei andato a prendere questa?" Chiedo felice. Lui annuisce e risedendosi mormora "Si...volevo cantarti qualcosa se ti va" "Certo che mi va!" "Cosa vuoi che ti canti?" "Non me ne intendo di musica...fai tu" "Ok, ti canto un pezzo che mi fa pensare a te" dice lui facendomi l'occhiolino. Mi mordicchio il labbro mentre lui iniziare a suonare la chitarra e muovere la testa a ritmo. "Arriverà qualcuno che si prenderà il mio posto E allora io starò solo a guardare Mi metterò seduto con lo sguardo fisso su di te Perché ho imparato ad aspettare Sono due giorni che Camminiamo tre metri sopra al cielo E proprio adesso che ci penso mi ricordo Quante volte non ti ho perso per un pelo Ma Solo con te ma tu Non ho bisogno neanche di pensare E svegliarsi la mattina Con la voglia di parlare solo con te E non è niente di speciale ma Questo mi fa stare bene, solo con te Sai cosa c'è ma cosa ci sta Quando in fondo ad una storia Nessuno sa come andrà Tu mi spiazzi, ogni volta che mi guardi Mi parli, persa nei tuoi traguardi Lo voglio fare davvero basta un attimo Lo voglio fare davvero se so che ti ho Non c'è situazione che spaventa, Solo con te quella voglia che ritorna Solo con te Ogni giorno ti trovo nel mio mondo Se stai con me Non c'è bisogno neanche di pensare E svegliarsi la mattina Con la voglia di parlare solo con te E non è niente di speciale ma Questo mi fa stare bene Solo con te Solo con te..." "Che fai?"chiede lui notando una mia lacrima furtiva. Me l'asciugo e mormoro "Niente, hai una voce bellissima e suoni molto bene" Lui ride e posando la chitarra, mi viene ad abbracciare. "Non volevo farti piangere " mormora lui. Io scuoto la testa e dico "Affatto, sono lacrime di gioia. Mi hai colpito profondamente " "Per così poco?" "È tanto, stai facendo tanto per me e non te ne accorgi. Grazie" Lui mi stringe forte e staccandosi di poco chiede "Un'altra canzone?" "Molto volentieri " "Stavolta più allegra, la conosci "Laura non c'è" Di Nek?" "Certo! Bekka amava Nek!" Leonardo sorride e incomincia a suonare la chitarra. Canticchio anch'io un po' con lui e decide di suonare altre canzoni di Nek, mi diverto un sacco. "Non hai toccato la torta" mormora lui posando la chitarra. Abbiamo cantato per un'ora, ci siamo fatti grasse risate. "Sì invece! Ne ho mangiata metà"dico coprendo con la mano metà fetta. "Piccola imbrogliona" mormora lui mordicchiandomi l'orecchio per poi prendermi in braccio e alzarsi. "Che vuoi fare?" Chiedo ridendo. "Punirti con acqua gelida!" Dice lui correndo verso il mare. Spalanco gli occhi e faccio per gridare, ma corre in acqua e mi butta. Sprofondo nel mare e la corrente forte mi trascina più in là, apro gli occhi cercando di salvarmi, ma improvvisamente mi viene in mente tutto. L'acqua alta 50 metri che cade su di me, io che vengo travolta, cerco di alzare le braccia ma non ce la faccio...sono paralizzata. "Tatti! Ambra!" Urlo cercando di stare a galla, l' acqua mi sta trascinando solo dio sa. "Tatti!" Grido, ma un'altra ondata mi sotterra e io bevo tutta l'acqua. Faccio per spuntarla, ma mi entra altra acqua...tossisce soffocando e sento le orecchie scoppiarmi. La vista diventa sfocata e non vedo più nulla, ho troppe lacrime agli occhi. Tossisco ancora e riesco ad aggrapparmi a una sdraio che galleggia. "Tatti!! Ambra!!!" Urlo, urlo fino all'ultimo respiro, finché la testa sbatte contro un albero e io svengo. Sbatto piano gli occhi e mi guardo attorno...sento delle voci, dei suoni come delle sirene. Abbasso lo sguardo e vedo Leonardo con la testa china sulla mia mano. Corrugo la fronte non capendo cosa sia successo, ma mormoro "Acqua" Leonardo si alza di scatto e chiede "Swarna? Oh, grazie al cielo " "Acqua" mormoro ancora con la gola secca. Lui corre a prendermi dell'acqua e aiutandomi a berla chiede "Come stai? Meglio?" Annuisco con la testa, ho solo un leggero giramento di testa e mi sento senza forze. "Cos'è successo?" "Sei svenuta in mare, ti ho subito portato in ospedale" mi spiega lui. Mi porto una mano sulla fronte e inizio a ricordare. "Capisco...scusami " "Di cosa? Dovrei scusarmi io, sono stato così stu..." Sentiamo improvvisamente delle urla e un Jamal che entra nella stanza con furia e prende Leonardo dal colletto della camicia. "Cosa le hai fatto, eh? Eh?"ringhia sbattendolo forte al muro. "Jamal!" Grido spaventandomi. "Io ti uccido, io ti uccido con le mie stesse mani. Parla!" Sibila Jamal a Leonardo. "È svenuta in mare, non so perché! Era solo uno scherzo! Sai che non farei mai del..." "L'hai buttata in mare? Sei proprio un coglione! Vedi come ti riempio la faccia di cazzotti per scherzo!" "Jamal! Basta!" Grido cercando di scendere dal lettino. Lui si gira immediatamente verso di me e prendendomi in braccio ringhia "A casa, subito!" Un'infermiera entra per dire a Jamal di calmarsi, ma lui minaccia di mandare in bancarotta l'ospedale ed esce fuori con me tra le braccia. Non riesco neanche a dire nulla a Leonardo che Jamal si precipita fuori e raggiungendo la Jeep, mi fa subito sedere. Nel mentre fuori diluvia e ci bagniamo di poco, Mi allaccia la cintura e chiudendo forte la portiera, fa il giro dell'auto per poi entrare e mettere la retro per uscire dal parcheggio. "Tu non uscirai mai più con quel figlio di puttana, sono stato chiaro?" Ringhia Jamal guidando veloce. "Calmati, non mi è successo nulla" Jamal accosta in un angolo deserto e stringendo i pugni ringhia "Calmarmi? Sei svenuta in mare, saresti potuta morire! Ti avrei persa per colpa di un cazzone!" Non mi dà tempo di replicare e scendendo dalla Jeep, chiude la portiera. Sospiro e sfregandomi la faccia, slaccio la cintura e scendo anch'io. Lo trovo per terra che trema con le mani in testa, sta piangendo? Corro verso di lui e posando una mano sulla spalla mormoro "Ehi..." Piove e lui è supportato d'acqua, anzi adesso entrambi. "Cosa sarebbe successo a Bella? Che fine avrei fatto io senza di te, eh?" Chiede lui guardandomi in cagnesco. Lo fisso negli occhi rossi e scuotendo la testa dico "Sono qui, non vado da nessuna parte" "E invece te ne stavi andando! Anche tu! Cazzo!" Grida dando un pugno al muro. Lo allontano dal muro e prendendogli le mani per calmarlo mormoro "Sono qui" "Sono stanco di perdere le persone al mio fianco, sono così stanco. Dopo Farid io..." mormora lui scuotendo la testa e sedendosi per terra. "Non ti lascio solo, non ti lascio" dico prendendogli il viso. Solo adesso noto i suoi occhi lucidi e lui mormora "Promettilo" Annuisco con la testa. "Dillo che non mi lascerai" dice lui divorandomi con lo sguardo. "Non lo farò" "Mi hanno chiamato dicendo che mia moglie era in fin di vita all'ospedale" sussurra lui. "Non ti lascerò" ribadisco. "Ho pensato al peggio, cosa avrei detto a Bella...cosa avrei fatto io" "Te lo prometto Jamal" mormoro appoggiando la fronte sulla sua per calmarlo, sta delirando. "Io non posso farcela senza di te, Swarna sei la mia famiglia ormai" sussurra lui sul mio viso. "Lo so" mormoro sfiorando i nostri nasi. "Siete tutto quello che ho" dice in un filo di voce sulle mie labbra. Abbasso lo sguardo a queste e lo rialzo ai suoi occhi. "Perdonami per ieri, perdonami per tutto. Ci tengo più di ogni altra cosa a voi. Ieri quando ti ho vista al club io.." "Shhh" sussurro riabbassando lo sguardo alle sue labbra. "Sei così bella e buona con me, io non me lo merito...meriti un ragazzo come Leonardo, lui sì che..." "Jamal" mormoro abbassando la testa "Lui è un bravo ragazzo e io ho fatto quella pagliacciata della cena per..." "Jamal" sussurro a un palmo dalle sue labbra. "In realtà non so neanch'io perché, non sono geloso o forse sì, noi siamo una famiglia, lui cosa c'entra?" Lo bacio. D'improvviso. Impaziente. Jamal all'inizio non realizza nulla, ma poi afferra il mio collo da dietro e mi divora vorace. Passo le braccia attorno al suo collo mentre lui si rialza con me addosso e aprendo la portiera posteriore, mi posa dentro. Non mi lascia il tempo di respirare che mi guarda con occhi scintillanti e chiudendo la portiera, mi sovrasta inchiodandomi ai sedili. Risale il mio vestito fino ai fianchi e mettendosi tra le mie gambe, sfrega la sua intimità contro la mia e continua a baciarmi senza lasciarmi fiato. Boccheggio alla ricerca d'aria e lui ne approfitta per baciarmi il collo e leccarmi le clavicole sensibili. Rabbrividisco sotto il suo tocco e prendo tra i denti il suo orecchio, lo mordicchio piano e lo rilascio con uno schiocco della lingua. Lui geme sofferente non aspettandosi questa mia iniziativa e prendendomi il viso, infila la sua lingua nella mia bocca reclamando con prepotenza ciò che io timidamente mi ero offerta di dare. "Bimba...oh bimba. Scommetto che lì sotto sei fradicia e non per la pioggia" mormora sul mio orecchio facendomi avvampare. Non rispondo...non rispondo più delle mie azioni da quando ho perso il lume della ragione. "No" temo mentre lui passa due dita sulle mie mutandine e portandole in bocca, li lecca le labbra. "Proprio come immaginavo, dolcissimo" Respiro affannosamente e salgo su di lui per baciarlo ancora, mentre con le dita tiro all'indietro i suoi capelli e Jamal mi tiene stretta a lui. Gli tolgo la giacca e la cravatta non staccandomi dalle sue labbra e sbattono di poco la sua camicia, lui mi lascia fare, è quasi affascinato dai miei movimenti. "Che stiamo facendo?"sussurro prendendo fiato alzando lo sguardo a lui. Jamal scuote la testa e appoggiando la sua fronte sussurra "Non pensarci, ok?" Annuisco e lui riprende a baciarmi le labbra finché non le abbiamo gonfie di baci e morsi e, con gli occhi stanchi, scivoliamo nelle braccia dell'uno e dell'altro in un profondo ma dolcissimo sogno.
   
 
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