Commissariato Rioni Monti, 12:30
La sala degli interrogatori non è mai stata così vuota e silenziosa.
Davanti a te c’è l’uomo che ha ferito Marco durante quell'operazione. Quando, camminando lentamente e sorridendo è entrato nella stanza, poteva sembrare tutto, ma di certo non un accusato di tentato omicidio, traffico di droga e rapina.
Il suo nome è pomposo, di quelli che puoi trovare su una targhetta d’oro all'ingresso di un bel palazzo in centro, in uno studio di avvocati.
E in fatti, l’avvocato Gabriele Montessori Archi è seduto su quella sedia sgangherata e continua a sorridere.
-Le hanno raccontato qualche barzelletta particolarmente divertente?- attacca Carlo.
Malik incrocia le braccia e inizia a tamburellare le dita sul tavolo,producendo un rumore sordo che rimbomba nella piccola sala.
L’avvocato :- Mi scusi, vice ispettore, potrebbe smetterla?
Lui continua a tamburellare più forte, con entrambe le mani.
-Le ho chiesto di smetterla!
Muzo, che normalmente avrebbe già tirato un cazzotto a uno che si comporta come Montessori Archi, sorride ponendogli una domanda.
-Vede, qui non comanda lei. Rifiutarsi di rispondere alla domanda dell’Ispettore Guerrieri è un punto a nostro favore.
L’ uomo è incredulo.
-Punto a vostro favore ?Ma che razza di poliziotti siete?
-Noi pensiamo che sia il capo di un giro di droga che parte da Viterbo, destinato a dei consiglieri regionali veneti. Non rispondendo, i sospetti su di lei aumentano. Poliziotti 1- Avvocato 0.-termina Malik appoggiandosi al muro per fissarmi negli occhi.
Non ho ancora aperto bocca.
Messo sotto pressione quello racconta tutto,è un vero e proprio scambio di merci che funziona come una catena.
I consiglieri regionali si fermano quattro volte al mese in un piccolo residence in Toscana, dove un uomo di Viterbo, vestito con qualcosa di fosforescente per farsi riconoscere, porta esattamente un chilo di cocaina pura.
Mai un grammo in più o in meno.
I veneti portano la droga a Verona, per essere venduta in un vicolo di periferia.
-Questo passa all’ antidroga…-mormoro io.
-Non esattamente Cinzia, al limite facciamo un’ indagine in collaborazione.
-Con quelli!
-Carlè, la Repola c’ ha ragione: te immagini la Carta,noi e senza Cantabella a collaborà co l’antidroga? Se non c’è lui a tenerci fermi io, te e Malik partiamo alla carica.
Muzo allude a quando per poco lui e uno di loro non si prendevano a pugni.
Ospedale San Camillo ,ore 14:45
Quando arriviamo in ospedale, c'è una ragazzina con i capelli rossicci e gli occhi chiari, seduta davanti alla stanza di Marco.
Era dea un po' che non aggiornavo,ma eccomi qui!
Ringrazio meli06 per aver postato un commento breve alla storia.
Ciao! :)