Occhi
fiammeggianti di
rabbia.
Narici
fumanti.
Labbra
strette in una
morsa d’acciaio.
Nocche
diventate bianche
come la neve.
Corpo
tremante.
Era
fuori di sé dall’ira.
Se
solo Lui l’avesse
ascoltata e non si fosse
preso gioco di lei, sicuramente non avrebbe mai fatto quello
che stava per fare.
Si
avvicinò lentamente e
con un colpo secco li disintegrò
tutti.
Uscì
dalla stanza ridendo
sguaiatamente e soddisfatta che la sua vendetta avesse avuto luogo.
Al
suo risveglio, il
povero sergente Keroro avrebbe finalmente capito una volta per tutte
che non
bisogna mai deridere una donna innamorata, una donna che gli ha sempre
mostrato
devozione, una donna buona, dolce e gentile.
Non
avrebbe più osato
farlo, parola di Angol Mois.
Poveri
piccoli Gundam.
Questa
piccola storia per
augurare buon compleanno alla mia cara amica InsaneMonkey (anche se un
po’ in
ritardo). Ho voluto creare per una volta un universo OCC in cui la
dolce Angol
Mois tira fuori gli attributi.
Spero
che sia piaciuta!
Alla prossima J