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Autore: Farkas    29/09/2020    3 recensioni
Le sorelle Halliwell e i loro compagni hanno affrontato tante sfide nella loro vita, ma forse la più grande è l'essere diventati genitori.
Fare il genitore è molto più dura che che affrontare le forze del male, ma può dare molta più soddisfazione.
Una raccolta che presenta alcuni importanti momenti tra i figli delle sorelle e i loro genitori.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Paige Matthews, Phoebe Halliwell, Piper Halliwell, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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             Genitori e figli

 
 
 

Capitolo 6: La prima gelosia

 
“Non è tanto gelosia, forse è solo dispiacere nel sapere quanto siamo facilmente sostituibili”.- Anonimo
 
 
Positivo. Positivo. Positivo. Phoebe non riusciva smettere di leggere il risultato del test. Aveva scoperto di essere incinta era stato uno dei momenti più belli della sua vita. Per un momento non aveva potuto fare a meno di pensare alla gravidanza indottale anni prima dalla Veggente ma scacciò immediatamente quel ricordo (peccato ignorasse completamente che il frutto di tale gravidanza era vivo e vegeto, e che a breve avrebbe iniziato a giudicarla la sorgente di tutte le sue sciagure).
Le sue sorelle le avevano fatto mille feste e Coop per la gioia, l’aveva abbracciata e fatta girare per tutto il salotto di casa. Erano susseguiti nove mesi splendidi ma interminabili. Phoebe ardeva dal desiderio di spingere quella creaturina fuori dal suo ventre.
Finalmente il gran giorno arrivò. Phoebe non avrebbe mai ringraziato abbastanza per avere un marito in grado di teletrasportarsi. 
Non ci furono corse precipitose in auto, non ci furono ingorghi al momento peggiore. Solo un lettino spinto verso la sala parto a gran velocità. E alla fine Phoebe ottenne ciò che tanto aveva desiderato
-Ho una figlia… ho una figlia… finalmente sono madre!- esultò la strega singhiozzando per la felicità stringendo a sé quel piccolo fagottino. Quello era un momento che avrebbe ricordato per tutta la vita (certo dopo aver incontrato un tale che di cognome faceva Turner, il ricordo di quella particolare frase le avrebbe dato una certa amarezza, ma su questo argomento torneremo in seguito).
Due giorni dopo che Phoebe e Coop avevano appeso il fiocco rosa sulla porta, i padroni della casa di fronte appesero un fiocco azzurro sulla loro.
Luke e Molly Goldwater erano tipi simpatici e fra richieste di pannolini, e suggerimenti sulle babysitter divennero amici di Phoebe e Coop… così come loro figlio Ken divenne amico di PJ. Ogni volta che vedeva insieme la figlia e quel terremoto in miniatura con capelli e occhi neri insieme a Phoebe veniva in mente l’altra Prue e un ragazzino che da adulto sarebbe stato ucciso da una sfera d’energia *. Nessuno si sorprese quando i due divennero una coppia. Ma il loro non era un amore destinato a durare per l’eternità.
Come tanti teenager Kenneth sognava di diventare un grande cantante e Prue lo aveva sempre incoraggiato, fino al tirocinio estivo procuratole dalla madre al Bay Mirror*. Lì Prue si ritrovò catapultata nel mondo degli adulti, trovò nuovi interessi e… cominciò a pensare che il sogno del fidanzato fosse irrealizzabile. Ciò portò a una grossa litigata e dopo i due capirono di non essere più in sintonia e si lasciarono. Prue sembrava rattristata, ma non troppo… fino a quando arrivò lei.
Ken desiderava da sempre entrare alla Julliard* la scuola col miglior corso di musica del paese, pertanto era sempre pronto a darsi ad attività che gli facessero per ottenere crediti extra che lo aiutassero nella domanda per il college, e fra queste c’era l’orientamento dei nuovi studenti. E una di quelle studentesse era la ricchissima Camila Kopins. 
Un mattino numerosi allievi della Baker High School* rimasero a bocca aperta vedendo arrivare a scuola una limousine, ma per Prue fu ancora più sconvolgente vedere Ken precipitarsi ad aprire la portiera. Ne uscì una sedicenne che indossava un abito viola intero di marca Prada, che pareva più adatto a un ricevimento che a una mattina di scuola, una collana di perle e un braccialetto d’oro.  Aveva capelli e occhi corvini, lineamenti perfetti che parevano scolpiti nell’alabastro, e un’aria da antipatica ricca sul viso… cosa che non impedì che Kenneth rimanesse stregato all’istante.
Il ragazzo le afferrò immediatamente la borsa esclamando :- Benvenuta alla Baker Camila! Mi chiamo Kenneth Goldwater e sarò la tua guida per i primi giorni. Per qualunque cosa sono a tua completa disposizione!-.
-Me ne ricorderò- fece la ragazza in tono divertito, sfoderando un sorriso che il giovane amò immediatamente.- Allora che c’è da vedere qui?-.
PJ assistette a tutta la scena e sentì lo stomaco bruciare, anche se non capì il perché.
I primi giorni, passarono ma Ken continuò a fare da cavalier servente alla ragazza con una dedizione ammirevole: le portava i libri tra una lezione e l’altra, le prendeva il pranzo alla mensa dopo averle preso il posto, e si premuniva di anticipare ogni sua necessità. E l’aprirle la portiera dell’auto era ormai divenuta un’abitudine.
Il migliore amico di Kenneth era James Rogers seduto all’ultimo banco e tra lui e PJ durante l’ora di matematica si svolse la seguente chat:
 
 
James
Dobbiamo salvare Ken da sé stesso!
                                                                   Prue
                                                  Non sono affari miei.
 
James
Lo sta trasformando nel suo schiavo!
                                                                    Prue                                                                                                         
                                                  Non sono affari miei. 
 
 
James
PJ per favore…
                                                            Prue
                                           NON SONO AFFARI MIEI!
 
“Però non ci parliamo da quando abbiamo rotto” si disse Prue inviando il messaggio. “Forse a fine lezione potremmo fare quattro chiacchiere”-
-Ehi Ken…- cominciò la giovane Halliwell avvicinandosi all’ex.
-Kenny? Scusa, potresti accompagnarmi al laboratorio di biologia? Proprio non riesco a ricordare dov’è- domandò Camila.
-La sua onnipotente padrona ha parlato- commentò acido James, vedendo l’amico scattare in direzione dell’altra ragazza.
Ma la primogenita di Coop sentì una stretta allo stomaco, notando che Ken, aveva preso Camila per mano, e che quest’ultima aveva intrecciato le sue dita a quelle del moro.
Allo stomaco le arrivò invece una vera pugnalata quando rincasando tutta la famiglia sentì Ken cantare “You are my sun, my moon, and my stars… and your love is my life… Camilaaaa”.
-Che bella la nuova canzone di Ken!- cinguettò Payton.- La prossima volta che viene a casa voglio chiedergli di cantarmela tutta-.
-Scordatelo!- ruggì PJ facendo sobbalzare la sorellina decenne.
Phoebe scosse il capo, e decise che era arrivato il momento tanto atteso era di dare alla figlia consigli amorosi. Peccato che Prue non si fosse nemmeno lontanamente immaginata che le avrebbe fatto male vedere il suo primo ragazzo voltare pagina, e non era in condizione di parlare con nessuno.
-Tesoro, possiamo parlare?- chiese la donna entrando nella camera della figlia.
-E di che?-.
-Di Ken? Chiaramente t’infastidisce la sua relazione con questa Camila-. 
-NO CHE NON M’INFASTIDISCE! Cos’è ti senti in colpa per averci fatto lasciare?!-.
-Io?!- chiese allibita Phoebe.
-Se tu non mi avessi procurato quello stupido tirocinio, io e lui non avremmo mai litigato! Te l’ho detto mille volte che non m’interessa fare la giornalista, ma tu hai insistito!-.
-Pensavo ci tenessi per la domanda al college- protestò indispettita Phoebe.- Senti è inutile che te la prendi con me per…-.
-FUORI!- ruggì Prue lanciandole contro il suo diario.
-Ma sei impazzita?!- urlò Phoebe schivando il proiettile.
Le urla fra le due risuonarono per tutta la casa e malgrado i tentativi di mediazione di Coop volarono insulti pesanti, con in sottofondo il dolce suono di una chitarra e di una voce che intonava:- So please love me ... ohh Camila ...-.
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Il giorno seguente Prue era ancora nervosa, ma non tanto da non riuscire a godersi la visita a scuola del suo scrittore preferito.
-Rick Riordan* qui… oddio sono vestita bene per incontrare un grande scrittore?-.
-Perché per l’altra gente che incontri, così sei vestita bene?- fece la giovane Kopins passandole accanto.
Non posso trasformarla in una rana, non posso trasformarla in una rana, non posso trasformarla in una rana” si disse la mezza cupido cercando di domare la rabbia. Mentre gli studenti prendevano posto in aula magna per ascoltare le parole dello scrittore, Prue rimase paralizzata notando che qualche gradinata più in basso Kenneth e Camila si stavano baciando. Sapeva che sarebbe successo. Era ovvio che presto sarebbe successo. E allora perché le faceva così male?
Il giorno dopo la ragazza intercettato l’ex fuori dal laboratorio di musica, gli domandò se avesse voglia di andare al cinema con lei e altri amici. 
-Non ho tempo. Camila ha i provini per le cheerleader, e voglio andare a sostenerla-.
-Accidenti, credevo che quella stupida saga di film d’azione ti appassionasse più di tutto. E’ proprio vero che per amore si cambia-.
-Ah, io ti sembro diverso eh?-.
-Io sono maturata! Nel tuo caso è Camila che ti ha reso diverso! E… e tu glielo hai permesso!-.
-La vuoi lasciare in pace? Mi spieghi perché ce l’hai tanto con lei? Cos’ha che non ti piace?-.
-E cos’ha che ti piace tanto?!-urlò PJ fuori di sé.- Non sei uno di quelli che giudicano le ragazze solo in base all’aspetto, e certo non frequenteresti mai qualcuno per i suoi soldi… mi spieghi cosa ci vedi in lei?!-.
-Guardala! Sì è bellissima, ma non è solo questo. E’ forte, determinata, spiritosa, energica … e sa bene chi è, o cosa le piace-.
Non ci fu bisogno di altre parole. PJ girò i tacchi decisissima a non parlare mai più a Kenneth Goldwater.
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Quando arrivò il colloquio genitori-insegnanti Prue e Phoebe erano ancora ai ferri corti, ma una delle protette di Coop era impazzita dal nervosismo a causa del suo matrimonio, così per impedire che andasse tutto a monte, l’uomo era stato costretto a starle accanto tutto il giorno costringendo madre e figlia a passare insieme il pomeriggio in un silenzio ostile. 
Ken che per fare buona impressione al padre di Camila si era precipitato a prendere a lui e alla figlia caffè e milkshake finì per inciampare e per rovesciare un liquido bollente, e uno ghiacciato addosso all’ultima figlia di Victor che avendo già un diavolo per capello, esplose in una raffica d’improperi contro il malcapitato adolescente.
-Ma come osa quella trattare così il mio Kenny?- ringhiò Camila filmando la scena col cellulare.
A cena la ragazza mostrò il video alla madre dopo averle raccontato la storia. Hailey Kopins studiando il video rimase incredula nel riconoscere la donna che urlava.
-Camila ti ricordi della mega-festa, che volevi organizzare per il tuo compleanno con quel famoso dj?-.
-Certo, ma ora che centra?- chiese perplessa la ragazza.
-Centra che se ne può parlare… se mi presti il tuo telefono domani-.
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Il giorno seguente Phoebe entrò in ufficio e notò che tutti evitavano il suo sguardo. Poco dopo Elise* si presentò alla sua scrivania, e le mostrò un video dove c’era tutta la sua sfuriata e al termine la famosa giornalista Jean Lazar commentò:- E una donna del genere, dovrebbe dare consigli sulle relazioni?-.
-E’ il sito dello Scarlets Backgound, Il giornale scandalistico diretto da Hailey Kopins. Ti ci ridicolizzeranno per mesi Phoebe. Credo sia meglio posticipare l’uscita tuo secondo libro-.
Prue rimase a bocca spalancata quando un’irata Phoebe riferì il fattaccio, ma fu niente rispetto a quando il pomeriggio successivo andata ad aprire la porta si ritrovò di fronte Camila, con in mano un pacchetto regalo e un mazzo di fiori.
-Ciao. Tua madre è in casa?- mormorò la ragazza.
-No. Mi spiace se volevi filmarla mentre prendeva a calci un gattino, o s’intratteneva con un gigolò, ti è andata male- rispose acida la primogenita di Coop.
-Ero venuta a scusarmi- rispose la ragazza a capo chino.- Quando ho fatto il filmato… non sapevo che ci avrebbe fatto mia madre. Non sapevo chi fosse tua madre. Quando ha urlato addosso a Kenny ero fuori di me... e volevo che la gente vedesse che è una brutta persona, ma ora che ho letto certi commenti lasciati al video … mi dispiace. E mi dispiace anche per aver insultato il tuo modo di vestire. Non ha nulla che non va… ero gelosa, so che tu e Kenny siete stati insieme è che… lui mi piace davvero… senti dì a tua madre che mi dispiace e che sono passata-.
Prue non sapeva che dire quindi si li limitò a confermare e a chiudere la porta. Un attimo dopo Ken uscì dal suo nascondiglio, dietro le scale e abbracciò forte la sua nuova ragazza:-Sono fiero di te, Amore- le sussurrò dolcemente all’orecchio, mentre le carezzava i capelli… del tutto ignaro che Prue fosse ancora vicina alla porta e avesse sentito. 
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Pochi giorni dopo arrivò il compleanno della giovane ereditiera e tutta la classe venne invitata alla mega-festa. Non andarci sarebbe stato un suicidio sociale, e pertanto PJ si ritrovò in una mega-villa con piscina ad ascoltare il ritmo del famosissimo DJ George Stone, circondata dai rampolli delle famiglie più in vista della città (Camila a loro differenza non frequentava una scuola privata, perché i suoi genitori non volevano dare l’impressione degli snob) e fu uno di loro a far sì che Prue cambiasse radicalmente la sua opinione sulla giovane Hopkins.
-Ti giuro che non ti capisco. Perché frequenti quel perdente?- chiese in tono annoiato a Camila il figlio di due famosissimi designer di gioielli.
-Perdente semmai sarai tu!- ruggì la mora.- Si Ken non avrà un conto in banca a sei zeri, ma è dolcissimo, leale, intelligente, e di talento mentre tu senza i tuoi soldi, anzi senza i soldi dei tuoi genitori non sei niente-. 
Tutti i presenti erano rimasti allibiti dallo sfogo della ragazza, e Ken in quell’istante decise di mettersi al suo fianco. Rapidamente fermò la musica e afferrato un microfono dichiarò :-Camila ha dimenticato una cosa. Sono anche fortunatissimo, perché la più bella, dolce, eccezionale ragazza del mondo, ha scelto di stare con me-.
A quella frase suddetta ragazza raggiunse il fidanzato, per dargli un bacio mozzafiato, tra gli applausi dei compagni di classe
Prue rimase paralizzata. Quella scena era identica a quelle dei film romantici che tanto adorava… ma invece del ruolo della ragazza innamorata, le era toccato quello dell’ex odiosa.
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Phoebe e la figlia comunicavano ancora a monosillabi, ma la prima vedendo l’aria abbattuta della seconda mentre rientrava, decise di scendere a più miti consigli e di chiederle cosa fosse successo.
-Lei lo ama davvero. Lo capisce. Lo apprezza- sospirò la ragazza terminato il racconto. -Credevo si divertisse solo a sfruttarlo… ma non è così. E lui è proprio pazzo di lei-.
-E dimmi… ti manca tanto Ken… o ti manca essere speciale per qualcuno?-.
-La seconda che hai detto suppongo... o spero… io…io… non lo so. Però… so che siamo stati amici prima di essere qualunque altra cosa… e di sicuro questo, mi manca-.
-Allora, perché non glielo dici?-.
-E credi che basterebbe? -.
-Se conosco Kenneth come credo sì-.
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-Ehi, Kenny… possiamo parlare?- mugolò la ragazza che aveva atteso l’ex di ritorno dalla lezione di chitarra per almeno un’ora.
-Camila non voleva danneggiare tua madre in nessun modo, ti assicuro che le sue scuse erano sincere. Quindi, se mi vuoi parlare di lei…-.
-No. Voglio parlare di noi-.
Kenneth parve sorpreso: -Prue, non credevo che tu…-.
-Non è che tu mi piaccia ancora in quel modo- chiarì la ragazza.- Solo… mi ha fatto male vederti andare avanti. E certi giorni, vorrei che tu io e te avessimo ancora un rapporto. D’amicizia-.
-Ehi… tu farai sempre parte della mia vita. E se hai bisogno sono solo a un pianerottolo di distanza-.
-Davvero? Camila… Camila non dirà niente?-.
-No. E non devi diventare sua amica, ma almeno dalle il beneficio del dubbio-.
-Tenterò-.
Ci fu un rapido abbraccio ed ognuno rientrò a casa propria.
-Sono felice che tu e Ken siate di nuovo amici- disse Phoebe quando Prue ebbe raccontato l’esito della conversazione che le due avevano preparato insieme.- Ma tu sei sicura, che un’amicizia ti basti?-.
-Credo di sì. Mi dava fastidio vederlo con Camila, ma quando ho provato a immaginarmi al suo posto… non ci sono riuscita. Non voglio più stare insieme a lui… eppure una volta non desideravo altro. E’ così strano-.
La strega sorrise:- Credimi, capita. Ho avuto tante storie prima di conoscere e tuo padre… e tante volte ho creduto di aver trovato l’uomo giusto… ma poi ho capito che non era così. E credimi molte volte ha fatto male. Tu sei riuscita a chiudere con Kenneth in amicizia, cosa che ti assicuro non è da poco-.
-Sì ma adesso?- mormorò l’ibrido con la sua voce da ragazzina.
-Adesso ti dedichi alla scuola, agli amici, alla famiglia, ai tuoi hobby… fino a che non arriva un nuovo amore. E potremmo cominciare vedendoci un film-.
-Andata- rispose sorridendo la ragazza, mentre dall’appartamento di fronte si diffondevano note musicali.
“Life is a great journey where love wins ... and my path is in your eyes Camila…”.
A pensarci bene era contenta che la canzone non fosse per lei. Per quanto dolce, aveva un ritmo un po’ lento. Non era proprio il suo genere di canzone.
 
 
 
 
 
 
• Giornale per cui Phoebe comincia a lavorare nella quarta stagione.
• La Juilliard è la prima scuola di musica mai esistita in America e una delle principali scuole di arti, musica e spettacolo del mondo. Naturalmente non è facile farsi ammettere.
• Liceo frequentato dal trio originale. Immagino che le sorelle ci abbiano iscritto i loro figli.
• Direttrice del Bay Mirror.
• Autore di saghe urban fantasy basate su varie mitologie.
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Quale argomento poteva essere più adatto a Phoebe dell’amore? Visto che nello scorso capitolo, c’erano azione e magia, ho pensato di creare una situazione normale in questo. 
Come sempre ringrazio fenris, KarenHumber e Apeirmon che hanno recensito lo scorso capitolo e Girl_Hufflepuff che ha messo la storia nelle seguite. Apeirmon era curioso sui poteri di Prue, ma francamente credo che teletrasporto a parte, non dovrebbe avere nessun potere diverso da quelli che può avere qualunque strega: i poteri dei cupidi derivano quasi tutti dai loro anelli, quindi credo che le cupido-streghe non possano sviluppare poteri particolari.
Phoebe non compare tantissimo ma la cosa è voluta. A volte i genitori possono solo aiutare i figli a raccattare i pezzi, o dare qualche consiglio, quindi è normale che in qualche capitolo sia dato più spazio alla vicenda e ai personaggi in essa coinvolta. 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ci si vede nelle recensioni!
  
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