Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Angels4ever    25/09/2020    1 recensioni
Storia partecipante al contest indetto da Juriaka sul Forum di Efp "Tre incantesimi, contest fiume, solo Haikyuu e Harry Potter".
James è appena morto, ucciso da Voldemort, Lily sta per seguirlo e ripercorre alcuni momenti passati con lui, anche se sa che deve proteggere suo figlio.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'ultima notte 



Lily corse su per le scale, nella camera di Harry. Si richiuse la porta alle spalle stringendo forte a sé il suo bambino che avvinghiato al suo collo si dimenava ignaro del pericolo.
«Shhh… Non piangere, Harry».
Cercava di cullarlo, di consolarlo, di fargli credere che tutto sarebbe andato per il meglio, ma era solo una mera illusione; erano disarmati, indifesi.
James probabilmente era già morto, solo.
Colui che prima era l’apoteosi della gioia e della felicità in quell’istante era diventato un cadavere supino al piano di sotto.
 
 
Le acque del lago nero erano fredde, ghiacciate.
Cercò di risalire in superficie, dimenando le braccia verso l’alto ma le profondità di quello specchio la facevano crollare sempre più giù.
Sentì le forze abbandonarla, il respiro mancare…
Un fascio di luce, dal nulla, la tirò su, trascinandola sulle sponde del lago.
La giovane Lily Evans cercò di aprire gli occhi, se pur a fatica: ciò che vide le parve così assurdo da sembrarle più un sogno che realtà.
Un maestoso cervo la stava guardando con i piccoli occhi scuri, le lunghe corna rilucenti al chiaro di luna.
 
James.
Non aveva tempo di piangere suo marito; sapeva che lo avrebbe rivisto presto, inoltre in quel momento la priorità era Harry.
Dei passi strascicati stavano salendo le scale, avvicinandosi sempre più: sussurri serpenteschi riempivano una dimora che solo pochi istanti prima era considera sicura, sussurri incomprensibili in grado di perforare l’anima.
 
«È davvero qui?» mormorò James, accarezzandole il ventre ancora piatto.
Nulla, in Lily, faceva presagire una gravidanza: il suo corpo non sembrava esser cambiato di una virgola, almeno a primo acchito, eppure all’interno del suo utero stava crescendo una nuova vita.
I suoi occhi verdi brillavano, s’è possibile, più del solito, perché dal momento in cui aveva scoperto di essere incinta si era resa conto di non aver mai desiderato altro. Essere madre di quel bambino.
Nonostante ciò, paradossalmente, era possibile scorgere un minuscolo velo di malinconia che trasudava da ogni parte del suo corpo: in che mondo stavano per far nascere quel bambino?
«Ho paura, James.» sussurrò appena.
Lui la strinse forte a sé, lasciando che gli si rannicchiasse addosso.
«Vedrai Lily, andrà tutto bene. Noi ce la caviamo sempre.»
Quella frase, buttata lì solo per rassicurarla, sapeva tanto di “bugia bianca”, lo sapevano entrambi.
Lui non poteva prometterle la salvezza, non poteva assicurarle la vittoria, ma di certo sarebbe morto per la sua famiglia.
 
Era dietro la porta.
Poteva sentire i suoi ansimi, poteva immaginare il ghigno soddisfatto di chi ha vinto, lasciando dietro sé una scia di cadaveri.
A separarli, ormai, vi era solo una sottile barriera di quercia, un ostacolo assai superabile per chi ha dalla sua una bacchetta.
E lei? Lei cosa aveva? Solo il suo corpo, le sue parole, la sua persuasione.
Poggiò Harry nella sua culla e si parò davanti a lui, le braccia ben allungate: era pronta; se fosse dovuta morire per suo figlio lo avrebbe fatto. Non temeva la morte, non quanto l’idea di sopravvivere a discapito della sua piccola ed innocente creatura.
 
 
«Sai Harry, appena sarai abbastanza grande ti insegnerò a volare!» esclamò un neo-papà con tutta l’enfasi di cui era capace. «E ti racconterò un sacco di storie, ti regalerò il mio mantello e…»
Un flash lo fece sussultare, facendogli finire gli occhiali tondi di traverso; strinse forte a sé il neonato che aveva tra le braccia, tutto risolini e fossette. Un neonato di appena un mese perfettamente sano, la sua copia in miniatura, ma con due sfavillanti occhi verdi.
«Lily! Mi hai spaventato!»
«Scusa tesoro, ma eravate così carini. Non ho resistito!» mostrò la fotografia appena scattata che teneva in mano, dove un giovane mago si agitava un po’ troppo, mentre il bambino era assolutamente tranquillo e solare.
James sorrise: in quel momento, con suo figlio e sua moglie, non sembrava che lì fuori incombesse una guerra.
«Guarda James, Harry si è addormentato.» sussurrò Lily, fissando innamorata quel bambino che ormai era diventato tutto il suo mondo.
 
«AVADA KEDAVRA»
Ciò che Lily vide, mezzo secondo prima di accasciarsi al suolo, fu un lampo di luce verde: dietro di lei, un bambino piangeva disperatamente.
Cosa ne sarebbe stato di lui? Del suo bambino? Chi lo avrebbe protetto ora che era rimasto solo?
C’è qualcosa dopo la morte? La vita continua, in qualche modo?
Evidentemente sì, perché Lily Evans riaprì gli occhi.
 
 
 
 
 
Note D’autore:
 
Eccomi qui a concludere questa storia con una coppia che io personalmente adoro!
Si è capito che amo l’angst ve? Non sono per le cose allegre ^^”
Spero vi sia piaciuta, anche se è breve.
Saluti,
 
Giulia
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Angels4ever