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Autore: vanessie    25/09/2020    0 recensioni
Katelyn e Matthew sono due amici nati e cresciuti insieme fino ai loro 19 e 18 anni. Le loro mamme sono grandi amiche, tra un nascondino e una partita ai videogames hanno condiviso il passaggio dall’infanzia alla prima adolescenza. Le confidenze, le risate e gli sguardi imbarazzati hanno preceduto dei baci veri nati per gioco. Lui aveva sempre avuto il coraggio di dirle che l’amava, lei lo aveva compreso solo più tardi, quando guardandolo nei suoi occhi color del cielo aveva avvertito delle emozioni indescrivibili. Adesso che Matt frequentava il college in America, a Kate restavano solo bei ricordi…almeno fino a quando, sette anni dopo, ormai ventiseienne e con una relazione, lo rivide, partecipando con i suoi genitori ad una grigliata a casa dei loro cari amici di famiglia. Lì in giardino i loro sguardi si incrociarono, Katelyn capì che quelle emozioni sopite si erano risvegliate. In quel cielo azzurro c’erano ancora tutte le cose belle che amava di lui…
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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INSIDE YOUR SKYBLUE EYES

 

Capitolo 4

“Un pensiero sincero”

 

 

POV Kate

Quella sera avrei presentato Thomas a Matt. Erano due figure importanti per me, il mio ragazzo da quasi due anni da un lato, il mio miglior amico dalla nascita dall’altra. Definire Matthew il mio miglior amico era riduttivo, lui era stato questo e molto altro e lo era anche il quel momento. Ero lievemente agitata per l’opinione che avrebbero avuto l’uno verso l’altro, ma volevo che si conoscessero, erano entrambi delle belle persone. Thomas venne a prendermi per andare al locale nel quale avremo trovato Liv, nonché mia miglior amica da una vita, Tyler, Peter e la sua ragazza e Matt. Avevo spiegato al mio ragazzo chi fosse stato Matt per me e quale importanza aveva avuto nella mia storia personale, sebbene avessi tralasciato il fatto che ne fossi stata innamorata, ci fossimo baciati e dedicati qualche…coccola. Ok, era accaduto sette anni prima, ma non mi sembrava il caso che lui lo sapesse, non avrebbe mai compreso pienamente, la nostra amicizia era speciale e intensa, nessuno mi capiva come Matthew e probabilmente nessuna capiva lui quanto me. Spiegarlo sarebbe stato impossibile, era un legame che non si poteva comprendere fino in fondo senza averlo vissuto. Thomas mi aprì la porta del locale e raggiungemmo mano nella mano la zona nella quale si erano posizionati gli amici. Ci salutammo e quando arrivai a Matt, Thomas allungò la mano per presentarsi “Piacere, Thomas Halliwell” “Matthew Black” rispose lui.

Si strinsero la mano e decisi di sedermi di fronte a Thomas, con Matt alla mia sinistra, a capotavola. Ordinammo un cocktail e gli altri amici ci diedero il tempo di parlare tra noi.

 

POV Matt

Thomas era alto quanto me, con i capelli castani corti, un sottile strato di barba curata, occhi castani. Si vedeva che era un uomo di trentasei anni, decisamente evidente in confronto con me e i miei amici. Era esattamente un uomo, non un ragazzo, mi sembrava più appropriato definirlo così. “Insomma Matthew, so che sei un medico e ti stai specializzando in pediatria” esordì lui “Esatto. Tu che lavoro fai?” “Sono un promotore finanziario, lavoro in banca. Studi e lavori a New York, a quanto mi ha detto Katelyn” “Sì” “In che zona abiti?” “Sei pratico di New York? Cioè, voglio dire, hai presente la cartina?” chiesi “Sono stato a New York due volte, ricordo abbastanza com’è strutturata” “Abito nella zona centrale della penisola, nella Midtown, all’incrocio tra la 43esima e la sesta strada” spiegai “Ah ho capito, zona Times Square” “Sì, sono vicino” risposi. “Da quanto tempo sei là?” “Sette anni. Tu lavori a Dublino?” “Sì. Tu e Katelyn siete cresciuti insieme!” esclamò poi “Sì, le nostre mamme sono amiche fin dalla scuola elementare, hanno portato avanti gli studi insieme e sono rimaste molto amiche anche una volta conclusi gli studi” dissi “Insomma è stato quasi inevitabile che io e Matt diventassimo migliori amici” si intromise Kate. “Mi ha raccontato molte cose di te” aggiunse lui “Spero cose belle” scherzai mettendomi a ridere “Oh sì, molto belle” precisò lui. Voltai lo sguardo su di lei, era sorridente, chissà cosa e come gli aveva parlato di me, sperai avesse tralasciato alcuni particolari abbastanza…atipici per un’amicizia. Katelyn girò il capo, trovandomi a osservarla, accennai un sorrisetto, lo ricambiò e abbassò lo sguardo, quasi imbarazzata. “Quanto resterai?” aggiunse lui “In totale due mesi, luglio e agosto. Non sono mai tornato e invece quest’anno ho deciso di farlo e di trascorrere qui le vacanze estive” spiegai “Bene, scusate ho una chiamata dalla mia ex moglie” disse improvvisamente prendendo il telefono dalla tasca e alzandosi dal tavolo.

“Allora cosa ne pensi?” chiese Katelyn una volta rimasti soli “Credo sia troppo affrettato avere un’opinione, stiamo parlando da una ventina di minuti” risposi “Questo è vero” “Magari a fine serata potrei avere un’idea leggermente più precisa” “Ci tengo alla tua opinione Matty” “Per il momento posso dirti che…si vede e si sente che ha trentasei anni” “Intendi dire che è vecchio?” disse scoppiando a ridere “No…vecchio a trentasei anni non è, però fisicamente li dimostra e nel parlare si capisce che non è un ragazzo coetaneo, ma un uomo” precisai. “Mi piace il fatto che da te posso ancora avere un pensiero sincero e leale da amico” “Sarò sincero fino in fondo, Kate. Voglio conoscere meglio questa persona prima di valutare, anche se l’idea che sia separato e così tanto più grande non mi entusiasma. Tantomeno che abbia una figlia e che tu non lo abbia detto ai tuoi” “Lo farò, è solo che già hanno accettato con difficoltà la differenza d’età e la sua separazione, non volevo mettere troppa carne al fuoco” chiarì. Thomas tornò da noi “Scusate ragazzi ma ho un problema con mia figlia, non sta bene, ha la febbre. Devo interrompere qui la serata” “Oh mi dispiace per lei” risposi “Amore scusami!” esclamò rivolgendosi alla sua ragazza.

Vidi chiaramente sul volto di Katelyn che ci fosse rimasta male, ma il buonsenso impediva a tutti di dire qualcosa. In fondo avevo sempre pensato che un figlio fosse la cosa più importante per un genitore, dunque perché criticare Thomas per quella scelta? “Ok, non preoccuparti” disse lei “Devo scappare…” “L’unica cosa Thomas è che…sono in macchina con te, se mi riporti a casa adesso va bene?” “Tranquilla Kate, ti posso accompagnare io” proposi “Va bene” “Buona serata ragazzi” si congedò lui. Sebbene fossi d’accordo con il fatto che Thomas dovesse andare dalla figlia che non stava molto bene, non ero per niente contento del fatto che non si fosse minimamente curato di Kate, che aveva raggiunto con lui il locale. Sì, ci poteva stare la preoccupazione verso la figlia che gli aveva fatto perdere un pochino l’orientamento, ma lei era la sua attuale ragazza, insomma non condividevo.

Ci mettemmo a parlare con gli altri ragazzi che erano con noi. Avevo capito che lei non avesse preso benissimo la cosa, interagiva poco, sorrideva ancora meno e la vedevo persa nei suoi pensieri.

 

cap-4

 

Le chiesi di accompagnarmi al bancone a prendere un bicchiere d’acqua, giusto per avere la scusa di sentire cosa pensava. “Stai bene?” le domandai prima di sorseggiarlo “Sì” “Non mi pare, hai un atteggiamento diverso rispetto all’inizio della serata” “È perché…capisco che la bambina non stia bene, però…non è successo chissà cosa, ha la febbre” ammise.

 

giphy

 

“Sarà preoccupato, la febbre è una cosa molto comune e bastava una semplice medicina per farla scendere, però…” “Appunto, lui sapeva quanto ci tenessi a farvi incontrare e…magari poteva restare ancora un po’” “Perdonami, ma penso che sia l’inconveniente di avere un ragazzo con una vita abbastanza impegnativa alle spalle” dissi. Ero un amico e avevo il dovere di essere onesto sui miei pensieri, doveva capire bene questa cosa, non stava con uno che aveva lasciato la fidanzata, ma con uno che aveva lasciato una famiglia. Doveva rendersi conto che la bambina sarebbe sempre venuta prima di lei, in ogni momento della vita. “Perché tutti quanti criticate questa storia?” mi chiese.

 

giphy

 

“Kate, non critico nessuno, dico solo ciò che penso. Credo che tu stia sacrificando gli anni più belli e spensierati della vita, ostinandoti a star dietro ad una relazione troppo impegnativa. Hai 26 anni, dovresti solo pensare a divertirti, ad andare a qualche festa, a fare una bevuta, una passeggiata, al cinema, a ridere e lasciarti andare. Da quel che vedo, invece, sei troppo concentrata a far piacere Thomas a tutti, nascondendo anche alcuni particolari della sua vita. Se lo ami sono felice per te, ma penso che se lo amassi sul serio, in modo coinvolgente, te ne fregheresti dell’opinione dei tuoi genitori, dei tuoi amici e anche della mia. Non ti affanneresti a nascondere l’esistenza della sua bambina e accetteresti anche che gli altri critichino la vostra relazione” affermai tutto d’un fiato. “Non voglio parlare di questo” sentenziò, cambiando espressione.

 

giphy

 

La avvolsi in un abbraccio, lasciandole qualche bacetto sulla testa “Scusami se sono tanto diretto, lo faccio per il tuo bene. Se non vuoi parlarne lo accetto, ma riflettici. Se un giorno vorrai un confronto, ci sono” spiegai. Lei sollevò la testa dal mio petto e mi rivolse un flebile sorriso. “Stiamo un po’ insieme?” propose, annuii e tornammo al tavolo, salutammo gli altri e uscimmo. Andammo a recuperare la mia auto e salimmo a bordo “Che vuoi fare?” le domandai, lei scrollò le spalle “Stare con te” “Andiamo a prenderci un gelato?” provai a dire, pensando che da adolescenti ci andavamo spesso “Ok” rispose. Guidai fino al negozio nel quale eravamo andati da sempre, ordinammo i gelati e ci sedemmo sulla panchina del parco di fronte a gustarceli. Era sempre stata la nostra panchina, la preferita per posizione e visuale, ancora lo ricordavo. Buttai lì qualche argomento frivolo solo per risollevarle il morale. Ci riuscii, tornò a sorridere e ad interagire. “Questo venerdì sera sei con lui?” chiesi “Sì, mi dispiace, ma te l’ho detto, sabato c’è il compleanno di sua figlia e se ti va stiamo insieme. Per la serata ho organizzato con gli altri di andare ad una festa carina, il pomeriggio decidi tu cosa vuoi fare” affermò. “Ci penso e te lo dico” precisai “Adesso devi riportarmi a casa, domani è giovedì ed io lavoro” “Certo” risposi. Tornammo in macchina e la accompagnai fino alla porta “Tu che farai domani?” “La mattina ho intenzione di andare a iscrivermi in palestra per un mesetto. Sai, mia madre mi rimpinza di cibo e sto bevendo più alcolici del normale, vorrei smaltire un po’” spiegai “Oh certo, non vuoi rischiare che la tartaruga scompaia!” esclamò ridendo e contagiando anche me “Nel pomeriggio sono con Tyler, facciamo un giro” “E venerdì? Mi sento in colpa a lasciarti sempre solo” disse “Dovrò aiutare mia madre in giardino nel pomeriggio, la sera non so” “Ti prometto che sabato ti faccio compagnia tutto il giorno” “Tranquilla Kate, hai la tua vita, non preoccuparti per me, me la so cavare” scherzai.

 

NOTE:

Ciao, l'incontro tra Matthew e Thomas si rivela molto breve, lui scappa a casa per un disagio della figlia, tuttavia quel poco tempo basta a Matt per confermare le idee che si era fatto, ossia che Katelyn si sia imbarcata in una relazione più grande di lei. Thomas ha una famiglia alle spalle, Kate invece ha solo 26 anni, dalle sue parole Matt aveva percepito che probabilmente nemmeno lei si sente pronta ad affrontare una storia di questo tipo. L'impressione è che Kate non sia pienamente coinvolta da Thomas, motivo per cui si sente insicura. Questa è la prima volta in cui Matt le dice apertamente cosa pensa, proprio come farebbe un vero amico, proprio come faceva quando erano bambini e ragazzini e tra loro c'era un'amicizia molto profonda. Nel prossimo capitolo...la loro uscita e...accadrà qualcosa... ^____^

A venerdì,

Vanessie

 

P.S: per chi fosse interessato a scoprirne di più sui due personaggi, vi ricordo che potete leggere i capitoli 218, 219, 221, 222, 224, 225, 226, 228, 229 della fanfiction Following a star (sezione Twilight), per avere una maggiore comprensione del loro background in età infantile e adolescenziale .

   
 
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