23/09/2020
7 recensioniIl tempo di un bacio
“Sembra incredibile, vero? Una simile bellezza in un momento così tragico…”
“È proprio in questi attimi che sappiamo apprezzarla meglio.”
“È proprio in questi attimi che sappiamo apprezzarla meglio.”
Seduto sulla spiaggia poco prima dell’alba, Dean ripensa al dialogo con Luna del giorno precedente: trovarsi insieme a guardare il sole sorgere è diventato una sorta di appuntamento fisso — un momento di pace e comunione con la natura che sembrava impossibile, solo pochi giorni prima.
La sabbia è fredda e umida sotto ai suoi piedi nudi, osserva distrattamente le impronte che si è lasciato alle spalle prima d’inspirare a fondo l’odore salmastro dell’oceano e rivivere un passato sepolto nel suo subconscio. I ricordi delle risate delle sue sorelline risuonano nell’aria, mentre lui le insegue sulla battigia, e sono così vividi che si aspetta di vederle apparire di fronte a lui e abbracciarlo forte lamentandosi che è da troppo tempo che non si fa vedere. Dean scuote la testa, cercando di non pensare a quanto si protrarrà ancora questa orribile situazione, rammentando che, dopo la sua fuga, la sua famiglia dovrebbe essere al sicuro.
“Posso?”
“Certo, ti stavo aspettando,” le labbra di Dean si sollevano in un sorriso sincero, immediatamente ricambiato da Luna.
“Sembravi lontano mille miglia,” confessa lei, prendendo posto al suo fianco.
“Ripensavo alle vacanze al mare crescendo, venivamo spesso in Cornovaglia...”
“Anche a me manca mio padre,” dichiara Luna, intrecciando le loro dita.
“Vedrai che starà bene.”
“Oh, ne sono certa. Siamo destinati a ritrovarci…”
Dean vorrebbe condividere le certezze di Luna, ma si limita a fissare il panorama che si staglia di fronte a loro; la ragazza gli posa la testa sulla spalla e lui inala il profumo fiorito dello shampoo che Fleur ha prestato a lei e Hermione, è abbastanza sicuro che sia lavanda e trova che le si addica.
Un brivido percorre l’esile corpo, coperto solo da un’impalpabile camicia da notte, Dean la stringe a sé tentando di infonderle un po’ di calore.
“Sai, quasi tutto il mio dormitorio aveva una cotta per te.”
“Dici davvero?”
“Non capisco perché tu ne sia stupito,” aggiunge Luna serafica, ricambiando interessata il suo sguardo.
Dean non ha nemmeno il tempo di riflettere su una possibile risposta, perché Luna posa le labbra sulle sue: è un bacio dolce e leggero, al sapore di miele e biscotti al burro, carico di promesse di un futuro roseo come l’aurora che li avvolge e profumato di lavanda e salsedine.
“Grazie per il mio primo bacio, Dean, mi chiedevo da anni cos’avrei provato…”
Dean sfiora nuovamente la bocca di Luna con la propria e il sorriso felice di lei cancella, anche se solo brevemente, quello che sta accadendo nel loro mondo.
La sabbia è fredda e umida sotto ai suoi piedi nudi, osserva distrattamente le impronte che si è lasciato alle spalle prima d’inspirare a fondo l’odore salmastro dell’oceano e rivivere un passato sepolto nel suo subconscio. I ricordi delle risate delle sue sorelline risuonano nell’aria, mentre lui le insegue sulla battigia, e sono così vividi che si aspetta di vederle apparire di fronte a lui e abbracciarlo forte lamentandosi che è da troppo tempo che non si fa vedere. Dean scuote la testa, cercando di non pensare a quanto si protrarrà ancora questa orribile situazione, rammentando che, dopo la sua fuga, la sua famiglia dovrebbe essere al sicuro.
“Posso?”
“Certo, ti stavo aspettando,” le labbra di Dean si sollevano in un sorriso sincero, immediatamente ricambiato da Luna.
“Sembravi lontano mille miglia,” confessa lei, prendendo posto al suo fianco.
“Ripensavo alle vacanze al mare crescendo, venivamo spesso in Cornovaglia...”
“Anche a me manca mio padre,” dichiara Luna, intrecciando le loro dita.
“Vedrai che starà bene.”
“Oh, ne sono certa. Siamo destinati a ritrovarci…”
Dean vorrebbe condividere le certezze di Luna, ma si limita a fissare il panorama che si staglia di fronte a loro; la ragazza gli posa la testa sulla spalla e lui inala il profumo fiorito dello shampoo che Fleur ha prestato a lei e Hermione, è abbastanza sicuro che sia lavanda e trova che le si addica.
Un brivido percorre l’esile corpo, coperto solo da un’impalpabile camicia da notte, Dean la stringe a sé tentando di infonderle un po’ di calore.
“Sai, quasi tutto il mio dormitorio aveva una cotta per te.”
“Dici davvero?”
“Non capisco perché tu ne sia stupito,” aggiunge Luna serafica, ricambiando interessata il suo sguardo.
Dean non ha nemmeno il tempo di riflettere su una possibile risposta, perché Luna posa le labbra sulle sue: è un bacio dolce e leggero, al sapore di miele e biscotti al burro, carico di promesse di un futuro roseo come l’aurora che li avvolge e profumato di lavanda e salsedine.
“Grazie per il mio primo bacio, Dean, mi chiedevo da anni cos’avrei provato…”
Dean sfiora nuovamente la bocca di Luna con la propria e il sorriso felice di lei cancella, anche se solo brevemente, quello che sta accadendo nel loro mondo.
Forse, dopotutto, ce la faranno.
*
*
Anni dopo al mare, asciugando i capelli profumati di lavanda della figlia, Dean ricorderà nostalgicamente le mattine passate a guardare il sole sorgere accanto a quella che è diventata una delle sue più care amiche.
Non era il loro momento, o forse sì — ma era destinato a durare il tempo di un bacio.
Nota dell’autrice:
Non potrò mai ringraziare abbastanza Juriaka per aver indetto questo contest, che mi ha spinta a superare i miei limiti e ad affrontare, spero al meglio, la scrittura di una storia dedicata a una coppia crack — nonostante Dean e Luna possano essere considerati un crack piuttosto blando, in realtà.
Sono convinta che si siano avvicinati molto durante il periodo passato a Villa Conchiglia; mi sono trovata a riflettere sulle esperienze che hanno condiviso e che li hanno aiutati a superare il dolore per la lontananza dalle proprie famiglie, che entrambi stavano vivendo.
Chi mi conosce un po’ sa bene quanto ami Villa Conchiglia e come mi ritrovi spesso a far vivere momenti speciali ai miei protagonisti sulle meravigliose coste della Cornovaglia. Spero di essere riuscita a dare il giusto risalto al prompt: l’ho sfruttato, sia per far ricordare l’infanzia spensierata a Dean, che per farlo ripensare a Luna in un futuro lontano. Mi auguro anche di non aver fatto pasticci con la caratterizzazione di Luna: un personaggio meraviglioso che trovo infinitamente difficile da trattare.