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Autore: LadySweet    30/09/2020    3 recensioni
In un universo parallelo, Leia e Han hanno cresciuto il loro adorato figlioletto Ben nella pace di Aldeeran, insieme a zio Luke e tutti i loro amici. Ma un giorno, la loro vita tranquilla viene sconvolta dallo schianto di un guscio di salvataggio, arrivato dal nulla. Chi ci sarà dentro?
Cosa vorrà?
Perché è arrivato proprio li?
Tutte domande a cui voi mi aiuterete a rispondere, con una storia semi interattiva! Venite a scoprire come ;)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Han Solo, Kylo Ren, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Rey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Galassia.
Alderaan.
Il piccolo pianeta se ne stava tranquillo al suo posto.
La sua superficie era ricoperta da una lussureggiante vegetazione, il mercato era fiorente, e le popolazioni vivevano in pace.
Leia Skywalker capo del consiglio e suo marito Han Solo lo sceriffo, vivevano in uno dei villaggi nella regione dei laghi, nell'armonia e la tranquillità che un villaggio piccolo come il loro offriva.
Gli abitanti si conoscevano tutti fra di loro, e la maggiore preoccupazione dello sceriffo, erano gli screzi fra una bancarella e l'altra, o i presunti capi di bestiame mancanti, e cose del genere. Niente a che vedere con la sua vita precedente.
Eh si, tempi tranquilli per il temerario Han Solo, che in gioventù era stato un contrabbandiere galattico, e nelle sue numerose e mirabolanti avventure, ne aveva passate di ogni tipo, accumulando una qual certa esperienza in fughe miracolose, senza considerare che aveva perso il conto di quante volte era riuscito a scampare a morte certa, spesso non sapendo nemmeno lui come. Ma l'avventura più bella e pericolosa della sua vita iniziò quando aveva incontrato quella guerriera su Alderaan che gli aveva rapito il cuore.
Era atterrato li per nascondersi dall'ennesima banda di pirati spaziali a cui doveva dei soldi, pensando che fosse un posto tranquillo.
Invece si ritrovò nel bel mezzo di una guerra civile fra le popolazioni locali, e creduto un nemico venne catturato, legato come un insaccato, e portato al cospetto del loro leader.
Il povero Han, si stava già preparando psicologicamente ad incontrare un uomo grosso, peloso e decisamente poco cordiale, che nei migliore dei casi lo avrebbe ucciso sedutastante, mentre nel peggiore lo avrebbe dato in pasto a chissà quale sadico che lo avrebbe torturato.
Questa volta era decisamente nei guai.
Ma quando lo scaricarono a terra, peggio di un sacco di patate, quello che vide lo lasciò stupito.
Una giovanissima Leia Skywalker stava in piedi davanti a lui, con la sua pelle chiara, i suoi lunghi capelli castani ondulati e morbidi che ricadevano fino ai fianchi, e due occhi color del cioccolato fuso, dolci e penetranti fino all'anima.
E quello sguardo lo aveva incantato, completamente catturato, lo aveva convinto a fare l'ultima cosa che pensava che avrebbe fatto: offrire il suo aiuto nella guerra... in cambio della sua liberazione ovviamente. Gentiluomo si, fesso proprio no.
Questo non solo gli avrebbe risparmiato qualsiasi tipo di detenzione avessero da quelle parti, ma avrebbe anche avuto la possibilità di sfoggiare tutte le sue abilità con la bella condottiera.
La ragazza accettò l'offerta di quel contrabbandiere solamente perché aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile, visto che a suo fratello era stata negata la possibilità di correre in suo aiuto... maledetti Jedi e il loro credo! Ma quella situazione non le piaceva affatto: era arrogante, insolente insopportabile e indisponente, ma aveva un qual certo talento con le donne, quello che ti fa sbuffare ad ogni battuta, ma che non vedi l'ora di sentire quella dopo... questo Leia dovette riconoscerglielo.
E stranamente, tempo due giorni e tutte le ragazze della divisione non facevano altro che fargli gli occhi dolci, e mille moine anche se lui non sembrava dargli molta importanza. Ma nonostante tutto, in un modo o nell'altro finiva per avercelo sempre fra i piedi.
All'inizio era anche divertente averlo intorno, solo per il gusto di smontare ogni suo tentativo di fare colpo, e ridacchiare ogni volta che lo vedeva tentare di districarsi dal folto gruppo femminile che lo seguiva ovunque.
Ma con il passare dei giorni, la cosa iniziava ad infastidirla.
E una sera dovette ammettere a se stessa che l'affascinante briccone le piaceva molto più di quello che si sarebbe aspettata... ma avrebbe atteso la fine della guerra per dichiarargli che contraccambiava i suoi sentimenti, cosicché lui avrebbe dovuto mantenere la sua parola fino in fondo e aiutarli a vincere.
E così fu, mantenne la promessa, l'affascinante Han.
Ma nonostante tutto non riusciva a sentirsi completamene realizzato.
Quando la guerra finì, durante i lunghi festeggiamenti ci furono poche occasioni per i due di passare qualche minuto da soli: lui era uno degli eroi della guerra, sempre in mezzo a qualche brindisi o attorniato da persone che volevano sentire i suoi mirabolanti racconti; l'altra era la vera vincitrice della guerra, colei che aveva ideato il piano vincente, e veniva portata in trionfo per tutto il pianeta.
Quando l'euforia passò, e tutti cominciarono a smaltire le sbronze per tornare alla vita normale e iniziare a rimboccarsi le maniche, Han fu dichiarato libero.
Libero di partire e andare dove voleva, aveva rispettato gli accordi, e loro stavano facendo lo stesso. Il povero contrabbandiere, non avendo avuto nessun sentore da Leia, iniziò a preparare le sue cose e con il cuore spezzato guardava la sua nave, cercando di trovare un briciolo di forza per salirci, decollare e non voltarsi indietro.
Ma appena imboccata la rampa, invece di salire sulla sua nave e volare via, una scarica di coraggio lo invase, girò sui talloni,
andò dritto da Leia e la baciò!
La ragazza, che era nella piazza insieme agli altri per salutarlo, anche lei con il cuore a pezzi per non essere riuscita a dichiararsi prima, rimase dapprima stupita dal gesto dell'uomo, ma quel bacio fu come una magia, che aveva risanato il suo cuore, rimettendo ogni pezzo al suo posto, e ricambiò il bacio con la stessa intensità.
E mentre la folla intorno a loro esplose in uno scrosciante applauso, Han disse che non aveva alcuna intenzione di partire, ma che voleva restare su quel pianeta con lei per tutta la vita.
La guerra che era appena terminata, aveva rinforzato in ognuno degli abitanti il desiderio di una vita normale, che scorresse tranquilla e pacifica.
Ma serviva qualcuno di deciso e forte che prendesse le redini della situazione per governare il pianeta, e chi meglio del leader della movimento ribelle?
Dopotutto il Primo Consigliere, Anakin Skywalker e sua moglie Padmè, i genitori di Leia, erano stati assassinati, ed era per questo che era iniziata la guerra civile. Ed ora che la sua famiglia era stata vendicata, tutti credevano che avrebbe preso il posto di suo padre.
Tuttavia, al contrario delle previsioni, viste le nozze imminenti, Leia, si disse onorata dell'opportunità e della fiducia che gli erano state date, ma con gentilezza rifiutò l'offerta, decidendo che da quel momento in poi si sarebbe dedicata ad una vita tranquilla, a fare la moglie e mettere su famiglia con il suo amato Han, lasciando che altri con più esperienza e più praticità nel mondo della politica guidassero il loro pianeta e mantenessero la pace.
Da quel giorno la loro vita era trascorsa calma e serena.
Dopo le nozze avevano dato una mano a ricostruire i villaggi distrutti, e con il passare dei mesi decisero di rimanere in uno di quelli per iniziare ufficialmente la loro vita insieme, con il desiderio di un figlio.
E così, la loro unica vera preoccupazione in tutti quegli anni era stato un giovanotto ormai dodicenne, con dei bellissimi riccioli neri, profondissimi occhi scuri, e una certa attitudine per i guai!
Ben, il loro unico figlio, era una ragazzo pieno di vita e appassionato di volo e navicelle... passione ereditata da Han, naturalmente. Dal momento in cui aveva iniziato a muovere i primi passi, non perdeva occasione di sgattaiolare nella nave del padre di nascosto. Saliva a bordo ed esplorava i corridoi e tutti gli anfratti più nascosti, approfittando del fatto che fosse piccolo e minuto... suscitando la preoccupazione dei genitori che non trovandolo più, iniziavano a cercarlo per ore intere, per poi alla fine vederlo sbucare da questo o quel pannello del Millenium Falcon. Ma il posto preferito del piccolo Ben era il posto da pilota di suo padre.
Gli piaceva da matti arrampicarsi su quella grande sedia girevole, mettersi seduto con le spalle allo schienale ed i piedini che a malapena arrivavano al bordo, ed osservare tutti quei pulsanti, quelle leve, quelle lucine luminose, e sognare di essere lui un giorno a pilotare quella meraviglia e vivere mille avventure in giro per lo spazio.
La prima volta che Han e Leia lo avevano trovato li, il piccolo Ben non aveva ancora compiuto due anni: i due si scambiarono un'occhiata di intesa e rimasero per qualche momento a guardarlo giocare a pilotare, incapaci di distogliere lo sguardo. Fu quel giorno che capirono quale strada avrebbe intrapreso loro figlio... era ancora così piccolo ma sembrava avere le idee molto chiare. Con il passare del tempo, il giovane Ben mostrò anche una certa predisposizione per i lavoretti meccanici, e così Han gli aveva insegnato come pilotare il Falcon, e come riparare ogni singolo punto, gli aveva svelato tutti i trucchi per portare al massimo la navicella, mentre gli raccontava come quella o quell'altra mossa, gli avessero permesso di salvarsi la vita parecchie volte.
Ma oltre a suo padre, il ragazzo aveva anche qualcun altro con cui condividere questa passione.
Il migliore amico di Ben, si chiamava Poe Deameron, figlio del capitano della divisione aerea.
I due ragazzini erano cresciuti insieme come fratelli. Si erano incontrati all'asilo ed avevano subito fatto amicizia, per non separarsi mai più.
Stesse scuole, stesse classi, compagni di banco, sempre insieme... anche nei guai!
Condividendo la passione per la corsa e il volo, avevano passato infiniti pomeriggi nel garage a casa di Poe, a costruire due speeder, con cui avevano iniziato a sfidarsi, oppure ad aiutare Han ha fare le riparazioni sul Falcon.
Impensabile ovviamente stabilire quante volte erano caduti facendosi delle cicatrici su gomiti e ginocchia che loro portavano come cicatrici di guerra con orgoglio, e quanti infarti avevano rischiato i loro genitori. Ma era più forte di loro.
Quando si trattava di volare o correre l'adrenalina scorreva a mille nelle loro vene e non c'era modo di trattenerli.
Ma Ben aveva anche qualcosa in comune con sua madre, una cosa speciale che condividevano solo loro. Leia e suo fratello gemello Luke avevano un dono particolare chiamato Forza che permetteva loro di fare cose fuori dal comune.
Questo dono lo avevano ereditato dal padre, che al decimo compleanno del figlio aveva deciso di mandare Luke all'accademia per Jedi, affinché ricevesse un'istruzione completa anche sotto quel punto di vista, data la sua attitudine per il combattimento. Leia invece sin da piccola aveva dimostrato una indole più pacata e un'ottima parlantina, così i genitori l'avevano instradata verso la via della politica, facendole frequentare le scuole per diplomatici, mentre suo padre in persona le avrebbe fornito una base di addestramento nella Forza, ritenendolo fondamentale.
Già da piccolo, Ben aveva mostrato di possedere la Forza, e di essere molto potente. Ma invece di fargli seguire le orme dello zio e del nonno prima di lui, la madre aveva chiesto a suo fratello di addestrare Ben a casa, in maniera privata, così da non doverlo obbligare a scegliere una via o quell'altra. In questo modo il suo bambino avrebbe seguito entrambe le strade: quella della forza e quella che lo avrebbe portato all'accademia di volo. E con il passare del tempo il giovane Ben dimostrò di eccellere in entrambi i campi con la soddisfazione di tutta la famiglia.
Nella tranquillità della loro vita, in quello che sembrava essere un pomeriggio come tanti, il giovane ricciolino aveva appena concluso una sessione di addestramento con suo zio, ma sulla via del ritorno invece di andare dritto a casa a fare i compiti fece una deviazione verso casa del suo migliore amico.
Mollato zaino e borsone nel garage, i due ragazzi avevano preso i loro speeder e si erano sfidati all'ennesima gara di velocità.
Il percorso era sempre quello: lungo i pendii delle colline, fino al palazzo del consiglio e ritorno al garage di Poe.
Partiti a tutto gas, sfrecciarono per il vialetto di casa Deameron, buttandosi per un breve tratto sulla strada principale, per poi svoltare in una delle vie traverse, dritti verso la campagna, tagliando prati e campi, tenendosi testa, alternandosi sempre di un millimetro, ruota a ruota.
Arrivarono alle colline, scendendo salendo e saltando tra i picchi, senza risparmiarsi.
Ma nel cielo rosso del tramonto, un bagliore illuminò improvvisamente la zona, mentre una scia di fuoco che correva in picchiata verso il terreno, apparve nel cielo. Questa corse velocissima verso la collina successiva, provocando un forte boato e una nuvola di terra e fumo all'impatto.
I due ragazzi alla vista del bagliore avevano interrotto la loro corsa con una brusca frenata. Rimasero qualche secondo ad osservare la scia di fumo che iniziava ad alzarsi dal luogo dello schianto, e scambiandosi uno sguardo di assenso, riaccesero gli speeder e corsero seguendo la direzione della nuvola di fumo e fuoco che cresceva sempre più densa e fitta dal terreno.
Arrivati in prossimità dell'impatto lasciarono a terra i mezzi di trasporto, e cauti seguirono la scia di erba e terreno bruciati mentre si avvicinavano al bordo: davanti a loro un grande cratere si estendeva ai loro piedi.
Fra le fiamme e il fumo, un guscio di salvataggio stava al centro di quell'enorme buca.


NdA:
Ciao a tutti!
Benvenuti in questo piccolo esperimento!
Allora, siccome ho mille idee su questa storia, 
ma non so quale scegliere, ho deciso
che a scegliere sarete voi!!
Esatto! Ci saranno dei punti nella storia, in cui 
in questo angolo vi proporrò due alternative,
e voi dovrete farmi sapere tramite le recensioni 
(basta anche un semplice commento che mi arriva 
in forma privata) la vostra scelta. 
Quando avrò ricevuto un numero sufficente di 
voti, andrò avanti

Vediamo cosa viene fuori. Pronti a giocare con me? 
Alla prossima!! :)
 

   
 
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