Tacita Vittoria
Essere un Animagus è una cosa bellissima. Sempre se hai la fortuna di non essere uno scarafaggio ma un animale maestoso come lo sono io.
Io, Sirius Black, sono il cucciolone più bello che si sia mai fatto strada nei giardini di Hogwarts.
La mia forma canina mi permette di mordere indisturbato i Serpeverde arroganti, inseguire i gatti degli altri studenti e sbirciare sotto le gonne delle divise. Inoltre, mi permette di sparire indisturbato dal castello senza beccarmi una punizione. E, soprattutto, posso non pensare a questioni che preferisco non affrontare, anche se il senso di disagio si presenta puntuale come le pulci.
“Ehi, vieni qui bello!”
Riconosco questa voce.
Sbuffo. Anche in paradiso c’è sempre un elemento di disturbo. E in questo caso, l’elemento è James Potter, il mio migliore amico che cerca di usarmi per accalappiarsi le attenzioni di una particolare ragazza. Il problema è che è proprio la ragazza e che mi causa questo senso di disagio e con cui ho litigato poco fa.
Lily Evans siede con lo sguardo di una che sta ascoltando James sono per gentilezza. Fa strano vederla così, non le dona.
James mi arruffa il pelo sul capo anche se sa quanto lo odi “Non ti sembra un bel cagnone?”
Lei si ridesta e sorride… quanto è carina quando… No! Sirius! Riprenditi!
“Ha un’aria famigliare” mormora e nel mentre allunga la mano per accarezzarmi sotto al mento.
Mossa sbagliata, Evans.
Apro la bocca veloce, ma lei è repentina e si sottrae al mio morso. Il pugno di James non tarda ad arrivare: “Sir… Felpato! Non si trattano così le signorine. Perdonalo”.
“Lascialo stare” dice dolcemente “Non devo stargli simpatica. Come non sono simpatica al tuo amico”.
Sta forse parlando di me?
James mi scocca un’occhiataccia “Ho sentito che tu e Sirius avete litigato”, altra occhiata arcigna “Che ti ha fatto?”
Lei scocca la lingua “Ha detto che il mio tema di Pozioni aveva degli errori”.
Io abbaio e James mi zittisce. Il solito guastafeste.
“Ti prego di scusarlo” comincia James, lascivo “Lui non sa…”
“No, aveva ragione!”
Io e James ci scambiamo uno sguardo. La Evans stava ammettendo che io, Sirius Black, avevo ragione e lei torno?
“E perché avete litigato?” James era perplesso.
“Semplice” gli occhi di Lily sorridono con lei “Quando uno ti piace fai di tutto per attirare la sua attenzione”.
Si alza con un saltello e accarezza il mio capo, spettinandomi ancora di più il pelo. Non riesco ad emettere un guaito e anche James tace “Ciao bello! Buona serata, Potter”.
Rimango basito mentre la guardo andar via con la gonna della divisa svolazzante. Ha davvero detto che è interessata a me?
James mi guarda in cagnesco meglio di quanto possa fare io.
“Io e te dobbiamo parlare” esclama “Da umani. Oppure, se preferisci, ti incorno subito”.
Sospiro. Ho sempre detto che non sa incassare una sconfitta.
Ma non farei mai la guerra con lui per la Evans, anche se mi terrò questa vittoria per me.
[498 parole]Io, Sirius Black, sono il cucciolone più bello che si sia mai fatto strada nei giardini di Hogwarts.
La mia forma canina mi permette di mordere indisturbato i Serpeverde arroganti, inseguire i gatti degli altri studenti e sbirciare sotto le gonne delle divise. Inoltre, mi permette di sparire indisturbato dal castello senza beccarmi una punizione. E, soprattutto, posso non pensare a questioni che preferisco non affrontare, anche se il senso di disagio si presenta puntuale come le pulci.
“Ehi, vieni qui bello!”
Riconosco questa voce.
Sbuffo. Anche in paradiso c’è sempre un elemento di disturbo. E in questo caso, l’elemento è James Potter, il mio migliore amico che cerca di usarmi per accalappiarsi le attenzioni di una particolare ragazza. Il problema è che è proprio la ragazza e che mi causa questo senso di disagio e con cui ho litigato poco fa.
Lily Evans siede con lo sguardo di una che sta ascoltando James sono per gentilezza. Fa strano vederla così, non le dona.
James mi arruffa il pelo sul capo anche se sa quanto lo odi “Non ti sembra un bel cagnone?”
Lei si ridesta e sorride… quanto è carina quando… No! Sirius! Riprenditi!
“Ha un’aria famigliare” mormora e nel mentre allunga la mano per accarezzarmi sotto al mento.
Mossa sbagliata, Evans.
Apro la bocca veloce, ma lei è repentina e si sottrae al mio morso. Il pugno di James non tarda ad arrivare: “Sir… Felpato! Non si trattano così le signorine. Perdonalo”.
“Lascialo stare” dice dolcemente “Non devo stargli simpatica. Come non sono simpatica al tuo amico”.
Sta forse parlando di me?
James mi scocca un’occhiataccia “Ho sentito che tu e Sirius avete litigato”, altra occhiata arcigna “Che ti ha fatto?”
Lei scocca la lingua “Ha detto che il mio tema di Pozioni aveva degli errori”.
Io abbaio e James mi zittisce. Il solito guastafeste.
“Ti prego di scusarlo” comincia James, lascivo “Lui non sa…”
“No, aveva ragione!”
Io e James ci scambiamo uno sguardo. La Evans stava ammettendo che io, Sirius Black, avevo ragione e lei torno?
“E perché avete litigato?” James era perplesso.
“Semplice” gli occhi di Lily sorridono con lei “Quando uno ti piace fai di tutto per attirare la sua attenzione”.
Si alza con un saltello e accarezza il mio capo, spettinandomi ancora di più il pelo. Non riesco ad emettere un guaito e anche James tace “Ciao bello! Buona serata, Potter”.
Rimango basito mentre la guardo andar via con la gonna della divisa svolazzante. Ha davvero detto che è interessata a me?
James mi guarda in cagnesco meglio di quanto possa fare io.
“Io e te dobbiamo parlare” esclama “Da umani. Oppure, se preferisci, ti incorno subito”.
Sospiro. Ho sempre detto che non sa incassare una sconfitta.
Ma non farei mai la guerra con lui per la Evans, anche se mi terrò questa vittoria per me.