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Autore: Baudelaire    29/09/2020    4 recensioni
Delirio momentaneo, forse trasformatosi in un canto dedicato alla rabbia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Delusione
Rancore
Stupore continuo dinanzi
All’imbecillità umana.
Rabbia
Che non va repressa
Furore
Che va fatto sfogare
O ti divorerà.
Non avvicinatevi, guardatevi dal farlo!
La bomba potrebbe esplodere
Da un momento all’altro.
Hai sopportato
Digrignato i denti
Più e più volte
In silenzio
Annuendo piano
Fingendo sottomissione, quando in te
Il fuoco della ribellione
Divampava come incendio
Che divora i boschi.
Hai taciuto, trattenendo
Il cieco istinto di chi
Avrebbe sollevato il tavolo
Rovesciandolo a terra,
gettando all’aria il perfetto e misurato
castello di carte, costruito ad hoc
dai potenti
per ingannare il popolo ignorante.
Non loro devi temere, ma chi
Stolto arido e sciocco
Ne asseconda le follie
Attaccando
Sputando
Inveendo
Contro chi il cervello sa usare.
Guardati dal finto amico che cela la spada dietro la schiena
mentre,
con mano ipocrita, la spalla ti accarezza.
Finta consolazione di un cuore irrigidito
Dalla menzogna e dal rancore.
Demoni travestiti
Angeli della Morte
Esseri Oscuri che vagano sulla Terra
Privi di coscienza
Privi di scopo
Anime depredate e defraudate.
Spiriti dalle orbite vuote
Nere come la Notte più buia
Oscura
Tenebrosa
Mortale.
   
 
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