Altra storiella partecipante alla "just stop for a minute and smile" challenge di Soul_Shine, col prompt #1:"Mi passi la ricetta?"
La birreria era chiusa, ma il team
aveva deciso di occupare il salone per
festeggiare la riuscita del loro ultimo piano –
l’ultimo come squadra- e
celebrare il fidanzamento di Sophie e Nathan. Parker e Hardison stavano
in angolo,
seduti vicini, vicini, la perfetta coppietta affiatata, stavano organizzando un giro
del mondo, e l’hacker
era persino riuscito a convincere la sua ragazza a fare davvero la
turista per
una volta, anziché pensare a cosa rubare e dove. Nathan
stava in contemplazione
di Sophie, semi-nascosto, chiedendosi come fosse possibile che, da
nemici quali
erano stati soli dieci anni prima, adesso lui non potesse
più fare a meno di
lei, mentre la sua dolce metà era seduta al bancone a
guardare, con un
sorrisetto sulle labbra, Eliot che preparava cibo e bevande per tutti.
“Sai, mi fa ancora
strano, vederti ai fornelli. Insomma, so che sai
cucinare, ma, non so….” Sophie bevve un sorso del
suo drink alla birra, senza
togliere gli occhi di dosso al caro amico, fedele compagno di tante
(dis)avventure nel corso degli anni. “Credo che tu, Eliot
Spencer, sia una
contraddizione vivente.”
Eliot arrossì- una
rarità, perché era un uomo estremamente sfacciato
e
smaliziato e senza peli sulla lingua, e con quei capelli corti e
quell’aria
imbarazzata, Sophie giurò che sembrasse avere dieci anni di
meno. Si chiese se
fosse così che era sembrato da ragazzo, quando era entrato
nell’esercito pieno
di ideali, prima che gli eventi lo corrompessero, che
l’incanto svanisse e Eliot
diventasse un ladro – il migliore, ma pur sempre un ladro.
“Mi piacciono i
coltelli. Sono… duttili. Puoi usarli per ferire, per
difenderti, ma soprattutto, puoi usarli per creare
qualcosa….” Tritò velocemente
delle spezie su un asse di legno, col grosso coltello che aveva in
mano, e
sparse il trito verde sul piatto, che offrì alla cara amica.
“…di
straordinario. Ecco qui. Dimmi cosa ne pensi.”
Assaggiò un boccone, e
chiuse gli occhi, gustando in modo peccaminoso la
squisita pietanza, che le si scioglieva in bocca, morbida e cremosa,
con i vari
sapori, che si accompagnavano senza fare un’accozzaglia, creando
un’esplosione all’interno delle sue
papille gustative.
A quanto pare, non erano solo gli
uomini a poter essere sedotti col cibo,
valeva anche per le donne, e Sophie giurò a se stessa che,
se non ci fosse
stato Nathan nella sua vita, un pensierino su Eliot lo avrebbe fatto
volentieri. Soprattutto se le avesse promesso quei deliziosi
manicaretti.
Davvero. Quel cibo era meglio del
sesso- era quasi certa di aver appena
avuto un orgasmo!
“Dio, è
delizioso!” Sospirò, sognante. “Devi
assolutamente passarmi questa
ricetta. Sono quasi del tutto certa che se dovessi preparare questo piatto a Nathan dopo averne
combinata una, lui mi perdonerebbe, tipo, tutto.”
“È una
ricetta di Toby, sai, lo chef che avevamo aiutato. Sono bocconcini
di patate viola con burro alla lavanda ed erbe aromatiche selvatiche,
con una
spolverata di noci Peacan tritate al posto del formaggio.”
Fece una pausa, gli
avanbracci appoggiati sul bancone, godendosi tronfio e soddisfatto lo
spettacolo
di Sophie che assaporava il cibo che aveva preparato con tanto affetto.
Se c’era
una cosa che dava soddisfazione, era vedere la gente che si godeva il
cibo che
preparava- e quando a farlo era una bella donna, era ancora meglio.
“Se adesso
che tu e nate ve ne andate, Parker e Hardison dovessero decidere di
prendersi
una pausa, credo che mi piacerebbe rimanere qui. Ampliare il
menù del locale. O
cercare un posto tutto mio. Se invece decidessero di continuare a
scorrazzare
per il mondo a giocare a guardie e ladri, beh, allora vorrà
dire che rimanderò
ancora di un po’ l’idea di aprire un ristorante
tutto mio. Avrebbero decisamente bisogno di me per guardarsi le spalle..."
“New Orleans. Il
quartiere Francese. Ti ci vedrei bene lì… Sai, un mio amico diceva che
New Orleans è una
città che perdona, che qualsiasi cosa tu abbia fatto, ti
accetta, e ti aiuta ad
andare avanti. Ti aiuta, perché tu possa aiutare gli
altri.” Sorrise, mentre
giocherellava con gli ultimi gnocchetti rimasti nel piatto di design.
“Sarebbe
perfetta per tutti noi. Un nuovo inizio. Una nuova vita.”
Eliot le dette un buffetto sul naso, che le fece mettere un broncio volutamente esagerato. “Un passo per volta, dolcezza. Tu intanto inizia la tua di nuova vita, e sposa Nathan prima che cambi idea o combini una delle sue solite idiozie. E sappi che se non farete preparare a me il pranzo di matrimonio, mi sentirò personalmente offeso.”
N/B:
il riferimento a New Orlenas non è casuale, dato che
è la città dove sarà ambientata la
sesta stagione di Leverage, in arrivo nel 2021 su Prime Video.
La citazione sulla città è una
parafrasi di quello che dice il protagonista di NCIS:New Orleans a
proprosito della città in un episodio. credo delle seconda o
terza stagione.